venerdรฌ, Marzo 29, 2024
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Polosa difende il rapporto inglese sulle e-cig dall’attacco di Lancet

“Il Public Health of Englandย si basa su evidenze scientifiche confuse” – รจ questo il titoloneย di un’editoriale del Lancet, blasonata rivista scientifica internazionale, che la scorsaย settimana ha generato non poche polemiche e scompiglio tra gli scienziati pro sigaretta elettronica.

Gli esperti del Lancet, il 29 agosto,ย hannoย infatti tentato di minare le basiย dell’ultimoย rapportoย condotto nel Regno Unito per conto di Public Health Englandย (PHE), secondo il qualeย le sigarette elettroniche sono per il 95% piรน sicure rispetto alle sigarette convenzionali. In particolare, hanno criticato aspramente il razionale di uno degli studi su cui si basa il rapporto,ย tentando di paragonarlo a un mero esercizio di riflessione svolto da esperti reclutati sulla base di interessi,ย attaccando personalmente ancheย alcuni degli autori, tra cui il prof. Riccardo Polosa.

Ovviamente, le risposte a questo provocatorio editoriale non hanno tardato ad arrivare. ย E anche il prof. Polosa, in una breve ma intensaย lettera all’editore, difende lo studio che ha permesso di stilare una scala del rischioย dei prodotti contenenti nicotina, la sua metodologia e il criterio di reclutamento degli esperti nonchรฉ la propria reputazione di scienziato indipendente.

L’approccio utilizzato per l’elaborazione della scala del rischio ( i.e. MCDA ย – Analisi di Decisione Multi-Criteriale -) รจ infatti una metodologia approvata per i contesti decisionali, che consente a un gruppo di esperti di varie discipline di decidere la migliore soluzione o perlomeno quella ottimale nei casi per cui dati definitivi nonย esistono ancora. ย “Tale forma di conferenza decisionaleย รจ stata applicata in migliaia di progetti” – si legge nella risposta di Polosa, e nello specifico – ย “Il giudizio del gruppo รจ importante per stilare unย punteggio iterativo che porta a un livello concordato di danni per i prodotti contenenti nicotina in esame”.

“Mettendo in dubbio le competenze degli esperti reclutati, Ilย Lancetย  cerca di minare il valore scientifico delle analisi multi-criteriali” – continuaย il prof. Polosa nel commento.ย “La realtร  รจ che si attacca inutilmente il metodo senzaย comprendere che i partecipanti formavanoย invece un gruppo multidisciplinare con competenze specifiche e complementari. Tra questi,ย un farmacologo comportamentale (che era l’ex presidente dellaย Societร  per la Ricerca sullaย Nicotina e sul Tabacco), medici (tra cui il presidente dell’Associazione Medici del Sud Africa e l’ex presidente dell’Associazione Mondiale Medici), un avvocato con esperienza in politiche di controllo del tabacco, un eminente tossicologo, piรน altri soggetti con prestigiose pubblicazioni su nicotina e tabacco”.

“Il risultato per cuiย le e-cigย sono il 95% meno dannose di tabacco combustibile potrebbe cambiare con l’evolversi del prodotto”ย – si legge ancora. “L’innovazione infatti probabilmente ridurrร  ancora di piรน questi rischi residui al minimo possibile, adottando nuove tecnologie e applicando standard di sicurezza e di qualitร  ad hoc”.

E all’attacco personale nei suoi confronti per dei potenziali conflitti di interesse da Polosa peraltro sempre dichiarati in qualunque studio, egli cosรฌ replica: “E’ย ironico che ilย Lancet sia piรน preoccupato per il mio coinvolgimento temporaneo con una piccola societร  di e-cig,ย che ha cessato l’attivitร  anni prima che lo studio fosse effettuato, che con i finanziamenti alla ricerca ricevutiย da societร  farmaceutiche.”

“Inoltre – ha aggiunto lo scienziatoย cataneseย – da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanitร  ha esteso la regolamentazione per la ricerca sui prodotti da tabacco anche a quellaย sulle sigarette elettroniche, i ricercatori si sono trovati da un giorno all’altro a dover rispondere di responsabilitร  e limiti che, un anno prima, non credevano nemmeno fossero possibili.ย La natura di questi problemi รจ semplicemente ideologica, รจ una disputa traย i sostenitoriย della teoria della riduzione del dannoย eย i sostenitori del principio di precauzione.”

Punti di vista opposti che danno adito a polemiche sterili e poco produttive, aggiungiamo noi della LIAF, e che allontanano dal veroย obiettivo della scienza: salvare vite umane.

 

 

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