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GFN 2020 – Polosa: “non è probabile che il vaping aumenti il rischio di infezione”

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Che il fumo svolga o meno una funzione protettiva nei confronti dell’infezione, ancora non si sa con certezza e la comunità scientifica non ha ancora preso una posizione univoca. Ma se dovessimo procedere per ipotesi sulla base dei dati che oggi abbiamo a disposizione, sicuramente possiamo affermare che non è probabile che il vaping aumenti il rischio di infezione” – così stamane il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR Centro di Ricerca Internazionale per la Riduzione del Danno da Fumo, ha introdotto l’edizione 2020 del Forum Globale sulla Nicotina che ogni anno si svolge a Varsavia ma che, in ottemperanza alle restrizioni previste dal Covid, per la prima volta si è tenuto online e sarà disponibile sulla piattaforma youtube anche nei prossimi giorni. 

L’evento, iniziato oggi, si concluderà domani e prevede gli interventi di un panel scientifico di elevato prestigio internazionale. Tra loro: Gerry Stimson, David Sweanor, Clive Bates, Marewa Glover, Louise Ross e Konstantinos Farsalinos, e molti altri. 

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In questi mesi si è parlato molto dello stato di salute di fumatori, ex fumatori e vapers e sulle correlazioni esistenti tra fumo e Covid19. Ma è proprio su questo tema e sulla qualità degli studi scientifici condotti in questi ultimi mesi che il prof. Riccardo Polosa ha concentrato il suo intervento di oggi. 

L’approccio di questi mesi ha tenuto conto della difficoltà di ottenere molto spesso dati certi e verificati. Diversi sono gli studi analizzati ma, nello specifico, secondo uno studio francese condotto su un campione di alunni, insegnanti e genitori di un liceo nel nord della Francia, i fumatori hanno probabilità minori di contrarre il COVID-19 o sviluppare forme gravi. Dati simili provengo da uno studio trasversale inglese condotto su un campione di 3802 individui, dei quali 587 risultati positivi al tampone per il COVID19. Paragonando i dati dei risultati positivi con i record elettronici sanitari, i risultati ottenuti sono simili a quelli francesi. Ancora più interessanti – ha aggiunto lo scienziato catanese – sono i dati che provengono da uno studio condotto in Israele, dove l’approccio è notoriamente anti tabagismo e anti vaping. Su 114.545 individui, il 4% è risultato positivo al COVID-19, ovvero 4537 individui. Analizzando i dati medici, i fumatori risultano meno suscettibili all’infezione di circa il 45% rispetto ai non fumatori e il 20% rispetto agli ex-fumatori”.

La necessità e l’urgenza di trovare risposte scientifiche alla pandemia che ha bloccato il mondo intero ha purtroppo, secondo il professore, accelerato il lavoro scientifico ma ha perso di vista il punto più importante: la qualità degli studi. 

Mi rendo conto – ha detto Polosa – che la difficoltà dei ricercatori e degli scienziati è notevole, spaziando dalla mancanza di un numero di studi condotto su un campione abbastanza grande di popolazione sino alla impossibilità di reperire tutti i dati clinici e medici. In soli sei mesi, le riviste scientifiche hanno gestito un numero di pubblicazioni scientifiche sul COVD-19 pari al triplo delle pubblicazioni sulla sigaretta elettronica rese pubbliche in 10 anni. Questo non è sempre sinonimo di qualità. Rispettare gli standard internazionali previsti per lo studio degli strumenti a rischio ridotto invece deve essere una priorità” 

La nuova “malattia” dei più piccoli si chiama “abuso da schermi”

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Oltre 50% in più di tempo speso su digital device, la nuova “malattia” dei più piccoli si chiama abuso da schermi.

Si parla spesso in questo periodo delle possibili soluzioni per la ripartenza delle scuole da Settembre: divisori in plexiglass, frequentazione alternata nelle classi, divisioni in gruppi sono alcune delle possibili iniziative. Un fenomeno però sta prendendo piede in maniera decisa negli ultimi mesi e che potrebbe avere effetti enormi nello sviluppo soprattutto dei più piccoli: l’abuso da schermi.

Una ricerca statunitense segnalata da Axios svela un lato nascosto delle conseguenze della pandemia, a causa delle diverse limitazioni di socialità e dello “smart learning” con lezioni in videoconferenza: i bambini hanno aumentato notevolmente il loro tempo trascorso sui digital device (tv, pc, smartphone e tablet) e questo è dovuto in parte agli strumenti di condivisione delle lezioni ma soprattutto dall’isolamento sociale.

Con le scuole chiuse ed i genitori in smart working, che provano a portare avanti il loro lavoro nonostante alcuni non siano preparati adeguatamente, i bambini, passando molto più tempo a casa e non avendo molto da fare hanno iniziato ad abusare dei digital device: si stima un incremento del 50% del loro tempo passato davanti ad uno schermo rispetto all’inizio dell’isolamento. Le bambine, secondo la ricerca, sono più interessate alle app come TikTok e a quelle conversazionali mentre i bambini sono attratti dai giochi online. Questo utilizzo chiarisce la necessità intrinseca: si tratta infatti di forme di socializzazione che permettono un’interazione continua con i propri amici online o con i personaggi delle loro avventure.

Queste nuove abitudini hanno effetti dannosi sullo sviluppo neuro-cognitivo, l’apprendimento, il benessere, la vista, l’udito e le funzioni metaboliche e cardiocircolatorie. Le particolari luci degli schermi hanno conseguenze anche su tempi e qualità del sonno.

Stimolare la fantasia senza usare il digitale: l’approccio di Lunii “La fabbrica delle storie”

Un trend importante, già confermato dal report di PwC (Kids Digital Media Report 2019) che rivelava come il 40% dei nuovi fruitori di internet fossero bambini dai 6 ai 12 anni, per questo bisogna adottare delle soluzioni che tengano impegnati i più piccoli attraverso una componente interattiva sana, che non comprometta il loro sviluppo evolutivo.

Lunii, la startup focalizzata sul cambiare l’approccio al gioco dei bambini, ha creato “La fabbrica delle storie”, un piccolo dispositivo per i piccoli dai tre anni in su, privo di onde elettromagnetiche e schermi, in grado di sviluppare delle vere e proprie favole attraverso tasti multifunzione che consentono di intervenire nello sviluppo narrativo. Il bambino può infatti selezionare l’eroe che preferisce, il secondo protagonista e l’ambientazione, dando il via allo sviluppo della storia. Si possono ascoltare quarantotto favole ottenibili dai diversi incroci narrativi e se ne possono scaricare di nuove tramite l’applicazione per PC, MAC o Linux Luniistore. Il dispositivo consente l’interazione di cui i piccoli hanno ormai molto bisogno, stimolandone la fantasia e la creatività senza costringerli a tenere lo sguardo incollato ad uno schermo.

“Non è possibile fare finta di nulla sul problema dell’abuso da schermi, come Lunii ci sentiamo direttamente responsabili nella sensibilizzazione su questa tematica e vogliamo dare una soluzione alternativa ai genitori che a causa anche della chiusura di scuole ed attività si ritrovano senza reali alternative per gestire i più piccoli durante lo smartworking” spiega Lorenzo Asuni, Communications Manager di Lunii.

Storie di ex fumatori: il racconto di un “amore” mai cominciato

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Le storie di ex fumatori oggi continuano con le interviste di Gabriella Finocchiaro, la nostra giornalista antifumo sempre sul pezzo.

Tra i suoi ospiti, oggi arriva lo showman catanese, Ruggero Sardo.

Abbiamo chiesto a Ruggero quale fosse la sua esperienza legata al “vizio” del fumo e lui ce l’ha raccontata così:

“La mia storia con la sigaretta? È la storia di un “amore” finito male e cominciato ai tempi della scuola, dove la moda imponeva di fatto il giro di sigaretta, se non fumavi non eri nessuno! Così iniziai anche io ma il solo pensiero di poter dipendere da qualcuno o da qualcosa, figuriamoci da una bacchetta di tabacco di pochi centimetri, mi rendeva detestabile con me stesso e nei confronti degli altri. Una dipendenza che già intuivo mi avrebbe fatto prigioniero per sempre, così con questa consapevolezza smisi di fumare e soprattutto cambiai giro di amici. Negli anni a seguire attorno a me, in tanti, che per un motivo o per un altro cedevano alle lusinghe delle “bionde” ma io restavo fermo nel mio proposito di cedere ad altre “bionde” ben più belle e salutari di una triste sigaretta”.

Ruggero ci ha confessato che da sempre ha visto la sigaretta come qualcosa di triste e che intristisce, che isola, che dà un finto piacere. Conoscendo i vizi, ha sempre saputo purtroppo che non è facile resistervi, ma lui e le sigarette non sono mai andati d’accordo! Era come se ci fosse una incompatibilità di coppia! E che quando deve concedersi una deroga all’ira, preferisce magari 2 o 3 boccate ad un sigaro, in compagnia di un buon cognac in assoluta solitudine!

La storia di Ruggero, più che essere legata al “vizio” del fumo, sembrerebbe essere legata a una personale esperienza, quella di un amore mai cominciato, come lui stesso l’ha definita.

Le storie di ex fumatori nascono per raccontare storie di vita vera di chi è riuscito ad aprire la porta d’uscita dal tabagismo e Ruggero, che non si definisce come ex fumatore ma che capisce allo stesso tempo quanto sia difficile smettere, ha concluso così:

“Non giudico, non lo faccio per forma mentis, e non faccio caccia alle streghe nei confronti dei fumatori ma essendo ormai chiaramente consapevole di quanto il vizio del fumo faccia male mi piacerebbe tanto che le persone a me care non fumassero ma capisco la difficoltà nello smettere soprattutto quando lo si fa da tanti, troppi anni, ecco perché credo la cosa migliore sia proprio non cominciare! Insomma oggi a 45 anni mi vanto di non essere un fumatore, a parte il ricordo della parentesi scolastica, di non essere costretto ad uscire dai locali pubblici, magari in pieno inverno, per fare “2 boccate”, di non essere costretto in piena notte a cercare un distributore automatico per evitare la crisi d’astinenza, di non puzzare come un posacenere in una sala da gioco. In fondo è vero smettere di fumare è complicato ma non cominciare mai è molto più semplice! E soprattutto anche senza sigaretta, oggi nel mio piccolo, sono qualcuno!”

Il Forum Globale della Nicotina 2020 si svolgerà online

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9 Giugno 2020 – Il Forum Globale della Nicotina è il summit che ogni anno mette insieme esperti del tabacco e del vaping per discutere del futuro riguardante i rispettivi settori. Si tiene ogni anno a Varsavia, ma quest’anno, in ottemperanza alle restrizioni previste dall’emergenza Covid-19, si svolgerà online l’11 e il 12 giugno 2020.

Sulla scia della cosiddetta crisi “EVALI” e con la revisione della direttiva europea sui prodotti del tabacco e della nona sessione della Conferenza delle Parti sul Controllo del Tabacco all’orizzonte, il 2020 era già destinato ad essere un anno chiave per la riduzione del danno da tabacco e la scienza della nicotina.

Tuttavia, mentre la pandemia COVID-19 si diffondeva nel mondo, i dibattiti sull’impatto del fumo e dello svapo sulla suscettibilità e la gravità della malattia, insieme alla ricerca sul ruolo potenzialmente protettivo della nicotina, hanno solo accresciuto l’attenzione su questo campo. Gli attacchi alla riduzione del danno da tabacco si stanno intensificando e, ora più che mai, la politica deve essere informata da prove ben formate e guidate dalla scienza.

Le presentazioni dei 30 migliori relatori saranno presentate online e affronteranno argomenti sul tema della Nicotina: scienza, etica e diritti umani.

Saranno esaminati i progressi nella scienza della nicotina, gli argomenti etici a favore della riduzione del danno da tabacco e le questioni relative ai diritti umani per tutti coloro che sostengono il diritto alla salute.

Paddy Costall, co-direttore della conferenza, ha dichiarato:

“Da quando abbiamo iniziato nel 2014, il Forum Globale della Nicotina ha sempre accolto i partecipanti provenienti da una gamma estremamente diversificata di gruppi, professioni e discipline. In poche parole, crediamo nella libertà di espressione, nella libertà di associazione e nella libertà di parola. Nell’ultimo anno, l’intensità degli attacchi contro ricercatori, accademici e professionisti pro-tabacco per la riduzione del danno è aumentata in modo significativo. Come sempre, e forse ancora di più in questo anno critico, il Forum Globale è aperto a tutti con un interesse per la scienza e la politica della nicotina. È aperto a tutti coloro che vogliono ridurre il numero di morti e malattie legate al tabacco in tutto il mondo. Ed è aperto a tutti coloro che riconoscono che il controllo globale del tabacco fallirà senza l’aggiunta strategica della riduzione del danno da tabacco, sotto forma di un accesso diffuso a prodotti di nicotina più sicuri”.

E continua dicendo che:

Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto l’11 e il 12 giugno e speriamo di vedere molti di voi a Varsavia, dove abbiamo in programma di incontrarci di nuovo nel giugno 2021″.

I punti salienti del programma riguarderanno:

  • Ultima scienza su nicotina, fumo, svapo e COVID-19 con Konstantinos Farsalinos e Riccardo Polosa;
  • Prospettive sull’etica e la riduzione dei danni con Clive Bates, Marewa Glover, Ethan Nadelmann, Fiona Patten, David Sweanor e Alex Wodak;
  • Michael Russell con Louise Ross;
  • I punti di vista dei consumatori, cosa ci sarà in arrivo nella regolamentazione, garantendo alle comunità emarginate di accedere alla riduzione del danno da tabacco e molto altro ancora.

Chiunque potrà partecipare all’evento, gratuitamente, da qualsiasi parte del mondo.

I partecipanti possono registrarsi ora e iniziare a seguire tutti gli aggiornamenti sul Forum Globale della Nicotina su Twitter e Facebook.

CoEHAR: al via una selezione pubblica per 4 nuovi ricercatori

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Catania, 8 Giugno 2020Al via un bando pubblico per l’affidamento di quattro borse di ricerca a giovani laureati in varie discipline, con scadenza fissata per il 26 Giugno 2020. La selezione rientra nell’ambito delle attività e dei progetti di ricerca avviati dal CoEHAR (Centro per la Riduzione del Danno da Fumo) dell’Università degli Studi di Catania, fondato dal prof. Riccardo Polosa.

Il nuovo progetto di ricerca del CoEHAR, è diretto dalla dr.ssa Renée O’Leary, è altamente innovativo. Il team selezionato lavorerà sulle revisioni degli studi pubblicati, valutandone criticamente la loro qualità e producendo relazioni di elevato spessore scientifico aggiornate in tempo reale e con un linguaggio semplice. Le revisioni sistematiche di questo tipo forniranno ai responsabili politici, agli operatori sanitari e ai consumatori, dati affidabili e aggiornati provenienti da studi di qualità per informare le loro decisioni su politiche e pratiche per ridurre i danni causati dal fumo.

L’obiettivo della ricerca è quello di fornire informazioni sugli effetti sulla salute derivanti dalla sostituzione delle sigarette convenzionali con prodotti alternativi a basso rischio, con particolare riferimento agli effetti nei sistemi cardiovascolare e respiratorio e sulla gestione del peso.

Il progetto di ricerca  che è denominato “Living Systematic Reviews: an innovative method for systematic reviews applied to the research on tobacco harm reduction, with particular reference to cardiovascular effects, respiratory effects and weight management” inizierà a Settembre 2020 e il compenso previsto per il ricercatore è di 26.000 euro/anno. Due di queste borse di studio sono riservate a laureati provenienti da paesi a basso e medio reddito.

La ricerca sulla riduzione del danno da fumo, a differenza di molti altri ambiti di ricerca, coinvolge molteplici professionalità afferenti a settori scientifici diversi. Tra le sfide della ricerca in questo campo vi è infatti quella di trovare, verificare e valutare gli studi che risultano essere imperfetti o addirittura già obsoleti vista l’incredibile quantità di pubblicazioni in atto.

La selezione è aperta sino al 26 Giugno, per maggiori informazioni sul bando: https://www.unict.it/it/bandi/ricerca-e-trasferimento-tecnologico/medclin-conferimento-4-borse-di-ricerca-su-%E2%80%9Cliving

OMS: nove fumatori su 10 iniziano a fumare prima dei 18 anni. Perché?

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Le strategie che oggi vengono utilizzate dall’industria del tabacco e della nicotina contribuiscono alla morte di otto milioni di persone l’anno. Ma ciò che preme maggiormente all’OMS, soprattutto quest’anno e in un periodo molto delicato come questo, è che le industrie che producono i prodotti, hanno continuato a farlo anche quando molte persone rischiavano la vita a causa del Covid-19.

La denuncia da parte dell’OMS scatta dal momento in cui le strategie di marketing cercano di coinvolgere i più giovani, per questo la Giornata Mondiale senza Tabacco celebrata lo scorso 31 maggio, ha avuto come fine quello di informare ed educare gli adolescenti.

Gli adolescenti che vengono visti e considerati come quella fascia d’età più vulnerabile a determinate strategie, come i destinatari più “papabili”.

Da un interessante articolo pubblicato da UN NEWS – Global perspective Human stories apprendiamo la dichiarazione di Ruediger Krech, direttore per la Promozione della Salute presso l’OMS, che afferma:

“Educare i giovani è vitale perché quasi nove fumatori su 10 iniziano prima dei 18 anni. Vogliamo fornire ai giovani le conoscenze per parlare contro la manipolazione dell’industria del tabacco”.

Tale avvertimento nasce dalla particolare premura che è stata rivolta alla delicata questione delle sigarette elettroniche che vengono considerate come uno strumento alternativo per smettere di fumare ma che risultano essere comunque molto dannose perché provocano malattie cardiache e polmonari. Da tenere in considerazione è anche la varietà dei gusti dei liquidi messi a disposizione dal mercato (dalla gomma da masticare a quello di caramelle) che viene offerta e soprattutto prodotta per attirare e coinvolgere tutti quei giovani che non si sono ancora approcciati al fumo. Quasi come se fosse un invito per invogliarli a provare.

Il marketing del tabacco, infatti, si cela anche all’interno dei film, dei videogiochi, delle serie televisive proprio per ammaliare quegli adolescenti che prendono esempio e imitano le abitudini del proprio personaggio preferito, trasmettendo così un messaggio non proprio educativo.

L’OMS ha lanciato un’iniziativa sui social network tanto amati dagli adolescenti, tra questi Tik Tok, fornendo una serie di attività formative attraverso le quali è possibile smascherare l’atto della manipolazione. Come? Mettendosi nel ruolo di chi sta dietro l’industria del tabacco e gestisce questo tipo di mercato.

Anche LIAF da tempo ha avviato un progetto di disseminazione della cultura antifumo nelle scuole, sin dalla più giovane età. I partecipanti alle varie giornate di promozione antifumo si sono sempre dimostrati interessanti e molto coinvolti.

“E’ dalle organizzazioni sociali più territoriali che si deve partire – ha detto il presidente Ezio Campagna – bisogna parlare ai ragazzi ed alle loro famiglie per mostrare tangibilmente i danni causati dal fumo e per evitare che chiunque possa approcciarsi al fumo di sigaretta convenzionale anche solo per una volta”.

Storie di ex fumatori: poiché si ama troppo la vita, si smette di fumare

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Continua il nostro appuntamento con storie di ex fumatori, e oggi è la volta della Senatrice del Movimento 5 Stelle, Cinzia Leone.

La Senatrice Leone che ha alle spalle un passato da ex fumatrice, si ricorda e racconta così:

“La curiosità di sperimentare una sigaretta, allora andavano di moda e tutti i miei compagni fumavano le Merit, risale ai primi anni novanta in concomitanza agli esami di maturità magistrale.

Sono stata una delle ultime della classe a iniziare a fumare, già tutte le mie compagne fumavano e seppur in tante circostanze mi chiedevano: la vuoi una sigaretta? Seguiva il mio puntuale… no, grazie!

Quando iniziò effettivamente a fumare?

Il mio incontro con la sigaretta avvenne in una circostanza di particolare tensione, ansia, preoccupazione: l’esame di maturità magistrale, risponde Cinzia.

Trascorsa la maturità la vita mi ha preservato dei momenti molti belli ed intensi, tanto che dopo pochi mesi s’interruppe questa malsana abitudine.

Iniziarono gli anni dell’università, e così che durante la preparazione dell’esame di matematica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Palermo, riaffiorò quell’ansia, quella “debolezza” che trovava conforto sulla sigaretta, sempre le Merit.

E così di nuovo, sostenuto l’esame, misi da parte la sigaretta.

Passarono tanti anni dall’ultima sigaretta, ancora una Merit, addivenendo ad una conclusione che, bisogna superare le proprie ansie, le proprie tensioni, che talvolta mi hanno anche aiutato a crescere a diventare una donna razionale, in dialogo costantemente con me stessa, accogliendo ciò che la vita mi ha voluto riservare dalla gioia delle mie quattro splendide figlie, all’essere Senatrice della Repubblica. Ciò comporta tanta responsabilità, preoccupazione e stress, gli spazi di Palazzo Madama sono corredate da zone per fumatori ma a differenza di 15 anni fa con determinazione e razionalità gestisco il mio sé e dunque, affermo con consapevolezza che non ho mai avuto il vizio del fumo, ci spiega oggi la Senatrice.

A distanza di tutto questo tempo, secondo lei, cos’è che l’ha spinta a smettere di fumare?

Inconsciamente è proprio come se avessi utilizzato la sigaretta in determinati periodi e poi sono riuscita ad abbandonarla, poiché amo troppo la vita non voglio farmi e fare del male, ho rispetto di me stessa e quindi degli altri.

Continuate a seguire le storie di ex fumatori. Un modo come altri di raccontarvi storie di vita vera, di chi è riuscito ad aprire la porta d’uscita dal tabagismo.

Liberarsi dal fumo è possibile? Il seminario online di LIAF ci spiega come

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Liaf

Il primo seminario online targato LIAF “Liberati dal fumo. Seminario di promozione della salute” è andato in scena martedì 26 maggio.

L’evento, organizzato in partnership con il COEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania, ha visto il coinvolgimento di medici, scienziati, psicologisti e giornalisti, che, attraverso dimostrazioni pratiche e teoriche, hanno promossola cultura antifumo da diverse angolazioni.

Rivolgendosi ad un pubblico sia di fumatori che di non fumatori, sono state presentate numerose alternative che ad oggi possono ridurre il danno da tabacco, sensibilizzando io partecipanti sulle implicazioni negative correlate al fumo di sigaretta.

Un evento che ha dato riscontri molto positivi, segnali di un trend positivo crescente di attenzione ai temi legati al mondodella salute.

Il seminario online, moderato da Elisa Manacorda, Direttore Galileo Giornale di Scienza e collaboratrice de “La Repubblica”, si è aperto con un’intervista al Prof. Riccardo Polosa, fondatore del COEHAR, circa la riduzione del danno e l’indipendenza scientifica.

L’evento ha visto la partecipazione di speaker provenienti dai più diversi ambiti: Il Prof. Pasquale Caponnetto e la Dr.ssa Marilena Maglia, del Centro Antifumo del Policlinico di Catania, hanno trattato il tema del counselling.

Il Prof. Sebastiano Battiato, Project Leader di FoodRecognition, ha analizzato le tecnologie che permettono di supportare i percorsi di smoking cessation.

Il Dr. Antonio Pacino, odontoiatra, ha spiegato le conseguenze del fumo di sigaretta sul cavo orale e le patologie che ne conseguono.

Il Prof. Massimo Caruso, Co-Project Leader del progetto del COEHAR Replica, ha chiariuto quali alimenti possono supportare la scelta di abbandonare il vizio del fumo, per particolari proprietà organolettiche.

La parte pratica è stata condotta dal Dr. Carlo Maria Bellanca ricercatore LIAF e medico, che attraverso una dimostrazione sperimentale ha ricreato le conseguenze del fumo sull’organismo.

Nonostante il particolare momento che stiamo vivendo, la risposta al seminario è stata molto incoraggiante. Per tutti coloro che si sono persi la diretta, il video dell’evento è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=LRU_NGj4lD8

Anafe Confindustria lancia il suo manifesto

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Anafe

Al documento programmatico, in 8 punti, aderiscono anche Moige e Liaf

Roma, 28 maggio. 2020. Rischio ridotto, tutela dei minori, contrasto alla vendita illecita di liquidi da inalazione, difesa della filiera del fumo elettronico e tutela dell’ambiente. Questi i temi principali contenuti nel Manifesto lanciato da ANAFE, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, in occasione del World No Tobacco Day 2020, che si terrà domenica 31 maggio.

Il documento programmatico raccoglie non solo le istanze del settore produttivo ma anche di tutti i soggetti coinvolti, tra cui i non fumatori e i minori, a tutela dei quali l’Associazione si impegna ad attuare forme di disincentivo dal consumo di sigarette e di tabacco, nonché dall’uso di qualunque altro prodotto con e senza combustione.

“Il World No Tobacco day rappresenta, ancora una volta, un importante momento per ribadire un concetto semplice ma fondamentale: se non fumi, non devi iniziare; se fumi, devi smettere; se non riesci a smettere, valuta la sigaretta elettronica come strumento di riduzione del rischio.

Questo è il mantra che guida le nostre attività – ha commentato Umberto Roccatti, Presidente di ANAFE.

“Il settore è sufficientemente maturo per dimostrare alla società e alle istituzioni la qualità della propria missione: fornire, in massima sicurezza, prodotti a rischio ridotto per i 12 milioni di fumatori adulti che non riescono o non vogliono smettere di fumare, che sono il 75% del totale. Allo stesso tempo auspichiamo un confronto costruttivo con le istituzioni per evidenziare le sostanziali differenze tra la sigaretta elettronica e le sigarette tradizionali con tabacco, nonché i vantaggi di salute pubblica e la riduzione dei costi sociali che il nostro comparto offre. Il fumo continua a mietere 80.000 vittime l’anno in Italia, fulgida dimostrazione di come tutte le politiche pubbliche adottate sino ad oggi non abbiano ottenuto alcun risultato positivo. È ora di affiancare una strategia alternativa alla cessazione che per troppi soggetti non è una proposta ricevibile” ha concluso Roccatti.

Al manifesto aderisce il Moige – Movimento Italiano Genitori – che ha contribuito, in particolare, ai punti relativi alla tutela dei minorenni:

“L’impegno a proteggere i minori non può essere soltanto delle famiglie, ma riguarda anche istituzioni, sistema produttivo, reti distributive” ha commentato Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige, che ha aggiunto:

“Nonostante sia vietato dalla legge, i minori accedono con troppa facilità a tutti i prodotti del tabacco (con e senza combustione), alle sigarette elettroniche (con e senza nicotina) e a tutti i prodotti di nuova generazione. I dati della nostra indagine “Venduti ai minori” sono molto gravi e preoccupanti e fanno emergere un grande pericolo per i nostri figli a causa della permeabilità della rete. Per questo occorre ripensare i controlli e le sanzioni, ma soprattutto agire in ottica di prevenzione andando a formare i minori e i rivenditori”.

Il Manifesto è sostenuto anche dalla Lega Italiana Anti Fumo soprattutto nella lotta al contrasto del consumo di sigarette e di tabacco “I dati dicono che il cosiddetto fumo minorile inizia a 11 anni” – ha commentato il Dr. Ezio Campagna, Presidente della Lega Italiana Anti Fumo – gli adolescenti iniziano ad approcciarsi al fumo di sigaretta convenzionale davvero troppo presto. Molti ragazzini a 16 anni sono purtroppo già forti fumatori. Dobbiamo tutti agire con forza non solo nella promozione di una cultura antifumo ma nella diffusione di conoscenza su tutti i metodi e le alternative per smettere di fumare e per ridurre i danni causati da anni di combustione”.

Al seguente link è possibile visionare il Manifesto in versione video: http://www.anafeconfindustria.it/world-no-tobacco-day-anafe-confindustria-lancia-il-suo-manifesto/

La Giornata Mondiale dello Svapo si celebra il 30 maggio 2020

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giornata mondiale dello svapo
giornata mondiale dello svapo

L’ANPVU insieme alle Associazioni Internazionali di Consumatori di prodotti per la riduzione del danno da fumo (THR), ha proclamato il 30 maggio come Giornata Mondiale dello Svapo. Il giorno scelto per celebrare il World Vaping Day non è casuale in quanto cade un giorno prima del World No Tobacco Day proclamato dall’OMS.

Sarà un momento importante per affermare il vero intento che ha spinto noi vapers ad utilizzare i vaporizzatori personali.

Auspichiamo che i negozianti e i produttori approfittino della Giornata Mondiale dello Svapo per intraprendere iniziative volte alla diffusione di informazioni medico scientifiche che i loro clienti possano condividere con gli amici fumatori.

È un’occasione utile per celebrare e portare all’attenzione di tutti uno strumento che nel mondo sta abbattendo il numero dei fumatori.