martedì, Novembre 28, 2023
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Il fumo accorcia i telomeri e fa invecchiare più velocemente

Una ricerca presentata allo European Respiratory Society International Congress a Milano, e condotta su un campione di quasi mezzo milione di partecipanti,  ha dimostrato che il fumo accorcia i frammenti finali dei cromosomi, i telomeri appunto, nei globuli bianchi del nostro sistema immunitario.

La cessazione completa è il goal finale. Come arrivarci?

Lo studio “Varenicline and counseling for vaping cessation: A double-blind, randomized, parallel-group, placebo-controlled trial“, dimostra per la prima volta che l’utilizzo della vareniclina in un programma di cessazione tra chi utilizza le sigarette elettroniche e intende smettere, può risultare efficace nell’astinenza totale. Il tasso di astinenza dalla sigaretta elettronica nel gruppo vareniclina si è attestato al 34,3%, significativamente superiore a quello del 17,2% rilevato nel gruppo placebo. Inoltre, la vareniclina ha dimostrato di avere un profilo di sicurezza accettabile. 

Cochrane: ecig più efficaci dei metodi tradizionali per smettere 

I dati della revisione hanno mostrato che se sei persone su 100 smettessero usando terapie sostitutive della nicotina, da otto a dodici smetterebbero usando sigarette elettroniche contenenti nicotina. Ciò significa che da due a sei persone in più su 100 potrebbero potenzialmente smettere di fumare con sigarette elettroniche contenenti nicotina.

Cosa sono gli spin bias? La guida CoEHAR su ecig e ricerca

In sintesi, quando i risultati della ricerca vengono interpretati in maniera distorta, intenzio-nalmente o meno, e quando i ricercatori suggeriscono ingiustificatamente risultati favorevoli o sfavorevoli che portano a conclusioni fuorvianti, allora si è in presenza di “spin bias” dei risul-tati.

Fumo e diabete: a Catania il potenziale dell’harm reduction

Chi fuma ha il 44% di rischio in più di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a chi non fuma, sopratutto in presenza di fattori come sedentarietà, sovrappeso o predisposizione genetica.

BPCO – una review del CoEHAR fornisce il consiglio meno dannoso per i fumatori che non riescono a smettere

La cessazione del fumo è l'unico metodo provato utile a migliorare le condizioni della malattia ma è scoraggiante che la maggior parte dei programmi per smettere di fumare non sembrino funzionare per la stragrande maggioranza dei fumatori con BPCO e che, addirittura, molti pazienti continuino a fumare nonostante i loro sintomi.

Sistema cardiovascolare: ecig non comporta alcun rischio aggiunto

Il team guidato dall’esperta di riduzione del danno e revisioni sistematiche dott.ssa Renée O’Leary ha analizzato 25 studi  per un totale di 1,810 fumatori: ricerche scelte e selezionate nei diversi database internazionali e che dovevano necessariamente riportare test cardiovascolari e analisi condotte su soggetti che avevano sostituito il fumo combusto con quello elettronico e che garantivano una comparazione con le normali sigarette.

Polosa apre il 2023 con un altro primato

Il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, anche per l'anno appena trascorso è stato indicato come uno degli scienziati più produttivi al mondo nel campo della ricerca applicata agli strumenti antifumo. Il prof. Polosa è, peraltro, il più produttivo dell'ateneo di Catania e risulta nella top ten di tutti gli atenei del Sud Italia come autorità più produttiva in ogni ambito della ricerca scientifica. A ribadirlo, anche nel 2022, la classifica ufficiale di Plos Biology.

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