martedì, Luglio 22, 2025
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Genitori e bambini, ecco i danni del fumo di sigarette e i consigli per smettere di fumare

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EXPOBIMBO e LIAF-ONLUS insieme nella lotta contro il fumo

Si terrà dall’8 al 10 ottobre presso Le Ciminiere di Catania, l’ExpoBimbo, la fiera dedicata all’infanzia e ai genitori. L’evento regionale chiama ogni anno migliaia di persone e partner commerciali, divenendo così un appuntamento imperdibile per coloro che vogliono essere genitori al passo con i tempi.
LIAF Onlus, Lega Italiana Antifumo, partecipando alla manifestazione ExpoBimbo, coglie l’occasione per spiegare i danni che il fumo di sigaretta provoca ai bambini durante la gestazione e l’infanzia.
LIAF Onlus, sarà presente presso Le Ciminiere di Catania, con uno stand dove si potranno ricevere utili consigli per smettere di fumare, per evitare l’esposizione al fumo passivo e per tutelare la salute di genitori e figli.
Un’equipe di medici sarà a vostra disposizione per indicarvi il percorso più adatto per smettere di fumare e potrà indirizzarvi al centro antifumo più vicino a voi.
Inoltre saranno distribuite guide antifumo da tenere con sé, e simpatici gadget per i bambini.
<<Sensibilizzare i genitori sul problema del fumo di sigarette è molto importante – afferma il Presidente LIAF, Dott. Sebastiano Antonio Pacino – mamme e papà più consapevoli potranno tutelare la salute dei propri figli e infondergli la cultura antifumo, indispensabile per un futuro sano>>.
Ulteriori informazioni

Il fumo di sigarette influenza negativamente la fase di procreazione, nascita e crescita dei bambini. Sono numerosi gli studi che affermano come le sostanze nocive contenute nel fumo siano fortemente nocive per la salute di mamme e bambini. La gravidanza è uno dei principali motivi che spinge le donne a smettere di fumare per tutelare se stesse e il neonato. È per questo che LIAF-Onlus si impegna a sostenere tutte le future mamme che vogliono smettere di fumare e sarà infatti presente dall’8 al 10 ottobre presso Le Ciminiere di Catania alla manifestazione Expobimbo dedicata all’infanzia.
Concepimento
Le sostanze nocive legate al fumo influenzano negativamente la regolare ovulazione nelle donne e la produzione di spermatozoi negli uomini, creando difficoltà nel concepimento.
Fumo in gravidanza
Sostanze nocive come nicotina, monossido di carbonio, particelle cancerogene e irritanti, assunte tramite le sigarette, vanno in circolo nel corpo della mamma. Attraverso il sangue, il cordone ombelicale e la placenta arrivano direttamente al feto. Anche durante l’allattamento queste sostanze nocive possono giungere al neonato.
Il fumo di sigaretta agisce negativamente sulla circolazione sanguigna, generando una cattiva ossigenazione della mamma e del feto in via di sviluppo.
Le mamme che fumano hanno infine maggiori probabilità di partorire prematuramente e di far nascere bambini sottopeso.
Fumo passivo
Il fumo passivo è nocivo per le mamme in gravidanza e per i bimbi. Numerosi studi affermano infatti che i bambini esposti a fumo passivo presentano problemi respiratori, come raffreddori, asma, disturbi alle orecchie, tosse, bronchite e respiro sibilante oltre che una predisposizione maggiore al pianto.
I benefici di smettere di fumare
Per i bambini
Far crescere i propri figli in ambienti liberi dal fumo, li aiuta a vivere in modo più sano, evitando il contatto con sostanze nocive e cancerogene. Si evitano così ai bambini numerosi problemi di salute correlati al fumo passivo. Ed infine si istruiscono verso una cultura del non fumo, del rispetto di sé stessi e dell’ambiente.
Per mamma e papà
Non fumare vuol dire vivere in ambienti più sani, niente cattivi odori in casa e in auto e una diminuzione delle sostanze nocive. Senza fumo si avrà un miglioramento delle condizioni fisiche, si acquisterà più energia, più fiato, si sentiranno meglio i sapori e gli odori, si allungheranno le prospettive di vita. Inoltre smettere di fumare genera un gran risparmio economico, da usare per sé e i bimbi.
Come smettere di fumare
Diventare genitori è un ottimo motivo per smettere di fumare. La coppia si può sostenere a vicenda avendo come obiettivo il miglioramento della propria salute e di quella dei figli.
Se si sceglie di intraprendere un percorso per smettere di fumare, ci si può rivolgere al proprio medico o ad uno dei centri antifumo ospedalieri presenti sul territorio nazionale, dove medici esperti sapranno consigliarvi il percorso per smettere di fumare, più adatto alla vostra persona.
Individualmente può essere utile seguire alcuni semplici consigli:
– Fissare l’obiettivo di smettere di fumare
– Appuntarsi i pro di smettere e i contro del fumo
– Concentrare l’attenzione su attività gratificanti per distogliere il pensiero dalle sigarette
– Informare amici e parenti della propria scelta per ottenere sostegno
– Evitare situazioni sociali che inducono a fumare, es. caffè, aperitivo…
– Annotare giorno per giorno comportamento, sensazioni, sintomi d’astinenza, ecc. per monitorare il percorso antifumo.
– Non scoraggiarsi se ogni tanto si cede alla tentazione di una sigaretta, ma ripartire motivati
– Elogiarsi per i risultati ottenuti

LIAF, partner del progetto di ricerca europeo U-BIOPRED, dedicato all’asma

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LIAF, Lega Italiana Antifumo, partner del progetto europeo U-BIOPRED, si rende parte attiva per far conoscere i rischi del fumo nei pazienti affetti da asma bronchiale.

E’ comprovato che il fumo aggrava la sintomatologia legata all’asma. Pertanto, i fumatori affetti da asma bronchiale, sono quelli più frequentemente esposti a riacutizzazione della loro malattia se fumano e particolarmente, se fumano più di un pacchetto al giorno.
<<E’ per questo che la nostra associazione – dichiara il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – si impegnerà a sostenere con forza il progetto U-BIOPRED, con l’obiettivo di informare i fumatori affetti da sintomatologia asmatica dei rischi e delle complicanze correlate>>
Il progetto di ricerca U-BIOPRED (Unbiased BIOmarkers for the Prediction of REspiratory Disease outcomes) (biomarcatori innovativi per la previsione degli esiti delle malattie respiratorie), si propone di approfondire il problema dell’asma grave con l’obiettivo di individuare nuove terapie, coinvolgendo università, istituti di ricerca, industrie farmaceutiche e associazioni di pazienti. Il progetto, della durata di 5 anni, prevede un budget di circa 22 milioni di euro ed è finanziato dalla Commissione Europea e dalla EFPIA (European Federation of the Pharmaceutical Industries Association).
Il Prof. Riccardo Polosa, Direttore dell’Istituto di Medicina Interna e Immunologia Clinica dell’Università di Catania, e Past-President LIAF, ha dato un importante contributo al progetto U-BIOPRED, partecipando alla creazione del protocollo.
<<Per identificare correttamente l’asma grave è importante seguire un approccio sistematico – afferma il Prof. Polosa – pertanto oltre a valutare i sintomi che possono simulare un’asma bronchiale e le comorbidità che possono complicarne la sintomatologia, bisogna considerare il ruolo di fattori scatenanti atipici quali ad esempio il fumo di sigaretta>>.
L’asma grave è un disturbo infiammatorio cronico delle vie respiratorie, caratterizzato da una sintomatologia respiratoria importante e poco responsiva alle terapie attualmente disponibili soprattutto nei pazienti che fumano. Pertanto, obiettivo primario del progetto U-BIOPRED è quello di identificare biomarcatori in grado di predire l’efficacia terapeutica, di realizzare validi modelli pre-clinici, e di individuare nuove molecole in grado di ridurre i sintomi legati alle forme refrattarie di asma. Il progetto U-BIOPRED prevede il reclutamento e lo studio di pazienti con asma grave da fenotipizzare clinicamente. Da questi pazienti verranno poi raccolti campioni da avviare ad analisi sofisticate, mirate all’identificazione di biomarcatori utili per la determinazione di cure ottimizzate. Rimane comunque imperativa anche per questi pazienti l’indicazione a smettere di fumare.
Ulteriori informazioni sono disponibili su: http://www.ubiopred.european-lung-foundation.org/
LIAF, Lega Italiana Antifumo
Ufficio stampa LIAF
Dott.sa Gabriella Papale

EXPOBIMBO e LIAF-Onlus insieme nella lotta contro il fumo

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Genitori e bambini, ecco i danni del fumo di sigarette e i consigli per smettere di fumare
Si terrà dall’8 al 10 ottobre presso Le Ciminiere di Catania, l’ExpoBimbo, la fiera dedicata all’infanzia e ai genitori. L’evento regionale chiama ogni anno migliaia di persone e partner commerciali, divenendo così un appuntamento imperdibile per coloro che vogliono essere  genitori al passo con i tempi. LIAF Onlus, Lega Italiana Antifumo, partecipando alla manifestazione ExpoBimbo, coglie l’occasione per spiegare i danni che il fumo di sigaretta provoca ai bambini durante la gestazione e l’infanzia.

LIAF Onlus, sarà presente presso Le Ciminiere di Catania, con uno stand dove si potranno ricevere utili consigli per smettere di fumare, per evitare l’esposizione al fumo passivo e per tutelare la salute di genitori e figli.

Un’equipe di medici sarà a vostra disposizione per indicarvi il percorso più adatto per smettere di fumare e potrà indirizzarvi al centro antifumo più vicino a voi.

Inoltre saranno distribuite guide antifumo da tenere con sé, e simpatici gadget per i bambini.

“Sensibilizzare i genitori sul problema del fumo di sigarette è molto importante – afferma il Presidente LIAF, Dott. Sebastiano Antonio Pacino – mamme e papà più consapevoli potranno tutelare la salute dei propri figli e infondergli la cultura antifumo, indispensabile per un futuro sano”.

Il fumo di sigarette influenza negativamente la fase di procreazione, nascita e crescita dei bambini. Sono numerosi gli studi che affermano come le sostanze nocive contenute nel fumo siano fortemente nocive per la salute di mamme e bambini. La gravidanza è uno dei principali motivi che spinge le donne a smettere di fumare per tutelare se stesse e il neonato. È per questo che LIAF-Onlus si impegna a sostenere tutte le future mamme che vogliono smettere di fumare e sarà infatti presente dall’8 al 10 ottobre presso Le Ciminiere di Catania alla manifestazione ExpoBimbo dedicata all’infanzia.

Concepimento

Le sostanze nocive legate al fumo influenzano negativamente la regolare ovulazione nelle donne e la produzione di spermatozoi negli uomini, creando difficoltà nel concepimento.

Fumo in gravidanza

Sostanze nocive come nicotina, monossido di carbonio, particelle cancerogene e irritanti, assunte tramite le sigarette, vanno in circolo nel corpo della mamma. Attraverso il sangue, il cordone ombelicale e la placenta arrivano direttamente al feto. Anche durante l’allattamento queste sostanze nocive possono giungere al neonato.
Il fumo di sigaretta agisce negativamente sulla circolazione sanguigna, generando una cattiva ossigenazione della mamma e del feto in via di sviluppo.
Le mamme che fumano hanno infine maggiori probabilità di partorire prematuramente e di far nascere bambini sottopeso.

Fumo passivo

Il fumo passivo è nocivo per le mamme in gravidanza e per i bimbi. Numerosi studi affermano infatti che i bambini esposti a fumo passivo presentano problemi respiratori, come raffreddori, asma, disturbi alle orecchie, tosse, bronchite e respiro sibilante oltre che una predisposizione maggiore al pianto.

I benefici di smettere di fumare

Per i bambini
Far crescere i propri figli in ambienti liberi dal fumo, li aiuta a vivere in modo più sano, evitando il contatto con sostanze nocive e cancerogene. Si evitano così ai bambini numerosi problemi di salute correlati al fumo passivo. Ed infine si istruiscono verso una cultura del non fumo, del rispetto di sé stessi e dell’ambiente.

Per mamma e papà
Non fumare vuol dire vivere in ambienti più sani, niente cattivi odori in casa e in auto e una diminuzione delle sostanze nocive. Senza fumo si avrà un miglioramento delle condizioni fisiche, si acquisterà più energia, più fiato, si sentiranno meglio i sapori e gli odori, si allungheranno le prospettive di vita. Inoltre smettere di fumare genera un gran risparmio economico, da usare per sé e i bimbi.

Come smettere di fumare

Diventare genitori è un ottimo motivo per smettere di fumare. La coppia si può sostenere a vicenda avendo come obiettivo il miglioramento della propria salute e di quella dei figli.
Se si sceglie di intraprendere un percorso per smettere di fumare, ci si può rivolgere al proprio medico o ad uno dei centri antifumo ospedalieri presenti sul territorio nazionale, dove medici esperti sapranno consigliarvi il percorso per smettere di fumare, più adatto alla vostra persona.

Individualmente può essere utile seguire alcuni semplici consigli:

  • Fissare l’obiettivo di smettere di fumare
  • Appuntarsi i pro di smettere e i contro del fumo
  • Concentrare l’attenzione su attività gratificanti per distogliere il pensiero dalle sigarette
  • Informare amici e parenti della propria scelta per ottenere sostegno
  • Evitare situazioni sociali che inducono a fumare, es. caffè, aperitivo…
  • Annotare giorno per giorno comportamento, sensazioni, sintomi d’astinenza, ecc. per monitorare il percorso antifumo.
  • Non scoraggiarsi se ogni tanto si cede alla tentazione di una sigaretta, ma ripartire motivati
  • Elogiarsi per i risultati ottenuti

Rinosinusite cronica? Evitate il fumo passivo

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L’esposizione al fumo passivo è collegata alla rinosinusite cronica. Questo il risultato di uno studio pubblicato su “Archives of Otolaryngology – Head & Neck Surgery”. “Nonostante ci sia una chiara relazione tra il fumo passivo e la rinosinusite cronica sono pochi gli studi a riguardo – afferma il responsabile dello studio, Martin Tammemagi, della Brock University in Canada – fin’ora sono stati indagati sintomi respiratori, funzioni polmonari, asma, patologia ostruttiva cronica, cancro al polmone, odori e irritazioni.” Lo studio è stato condotto presso l’Istituto Henry Ford Health System di Detroit in Michigan e ha visto la partecipazione di 306 pazienti non fumatori a cui era stata diagnostica la rinosinusite cronica e che erano stati esposti per i 5 anni precedenti a fumo passivo.

I pazienti sono stati osservati dopo l’esposizione a fumo passivo in vari ambienti: casa, posto di lavoro, luoghi pubblici e privati, dimostrando che i rischi di disturbi correlati alla rinosinusite cronica si raddoppiano o si triplicano rispetto a chi vive in ambienti no-smoking.

Lo studio dimostra inoltre che il fumo passivo influisce negativamente per circa il 40% sulla rinosinusite cronica e anche una modesta esposizione al fumo passivo può incidere sui disturbi correlati.

Chi è affetto da rinosinusite cronica dovrebbe quindi evitare l’esposizione al fumo passivo.

 

Se soffri di allergia, smetti di fumare

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I danni provocati dal fumo sono noti da tempo, disturbi cardiovascolari, patologie polmonari, tumori. Tuttavia poco si conosce dell’effetto delle sigarette nei pazienti affetti da allergie. I fumatori affetti da asma bronchiale sono più esposti a riacutizzazione della loro patologia se fumano. I fumatori che soffrono di allergie sviluppano asma più facilmente dei non fumatori.
Questo il risultato di uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Immunology and Allergy” condotto dal Prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania mirato a valutare l’effetto del fumo sulla insorgenza di patologie allergiche. Oltre 300 pazienti affetti da rinite e congiuntivite allergica sono stati seguiti per circa 10 anni, valutando la loro funzionalità respiratoria, studiando l’insorgenza di sintomatologia asmatica , indagando le loro abitudini personali e i problemi legati al fumo di sigaretta. Lo studio dimostra che lo sviluppo di sintomi asmatici in questi pazienti si correla bene con il numero di sigarette fumate. Inoltre da un’analisi più approfondita si evince che i pazienti fumatori che avevano effettuato il vaccino contro le allergie, risultavano maggiormente protetti dall’insorgenza di asma. << I risultati ottenuti sono di estrema importanza per la lotta contro il fumo di sigaretta – afferma il Prof. Polosa – anche gli allergologi dovrebbero istruire i loro pazienti nei confronti dei danni da fumo ed impegnarsi attivamente nella lotta al tabagismo.>>

 

Sigarette elettroniche, fumare in aereo forse si può

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Fumare in aereo rimane un ricordo o con la sigaretta elettronica si può? E’ questa la domanda ricorrente che si pongono numerosi fumatori. È ormai da molti anni che sugli aerei vige il divieto assoluto di fumare, eppure la sigaretta elettronica sembra far riaprire il dibattito. Assenza di rischio espositivo, bassi contenuti di nicotina, niente fumo passivo e nessun cattivo odore sembrano invogliare i fumatori ad accendere una sigaretta elettronica anche in volo, senza scatenare l’ira dei compagni di viaggio o incorrere in sanzioni. Nonostante le sigarette elettroniche comincino ad essere molto diffuse, non vi è ancora una normativa che ne regoli l’uso in spazi no-smoking e particolarmente sugli aerei. << Non esiste alcuna specifica normativa riguardante la sigaretta elettronica – afferma l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – trattandosi di dispositivo elettronico va trattato come tutti i PED (Portable Electronic Device). >> La sigaretta elettronica viene quindi considerata uno strumento elettronico al pari di un telefono cellulare, di un i-pod o di un pc. Per la sigaretta elettronica si può quindi applicare la normativa “EU OPS 1.110”, relativa ai dispositivi elettronici portatili, che prevede il loro regolare uso solo se non influenzano negativamente le prestazioni dei sistemi e delle apparecchiature dell’aereo. << Se la compagnia aerea intende lasciar usare le sigarette elettroniche a bordo – conclude l’Enac – deve farsi carico di tutte le verifiche necessarie per assicurarsi che non influenzino negativamente gli apparati per la regolare condotta del volo. >> Attualmente la possibilità di fumare o meno una sigaretta elettronica in aereo è a discrezione delle compagnie aeree, non resta quindi che chiedere a bordo se è possibile utilizzare l’e-cigarette, rispettando comunque chi è vicino. << Le sigarette elettroniche potrebbero essere un modo utile per evitare problemi connessi ai sintomi da astinenza nei voli a lungo raggio – afferma il Dott. Antonio Sebastiano Pacino Presidente LIAF, Lega Italiana Antifumo, – mentre nei voli a breve raggio la tolleranza deve essere zero. >>

 

31 maggio 2010 “Giornata mondiale senza tabacco”

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Anche per il 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove la “Giornata Mondiale senza Tabacco”. Quest’anno il tema scelto per l’iniziativa, giunta alla sua 24esima edizione, è interamente dedicato alle donne che fumano o che sono esposte ai rischi del fumo passivo.

Oramai anche le donne, secondo i dati dell’OMS, corrono gravi pericoli legati al tabagismo, come tumore al polmone, al seno, infertilità, disturbi durante la gravidanza e invecchiamento precoce. Sono circa 200 milioni le donne fumatrici nel mondo, stima destinata ad aumentare in quanto il picco massimo di dipendenza da tabacco non è ancora stato raggiunto. Nel 2030 potrebbero arrivare a 2,5 milioni il numero di decessi di donne legati al fumo. Il 64% delle morti imputabili al fumo passivo è rappresentato da donne. Secondo la Lega Italiana contro i Tumori (LILT), negli ultimi 50 anni la percentuale di donne fumatrici in Italia è passata dal 6,2% al 17%. Di conseguenza risultano incrementate le morti femminili per cancro polmonare; l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) riporta che su 35 mila morti l’anno per tumore ai polmoni ben 6 mila sono donne, facendo sì che questo sia per il sesso femminile la seconda causa di morte oncologica dopo il tumore al seno.

Pertanto, controllare la diffusione epidemica dell’uso della sigaretta tra le donne è una parte importante di una strategia globale di controllo della diffusione del tabacco. Questa Giornata Mondiale senza Tabacco 2010 richiama l’attenzione sugli effetti nocivi del marketing delle potenti multinazionali del tabacco mirato alle donne e in particolare alle ragazze giovani.

La Lega Italiana AntiFumo (LIAF), in linea con questa iniziativa dell’OMS, coglie anche quest’anno l’occasione per ribadire l’importanza di smettere di fumare e per un maggior impegno per la tutela della salute delle donne. In collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo (CPCT) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” (Università di Catania) e con Pfizer Italia, LIAF conferma il suo impegno nel campo della prevenzione dei danni causati dal fumo di tabacco con una iniziativa unica nel suo genere: “SMETTERE TI FA BELLA”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le donne fumatrici perché comprendano l’importanza della prevenzione dei tumori e delle malattie fumo-correlate.

Con questa finalità è stato pianificato un programma antifumo specifico per tutte le donne fumatrici che vogliono smettere e che si prenoteranno nei giorni 31 Maggio, 1, 3, 4 e 5 di Giugno. Per prenotare la visita antifumo e la terapia gratuita basterà telefonare al 095.7436413  nei giorni sopraindicati dalle ore 8:00 alle 12:30. Un team di medici, psicologi e ricercatori del CPCT e di volontari della LIAF e del Servizio Civile offriranno assistenza professionale a tutte le fumatrici che si prenoteranno.

Liaf, Categoria e Università di Catania insieme per un progetto sulla sigaretta elettronica

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Il sogno del fumatore di perdere il vizio senza smettere di fumare potrebbe diventare molto presto una realtà. E’ arrivata la sigaretta elettronica che si fuma senza fumare. Tuttavia, le informazione relative alla sua sicurezza ed efficacia sono ancora scarse e frammentarie.
Un traguardo storico è stato raggiunto lo scorso mese dalla LIAF con un accordo siglato con uno dei più importanti distributori di sigarette elettroniche in Italia. CATEGORIA (sigarette elettroniche) e LIAF Onlus hanno disposto un finanziamento che permetterà lo svolgimento nei prossimi 12 mesi del primo grande progetto di sperimentazione sulla efficacia e sicurezza della sigaretta elettronica. Lo svolgimento del progetto è stato commissionato ad uno dei più attivi centri di ricerca clinica sul tabagismo in Italia, il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania.

Che il fumo di sigaretta sia dannoso per la salute e aumenti l’incidenza di patologie killer come ad esempio il tumore del polmone è fatto arcinoto. Tuttavia, non tutti sanno che questi effetti tossici non sono dovuti alla nicotina, ma ai prodotti di combustione della “bionda”. Le sigarette elettroniche funzionano con una batteria ricaricabile al litio che riscalda la nicotina liquida contenuta nel filtro di plastica creando uno sbuffo di “fumo” ricco in nicotina, ma privo delle note sostanze tossiche e cancerogene comunemente presenti nei prodotti a base di tabacco. Inoltre, test tossicologici condotti sui prodotti CATEGORIA hanno dimostrato la assenza di livelli significativi di sostanze tossiche e cancerogene. Pertanto, in via teorica, la sigaretta elettronica è una sigaretta a basso rischio per la salute.

Sulla base di queste considerazioni, il Prof. Riccardo Polosa, Clinico Medico dell’Università di Catania, noto esperto dei problemi legati al tabagismo e responsabile scientifico del progetto ha dichiarato: “La sigaretta elettronica rappresenta attualmente l’alternativa più sicura al fumo di sigaretta – soprattutto per quei fumatori che non riescono a smettere, e questa collaborazione con CATEGORIA e LIAF rappresenta una straordinaria opportunità per raccogliere evidenze scientifiche relativamente alla sicurezza e alla efficacia della sigaretta elettronica”.

Il progetto prevede una fase di arruolamento di 300 fumatori con una forte dipendenza alla nicotina seguita da una fase di studio sull’uso della sigaretta elettronica della durata di tre mesi nel corso dei quali verranno monitorati diversi aspetti legati alla dipendenza nicotinica e comportamentale, l’andamento dell’abitudine al tabagismo, il dosaggio di biomarcatori di esposizione al fumo di sigaretta, e la registrazione degli eventuali effetti collaterali. Il progetto prevede inoltre una fase di monitoraggio con follow-up a sei e dodici mesi.

Sei un fumatore e sei interessato a partecipare? Prenota il tuo appuntamento presso il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania telefonando al 095 320499 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00.

DIASMOKE: Lo studio indagherà la riduzione della dipendenza da nicotina nei pazienti diabetici

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Progetto DIASMOKE: l’Italia vince il GRAND,premio internazionale per la ricerca

Il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania e dell’Ospedale Vittorio Emanuele ha vinto il GRAND, l’award per la ricerca internazionale sulla dipendenza da nicotina, con il progetto DIASMOKE.
Lo studio clinico DIASMOKE, ideato dal Prof. Riccardo Polosa, esperto internazionale in cure antitabagiche, ha l’obiettivo di indagare gli effetti della vareniclina tartrato (Champix), sostanza che agisce sui recettori della nicotina riducendo i sintomi astinenziali, nei pazienti diabetici per la disuassefazione dal fumo di sigaretta, verificandone efficacia e tollerabilità.
Lo studio che partirà in occasione della Giornata Mondiale Antifumo, indetta dall’OMS per il 31 maggio, prevede l’arruolamento di 300 pazienti con diabete di tipo 2 che fumano almeno 10 sigarette al giorno e che sono motivati a smettere. Tutti i partecipanti verranno sottoposti a couselling antifumo, controlli ed esami di laboratorio, per valutare il successo e la sicurezza del trattamento che durerà 12 settimane, con controlli a 6 mesi e un anno.
<< Questa ricerca è un’opportunità unica per tutti i pazienti diabetici fumatori – afferma il Prof. Riccardo Polosa responsabile del CPCT dell’Università di Catania, – i risultati dello studio avranno risonanza mondiale e si potranno così aiutare numerose persone alleviando i sintomi correlati al fumo di sigarette che aggravano i disturbi del diabete>>.
<<La vittoria del GRAND, il Global Research Awards for Nicotine Dependence, come miglior progetto internazionale dedicato alle cure antitabagiche – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto ricercatore e psicologo coordinatore dello studio DIASMOKE- conferisce prestigio all’Italia che condurrà uno studio unico nel suo genere, ottenendo un ruolo leader nei programmi di cessazione da fumo di sigaretta>>.
Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari e per l’aggravarsi dei disturbi correlati. Tuttavia i dati disponibili in letteratura sui benefici della cessazione del fumo nei pazienti diabetici, sono scarsi. Inoltre non esistono informazioni dettagliate su efficacia e sicurezza della terapia antifumo per i fumatori diabetici.
Il progetto, ha inoltre ottenuto il supporto della LIAF-Onlus, Lega Italiana Antifumo.
Ufficio Stampa LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo
Dott.ssa Gabriella Papale

DIASMOKE clinical study: in Italy won the Grand Awards

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The University of Catania won the GRAND, the Award for International Research on Nicotine Dependence, with the project DIASMOKE.
The study will investigate the efficacy and safety of varenecline (Champix) for smoking cessation in patients with type II diabetes.
The trial DIASMOKE, designed by Prof. Riccardo Polosa, international expert in tobacco dependence, aims to investigate the effects of varenicline tartrate (Champix), substance which binds on nicotine receptors to reducing withdrawal symptoms, in diabetics patients who smoke.
The study, the first of its kind, will be launched on the occasion of No Tobacco Day, organized by WHO on May 31. It is expected to enroll 300 patients with type II diabetes who smoke at least 10 cigarettes a day and who are motivated to stop. All participants will be subjected to checks and laboratory tests to assess the success and safety of treatment that will last 12 weeks.
<<This research is a unique opportunity for all diabetic patients smokers – said Prof. RiccardoPolosa of Catania University – thanks to the results of this study, many people will reduce the symptoms related to cigarette smoke which aggravate the problems of diabetes>>.
Diabetes mellitus and cigarette smoking are known risk factors for developing cardiovascular disease and the aggravation of related disorders. However, the data available in literature on the benefits of smoking cessation in diabetic patients are not sufficient. There are also no detailed information on efficacy and safety of anti-smoking treatment for smokers with diabetes.
The project is also supported by LIAF-Onlus, the Italian No Smoke Association.
Press Office LIAF-Onlus
Dott.ssa Gabriella Papale