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CEN/TC 437: Entro il 2017 termini e definizioni per la standardizzazione delle e-cig

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Si è tenuto a Varsavia, la scorsa settimana, il terzo meeting del tavolo tecnico CEN/TC 437 “Electronic cigarettes and e-liquids” istituito nell’ambito del Comitato Europeo di Normazione che ha il compito di sviluppare standard tecnici di qualità e sicurezza per la commercializzazione di prodotti da svapo in Europa in accordo con la Direttiva 2014/40/EU.

Come riferito dal prof. Riccardo Polosa, Presidente del gruppo di lavoro cui fanno parte oltre cinquanta esperti europei e Capo della delegazione Italiana, nell’ambito della terza riunione plenaria del CN/TC 437 a Varsavia sono stati approvati i workplan dei quattro gruppi di lavoro e stabilite le scadenze per i prossimi obiettivi da raggiungere.

Percepisco una grande voglia da parte dei partecipanti di accelerare sulla definizione degli standard nonostante la complessità del lavoro che ci aspetta, il WG1 (che è il gruppo di lavoro che si occupa di approvare termini e definizioni utili per la standardizzazione del prodotto) dovrebbe portare a compimento il suo progetto entro i primi mesi del 2017”  – ha aggiunto Polosa.

Il prossimo appuntamento del WG4, il gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo di requisiti e test per le emissioni provenienti dalle sigarette elettroniche guidato dallo scienziato catanese, si terrà ad Ottobre proprio a Catania, la sede istituzionale della Lega Italiana Anti Fumo. Ed in attesa di questo incontro, i partecipanti dovranno impegnarsi a presentare le proprie proposte ed i suggerimenti sulla base delle priorità indicate a Varsavia, ovvero quelle di stabilire le condizioni e i parametri degli strumenti necessari per generare le emissioni e le modalità per misurare la quantità e la qualità delle emissioni.

Infine, proprio su proposta di Polosa, a Marzo 2017 l’Italia ospiterà il prossimo ed importante incontro in plenaria del CEN/TC 437. La sede indicata sarà la splendida Firenze.

Mercoledì 1 Giugno 2016 – LIAF, Policlinico e SkyScanner insieme per un ospedale libero dal fumo

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Il 31 Maggio 2016, come ogni anno, in tutto il mondo si è celebrata la Giornata mondiale contro il fumo promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia, il Ministero della Salute ha di recente approvato una normativa contro il fumo che cambierà probabilmente per sempre le abitudini dei fumatori italiani e che consentirà a tantissimi bambini di ottenere l’applicabilità del diritto (non scritto) di non respirare fumo passivo.

Come ogni anno, anche per il 2016, la LIAF -Lega Italiana Anti Fumo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, ha organizzato il convegno regionale contro il tabagismo che si è tenuto nell’Aula Magna del Policlinico di Catani Mercoledì 1 Giugno 2016. 

Attenzione speciale per questa edizione è stata rivolta al Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, voluto dal Ministro Beatrice Lorenzin, che introduce particolari divieti per combattere il fumo anche nelle struttura ospedaliere.

A tal proposito, i promotori del convegno hanno presentato il progetto formativo “Policlinico Smoke free” inserito tra le attività dell’U.O Promozione ed Educazione alla Salute del Policlinico di Catania, già approvato dagli uffici dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.

In occasione del convegno, sono stati inoltre presentati i risultati di una ricerca svolta da LIAF e Skyscanner.it, noto motore di ricerca viaggi, per mostrare come la rinuncia alle sigarette possa trasformarsi, mese dopo mese, nell’equivalente di un biglietto aereo per le destinazioni più ricercate per l’estate dai viaggiatori italiani

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Programma scientifico del Convegno

“Nuova normativa antifumo. Le risorse in Azienda e lo sviluppo delle attività”
Mercoledì 1 Giugno 2016 dalle ore 9.00 alle ore 14
Aula Magna del Policlinico Vittorio Emanuele – Catania

Saluti del Direttore Generale del Policlinico di Catania, dott. Salvatore Cantaro

Saluti dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, on. Baldassare Gucciardi

 Dott. Maurilio Danzì – Il team di lavoro del progetto “Policlinico Smoke Free”

 Prof. Riccardo Polosa, coordinatore del progetto – Il piano di monitoraggio e le consulenze scientifiche per far smettere di fumare

Prof. Pasquale Caponnetto – Le tecniche di smoking cessation e il punto di vista dello psicologo

Prof.ssa Margherita Ferrante – L’inquinamento ambientale da fumo negli ambienti ospedalieri

Dott.ssa Marilena Maglia – L’attività del Centro per la Cura e Prevenzione al Tabagismo del Policlinico di Catania

Dott. Davide Campagna – Le tecniche di smoking cessation e le soluzione per la medicina interna

Dott.ssa Lia Emma – Fumo e asma. Quali soluzioni alternative dalla scienza?

Prof. Enrico Mondati – Fumo e diabete, un connubio malsano. Come combatterlo?

Dott. Domenico Sambataro – Fumo e malattie reumatiche.

Dott. Massimo Caruso – Fumo e alimentazione

Dott.ssa Valeria Nicolosi – Comunicazione “no smoking”. La collaborazione con “SkyScanner”

Prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF – La tutela dei dipendenti pubblici dal fumo

Conclude: Prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico LIAF

Non mandare in fumo le tue vacanze! La ricerca di Skyscanner e della LIAF per il World No Tabacco day 2016

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 logo skyscannerLa leva motivazionale è la chiave per riuscire a smettere di fumare. Per questo il motore di ricerca viaggi globale Skyscanner.it e la Lega italiana Anti Fumo – LIAF, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, hanno realizzato una ricerca per mostrare come la rinuncia alle sigarette possa trasformarsi, mese dopo mese, nell’equivalente di un biglietto aereo per le destinazioni più ricercate per l’estate dai viaggiatori italiani.

 

Milano, 26 maggio 2016 Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco, e per l’occasione, il motore di ricerca voli, hotel e autonoleggio Skyscanner.it e la Lega italiana Anti Fumo – LIAF hanno realizzato una ricerca che vuole dare a quanti vogliono smettere di fumare uno stimolo e una motivazione in più per perseverare nel proprio intento.

Dopo solo un mese senza fumare si risparmierebbe già l’equivalente di un volo in Ungheria o a Malta, e con due mesi ci si potrebbe regalare un viaggio in Grecia, Spagna, Regno Unito e moltissime altre destinazioni europee. E se il sogno nel cassetto è una vacanza nel mare dei Caraibi, o volare in Australia, bisognerebbe stare alla larga dalle sigarette per almeno  9 e 13 mesi rispettivamente.

Come spiega il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della Lega Italiana Anti Fumo – LIAF: “la spinta o leva motivazionale è la conditio sine qua non per il processo di cambiamento necessario per abbandonare il fumo. La decisione di smettere determina l’essere nella fase di determinazione del cambiamento ed incide al 50%, il resto dipende dalle risorse a favore della salute che sono a disposizione del fumatore negli ambienti che frequenta, gli stimoli positivi che ne rafforzino la decisione di astenersi dal fumo”.

 “Insieme alla LIAF abbiamo voluto trovare un modo per ispirare un piacevole obiettivo che abbia un risvolto concreto, e che soprattutto aiuti a distrarre dallo sforzo della rinuncia al fumo – commenta Filippo De Matteis, Marketing Manager per l’Italia di Skyscanner. Considerato che viaggiare rimane in testa alla classifica dei desideri degli italiani, con le vacanze estive ormai alle porte ci siamo voluti focalizzare su uno dei tanti possibili aspetti positivi dello smettere di fumare, mostrando provocatoriamente quanto questa scelta possa portare lontano e utilizzando come riferimento l’equiparazione del risparmio medio mensile al costo medio di un volo dall’Italia verso differenti destinazioni nel mondo”.

La ricerca, che comprende anche una panoramica delle principali normative e curiosità in materia di fumo dei principali Paesi, oltre alle limitazioni che i fumatori devono tener presenti quando si preparano a viaggiare in aereo, è disponibile a questo link.

L’iniziativa della LIAF e Skyscanner sarà presentata al convegno organizzato dalla LIAF presso l’Università degli Studi di Catania, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, in programma mercoledì 1 giugno 2016.

SCOPRI LA RICERCA DI SKYSCANNER E DELLA LIAF


La mappa dinamica, che è possibile embeddare, è disponibile a questo link

 

5 Milioni di fumatori in meno anche in America grazie alle e-cig

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Si è appena concluso il convegno dedicato alle sigarette elettroniche tra fisco e regolamentazione. Nella Sala degli Atti Parlamentari in Senato a Roma per tutta la mattina di oggi numerosi esponenti del panorama istituzionale e scientifico sono intervenuti per parlare dello sviluppo sia scientifico che normativo della sigaretta elettronica.

La novità più importante è stata quella annunciata dall’On. Ignazio Abrignani con la presentazione del nuovo intergruppo parlamentare per le e-cig che: “Sottoscrivendo un manifesto condiviso, si attiverà per creare una proposta di legge, un testo, da proporre al governo. L’obiettivo – ha infatti detto Abrignani – è quello di normare, rilanciare e sviluppare un settore che può fare impresa senza nuocere alla salute. È molto meglio per un fumatore avvicinarsi alla sigaretta elettronica piuttosto che continuare a fumare le classiche sigarette. Se nel farlo aiuta anche lo sviluppo di imprese italiane, ecco che siamo davanti ad un processo che va aiutato. Nell’interesse di tutti”.

Nell’ambito della tavola rotonda dedicata all’opportunità per la salute pubblica data dalla diffusione della sigaretta elettronica, insieme al prof. Riccardo Polosa si sono poi alternati: Rosa Draisci dell’Istituto Superiore di Sanità, Emanuele Ferri dell’Università di Bicocca, Fabio Regazzi vicepresidente di Anafe e Andrea Morbelli di Open Gate Italia.

“A Ottobre potremo dare dei risultati sul monitoraggio che abbiamo condotto in questi due anni sull’utilizzo delle sigarette elettroniche – ha detto Rosa Draisci -. E’ importante non sottovalutare il contenuto di nicotina che secondo noi è letale … ma il nostro compito rimane quello di indicare le buone norme di valutazione, di composizione e conservazione per garantire sicurezza e qualità del prodotto”.

A chiudere i lavori del panel dedicato alla salute pubblica, l’atteso intervento del prof. Riccardo Polosa che si è concentrato sui dati provenienti dall’America e dall’Inghilterra dove, grazie ad una politica più aperta alla diffusione delle sigarette elettroniche, si è registrata una riduzione sbalorditiva del numero di fumatori.

“É di pochi giorni fa – ha annunciato Polosa – la notizia che oltre 5 milioni di americani hanno smesso di fumare grazie alla sigaretta elettronica. Questi dati sorprendenti si affiancano a quelli giá registrati nel Regno Unito. Grazie ad una politica che da un lato ha consentito una libera diffusione del prodotto e dall’altro inasprito le norme sul tabacco (aumentando le accise) milioni di fumatori hanno abbandonato il tabagismo. Auspico – ha aggiunto Polosa – che anche in Italia si possa presto seguire lo stesso percorso. Un percorso sicuramente piú virtuoso quello del vapagismo dato che il rischio per la salute rappresentato dalle sigarette elettroniche é di almeno 20 volte inferiore rispetto a quello della sigaretta convenzionale, che in Italia miete 80.000 vittime all’anno“. 

Riparte Vapitaly e Riccardo Polosa torna ospite speciale della manifestazione

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Il 28, 29 e 30 maggio prossimi torna Vapitaly, seconda edizione della fiera internazionale dedicata alla e-cig, in programma a Verona-fiere; già oltre settemila i visitatori accreditati sul sito e numerosi i produttori e rivenditori da tutto il mondo che si daranno appuntamento per presentare le novità di un mercato in continua evoluzione.

Lunedì 30, ore 11.30, nel Palco centrale allestito nel padiglione 4, è previsto il convegno nazionale “Comunicazione e pubblicità in regime di Tpd”, sulle forme di comunicazione dopo l’entrata in vigore della TPD (Direttiva europea per i prodotti del tabacco); intervengono:

  • Massimiliano Nicodemo – Avvocato, per anni ha sostenuto e difeso le aziende del vaping in sede giudiziaria, accompagnandole passo dopo passo durante il lungo iter dei ricorsi amministrativi; spiegherà dal punto di vista legale come affrontare la Tpd e in che maniera si potranno pubblicizzare prodotti o sponsorizzare eventi, senza infrangerne i dettati.
  • Michelangelo Tagliaferri – Fondatore dell’Accademia della Comunicazione di Milano, maestro di generazioni di professionisti della pubblicità e del marketing, ha contribuito ad accrescere la credibilità e la visibilità di aziende, enti pubblici e personalità ed è stato responsabile della campagna antifumo dell’allora ministro Sirchia; darà utili consigli su come potenziare l’immagine di un’azienda senza oltrepassare i confini imposti dalla Tpd.
  • Riccardo Polosa – Tra i massimi esponenti mondiali della ricerca scientifica in materia di vaping, è ordinario di Medicina interna dell’Università di Catania, direttore scientifico della LIAF, Lega Italiana Anti Fumo, e presidente del CEN, Comitato Europeo di Normazione, che riunisce 50 esperti europei con il compito di sviluppare standard tecnici di qualità e sicurezza per la produzione e la vendita di sigarette elettroniche in Europa, in accordo con la direttiva 2014/40/EU. Il suo contributo servirà a capire come e quanto la corretta informazione incide sull’evoluzione e sulla diffusione del vaping.

Moderatore
Stefano Caliciuri – direttore Sigmagazine

San Francisco 2016. Polosa invitato all’ATS per illustrare i benefici delle e-cigs nella cura delle malattie respiratorie

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11217512_10156105530460171_7308343663607115433_nSi sta svolgendo in questi giorni a San Francisco (California) il congresso annuale dell’American Thoracic Society, importante kermesse di una delle più prestigiose e influenti società medico-scientifiche al mondo, che registra la presenza di oltre 17.000 pneumologi da 90 paesi.

Tra i relatori invitati al primo simposio dell’American Thoracic Society (ATS 2016) dedicato al vapagismo, oltre che a Neal Benowitz, Robbie Robinson, Irfan Rahman, Ilona Jaspers e Jonathan Samet, anche il professore Riccardo Polosa.

Fondata nel 1905 per la lotta contro la tubercolosi , la mission dell’ATS si è evoluta nel tempo per affrontare altre malattie respiratorie emergenti tra cui l’asma, la BPCO, il cancro al polmone, la fibrosi polmonare, la fibrosi cistica, e l’apnea del sonno. Sebbene l’obiettivo più importante per l’ATS rimane quello di migliorare la salute respiratoria attraverso la ricerca e la cura dei pazienti affetti da malattie polmonari fumo correlate, la sua posizione nei confronti della sigaretta elettronica è del tutto ambigua.

“Considerata la dichiarata avversione dell’ATS per le sigarette elettroniche, sono rimasto molto sorpreso di ricevere un invito ufficiale per relazionare al loro congresso annuale – ha commentato Polosa. “Ho subito pensato di avere una  opportunitá per spiegare anche ai pneumologi statunitensi quali sono i vantaggi del vapagismo e sul come minimizzare i rischi e massimizzare i benefici di questi prodotti.”

Ed è proprio in questo contesto che si è inserito ieri l’attesissimo intervento del prof. Polosa sulla possibilità di utilizzare la sigaretta elettronica non solo come strumento per smettere di fumare, ma anche come mezzo per migliorare diversi parametri respiratori e qualità di vita nei pazienti fumatori affetti da malattie polmonari.

É noto che i pazienti affetti da asma che fumano presentano una forma di malattia piú aggressiva e che risulta molto meno responsiva agli effetti dei farmaci antiasmatici. Sebbene astenersi dal fumare sia la cosa piú logica da fare per migliorare i sintomi asmatici di questi pazienti, per molti smettere é una missione impossibile.

“Abbiamo ripetutamente dimostrato – spiega Polosa – che l’uso della sigarette elettronica in pazienti asmatici non solo aiuta a smettere, ma assicura effetti benefici a livello respiratorio nel lungo termine”.

Commentando i dati presentati dagli altri relatori, Polosa ci ha tenuto a precisare che molti degli effetti riportati in modelli animali e in linee cellulari in vitro oltre a essere gravati da seri problemi metodologici, non sono direttamente trasferibili alle normali condizioni d’uso del prodotto da parte degli utilizzatori.

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Il 17 e 18 Giugno 2016 a Varsavia si terrà il GFN 2016

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Vista la grande partecipazione delle prime due edizioni si rinnova l’appuntamento con il Forum Mondiale sulla Nicotina (Global Forum on Nicotine – GFN), previsto per venerdì 17 e sabato 18 Giugno 2016 a Varsavia.

L’edizione del 2015 ha visto la partecipazione di esperti provenienti da 44 paesi diversi con pensieri ed opinioni diverse sull’argomento ma tutti interessati a capire quale sarà il possibile risvolto sull’uso e la diffusione della nicotina.

Le posizioni sulla nicotina sono ancora focalizzate su determinati convincimenti ed è per questo che un approccio scientifico e trasparente si rende quest’anno quanto mai necessario. GFN 2016 si propone di far incontrare operatori del settore, esperti della medicina, opinion leader, giornalisti e rappresentanti del governo per trovare insieme le giuste risposte e per confrontarsi e discutere sul futuro della nicotina.

La ricerca sulla nicotina è in rapido sviluppo, la regolamentazione dei prodotti contenenti nicotina è in cima all’agenda politica di mezzo mondo e i consumatori sono preoccupati sulla disponibilità nel lungo termine di questi prodotti. C’è un consenso nascente tra molti nel campo della scienza e della salute pubblica sulla relativa sicurezza dei nuovi dispositivi nicotinici e di altri prodotti non combustibili, anche se lo scetticismo continua a mantenere il dibattito acceso.

Per il 2016 i punti da affrontare riguardano principalmente tre tempi:

  1. Evidenze scientifiche
  2. Responsabilità
  3. Trasparenza 

 

Supportato anche dalla Lega Italiana Anti Fumo, il GFN è l’unico forum aperto a tutti durante il quale scienza e politica si incontrano per discutere e diffondere le evidenze scientifiche sulla riduzione del danno provocato dal fumo di tabacco e per fornire opzioni di politiche di prevenzione e controllo del tabagismo efficaci. 

“The Times” palcoscenico di una nuova polemica scientifica sulla riduzione del rischio

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Sul “The Times“, quotidiano d’informazione tra i più diffusi ed autorevoli al mondo, si riaccende il dibattito scientifico sulla lotta al tabagismo con la prevedibile polemica  a seguito della recente pubblicazione – sul Royal College of Physicians (RCP) – del nuovo rapporto intitolatoNicotina senza fumo: riduzione dei danni del tabacco” che sottolinea il risvolto positivo per la salute pubblica
derivato dalla ampia diffusione delle e-cig da parte dei fumatori.

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Vaping Regulation – The Times – 30 Aprile 2016

In una lettera di commento diffusa oggi dal The Times, un gruppo di esperti composto da Riccardo Polosa, Kostantinos Farsalinos, Jacques Le Houezec e Lars Ramström rispondono alle critiche avanzate da nomi noti dell’antitabacco (i.e. Martin McKee, Walter Ricciardi, Natasha Azzopardi Muscat, Mike Daube, Simon Chapman, Martina Poetschke – Langer, Esteve Fernandez Munoz e Pekka Puska) che il 30 aprile scorso con una lettera dal titolo “Vaping regulation” criticava aspramente le posizioni del recente rapporto del RCP sull’importanza di spingere sulla riduzione del rischio da tabacco. In particolare, veniva sminuita la posizione chiave per la salute pubblica dello snus (i.e. tabacco masticabile).

E’ inaccettabile che scienziati di calibro internazionale mentano relativamente agli acclarati benefici dello snus – ha scritto il gruppo guidato da Polosa – è importante ribadire che sbaglia chi afferma che la diffusione dello snus in Svezia e Norvegia non ha ridotto il fumo di sigaretta convenzionale!

“I dati ufficiali – continuano nel commento – dimostrano che la Svezia ha di gran lunga il tasso di fumatori più basso d’Europa (pari all’11%) rispetto alla media europea (che invece si attesta al 26%) e il più alto tasso di ex-fumatori (pari al 35%), con una diffusione dello snus peraltro molto importante, pari infatti al 18%?”. 

E aggiungono: “Gli uomini svedesi hanno la più bassa incidenza di cancro ai polmoni, di malattie fumo-correlate e cardiovascolari rispetto alla media europea”.

Pertanto, concludono: “Alla luce di 30 anni di prove, l’eventuale rifiuto dei meriti attribuili al ruolo assunto dalla diffusione dello snus merita una spiegazione molto più corposa”. 

The Times - Snus Letter
Vaping and Snus – The Times – 04 Maggio 2016

 

 

Giornata mondiale dell’asma 2016 – Priorità alla lotta al tabagismo

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Asma indetta per oggi, martedì 3 maggio 2016, dall’Organizzazione Internazionale GINA (Global Iniziative for Asthma), anche quest’anno i medici del Reparto di Medicina Interna e D’Urgenza del Policlinico di Catania con il sostegno dei ricercatori della Lega Italiana Anti Fumo hanno collaborato alla promozioWAD-2016-Logo-01-1ne delle attività di sensibilizzazione sul tema della prevenzione e cura dell’asma in ambito internazionale.
Ricordiamo, infatti, che proprio l’Università degli Studi di Catania e LIAF sono tra i partner più importanti del progetto di ricerca europeo U-BIOPRED dedicato alla scoperta di nuovi farmaci per la gestione dell’asma grave.
“I successi per la giornata mondiale dedicata all’asma certificano l’importanza di questo appuntamento che ogni anno vede impegnati centinaia di ricercatori in tutto il mondo che si battono per trovare cure adeguate e sufficienti per i pazienti affetti da asma grave. Per prevenire e combattere l’asma però la lotta al tabagismo deve assumere priorità internazionale” – ha ricordato il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della LIAF.
Grazie ad uno studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista scientifica Discovery Medicine, peraltro, sono stati proprio i ricercatori del gruppo di ricerca catanese guidato da Polosa a dimostrare per la prima volta che nei fumatori asmatici che passano alla sigaretta elettronica si riscontrano importanti benefici a lungo termine. “Con l’ultimo studio che abbiamo pubblicato sulla ricerca dedicata alla prevenzione e cura dell’asma grave, abbiamo confermato – ha concluso lo scienziato catanese – che l’uso della sigarette elettronica (invece di quella convenzionale) in alcuni pazienti migliora i risultati terapeutici”.

Royal College of Physicians: l’Ordine dei Medici inglesi incoraggia l’uso delle e-cig per ridurre i danni causati dal fumo

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Dopo l’agenzia di salute pubblica britannica (PHE), ora anche l’Ordine dei Medici del Regno Unito dice sì alla sigaretta elettronica, promuovendola come sostituto della sigaretta di tabacco. Proprio stamattina, il Royal College of Physicians (RCP) con sede a Londra ha infatti pubblicato un nuovo rapporto, intitolato “Nicotina senza fumo: riduzione dei danni del tabacco“, che conclude affermando il risvolto positivo per la salute pubblica inglese che deriverebbe dall’utilizzo massivo delle e-cig da parte dei fumatori. Non solo dunque l’RCP riconosce l’utilizzo di tali dispositivi come mezzo per cessare o ridurre il consumo di tabacco, ma incoraggia e rassicura i fumatori e i loro medici a usarli, poiché “molto più sicure del fumo”.

Fin dal 2007, anno di introduzione delle e-cig nel mercato inglese, il loro uso è stato circondato da polemiche da parte della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. Nonostante da allora la prevalenza di fumatori si sia ridotta al 18%, 8,7 milioni di britannici ancora fumano. La riduzione del danno fornisce una strategia aggiuntiva per proteggere questo gruppo di fumatori da disabilità e morte prematura. Questo nuovo rapporto di 200 pagine esamina la scienza, le politiche pubbliche, la regolamentazione e l’etica circostanti il dibattito su e-cig e altri prodotti contenenti nicotina senza tabacco, e affronta dubbi e controversie con conclusioni basate sui più recenti dati disponibili, per affermare in 4 punti fondamentali che:

  1. Le e-cig non costituiscono una porta d’accesso al fumo per i non fumatori – il tanto temuto effetto gateway è stato screditato nel rapporto RCP. Nel Regno Unito, infatti, l’uso della sigaretta elettronica è limitato quasi esclusivamente a coloro che utilizzano, o hanno utilizzato, tabacco.
  2. Le e-cig non rinormalizzano il fumo – non vi è alcuna prova che la terapia sostitutiva della nicotina (NRT) o l’uso della e-cig abbia portato a una rinormalizzazione dell’idea del fumo. Nessuno di questi prodotti ha finora attirato un uso significativo tra adulti che non hanno mai fumato, o dimostrato evidenza di passaggio da e-cig a fumo tra i giovani.
  3. Le e-cig agiscono da porta d’uscita dal fumo –  l’uso dell’e-cig spinge molti fumatori a compiere tentativi di cessazione che non ci sarebbero mai stati probabilmente, e in una buona parte questi tentativi hanno successo.
  4. Le e-cig sono molto più sicure delle sigarette di tabacco  – la possibilità di un qualche danno causato dal consumo di e-cig a lungo termine non può essere esclusa del tutto, per via dell’inalazione di altri ingredienti diversi dalla nicotina, ma è di sicuro un rischio sostanzialmente inferiore a quello derivante dal fumo di tabacco. Con appropriate norme che regolino il prodotto per ridurre al minimo l’esposizione a questi altri ingredienti, sarà possibile ridurre ulteriormente i rischi per la salute. Anche se non è possibile stimarli, i dati disponibili suggeriscono comunque che è improbabile che tali rischi possano superare il 5% di quelli associati ai prodotti del tabacco, e potrebbero addirittura essere sostanzialmente inferiori a questa cifra.

Il rapporto riconosce inoltre la necessità di una regolamentazione proporzionata per le sigarette elettroniche, e suggerisce che essa non deve inibire lo sviluppo e l’uso di tali prodotti per la riduzione del danno fumo-correlato. Una buona strategia di regolamentazione dovrebbe adottare un approccio equilibrato al fine di garantire la sicurezza dei prodotti, di consentire e incoraggiare i fumatori a utilizzare la e-cig invece del tabacco, e di individuare e prevenire gli effetti che potrebbero contrastare gli obiettivi generali della politica di controllo del tabacco.

“Posta una altra pietra miliare nella storia del vapagismo. Il documento anglosassone ci cita ripetutamente sottolineando il ruolo primario di LIAF nella ricerca scientifica del settore – commenta a margine il prof. Riccardo Polosa, che più volte è stato convocato dalle massime autorità britanniche in tema di salute pubblica, per le sue competenze nel campo. – “Il risultato di oggi conferma che siamo stati dei precursori nel credere che il vapagismo potesse divenire la tomba del tabagismo”.