Nell’indagine su base volontaria, sono stati coinvolti 1312 cittadini, distribuiti per sesso ed età e pari a circa il 14% del totale degli abitanti, mentre per l’Istituto Oasi 474 dipendenti pari a circa il 70% degli operatori attivi. Dai risultati è emerso che dei 1312 volontari, solo 26 (il 2%) sono venuti a contatto con il virus, mentre tra i dipendenti dell’Istituto Oasi sono state rilevate 71 positività su un totale di 474 operatori sanitari sottoposti al test (il 15%).
Gli studi condotti dall’Università del Queensland hanno affermato che la prevalenza di fumo in Australia è di poco inferiore al 15 per cento, ma è necessaria una tabella di marcia dettagliata per ridurre tale cifra a zero. Tra le proposte dello stato australiano, la più audace sembrerebbe quella proveniente dal Centre for Research Excellence on Achieving the Tobacco Endgame (CREATE) che suggerisce di ridurre il numero di rivenditori di tabacco e di limitare le vendite a particolari punti vendita come le farmacie.
Una ricerca recente aggiorna i dati della Cochrane Review del 2016, aumentando i numeri degli studi considerati che confermano l’efficacia delle ecig nei percorsi di smoking cessation
Il mese di ottobre si tinge di rosa, per omaggiare e sostenere la ricerca e la prevenzione del cancro al seno. Prevenzione significa anche avere uno stile di vita sano: smettere di fumare ed avere un'alimentazione equilibrata e ricca di vegetali sono strategie che possono fare la differenza.