Progetto Osteoporosi in Farmacia
Progetto DIASMOKE: L’Università di Catania vince il Grand Premio internazionale per la ricerca antitabagica
Presentato al 41° Stormo di Sigonella l’unico studio clinico europeo sulle sigarette elettroniche
I volontari del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana sperimenteranno per un anno le sigarette elettroniche
Continua lo studio clinico sulle e-cig svolto dall’Università di Catania in collaborazione con LIAF-Onlus e Categoria®, avvalendosi della prestigiosa partecipazione del 41° Stormo A/S di Sigonella dell’Aeronautica Militare Italiana. Lo studio clinico, avviato lo scorso aprile, prevede la partecipazione di volontari del 41° Stormo per lo studio delle sigarette elettroniche.
La presentazione del progetto si è svolta oggi a Sigonella con la partecipazione del Prorettore dell’Università di Catania Maria Luisa Carnazza; il Prof. Riccardo Polosa, clinico medico, Direttore del Centro universitario per la prevenzione e cura del tabagismo dell’Azienda Policlinico Vittorio Emanule e responsabile del progetto; il Comandante del 41° Stormo, Colonnello Luca Tonello; il Tenente Colonnello Rocco Massimo Zaffarana Ufficiale Pubblica Informazione del 41° Stormo; il Capo Infermeria di Corpo, Tenente Colonnello Vincenzo Bellantone; la responsabile della comunicazione della Liaf, Dott.ssa Gabriella Papale, lo Psicologo e Ricercatore del CPCT, Pasquale Caponnetto, che seguirà i pazienti durante la sperimentazione, e la Dott.ssa Ersilia Belfiore, esponente di Categoria®.
«Partecipare alla sperimentazione delle sigarette elettroniche è una grande opportunità – afferma il Colonnello Luca Tonello, Comandante del 41° Stormo A/S di Sigonella – e siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo alla ricerca scientifica grazie alla collaborazione volontaria del nostro personale».
«Il tabagismo è una malattia cronica recidivante – ha spiegato il Prof. Riccardo Polosa – e la sigaretta elettronica può essere un valido strumento per aiutare i fumatori a gestire la dipendenza. L’idea di questo progetto nasce nel 2007 grazie all’esperienza di un paziente che è riuscito a smettere dopo avere provato le sigarette elettroniche. Abbiamo così deciso di iniziare una sperimentazione per valutare gli effetti di questo strumento nella lotta al tabagismo. Lo studio pilota ha portato a risultati molto confortanti: in circa il 50% dei casi le sigarette elettroniche si sono dimostrate un utile strumento per aiutare il fumatore a ridurre il numero di quelle tradizionali, e in alcuni casi perfino a smettere. Vorrei inoltre chiarire che, al contrario di voci circolate in passato, ad oggi non sono state riscontrate controindicazioni ed effetti collaterali. Ogni volontario – ha continuato il Prof. Polosa – avrà in dotazione i kit di sigarette elettroniche Categoria® e sarà seguito con un apposito servizio di counseling per un anno, i primi tre mesi con incontri frequenti, poi con una visita a sei e una conclusiva a 12 mesi.
L’Università di Catania – ha concluso il Prof. Polosa – è all’avanguardia nella lotta contro il fumo ed è tra i primi centri di ricerca al mondo a portare avanti questo tipo di sperimentazione, i cui studi in corso sono già visionabili sul database medico internazionale ClinicalTrial.gov e a breve sulla prestigiosa rivista medica BMCMedicine sarà pubblicato lo studio pilota già concluso».
«L’Università di Catania – ha affermato il Prorettore Maria Luisa Carnazza– è orgogliosa di avere portato avanti questo progetto, che dimostra ancora una volta quanto l’attività di ricerca del nostro Ateneo non sia fine a sé stessa, ma è finalizzata ad influire e a migliorare le condizioni di vita dei cittadini».
«Categoria è orgogliosa di sostenere uno studio clinico così all’avanguardia sulle sigarette elettroniche – afferma la Dott.sa Ersilia Belfiore esponente dell’Arbigroup – e di poter così fornire informazioni qualificate e rassicuranti sul prodotto».
«Le sigarette elettroniche sono uno strumento utile per aiutare i fumatori a ridurre i rischi legati al tabagismo e gestire la dipendenza da nicotina – afferma la Dott.ssa Gabriella Papale, responsabile della comunicazione della LIAF – è per questo che la Lega Italiana Antifumo partecipa attivamente allo studio clinico dell’Università di Catania».
LIAF, partner del progetto europeo U-BIOPRED
E’ comprovato che il fumo aggrava la sintomatologia legata all’asma. Pertanto, i fumatori affetti da asma bronchiale, sono quelli più frequentemente esposti a riacutizzazione della loro malattia se fumano e particolarmente, se fumano più di un pacchetto al giorno.
“E’ per questo che la nostra associazione – dichiara il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – si impegnerà a sostenere con forza il progetto U-BIOPRED, con l’obiettivo di informare i fumatori affetti da sintomatologia asmatica dei rischi e delle complicanze correlate”. Il progetto di ricerca U-BIOPRED (Unbiased BIOmarkers for the Prediction of Respiratory Disease outcomes) (biomarcatori innovativi per la previsione degli esiti delle malattie respiratorie), si propone di approfondire il problema dell’asma grave con l’obiettivo di individuare nuove terapie, coinvolgendo università, istituti di ricerca, industrie farmaceutiche e associazioni di pazienti. Il progetto, della durata di 5 anni, prevede un budget di circa 22 milioni di euro ed è finanziato dalla Commissione Europea e dalla EFPIA (European Federation of the Pharmaceutical Industries Association).
Il Prof. Riccardo Polosa, Direttore dell’Istituto di Medicina Interna e Immunologia Clinica dell’Università di Catania, e Past-President LIAF, ha dato un importante contributo al progetto U-BIOPRED, partecipando alla creazione del protocollo.
“Per identificare correttamente l’asma grave è importante seguire un approccio sistematico – afferma il Prof. Polosa – pertanto oltre a valutare i sintomi che possono simulare un’asma bronchiale e le comorbidità che possono complicarne la sintomatologia, bisogna considerare il ruolo di fattori scatenanti atipici quali ad esempio il fumo di sigaretta”.
L’asma grave è un disturbo infiammatorio cronico delle vie respiratorie, caratterizzato da una sintomatologia respiratoria importante e poco responsiva alle terapie attualmente disponibili soprattutto nei pazienti che fumano. Pertanto, obiettivo primario del progetto U-BIOPRED è quello di identificare biomarcatori in grado di predire l’efficacia terapeutica, di realizzare validi modelli pre-clinici, e di individuare nuove molecole in grado di ridurre i sintomi legati alle forme refrattarie di asma. Il progetto U-BIOPRED prevede il reclutamento e lo studio di pazienti con asma grave da fenotipizzare clinicamente. Da questi pazienti verranno poi raccolti campioni da avviare ad analisi sofisticate, mirate all’identificazione di biomarcatori utili per la determinazione di cure ottimizzate. Rimane comunque imperativa anche per questi pazienti l’indicazione a smettere di fumare.
Ulteriori informazioni sono disponibili su: http://www.ubiopred.european-lung-foundation.org/
I volontari del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana sperimenteranno per un anno le sigarette elettroniche
Presentato al 41° Stormo di Sigonella l’unico studio clinico europeo sulle sigarette elettroniche
L’Università di Catania – ha concluso il Prof. Polosa – è all’avanguardia nella lotta contro il fumo ed è tra i primi centri di ricerca al mondo a portare avanti questo tipo di sperimentazione, i cui studi in corso sono già visionabili sul database medico internazionale ClinicalTrial.gov e a breve sulla prestigiosa rivista medica BMCMedicine sarà pubblicato lo studio pilota già concluso».
Il 41° Stormo A/S della Aeronautica Militare, parte attiva nella sperimentazione delle sigarette elettroniche
Il 41° Stormo A/S della Aeronautica Militare, parte attiva nella sperimentazione delle sigarette elettroniche
41° Stormo A/S Sigonella – Unict – categoria – LIAF
Il 41° Stormo A/S della Aeronautica Militare, parte attiva nella sperimentazione delle sigarette elettroniche
Il progetto verrà presentato il 21 Gennaio alle ore 10 alla base di Sigonella
Nell’ambito del progetto antifumo che prevede la sperimentazione clinica delle sigarette elettroniche, l’Università degli Studi di Catania, CATEGORIA sigaretta elettronica e LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo, si avvalgono di un altro prestigioso partner, il 41° Stormo della Aereonautica Militare di Sigonella.
Il progetto antifumo, avviato presso l’Università di Catania lo scorso aprile, ha come obiettivo la sperimentazione clinica delle sigarette elettroniche per la riduzione del rischio da fumo di tabacco. Lo studio in un primo gruppo di 150 partecipanti, ha dato buoni risultati, infatti le sigarette elettroniche risultano un utile strumento per aiutare il fumatore a ridurre il numero di sigarette tradizionali e in alcuni casi perfino per smettere.
L’Aeronautica Militare ha accettato di collaborare al progetto e un prossimo gruppo sarà costituito dai militari del 41° Stormo A/S di Sigonella. Lo studio prevede l’arruolamento volontario di militari fumatori, a cui verranno dati in dotazione i kit sigarette elettroniche CATEGORIA e che verranno seguiti con una serie di controlli. Lo scopo è valutare la sicurezza e la efficacia della sigaretta elettronica in termini di riduzione del numero di sigarette fumate e di stabilirne l’utilità nella lotta al tabagismo.
Lotta al tabagismo: l’Università di Catania e i farmacisti siciliani
USA: l’FDA non ha l’autorità per disciplinare l’e-cigarettes
Pertanto, i produttori di sigarette elettroniche possono richiedere la certificazione di efficacia e sicurezza dalla FdCA, Federal Food, Drug, e Cosmetic Act, e l’autorizzazione alla commercializzazione dall’FDA e come è accaduto in passato per i cerotti e le gomme alla nicotina, anche le sigarette elettroniche potrebbero essere approvate come dispositivi utili per il trattamento della dipendenza da nicotina. Il Tobacco Act si pone infatti contro i prodotti contenenti tabacco e non quelli con nicotina.
L’FDA ha chiesto al Governo l’Appello alla Corte Suprema. Si resta in attesa di una regolamentazione più esaustiva per le sigarette elettroniche.