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Secondo giorno al COP 7. Gli scienziati: “La nostra missione è la riduzione del danno”

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Al via da ieri il COP 7 – la Settima Conferenza delle Parti organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che si sta svolgendo proprio in queste ore in India, a Nuova Delhi. L’incontro, al quale partecipano esperti del settore e rappresentanti istituzionali di tutto il mondo, si concluderà sabato 12 novembre e affronterà le tematiche relative alle politiche di controllo del tabacco che cambieranno l’assetto politico sanitario di molti dei Paesi coinvolti.

Ed è proprio da Nuova Delhi che il prof. Riccardo Polosa, promotore del nuovo Comitato scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica della Lega Italiana Anti Fumo, è intervenuto con un comunicato stampa internazionale firmato da molti degli esperti chiamati a dibattere sugli importanti argomenti in questione.

Di seguito il testo della dichiarazione firmata da Konstantinos Farsalinos, Christopher Russell, Amir Ullah Khan, Julian Morris, Rajesh Sharan e Riccardo Polosa:

“Siamo venuti qui – dicono gli esperti – per fornire informazioni di carattere scientifico, corrette ed equilibrate, sulla riduzione del danno da tabacco. Le politiche che favoriscono l’accesso ai prodotti sostitutivi e meno nocivi delle sigarette convenzionali, come le sigarette elettroniche, forniranno un ulteriore strumento per i fumatori e li aiuteranno nel loro sforzo di smettere di fumare.

Il fumo di sigaretta convenzionale provoca una vasta gamma di malattie non trasmissibili, tra cui il cancro al polmone, la malattia polmonare cronico-ostruttiva, malattie arteriose e la definitiva morte. Nonostante i pericoli, ormai ampiamente noti anche tra i fumatori, centinaia di milioni di persone continuano a fumare, e ogni giorno qualcuno inizia. Se continuiamo a sostenere gli stili di vita dei fumatori come una tendenza, rischiamo di aumentare il numero di tabagisti nel mondo e nel 21esimo secolo un miliardo di persone potrebbero morire di malattie fumo correlate.

Nonostante la disponibilità di farmaci per smettere di fumare, molti fumatori non vogliono provarli. Di coloro che li usano, la maggior parte o fallisce o torna al fumo entro un anno. Per accelerare la riduzione dell’abitudine da fumo, gli esperti di salute pubblica raccomandano di incoraggiare i fumatori a passare a prodotti meno dannosi. L’OMS individua anche le strategie di riduzione del danno tra i principi chiave delle politiche di controllo: <Se la grande maggioranza dei fumatori di tabacco – ha recentemente dichiarato – che sono grado o non vogliono smettere di fumare passassero senza indugio all’utilizzo di una fonte alternativa di nicotina con minori rischi per la salute, smettendo infine di usare anche quella, si potrebbe arrivare ad un beneficio significativo per la salute pubblica mondiale>.

Nuove tecnologie emerse negli ultimi anni si basano proprio su questo principio. Una di queste è la “sigaretta elettronica” (che l’OMS definisce come ENDS), che contiene nicotina ma non combustione di tabacco. A differenza delle sigarette convenzionali, il vapore delle sigarette elettroniche e dei vaporizzatori personali (il nome dato ai dispositivi più grandi e potenti) contiene livelli molto bassi di sostanze chimiche potenzialmente dannose.

Persino la nicotina può avere effetti positivi, contrariamente alle più diffuse false concezioni, ed è già stata approvata per l’uso a lungo termine tramite l’utilizzo di terapie sostitutive della nicotina. Come ha recentemente concluso il Public Health England il vapore elettronico è per almeno il 95% più sicuro del fumo di tabacco e per questo le sigarette elettroniche possono essere un aiuto efficace per smettere di fumare.

Negli ultimi cinque anni, l’uso di questi prodotti è aumentato drasticamente in molti Paesi. Nella sola Unione Europea, hanno contribuito a far smettere di fumare più di 6 milioni di persone e più di 9 milioni hanno ridotto il fumo di sigaretta convenzionale.

La prevalenza di fumatori è in calo in tutti i paesi in cui le sigarette elettroniche sono più facilmente reperibili.

Sulla base di queste evidenze, noi sosteniamo politiche governative che possano rimuovere gli ostacoli alla diffusione di tali strumenti più sicuri e con standard di qualità appropriati. Regole sproporzionate, come la regolamentazione delle elettroniche come prodotti medicali, restrizioni simili a quelle delle sigarette da tabacco ed il divieto di pubblicità serviranno solo a rendere questi prodotti estremamente costosi, a limitare l’accesso dei fumatori ad una corretta informazione e a creare equivoci su una loro presunta nocività persino maggiore di quella derivante dal fumo tradizionale. Queste misure sono controproducenti e ignorano il principio di riduzione del rischio. 

L’OMS ha l’opportunità adesso di migliorare radicalmente l’aspettativa di vita di milioni di fumatori applicando quel principio di riduzione del danno fumo correlato che è già uno dei principi chiave della sua stessa strategia di controllo del tabacco.

 

Scarica qui il comunicato in inglese 

 

 

Il Times chiede scusa agli scienziati. Tra loro anche Riccardo Polosa

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Il “The Times” chiede scusa a Riccardo Polosa ed ad altri quattro noti esperti di salute pubblica per le diffamanti accuse pubblicate il 12 Ottobre scorso in una serie di articoli comparsi sul noto quotidiano inglese. Proprio ieri, infatti, le scuse ufficiali da parte della redazione del The Times sono apparse sul quotidiano e gli articoli sotto accusa sono stati cancellati dall’archivio della testata. 

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“Gli esperti diffamati per un nostro errore – scrivono dal The Times – sono da rispettare per il loro impegno a livello internazionale nella lotta contro il fumo e per il grande lavoro svolto sul tema della riduzione del danno provocato dalle sigarette di tabacco”.

Oltre al Prof. Polosa dell’Università di Catania, noto per essere l’autore più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata sulla sigaretta elettronica, sono stati discredidati dagli articoli del The Times – nei quali si alludeva a presunti rapporti con le multinazionali del tabacco – altri quattro importanti opinion leader: David Nutt dell’Imperial College di Londra, David Sweanor dell’Università di Ottawa, Karl Fagerstrom creatore del test di Fagerstrom per calcolare la dipendenza dalle sigarette e Clive Bates ex direttore esecutivo di ASH (nota associazione no-profit inglese creata per contrastare i danni da fumo di sigaretta).

“I nostri articoli – scrivono i redattori del giornale – lasciavano intendere che questi esperti avevano ricevuto finanziamenti per la ricerca sulle sigarette elettroniche dalle multinazionali del tabacco. Ci siamo resi conto che le informazioni ricevute erano false e riconosciamo che il lavoro dei cinque eminenti studiosi non è stato mai contaminato dall’influenza dei finanziamenti del settore del tabacco. Pertanto ci scusiamo per i nostri errori e per il danno di immagine causato a questi opinion leader.

Nel frattempo, la notizia del clamoroso errore del The Times ha già fatto il giro del mondo e, proprio ieri, anche il noto quotidiano inglese “The Guardian ha spiegato, in un articolo, il perché i cinque scienziati si siano trovati coinvolti in questo circuito di allusioni e falsità montate ad arte da chi, manipolando probabilmente i redattori del The Times, li avrebbe poi spinti alla pubblicazione di notizie inattendibili e pretestuose.

 

Discussa in Parlamento la lettera consegnata al Ministro Lorenzin dal Comitato Scientifico LIAF

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Una due giorni di eventi importanti quelli appena trascorsi per la Lega Italiana Anti Fumo. Al centro dell’attenzione, l’acceso dibattito sulla regolamentazione della sigaretta elettronica in vista dell’ormai attesissimo COP 7 – la settima sessione della Conferenza delle Parti (COP 7) organizzata dall’OMS che si terrà a novembre a New Delhi.

Mercoledì 19 Ottobre durante il question time settimanale della Camera dei Deputati, trasmesso in diretta televisiva nazionale su Rai Parlamento, l’on. Adriana Galgano (Civici e Innovatori) ha discusso un’interrogazione sul ruolo delle sigarette elettroniche nella lotta al tabagismo, alla luce della lettera consegnata a Roma dal “Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica” lo scorso 20 Settembre.

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Question Time 19/10/2016

Via! Da oggi a sabato vi aspettiamo a Etnapolis per Expo Bimbo 2016

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Si parte! Taglio del nastro effettuato! Al via l’edizione 2016 di Expo Bimbo, la fiera per mamme, future mamme e bambini che si svolge ogni anno presso il centro fieristico di Etnapolis e che rimarrà aperta al pubblico da oggi e fino a domenica 16 Ottobre.
Anche quest’anno presso lo stand “Policlinico – LIAF” sarà possibile conoscere le novità più interessanti nella lotta al tabagismo. Grande attenzione è data a tutti i progetti in corso e, tra questi, ricordiamo:

L’iniziativa “STOP alle sigarette” che offre a tutti i pazienti, e soprattutto alle future mamme, la possibilità di seguire un percorso di supporto psicologico e clinico nel rispetto dei tempi e delle esigenze di ogni fumatore, attraverso il quale è possibile utilizzare tutti gli strumenti alternativi alla sigaretta convenzionale per riuscire a trovare quello più adatto alle proprie esigenze.

E, poi la novità del 2016, il primo corso di formazione a distanza (FAD) dal titolo: “Le nuove frontiere della dipendenza tabagica e suo trattamento” realizzato in collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo, la società Maxilo srl di Catania e la Tueor Servizi. Il tema principale del percorso formativo, che si può seguire direttamente on-line dal computer di casa propria, è legato alla presentazione delle tecniche di Smoking Prevention and Cessation per la tutela della salute dei fumatori e agli interventi “evidence-based” più utili ed efficaci per abbandonare il tabagismo.

Inoltre, presso lo stand si svolgeranno le seguenti attività:

  • I ricercatori LIAF daranno a tutte le mamme ed i papà che visiteranno la fiera consigli e suggerimenti utili per smettere di fumare e distribuiranno materiale informativo importante per combattere definitivamente il tabagismo.
  • Domenica 16 Ottobre, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19, gli esperti del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania eseguiranno gratuitamente il test del monossido di carbonio per verificare il grado di inquinamento dei propri polmoni. Per prenotare il tuo appuntamento, basta inviare email a [email protected] oppure richiedere informazioni direttamente presso lo stand.

 

Per maggiori informazioni, veniteci a trovare! 

Riccardo Polosa: quattro capitali in pochi giorni per parlare di e-cig

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Roma, Kiev, Parigi e Bruxelles, quattro capitali per quattro appuntamenti diversi che hanno visto il responsabile scientifico di LIAF e coordinatore del Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica impegnato sul fronte della lotta al tabagismo e della promozione dei nuovi prodotti a rischio ridotto.

A conclusione del primo seminario di approfondimento con il Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica tenutosi il 20 settembre presso il Grand Hotel Minerva di Roma, Polosa – accompagnato dal presidente LIAF Lidia Proietti – si é recato al Ministero della Salute per consegnare al Ministro Beatrice Lorenzin la lettera firmata dai 12 membri del comitato che chiede di contrastare in tempi rapidi la piaga del tabagismo mediante una strategia basata su una integrazione del vapore elettronico nelle attuali politiche di controllo del tabacco.

La seconda tappa ha visto Polosa a Kiev, in Ucraina, dove lo scienziato catanese ha partecipato ad una importante tavola rotonda sulla rimodulazione delle politiche di controllo del tabacco e al XVIImo congresso nazionale dei cardiologi ucraini. Con lui presente anche il cardiologo e noto esperto di sigarette elettroniche, Kostantinos Farsalinos. Polosa ha illustrato il ruolo positivo che questi prodotti possono avere non solo in termini di riduzione del consumo di sigarette ma anche di migliorate performance a carico del sistema cardiovascolare e respiratorio.

polosaPolosa ha quindi poi partecipato al Vapexpo che si é tenuto a Parigi dal 25 al 27 settembre presso il Grande Halle de la Villette. “La sigaretta elettronica è per il 95% meno dannosa delle bionde convenzionali” – ha ribadito lo scienziato ai microfoni dei giornalisti francesi impegnati nella realizzazione di un importante documentario sulle sigarette elettroniche che ha già raggiunto in poche ore quasi 30 mila visualizzazioni. Dal tavolo dei relatori del seminario al quale Polosa ha partecipato ha, inoltre, spiegato: “E’ stato importante far capire al pubblico di utilizzatori alcuni messaggi importanti per la loro salute. La pratica del lung vaping va scoraggiata poiché un consumo giornaliero eccessivo di liquido potrebbe causare nel tempo danni all apparato respiratorio. Meglio utilizzare volumi contenuti, anche se più ricchi in nicotina

In attesa dell’attesissimo appuntamento del COP 7 (la Conferenza delle Parti del FCTC – la Convenzione Quadro per il Controllo del tabacco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) che si terrà in Novembre a Nuova Dehli, l’obiettivo è quello di fornire una base scientifica alla revisione delle Politiche internazionali sul controllo del tabacco considerando anche il ruolo positivo delle strategie di riduzione del rischio espositivo. Per Polosa: “Per cotrastare in modo efficace la piaga del tabagismo sará necessario prendere in considerazione tutte le alternative a basso rischio”.

Il tema delle classificazione e caratterizzazione delle alternative a basso rischio é stato dibattuto successivamente a Bruxelles. “Solo oggi cominciamo ad avere la consapevolezza che i prodotti a basso rischio si possano categorizzare come singola tipologia ben distinta dal tabacco combustibile – ha detto Polosa in questa occasione – il vantaggio é che diventa piú semplice comunicare a consumatori e legislatori la riduzione del rischio.”

Al rientro in Italia, infine, lo scienziato catanese ha annunciato che il Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica si appresta ad avviare collaborazioni sinergiche e continuative con altri esperti di salute pubblica di altri Paesi: “Cercheremo di clonare il nostro modello di comitato scientifico per adattarlo alle esigenze di diffusione della cultura di riduzione del rischio anche in altri Paesi del mondo.

Polosa e Farsalinos incontrano a Kiev esperti di salute pubblica e cardiologi

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A pochi giorni dal seminario che ha visto protagonisti a Roma tutti i membri del Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica il prof. Riccardo Polosa è volato a Kiev, in Ucraina, per partecipare a una importante tavola rotonda sulla rimodulazione delle politiche di controllo del tabacco e al XVIImo congresso nazionale dei cardiologi ucraini.

Roma – Polosa e Proietti consegnano lettera al Ministro Lorenzin

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Roma 21/09/2016 – Il prof. Riccardo Polosa e la prof.ssa Lidia Proietti si sono recati ieri mattina (a margine del seminario che ha visto protagonisti i membri del neo Comitato Scientifico per la Ricerca sulla sigaretta elettronica) presso il Ministero della Salute per consegnare la lettera indirizzata al Ministro Beatrice Lorenzin e firmata da tutti i membri del Comitato: Umberto Veronesi (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Umberto Tirelli (Istituto Nazionale Tumori di Aviano), Riccardo Polosa (Università degli Studi di Catania), Fabio Beatrice (Società Italiana di Tabaccologia), Carlo Cipolla (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Jacques Le Houezec (Consulente di Sanità Pubblica a Rennes – Francia), Pasquale Caponnetto (Lega Italiana Anti Fumo), David Nutt (Imperial College di Londra), Mike Siegel (Boston University School of Public Health), Sally Satel (American Enterprise Institute), Kostantinos Farsalinos (Università di Patras) e Marcus Munafo (Università di Bristol).

La lettera, una delle principali azioni che il Comitato si era prefissato alla sua nascita che risale allo scorso luglio per iniziativa della LIAF – Lega Italiana Antifumo, è stata annunciata durante il seminario di divulgazione scientifica che ha avuto luogo oggi a Roma e a cui hanno preso parte, personalmente e in collegamento dalle proprie sedi estere, i membri del Comitato Scientifico coordinato dal Prof. Riccardo Polosa, la stampa specializzata a e alcuni rappresentanti dell’Intergruppo Parlamentare “Sigaretta Elettronica”.

Il Comitato Scientifico si rivolge al Ministro “in merito alle conseguenze non intenzionali che potrebbero derivare da future azioni legislative le quali limiterebbero il potenziale di salute pubblica di tali valide alternative alle sigarette convenzionali” affermando che “sono necessari approcci efficaci per contrastare rapidamente il tabagismo e ridurre il consumo di sigarette di tabacco. È giunta l’ora per le politiche di controllo del tabacco di andare oltre i soliti metodi di sensibilizzazione, prevenzione e cessazione totale del consumo di nicotina, per approcciarsi a un nuovo concetto di riduzione del danno del tabacco che dovrebbe essere seriamente preso in considerazione dalla comunità scientifica e dalle istituzioni. Soprattutto adesso che siamo prossimi ai negoziati della settima sessione della Conferenza delle Parti (COP7) organizzata dall’OMS, che si terrà a novembre a New Delhi, e in cui i rappresentanti di tutti i paesi del mondo si incontreranno per definire e rafforzare la battaglia globale contro le devastanti conseguenze causate dall’uso del tabacco”.

Le motivazioni che hanno spinto gli scienziati membri del Comitato a unirsi e a firmare questa lettera indirizzata al Ministro della Salute, sono stati anche l’argomento del seminario odierno: in primo luogo la riduzione del danno provocato dal tabacco come “parte della soluzione, non parte del problema: se le autorità preposte a definire le norme per la regolamentazione dei prodotti del tabacco continueranno ad applicare le stesse norme del tabacco alle e-cig e, contestualmente, considerare i prodotti contenenti nicotina a basso rischio come parte del problema, ridurranno il potenziale enorme di tali alternative” affermano gli scienziati. In secondo luogo la necessità di basare le politiche di controllo del tabacco e delle sigarette elettroniche, che non contengono tabacco, sulle evidenze scientifiche e di proporzionarle al rischio reale dei prodotti, così da sfruttare le potenzialità e le opportunità per la salute pubblica. “Non è un caso” si sottolinea nella lettera del Comitato Scientifico “che uno studio pubblicato nella rivista European Addiction Research ha dimostrato che le sigarette di tabacco sono molto più pericolose e che le elettroniche risultano per il 95% molto più sicure rispetto alle prime”.

Terzo, “le autorità di regolamentazione che sostengono misure basate sul solo principio di precauzione, potrebbero avere l’effetto indesiderato di implementare il consumo di sigarette convenzionali. Misure eccessivamente restrittive sulle e-cig possono proteggere le sigarette convenzionali dalla concorrenza di altri prodotti meno dannosi”.

Infine, “il problema legato al fumo è una delle sfide più importanti che i Governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare. Serve” secondo il Comitato “un cambiamento rivoluzionario e lungimirante, che possa partire anche dalle numerose esperienze virtuose di altri Paesi d’Europa come il Regno Unito dove il Royal College of Physicians (RCP) di Londra ha dichiarato che le sigarette elettroniche non costituiscono una porta d’accesso al fumo per i non fumatori, perché l’uso della elettronica è limitato quasi esclusivamente a coloro che utilizzano, o hanno utilizzato, tabacco”.

Il Comitato Scientifico per la Ricerca sulla Sigaretta Elettronica in ambito di salute pubblica ha risposto oggi alle domande della stampa intervenuta e continuerà il proprio impegno nello studio e nella divulgazione scientifica sui principali aspetti sanitari e di impatto per la salute pubblica e per la lotta contro il fumo, che provoca ancora circa 700.000 morti l’anno in Europa.

 

Scarica la lettera in formato PDF

#savethedate: Martedì 20 Settembre a Roma il primo seminario del Comitato Scientifico LIAF

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locandina-programma

 

Per informazioni o accrediti: Ufficio Stampa LIAF

Valeria Nicolosi – tel. 095/3781581 oppure email: [email protected]

Praga: le e-cig utili per combattere la voglia irrefrenabile di fumare

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Presentato a Praga lo studio dell’Università degli Studi di Catania sugli effetti positivi della sigaretta elettronica per contrastare la voglia forte ed irrefrenabile di fumare la sigaretta convenzionale (il meglio noto effetto “craving”).

Si è tenuto, infatti, la scorsa settimana, dall’8 al 10 Settembre, a Praga il Congresso annuale della SRNT Society for Research on Nicotine and Tobacco Europe Chapter che riunisce esperti di tutto il mondo per conoscere ed implementare la ricerca e le politiche di controllo sul tabacco.

Tema centrale per l’edizione del 2016 del Congresso europeo sono state appunto “le evidenze scientifiche di qualità” e la ricerca del modo migliore per rendere “pratiche” e “applicate”.

A rappresentare l’ateneo catanese c’è stato uno dei ricercatori più noti della Lega Italiana Anti Fumo, il prof. Pasquale Caponnetto, che ha illustrato alla platea di scienziati provenienti da tutto il mondo i risultati di uno degli ultimi studi condotti all’interno del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, da lui stesso coordinato.

Prof. Pasquale Caponnetto – Università degli Studi di Catania

“Il desiderio è un elemento centrale della dipendenza da tabacco – ha spiegato Caponnetto – e i sintomi di astinenza da nicotina sono noti per essere uno dei motivi più importanti che portano il fumatore a tornare alla bionda. Combattere questi sintomi è uno dei passi più significati da compiere per la ricerca di cure alternative ed efficaci al tabagismo”.

Nello studio condotto dai ricercatori catanesi, sono stati reclutati circa 300 pazienti fumatori che hanno iniziato a smettere di fumare grazie all’utilizzo di sigaretta elettronica.

Nell’arco di 12 settimane, questo il tempo di valutazione del campione, l’uso dell’elettronica contenente nicotina ha ridotto significativamente l’intensità del desiderio di fumare, alleviando i sintomi da craving tipici dei pazienti che stanno cercando di smettere. 

 

Realtà virtuale per smettere di fumare: ecco la prima tesi a supporto del metodo

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E’ stata discussa ieri nell’Università degli Studi di Catania la prima tesi di laurea italiana sulla realtà virtuale al servizio della salute e sulle le nuove strategie motivazionali nel trattamento della tobacco addiction

Nei giorni in cui dilaga la mania del gioco virtuale che ti consente di trovare i “pokemon” in giro per il mondo, la ricerca scientifica dimostra che la realtà virtuale può consentire a migliaia di persone di trovare un percorso semplice e probabilmente efficace per la cura di diverse patologie, e nello specifico anche per il trattamento del tabagismo.

Portando avanti il progetto sulla realtà virtuale utilizzata per far smettere di fumare (convegno annuale di LIAF 2015 insieme ai coordinatori della start-up catanese Behaviour Labs), il neo dottore in scienze riabilitative delle professioni sanitarie Giovanni Ferraro ha concluso uno studio pilota dimostrando che: “la realtà  virtuale rappresenterà, per chi ha bisogno di cure medico-sanitarie, il completamento naturale e necessario dell’iter terapeutico per il raggiungimento della guarigione”. 

Sottoponendo un campione di fumatori alla visione di 3 stimoli ovvero un nuovo pachetto di sigarette con immagine shock,  un video antifumo e la realtà virtuale con immersione nei danni potenzialmente provocati dal fumo, il gruppo di lavoro ha riscontrato un aumento significativo della motivazione a smettere di fumare su tutti i soggetti sottoposti alle prove ma in particolare quando veniva utilizzato lo stimolo virtuale si è osservato il massimo livello motivazionale a smettere di fumare.
Sappiamo che la determinazion e l’elemento motivazionale sono i primi ed i più importanti passi da compiere per combattere il tabagismo. Lavorare sulla motivazione dei soggetti non motivati, come i giovani tipicamente non interessati a smettere ma interessati alle nuove tecnologie come la realtà virtuale, potrebbe essere un nuovo punto di partenza per la svolta decisiva nella battaglia contro il fumo” – ha dichiarato il Prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica e generale e relatore della tesi, che nel concludere ha espresso il proprio ringraziamento alla Dr.ssa Marilena Maglia, del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’AOU “Policlinico Vittorio Emanuele e ricercatore LIAF, al Dr Daniele Lombardo CEO di Behaviours Labs ed al Prof Riccardo Polosa, Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo e Direttore Scientico LIAF per aver supportato questo stimolante lavoro di ricerca.

I vantaggi e le opportunità delle nuove tecnologie possono garantire sviluppi prima impensabili nel trattamento di alcune patologie. La realtà virtuale può essere usata nel trattamento dell?autismo, nella gestione del dolore, nella terapia d?esposizione e si spera in molte altre patologie ancora in osservazione ma intanto il lavoro di LIAF, Behaviour Labs e Centro Antifumo del Policlinico di Catania continua con l?obiettivo di rendere il nuovo software che motiva realisticamente i fumatori non motivati a smettere di fumare.

 

La tesi di laurea sulla realtà virtuale per smettere di fumare Diapositiva4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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