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Discussa in Parlamento la lettera consegnata al Ministro Lorenzin dal Comitato Scientifico LIAF

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Una due giorni di eventi importanti quelli appena trascorsi per la Lega Italiana Anti Fumo. Al centro dell’attenzione, l’acceso dibattito sulla regolamentazione della sigaretta elettronica in vista dell’ormai attesissimo COP 7 – la settima sessione della Conferenza delle Parti (COP 7) organizzata dall’OMS che si terrà a novembre a New Delhi.

Mercoledì 19 Ottobre durante il question time settimanale della Camera dei Deputati, trasmesso in diretta televisiva nazionale su Rai Parlamento, l’on. Adriana Galgano (Civici e Innovatori) ha discusso un’interrogazione sul ruolo delle sigarette elettroniche nella lotta al tabagismo, alla luce della lettera consegnata a Roma dal “Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica” lo scorso 20 Settembre.

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Question Time 19/10/2016

Via! Da oggi a sabato vi aspettiamo a Etnapolis per Expo Bimbo 2016

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Si parte! Taglio del nastro effettuato! Al via l’edizione 2016 di Expo Bimbo, la fiera per mamme, future mamme e bambini che si svolge ogni anno presso il centro fieristico di Etnapolis e che rimarrà aperta al pubblico da oggi e fino a domenica 16 Ottobre.
Anche quest’anno presso lo stand “Policlinico – LIAF” sarà possibile conoscere le novità più interessanti nella lotta al tabagismo. Grande attenzione è data a tutti i progetti in corso e, tra questi, ricordiamo:

L’iniziativa “STOP alle sigarette” che offre a tutti i pazienti, e soprattutto alle future mamme, la possibilità di seguire un percorso di supporto psicologico e clinico nel rispetto dei tempi e delle esigenze di ogni fumatore, attraverso il quale è possibile utilizzare tutti gli strumenti alternativi alla sigaretta convenzionale per riuscire a trovare quello più adatto alle proprie esigenze.

E, poi la novità del 2016, il primo corso di formazione a distanza (FAD) dal titolo: “Le nuove frontiere della dipendenza tabagica e suo trattamento” realizzato in collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo, la società Maxilo srl di Catania e la Tueor Servizi. Il tema principale del percorso formativo, che si può seguire direttamente on-line dal computer di casa propria, è legato alla presentazione delle tecniche di Smoking Prevention and Cessation per la tutela della salute dei fumatori e agli interventi “evidence-based” più utili ed efficaci per abbandonare il tabagismo.

Inoltre, presso lo stand si svolgeranno le seguenti attività:

  • I ricercatori LIAF daranno a tutte le mamme ed i papà che visiteranno la fiera consigli e suggerimenti utili per smettere di fumare e distribuiranno materiale informativo importante per combattere definitivamente il tabagismo.
  • Domenica 16 Ottobre, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19, gli esperti del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania eseguiranno gratuitamente il test del monossido di carbonio per verificare il grado di inquinamento dei propri polmoni. Per prenotare il tuo appuntamento, basta inviare email a [email protected] oppure richiedere informazioni direttamente presso lo stand.

 

Per maggiori informazioni, veniteci a trovare! 

Riccardo Polosa: quattro capitali in pochi giorni per parlare di e-cig

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Roma, Kiev, Parigi e Bruxelles, quattro capitali per quattro appuntamenti diversi che hanno visto il responsabile scientifico di LIAF e coordinatore del Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica impegnato sul fronte della lotta al tabagismo e della promozione dei nuovi prodotti a rischio ridotto.

A conclusione del primo seminario di approfondimento con il Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica tenutosi il 20 settembre presso il Grand Hotel Minerva di Roma, Polosa – accompagnato dal presidente LIAF Lidia Proietti – si é recato al Ministero della Salute per consegnare al Ministro Beatrice Lorenzin la lettera firmata dai 12 membri del comitato che chiede di contrastare in tempi rapidi la piaga del tabagismo mediante una strategia basata su una integrazione del vapore elettronico nelle attuali politiche di controllo del tabacco.

La seconda tappa ha visto Polosa a Kiev, in Ucraina, dove lo scienziato catanese ha partecipato ad una importante tavola rotonda sulla rimodulazione delle politiche di controllo del tabacco e al XVIImo congresso nazionale dei cardiologi ucraini. Con lui presente anche il cardiologo e noto esperto di sigarette elettroniche, Kostantinos Farsalinos. Polosa ha illustrato il ruolo positivo che questi prodotti possono avere non solo in termini di riduzione del consumo di sigarette ma anche di migliorate performance a carico del sistema cardiovascolare e respiratorio.

polosaPolosa ha quindi poi partecipato al Vapexpo che si é tenuto a Parigi dal 25 al 27 settembre presso il Grande Halle de la Villette. “La sigaretta elettronica è per il 95% meno dannosa delle bionde convenzionali” – ha ribadito lo scienziato ai microfoni dei giornalisti francesi impegnati nella realizzazione di un importante documentario sulle sigarette elettroniche che ha già raggiunto in poche ore quasi 30 mila visualizzazioni. Dal tavolo dei relatori del seminario al quale Polosa ha partecipato ha, inoltre, spiegato: “E’ stato importante far capire al pubblico di utilizzatori alcuni messaggi importanti per la loro salute. La pratica del lung vaping va scoraggiata poiché un consumo giornaliero eccessivo di liquido potrebbe causare nel tempo danni all apparato respiratorio. Meglio utilizzare volumi contenuti, anche se più ricchi in nicotina

In attesa dell’attesissimo appuntamento del COP 7 (la Conferenza delle Parti del FCTC – la Convenzione Quadro per il Controllo del tabacco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) che si terrà in Novembre a Nuova Dehli, l’obiettivo è quello di fornire una base scientifica alla revisione delle Politiche internazionali sul controllo del tabacco considerando anche il ruolo positivo delle strategie di riduzione del rischio espositivo. Per Polosa: “Per cotrastare in modo efficace la piaga del tabagismo sará necessario prendere in considerazione tutte le alternative a basso rischio”.

Il tema delle classificazione e caratterizzazione delle alternative a basso rischio é stato dibattuto successivamente a Bruxelles. “Solo oggi cominciamo ad avere la consapevolezza che i prodotti a basso rischio si possano categorizzare come singola tipologia ben distinta dal tabacco combustibile – ha detto Polosa in questa occasione – il vantaggio é che diventa piú semplice comunicare a consumatori e legislatori la riduzione del rischio.”

Al rientro in Italia, infine, lo scienziato catanese ha annunciato che il Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica si appresta ad avviare collaborazioni sinergiche e continuative con altri esperti di salute pubblica di altri Paesi: “Cercheremo di clonare il nostro modello di comitato scientifico per adattarlo alle esigenze di diffusione della cultura di riduzione del rischio anche in altri Paesi del mondo.

Polosa e Farsalinos incontrano a Kiev esperti di salute pubblica e cardiologi

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A pochi giorni dal seminario che ha visto protagonisti a Roma tutti i membri del Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica il prof. Riccardo Polosa è volato a Kiev, in Ucraina, per partecipare a una importante tavola rotonda sulla rimodulazione delle politiche di controllo del tabacco e al XVIImo congresso nazionale dei cardiologi ucraini.

Roma – Polosa e Proietti consegnano lettera al Ministro Lorenzin

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Roma 21/09/2016 – Il prof. Riccardo Polosa e la prof.ssa Lidia Proietti si sono recati ieri mattina (a margine del seminario che ha visto protagonisti i membri del neo Comitato Scientifico per la Ricerca sulla sigaretta elettronica) presso il Ministero della Salute per consegnare la lettera indirizzata al Ministro Beatrice Lorenzin e firmata da tutti i membri del Comitato: Umberto Veronesi (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Umberto Tirelli (Istituto Nazionale Tumori di Aviano), Riccardo Polosa (Università degli Studi di Catania), Fabio Beatrice (Società Italiana di Tabaccologia), Carlo Cipolla (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Jacques Le Houezec (Consulente di Sanità Pubblica a Rennes – Francia), Pasquale Caponnetto (Lega Italiana Anti Fumo), David Nutt (Imperial College di Londra), Mike Siegel (Boston University School of Public Health), Sally Satel (American Enterprise Institute), Kostantinos Farsalinos (Università di Patras) e Marcus Munafo (Università di Bristol).

La lettera, una delle principali azioni che il Comitato si era prefissato alla sua nascita che risale allo scorso luglio per iniziativa della LIAF – Lega Italiana Antifumo, è stata annunciata durante il seminario di divulgazione scientifica che ha avuto luogo oggi a Roma e a cui hanno preso parte, personalmente e in collegamento dalle proprie sedi estere, i membri del Comitato Scientifico coordinato dal Prof. Riccardo Polosa, la stampa specializzata a e alcuni rappresentanti dell’Intergruppo Parlamentare “Sigaretta Elettronica”.

Il Comitato Scientifico si rivolge al Ministro “in merito alle conseguenze non intenzionali che potrebbero derivare da future azioni legislative le quali limiterebbero il potenziale di salute pubblica di tali valide alternative alle sigarette convenzionali” affermando che “sono necessari approcci efficaci per contrastare rapidamente il tabagismo e ridurre il consumo di sigarette di tabacco. È giunta l’ora per le politiche di controllo del tabacco di andare oltre i soliti metodi di sensibilizzazione, prevenzione e cessazione totale del consumo di nicotina, per approcciarsi a un nuovo concetto di riduzione del danno del tabacco che dovrebbe essere seriamente preso in considerazione dalla comunità scientifica e dalle istituzioni. Soprattutto adesso che siamo prossimi ai negoziati della settima sessione della Conferenza delle Parti (COP7) organizzata dall’OMS, che si terrà a novembre a New Delhi, e in cui i rappresentanti di tutti i paesi del mondo si incontreranno per definire e rafforzare la battaglia globale contro le devastanti conseguenze causate dall’uso del tabacco”.

Le motivazioni che hanno spinto gli scienziati membri del Comitato a unirsi e a firmare questa lettera indirizzata al Ministro della Salute, sono stati anche l’argomento del seminario odierno: in primo luogo la riduzione del danno provocato dal tabacco come “parte della soluzione, non parte del problema: se le autorità preposte a definire le norme per la regolamentazione dei prodotti del tabacco continueranno ad applicare le stesse norme del tabacco alle e-cig e, contestualmente, considerare i prodotti contenenti nicotina a basso rischio come parte del problema, ridurranno il potenziale enorme di tali alternative” affermano gli scienziati. In secondo luogo la necessità di basare le politiche di controllo del tabacco e delle sigarette elettroniche, che non contengono tabacco, sulle evidenze scientifiche e di proporzionarle al rischio reale dei prodotti, così da sfruttare le potenzialità e le opportunità per la salute pubblica. “Non è un caso” si sottolinea nella lettera del Comitato Scientifico “che uno studio pubblicato nella rivista European Addiction Research ha dimostrato che le sigarette di tabacco sono molto più pericolose e che le elettroniche risultano per il 95% molto più sicure rispetto alle prime”.

Terzo, “le autorità di regolamentazione che sostengono misure basate sul solo principio di precauzione, potrebbero avere l’effetto indesiderato di implementare il consumo di sigarette convenzionali. Misure eccessivamente restrittive sulle e-cig possono proteggere le sigarette convenzionali dalla concorrenza di altri prodotti meno dannosi”.

Infine, “il problema legato al fumo è una delle sfide più importanti che i Governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare. Serve” secondo il Comitato “un cambiamento rivoluzionario e lungimirante, che possa partire anche dalle numerose esperienze virtuose di altri Paesi d’Europa come il Regno Unito dove il Royal College of Physicians (RCP) di Londra ha dichiarato che le sigarette elettroniche non costituiscono una porta d’accesso al fumo per i non fumatori, perché l’uso della elettronica è limitato quasi esclusivamente a coloro che utilizzano, o hanno utilizzato, tabacco”.

Il Comitato Scientifico per la Ricerca sulla Sigaretta Elettronica in ambito di salute pubblica ha risposto oggi alle domande della stampa intervenuta e continuerà il proprio impegno nello studio e nella divulgazione scientifica sui principali aspetti sanitari e di impatto per la salute pubblica e per la lotta contro il fumo, che provoca ancora circa 700.000 morti l’anno in Europa.

 

Scarica la lettera in formato PDF

#savethedate: Martedì 20 Settembre a Roma il primo seminario del Comitato Scientifico LIAF

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locandina-programma

 

Per informazioni o accrediti: Ufficio Stampa LIAF

Valeria Nicolosi – tel. 095/3781581 oppure email: [email protected]

Praga: le e-cig utili per combattere la voglia irrefrenabile di fumare

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Presentato a Praga lo studio dell’Università degli Studi di Catania sugli effetti positivi della sigaretta elettronica per contrastare la voglia forte ed irrefrenabile di fumare la sigaretta convenzionale (il meglio noto effetto “craving”).

Si è tenuto, infatti, la scorsa settimana, dall’8 al 10 Settembre, a Praga il Congresso annuale della SRNT Society for Research on Nicotine and Tobacco Europe Chapter che riunisce esperti di tutto il mondo per conoscere ed implementare la ricerca e le politiche di controllo sul tabacco.

Tema centrale per l’edizione del 2016 del Congresso europeo sono state appunto “le evidenze scientifiche di qualità” e la ricerca del modo migliore per rendere “pratiche” e “applicate”.

A rappresentare l’ateneo catanese c’è stato uno dei ricercatori più noti della Lega Italiana Anti Fumo, il prof. Pasquale Caponnetto, che ha illustrato alla platea di scienziati provenienti da tutto il mondo i risultati di uno degli ultimi studi condotti all’interno del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, da lui stesso coordinato.

Prof. Pasquale Caponnetto – Università degli Studi di Catania

“Il desiderio è un elemento centrale della dipendenza da tabacco – ha spiegato Caponnetto – e i sintomi di astinenza da nicotina sono noti per essere uno dei motivi più importanti che portano il fumatore a tornare alla bionda. Combattere questi sintomi è uno dei passi più significati da compiere per la ricerca di cure alternative ed efficaci al tabagismo”.

Nello studio condotto dai ricercatori catanesi, sono stati reclutati circa 300 pazienti fumatori che hanno iniziato a smettere di fumare grazie all’utilizzo di sigaretta elettronica.

Nell’arco di 12 settimane, questo il tempo di valutazione del campione, l’uso dell’elettronica contenente nicotina ha ridotto significativamente l’intensità del desiderio di fumare, alleviando i sintomi da craving tipici dei pazienti che stanno cercando di smettere. 

 

Realtà virtuale per smettere di fumare: ecco la prima tesi a supporto del metodo

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E’ stata discussa ieri nell’Università degli Studi di Catania la prima tesi di laurea italiana sulla realtà virtuale al servizio della salute e sulle le nuove strategie motivazionali nel trattamento della tobacco addiction

Nei giorni in cui dilaga la mania del gioco virtuale che ti consente di trovare i “pokemon” in giro per il mondo, la ricerca scientifica dimostra che la realtà virtuale può consentire a migliaia di persone di trovare un percorso semplice e probabilmente efficace per la cura di diverse patologie, e nello specifico anche per il trattamento del tabagismo.

Portando avanti il progetto sulla realtà virtuale utilizzata per far smettere di fumare (convegno annuale di LIAF 2015 insieme ai coordinatori della start-up catanese Behaviour Labs), il neo dottore in scienze riabilitative delle professioni sanitarie Giovanni Ferraro ha concluso uno studio pilota dimostrando che: “la realtà  virtuale rappresenterà, per chi ha bisogno di cure medico-sanitarie, il completamento naturale e necessario dell’iter terapeutico per il raggiungimento della guarigione”. 

Sottoponendo un campione di fumatori alla visione di 3 stimoli ovvero un nuovo pachetto di sigarette con immagine shock,  un video antifumo e la realtà virtuale con immersione nei danni potenzialmente provocati dal fumo, il gruppo di lavoro ha riscontrato un aumento significativo della motivazione a smettere di fumare su tutti i soggetti sottoposti alle prove ma in particolare quando veniva utilizzato lo stimolo virtuale si è osservato il massimo livello motivazionale a smettere di fumare.
Sappiamo che la determinazion e l’elemento motivazionale sono i primi ed i più importanti passi da compiere per combattere il tabagismo. Lavorare sulla motivazione dei soggetti non motivati, come i giovani tipicamente non interessati a smettere ma interessati alle nuove tecnologie come la realtà virtuale, potrebbe essere un nuovo punto di partenza per la svolta decisiva nella battaglia contro il fumo” – ha dichiarato il Prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica e generale e relatore della tesi, che nel concludere ha espresso il proprio ringraziamento alla Dr.ssa Marilena Maglia, del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’AOU “Policlinico Vittorio Emanuele e ricercatore LIAF, al Dr Daniele Lombardo CEO di Behaviours Labs ed al Prof Riccardo Polosa, Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo e Direttore Scientico LIAF per aver supportato questo stimolante lavoro di ricerca.

I vantaggi e le opportunità delle nuove tecnologie possono garantire sviluppi prima impensabili nel trattamento di alcune patologie. La realtà virtuale può essere usata nel trattamento dell?autismo, nella gestione del dolore, nella terapia d?esposizione e si spera in molte altre patologie ancora in osservazione ma intanto il lavoro di LIAF, Behaviour Labs e Centro Antifumo del Policlinico di Catania continua con l?obiettivo di rendere il nuovo software che motiva realisticamente i fumatori non motivati a smettere di fumare.

 

La tesi di laurea sulla realtà virtuale per smettere di fumare Diapositiva4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nuovo studio e-cig: per il futuro, 21% di morti in meno

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Secondo uno studio pubblicato sulla nota rivista scientifica Nicotine & Tobacco Research le elettroniche potrebbero portare ad un calo del 21% delle morti per malattie fumo correlate in tutti i giovani che sono nati dopo il 1997.

Si tratta della previsione, del tutto realistica e fondata su modelli matematici, della svolta epocale alla quale stiamo andando incontro – ha detto il responsabile scientifico di LIAF, Riccardo Polosa – perché passare al vapagismo per abbandonare il tabagismo può salvare milioni di vite da tutte le malattie alle quali il fumo può portare”.

La ricerca, finanziata dal National Institute on Drug Abuse, dal National Cancer Institute e dal Cancer Intervention and Surveillance Modeling Network degli USA, ha dimostrato ancora una volta che la diffusione delle sigarette elettroniche può avere risvolti positivi e può rappresentare una svolta rivoluzionaria per la salute pubblica mondiale.

A differenza degli altri studi condotti in questo ultimo anno sul rischio che i giovani possano utilizzare le e-cig come porta d’ingresso al fumo, gli scienziati americani – tra cui anche il noto David Abrams, co-autore dello studio e Amministratore Delegato del Schroeder Institute of Tobacco Research and Policy Studies al Truth Initiative – hanno messo insieme modelli di consumo differenti provenienti  da dati nazionali,  dunque molto più rappresentativi proprio per la grandezza e la eterogeneità del campione utilizzato.

“Mentre i dati non sono ancora chiari come vorremmo, il fatto di presentare il quadro a livello nazionale è un buon inizio” – ha detto Abrams.

La ricerca inoltre distingue tra svapatori che non hanno mai fumato e svapatori che invece lo hanno fatto. E valutando i dati provenienti da tutte e due le categorie è facile intuire come “i benefici abbiano superato i danni”.

 

Nasce il Comitato Scientifico in sostegno delle sigarette elettroniche in ambito di salute pubblica

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Uniti nel sostenere la diffusione delle sigarette elettroniche come prodotto meno nocivo per la salute pubblica, i più autorevoli scienziati italiani e internazionali, coordinati dal Prof Riccardo Polosa, si impegnano per la ricerca e per una corretta informazione basata sulle evidenze scientifiche.

Promosso dalla Lega Italiana Anti Fumo (LIAF) e dal Professor Riccardo Polosa dell’Università degli Studi di Catania, viene ufficializzato oggi il gruppo di illustri scienziati che hanno aderito a questa iniziativa per contribuire ulteriormente nella lotta al tabagismo. Un progetto che nasce per rafforzare un impegno ormai diffuso, a livello nazionale e internazionale, di singoli scienziati, atenei, centri di ricerca, ma anche di enti e istituzioni governative, come sta avvenendo in Gran Bretagna, dove il Public Health England ha ormai più volte ribadito il proprio appoggio alla diffusione della sigaretta elettronica nella lotta al fumo.

Al neonato Comitato Scientifico, voluto fortemente dal compianto e amatissimo prof. Umberto Veronesi, in sostegno della sigaretta elettronica hanno già aderito 12 autorevoli medici e scienziati, alcuni dei quali già firmatari nel 2014 della lettera rivolta all’OMS affinché riconsiderasse la propria posizione sulle sigarette elettroniche: Umberto Tirelli dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, Fabio Beatrice della Società Italiana di Tabaccologia, Carlo Cipolla dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia di Milano), David Nutt dell’Imperial College di Londra, Mike Siegel della Boston University School of Public Health, Sally Satel dell’American Enterprise Institute, Kostantinos Farsalinos dell’Università di Patras, Jacques Le Houezec Consulente di Sanità Pubblica a Rennes, Marcus Munafo dell’Università di Bristol e Pasquale Caponnetto della Lega Italiana Anti Fumo.

Vedi qui i profili di tutti i membri

“Ciascuno dei membri di questo nuovo Comitato sostiene da tempo, attraverso il proprio lavoro e la ricerca, che le sigarette elettroniche sono uno strumento da tenere in alta considerazione nella ormai ventennale lotta al fumo, nonostante sia stato spesso ostacolato dalla divulgazione di notizie, a volte anche poco realistiche, su presunti svantaggi per la salute pubblica”. Queste le parole del coordinatore, il Professor Polosa, nel presentare l’iniziativa.

“Oggi le professionalità, l’esperienza e le specializzazioni di ciascuno di noi si uniscono, con l’obiettivo di diffondere e commentare le più recenti evidenze scientifiche sulla ricerca applicata alla sigaretta elettronica e ponendosi come riferimento autorevole e critico nel contesto mediatico e scientifico italiano” spiega Polosa. “Ci impegneremo dunque nel promuovere incontri di informazione scientifica, iniziative e, soprattutto, a soddisfare la forte richiesta, che giunge da più parti, di proseguire nella ricerca, necessaria anche alle istituzioni per impostare una regolamentazione di questi prodotti basata esclusivamente sulle evidenze scientifiche”.

“I benefici offerti dalle sigarette elettroniche nella lotta al tabagismo negli ultimi cinque anni – conclude Polosa – lasciano ben sperare che la loro diffusione possa ridurre la principale causa di morte nel mondo. Ne siamo convinti e crediamo sia giusto e responsabile che la scienza si metta al servizio della collettività con iniziative come questa”.