venerdì, Aprile 19, 2024
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Giornata Mondiale Pazienti diabetici: a Catania un progetto per ridurre la dipendenza da fumo di tabacco

Il Prof. Polosa dell’Università di Catania ha sottoposto alla valutazione di un comitato internazionale un progetto per la cessazione della dipendenza tabagica nei pazienti diabetici fumatori.

Il progetto, che ha ottenuto il GRAND, l’awards per la ricerca internazionale sulla dipendenza da nicotina e il patrocinio della LIAF, Lega Italiana Antifumo, vede coinvolta l’Università di Catania, Il Policlinico Vittorio Emanuele, l’Arnas Garibaldi e l’Ospedale Cannizzaro della città di Catania. Lo studio, che partirà a gennaio 2011, vuole indagare gli effetti della vareniclina tartrato, sostanza che agisce sui recettori della nicotina riducendo i sintomi astinenziali, nei pazienti diabetici per la dissuefazione dal fumo di sigaretta, verificandone efficacia e tollerabilità.

“Questa ricerca è un’opportunità unica per tutti i pazienti diabetici fumatori – afferma il Prof. Riccardo Polosa responsabile del Centro per la prevenzione e cura del tabagsimo e Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Immunologia Clinica dell’Ospedale Santa Marta di Catania – si potranno così aiutare numerose persone alleviando i sintomi correlati al fumo di sigarette che aggravano i disturbi dovuti al diabete>>.

Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari ed aterotrombosi, predisponendo alla morbidità e alla morte prematura associate all’instaurarsi di patologie micro e macro vascolari derivanti dalla combinazione di fumo e diabete.
Tuttavia i dati disponibili in letteratura sui benefici della cessazione del fumo nei pazienti diabetici, sono scarsi. Inoltre non esistono informazioni dettagliate su efficacia e sicurezza della terapia antifumo per i fumatori diabetici.

Verranno arruolati approssimativamente 300 pazienti con diabete di tipo 2 che fumano almeno 10 sigarette al giorno e che sono motivati a smettere. Un gruppo di pazienti verrà trattato con farmaco attivo, l’altro con placebo. Tutti i partecipanti verranno sottoposti a controlli serrati e a esami di laboratori frequenti, per valutare variazioni legate al trattamento. La durata del trattamento sarà di 12 settimane, alla fine delle quali i partecipanti saranno seguiti per altre 12 settimane per valutare gli indicatori di successo e sicurezza. Alla fine dello studio verranno anche esaminati i potenziali fattori che sono in grado di individuare chi smetterà.

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