mercoledì, Dicembre 11, 2024
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San Francisco 2016. Polosa invitato all’ATS per illustrare i benefici delle e-cigs nella cura delle malattie respiratorie

11217512_10156105530460171_7308343663607115433_nSi sta svolgendo in questi giorni a San Francisco (California) il congresso annuale dell’American Thoracic Society, importante kermesse di una delle più prestigiose e influenti società medico-scientifiche al mondo, che registra la presenza di oltre 17.000 pneumologi da 90 paesi.

Tra i relatori invitati al primo simposio dell’American Thoracic Society (ATS 2016) dedicato al vapagismo, oltre che a Neal Benowitz, Robbie Robinson, Irfan Rahman, Ilona Jaspers e Jonathan Samet, anche il professore Riccardo Polosa.

Fondata nel 1905 per la lotta contro la tubercolosi , la mission dell’ATS si è evoluta nel tempo per affrontare altre malattie respiratorie emergenti tra cui l’asma, la BPCO, il cancro al polmone, la fibrosi polmonare, la fibrosi cistica, e l’apnea del sonno. Sebbene l’obiettivo più importante per l’ATS rimane quello di migliorare la salute respiratoria attraverso la ricerca e la cura dei pazienti affetti da malattie polmonari fumo correlate, la sua posizione nei confronti della sigaretta elettronica è del tutto ambigua.

“Considerata la dichiarata avversione dell’ATS per le sigarette elettroniche, sono rimasto molto sorpreso di ricevere un invito ufficiale per relazionare al loro congresso annuale – ha commentato Polosa. “Ho subito pensato di avere una  opportunitá per spiegare anche ai pneumologi statunitensi quali sono i vantaggi del vapagismo e sul come minimizzare i rischi e massimizzare i benefici di questi prodotti.”

Ed è proprio in questo contesto che si è inserito ieri l’attesissimo intervento del prof. Polosa sulla possibilità di utilizzare la sigaretta elettronica non solo come strumento per smettere di fumare, ma anche come mezzo per migliorare diversi parametri respiratori e qualità di vita nei pazienti fumatori affetti da malattie polmonari.

É noto che i pazienti affetti da asma che fumano presentano una forma di malattia piú aggressiva e che risulta molto meno responsiva agli effetti dei farmaci antiasmatici. Sebbene astenersi dal fumare sia la cosa piú logica da fare per migliorare i sintomi asmatici di questi pazienti, per molti smettere é una missione impossibile.

“Abbiamo ripetutamente dimostrato – spiega Polosa – che l’uso della sigarette elettronica in pazienti asmatici non solo aiuta a smettere, ma assicura effetti benefici a livello respiratorio nel lungo termine”.

Commentando i dati presentati dagli altri relatori, Polosa ci ha tenuto a precisare che molti degli effetti riportati in modelli animali e in linee cellulari in vitro oltre a essere gravati da seri problemi metodologici, non sono direttamente trasferibili alle normali condizioni d’uso del prodotto da parte degli utilizzatori.

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