giovedì, Marzo 28, 2024
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Vapitaly – Polosa condivide l’entusiasmo del settore: “Un buon segnale di salute”

polosa tpdNumeri da record per il primo appuntamento della fiera internazionale  del vaping a Verona. Circa 5000 visitatori in giro tra quasi 100  stand, tra i quali anche quello della Lega Italiana Anti Fumo che ha ospitato la seconda edizione del VAPE SHOP STUDY.

Convegni importanti, momenti di dibattito e confronto e soprattutto tanto entusiasmo per “una nuova era dello svapo che sembra essere già iniziata“.

Quello del Vapitaly 2015 è stato un successo straordinario che testimonia non solo una ripresa del settore delle sigarette elettroniche ma anche una rinnovata apertura verso il vapagismo che, come è noto, ha permesso a milioni di persone di smettere  – è questo  il commento del prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della Lega Italiana Anti Fumo a margine dell’evento che lo ha visto protagonista di due dibattiti importanti -. I dubbi sulla sicurezza delle e-cig sono ormai stati ampiamente fugati – ha aggiunto – e l’efficacia di questi strumenti come alternativa per smettere di fumare, dimostrata in primis dai nostri studi, è ora confermata da altre ricerche internazionali.  La massiccia presenza di pubblico a Verona fa ben sperare in un futuro libero dal fumo”.

Ma il Vapitaly è stato anche il luogo adatto per parlare di TPD  (n.d.r. Tobacco Product Directive) la nuova direttiva EU sui prodotti  del tabacco che include anche norme specifiche relative alle sigarette elettroniche. Si tratta di un argomento caro al prof. Polosa, che è anche coordinatore del gruppo GL 67 “Sigarette elettroniche e relativi liquidi” dell’UNI – Ente Nazionale di Normazione, e che ne ha discusso ampiamente nel corso del convegno dedicato a “Sicurezza e certificazione all’alba della TPD” alla presenza di Renata Solomini, dell’Istituto Superiore di Sanità, Emanuele Ferri, dell’Università Milano Bicocca, Andrea Puglisi, dell’Ente Unico Certificazioni e anche Affair Manager di JTI e Filippo Zini, chimico farmaceutico.

La TPD è inevitabile e cambierà in modo profondo il settore del vapore elettronico. Tuttavia è probabile che assicurerà una maggiore qualità del prodotto e consentirà di puntare di più sull’innovazione e la sicurezza – ha concluso Polosa – . Il gruppo di lavoro nazionale che ho l’onore di guidare aspira a semplificare alcuni aspetti tecnici della TPD, garantendo comunque standard elevati ma sempre e solo basandosi sulle evidenze scientifiche”.

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