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OLANDA: divieto sugli aromi dei liquidi per le sigarette elettroniche

Bruxelles In Europa, circa il 65% degli svapatori adulti fa uso di liquidi per sigarette elettroniche dolci o fruttati.

La grande varietà degli aromi è una delle ragioni più importanti che spinge i fumatori a passare alle sigarette elettroniche e a non tornare sui loro passi.

Ignorando questo fatto, il segretario di Stato olandese Paul Blokhuis ha annunciato il divieto di commercializzazione di tutti i liquidi per sigarette elettroniche contenenti aromi diversi dal tabacco, all’interno del paese, in quanto si suppone attraggano maggiormente all’uso i più giovani.

Il rischio è che queste misure portino a conseguenze molto gravi per la Sanità Pubblica e per la riduzione dei danni da tabacco: con il solo aroma del tabacco lasciato a disposizione degli svapatori, il ritorno al fumo aumenterebbe pericolosamente. La consultazione pubblica sulla manovra terminerà il 19 gennaio 2021 e la grande maggioranza dei commenti finora riscontrati sono da parte di svapatori e scienziati che si oppongono alla proposta del Governo.

La manovra olandese ignora fatti importanti:

  • Il numero dei giovani in Olanda che abbiano mai provato le sigarette elettroniche è diminuito del 25% negli ultimi cinque anni;
  • Il numero degli adolescenti olandesi che svapano è molto basso. Solo lo 0,2% di ragazzi tra i 14 e i 16 anni hanno fatto uso regolare di sigarette elettroniche nel 2019;
  • Il 99,8% degli utilizzatori olandesi di sigarette elettroniche sono ex fumatori di tabacco.

“Rimuovere gli aromi non intaccherà la percentuale di uso delle sigarette elettroniche fra i giovani. Tuttavia, ridurrà certamente le opzioni disponibili per tutti quegli adulti che cercano di smettere di fumare e trovano efficacia nell’uso di liquidi aromatizzati” dice Riccardo Polosa, Professore Ordinario di Medicina Interna, Specialista in Malattie Respiratorie e Immunologia Clinica presso l’Università di Catania.

Il fumo elettronico offre una riduzione dei danni per i fumatori adulti

Le sigarette elettroniche offrono ai fumatori un’alternativa significativamente meno dannosa del fumo tradizionale, come già enfatizzato da enti come il Consiglio Economico Sociale e Ambientale francese (CESE), l’Istituto Nazionale per la Salute Pubblica e l’Ambiente olandese (RIVM) , il Public Health England e il Royal College of Physicians. La Public Health England, in una importante analisi, ha affermato che le sigarette elettroniche rappresentano il 95% della riduzione del danno rispetto alle tradizionali sigarette.

Gravi conseguenze alla riduzione del danno per tabacco

La conferenza tra i partecipanti della Convenzione Quadro dell’OMS per la Lotta al Tabagismo (WHO FCTC) avrà luogo a novembre a L’Aia, in Olanda.

“L’implementazione del divieto degli aromi potrebbe avere effetti negativi sulla conferenza. Piuttosto, COP9 dovrebbe soffermarsi sull’argomento della riduzione del danno grazie alle sigarette elettroniche, in modo che il numero dei fumatori si riduca significativamente ovunque” dice Dustin Dahlmann, Presidente dell’Alleanza Indipendente Europea per il Fumo Elettronico (IEVA). “L’aroma non è un tramite per iniziare i più giovani al fumo. Non ci sono prove che dimostrino l’associazione tra gli aromi e la conseguente iniziazione al fumo. Chiediamo al Governo olandese di abbandonare la proposta. Non ci saranno vincitori con il divieto, solo sconfitti”.

Fonte ANSA.it

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