venerdì, Ottobre 11, 2024
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Esperti a Oms: “Non si prendano posizioni su rischi non documentati”

Quattro esperti internazionali di patologie fumo correlate rispondono all’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità circa i rischi delle sigarette elettroniche e la loro efficacia.
In un lettera – firmata da Umberto Veronesi e Carlo Cipolla, dell’Istituto Europeo di Oncologia Milano, Riccardo Polosa dell’Università degli Studi di Catania e Umberto Tirelli, del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano – gli scienziati invitano l’Oms a non rifuggire le potenzialità e l’efficacia delle e-cig e propongono invece di implementarne gli studi.
“Rinnoviamo l’invito all’OMS a non criminalizzare la sigaretta elettronica – scrivono – e a non lanciare allarmi basati su supposizioni, ma al contrario, promuoverne lo studio scientifico e l’utilizzo nella lotta al cancro e le malattie cardiovascolari. E’ inevitabile – continuano nella lettera – che la sigaretta elettronica sia invisa alle multinazionali del tabacco e ai produttori di tabacco, e la loro forza di lobby a livello mondiale si sta indirizzando accanitamente in questa direzione”.
Il potere economico, politico e sociale di questi colossi del mercato delle “bionde” non dovrebbe, secondo gli scienziati: “Spingere istituzioni mondiali e nazionali preposte alla salute dei cittadini a prendere posizioni contro la sigaretta elettronica sulla base di possibili rischi (del vapore, degli aromi e così via) non scientificamente documentati”.
Per il prof. Riccardo Polosa: “Le forme di regolamentazione proposte dall’Oms sono praticamente sproporzionate”. Nel suo personale commento, spiega che i rischi delle e-cig, cui si riferisce la proposta dell’Oms: “Sono veramente risibili, soprattutto se confrontati a quelli derivanti dal tabacco combustibile ”.
Secondo il professore, la citazione selettiva e superficiale (oltre che poco critica) delle evidenze scientifiche ha portato l’Oms: “Ad una totale mancanza del riconoscimento degli effetti positivi della ecig su milioni di utilizzatori. Quello che serve – spiega infatti – è una regolamentazione proporzionata che non distrugga il valore aggiunto che questi prodotti stanno portando agli (ex)fumatori che li utilizzano da tempo”.
Sulla base del concetto di “riduzione del danno”, fortemente sostenuto da esperti di tutto il mondo, il vapagismo sta confermando e il suo ruolo positivo nella vita dei fumatori quale alternativa concreta al tabagismo. E questo per il prof. Polosa: “Non può essere considerato un aspetto di poco conto”.
Nel protocollo sulla sigaretta elettronica che l’Istituto Europeo di Oncologia sta elaborando e che sarà pubblicato a fine anno, annunciano, “non si è verificato un solo singolo caso di tossicità o effetto collaterale”, in presenza invece di “una significativa efficacia nella disassuefazione dal fumo”.
“La sigaretta elettronica è uno strumento efficace per contrastare la gravissima tragedia del cancro al polmone – si legge nel testo della lettera – Se per ipotesi tutti fumatori di sigarette tradizionali passassero alla sigaretta senza tabacco si otterrebbe a breve una riduzione drastica del cancro polmonare, che nel tempo diventerebbe una malattia rara”.

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