giovedì, Maggio 2, 2024
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Diasmoke: la letteratura su fumo e diabete ha ancora grandi lacune

Smettere di fumare riduce il rischio di problemi cardiovascolari e di insufficienza renale. Allo stesso tempo, però, comporta una serie di effetti secondari per i pazienti affetti da diabete, tra cui l’aumento di peso. Sebbene la cessazione per i pazienti affetti da diabete che fumano siano perentoria, molti di loro hanno grandi difficoltà a smettere da soli, senza supporti o strumenti terapeutici.

Una review condotta da un team di ricercatori europei facenti parte del progetto di ricerca DIASMOKE (coordinato dal CoEHAR dell’Università di Catania) ha rivelato lacune nella letteratura scientifica di settore, soprattutto in merito agli effetti a livello metabolico del fumo e dello smettere di fumare sulla patologia.

È ormai noto come il fumo rappresenti un fattore di rischio per diverse patologie e aumenti anche il rischio di morte per i fumatori. Le persone affette da diabete potrebbero però incorrere in un rischio ancora maggiore, dovuto non solo all’effetto sinergico del fumo e della patologia stessa sul sistema cardiovascolare e i possibili danni vascolari, ma anche agli esiti avversi che il fumo comporta in termini di controllo glicemico e livelli lipidici.

A livello internazionale, i ricercatori concordano sul fatto che smettere di fumare riduca il rischio di effetti avversi sul sistema cardiovascolare. Allo stesso tempo, smettere può comportare anche effetti collaterali, come l’aumento del peso, che potrebbe a sua volta indurre effetti metabolici imprevisti tra chi soffre di diabete.

La mancanza di dati e di ricerche in merito, ha spinto un gruppo internazionale di ricercatori, appartenenti all’Università di Catania, al Mossakowski Medical Research Institute di Varsavia e all’Ashford and Saint Peter’s Hospitals (Inghilterra), a condurre una review per descrivere lo stato dell’arte e i dati certi in merito ai percorsi di cessazione tra i pazienti affetti da diabete e ai risvolti in termini di controllo glicemico, resistenza all’insulina, secrezione di insulina, anomalie lipidiche e parametri biochimici della nefropatia.

Lo studio Impact of stopping smoking on metabolic parameters in diabetes mellitus: A scoping reviewafferisce al progetto Diasmoke, il primo studio internazionale a valutare e attestare l’impatto in termini di salute generale delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato nei pazienti affetti da diabete.

Smettere di fumare si traduce in benefici immediati per chi soffre di questa patologia, riducendo il rischio di mortalità e di problematiche cardiovascolari. Ma i ricercatori hanno notato delle lacune nelle ricerche scientifiche sugli effetti metabolici dello smettere di fumare: i risultati attesi non sono stati uniformemente dimostrati. Le ricerche hanno infatti dimostrato sia dei miglioramenti sia dei peggioramenti temporanei nel controllo glicemico dopo che il soggetti avevano deciso di smettere di fumare. 

“Nel valutare la quesitone dei possibili effetti metabolici della cessazione del fumo sui pazienti affetti da diabete, abbiamo notato lacune sorprendenti per quanto riguarda i dati scientifici a disposizione” ha dichiarato la prima autrice dello studio, Magdalena WalickaSolo pochissimi studi a livello internazionale hanno valutato l’impatto dei percorsi di cessazione sui parametri metabolici di persone con il diabete. Studi che riportano risultati incoerenti. È necessario che venga studiato e attestato l’impatto dei percorsi di cessazione tra i fumatori affetti da diabete, per creare e adottare percorsi su misura di cessazione dal fumo”.

Leggi il comunicato stampa completo sul sito CoEHAR

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