Un nuovo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, "Tobacco control to improve child health and development: thematic brief", mette in guardia sui rischi che corrono bambini, adolescenti e donne incinta se in contatto con il fumo passivo.
Negli ultimi giorni, la notizia della diffusione di una variante più contagiosa del Covid-19 in Inghilterra ha destato molta preoccupazione. Ma cosa rappresenta questa mutazione? È davvero così pericolosa?
Secondo una recente analisi dei ricercatori del CoEHAR, l’associazione tra ospedalizzazione per COVID-19 e obesità é forte e chiara. La prof.ssa Adriana Albini ci spiega quali sono i fattori determinanti di questa nuova scoperta.
Una nuova ricerca condotta su allievi, insegnanti e staff di una scuola superiore in Francia ha preso in esame i casi di infezione da coronavirus e conseguente quadro clinico da COVID-19, per chiarire le tempistiche necessarie per poter parlare di immunità di gregge
I ricercatori del CoEHAR Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da Fumo - guidati dal prof. Sebastiano Battiato, delegato ai Sistemi Informativi e alla Programmazione Strategica dell'Università degli Studi di Catania - hanno valutato ben 32 nuove tecnologie di monitoraggio e tracking atte a contrastare la dipendenza tabagica (12 sistemi di rilevamento e monitoraggio del consumo quotidiano di sigarette e 20 app per smartphone).
Qual è veramente la percentuale di rischio che i soggetti fumatori hanno se contraggono il coronavirus? Davvero sono soggetti più a rischio o vale il contrario?