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E-cig: Radio24 intervista il prof. Riccardo Polosa

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Sigaretta elettronica: a che punto sono gli studi? Questo il tema dell’intervista di Nicoletta Carbone, conduttrice del programma radiofonico “Essere e Benessere“, allo studioso che per primo, nel 2010, ha condotto una ricerca scientifica sulle e-cigs.

L’intervista è andata in onda il 18/12/2012 su Radio24 (Il Sole 24 ore).
Clicca qui per andare alla pagina della puntata del programma di Nicoletta Carbone.

Comunicato del Presidente LIAF sulla regolamentazione della sigaretta elettronica in Italia

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In questi giorni è in discussione al Senato il Disegno di Legge 3534, atto a promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. L’emendamento 7.1. che proponeva di sottoporre “qualsiasi prodotto o dispositivo meccanico od elettronico che abbia la funzione di succedaneo dei prodotti del tabacco” (i.e. e-cig) alle leggi esistenti sulle sigarette tradizionali, è stato rigettato al momento. Questo non significa che il rischio paventato negli ultimi giorni da commercianti, imprenditori e utenti del settore e-cig, non possa ripresentarsi, anche in tempi molto brevi.

È per questo che ritengo necessario, in qualità di presidente della LIAF, Lega Italiana Anti Fumo, entrare nel dibattito apportando notizie certe e imparziali, quali quelle risultanti dal primo studio scientifico effettuato sulle sigarette elettroniche, realizzato dal prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania, in collaborazione con LIAF e il Centro di Prevenzione e Cura del Tabagismo della stessa città.
Lo studio, pubblicato nel 2011, era volto a indagare la sicurezza e la qualità delle sigarette elettroniche CATEGORIA, nonché a verificare eventuali eventi avversi negli svapatori arruolati.
Non contenendo sostanze chimiche né producendo combustione ma solo vapore acqueo, eventualmente miscelato a nicotina liquida, la sigaretta elettronica è risultata sicura sia per chi ne fa uso sia in termini di fumo passivo.
I risultati positivi hanno inoltre evidenziato che l’uso della sigaretta elettronica è un ottimo dispositivo antitabagico, poiché permette non solo di ridurre drasticamente il numero di sigarette tradizionali fumate, ma in molti casi addirittura di smettere di fumare, aiutando anche a controllarne meglio le ricadute, per via sia della nicotina presente in alcune e-cig, sia della gestualità mantenuta. Inoltre, non sono stati riscontrati eventi collaterali gravi, né per lo svapatore né per chi vi sta attorno.
Da queste poche righe, risulta chiaro che la sigaretta elettronica è un’utile opportunità di avanzamento per la salute pubblica, quindi è ragionevole e auspicabile una sua regolamentazione in termini di garanzia di qualità e sicurezza a tutela del cittadino. Non lo è affatto, invece, una sua equiparazione a strumento “succedaneo dei prodotti del tabacco”, da sottoporre a tassazioni, monopoli e divieti pubblicitari o di utilizzo in luoghi pubblici, come la legge richiede per un prodotto dannoso per la salute quale è la sigaretta tradizionale a base di tabacco.
Significherebbe annullare la potenzialità di un innovativo strumento per la lotta al tabagismo e di grande utilità in termini di salute pubblica, stravolgendone significato e scopo.
LIAF rimane dunque a disposizione delle autorità competenti per fornire tutte le conoscenze raggiunte nel settore delle sigarette elettroniche, e propone una collaborazione attiva tra tutti i soggetti coinvolti al fine di sostenere un riconoscimento di sicurezza, standard minimi di qualità, libero commercio e libero utilizzo in luoghi pubblici, in visione di una cultura antifumo e di tutela della salute pubblica che è il principale obiettivo di LIAF.
Il Presidente LIAF
Dott. Sebastiano Antonio Pacino

Disturbi cardio-respiratori e cerebrovascolari: le leggi antifumo aiutano a ridurli

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Le norme che vietano l’utilizzo di sigarette in luoghi pubblici sono state introdotte in diversi paesi non solo per contrastare l’uso di tabacco, ma soprattutto per limitare i danni correlati al fumo passivo. In seguito all’entrata in vigore di queste norme si è registrata una sensibile diminuzione degli accessi ospedalieri per problemi cardio-respiratori e cerebrovascolari.
È quanto afferma una ricerca condotta dai ricercatori del “Center for Tobacco Control Research and Education” dell’University of California, San Francisco e pubblicata di recente sulla rivista scientifica “Epidemiology and Prevention”.
Lo studio consisteva in una meta-analisi di 45 sperimentazioni scientifiche relative agli effetti dell’introduzione di norme che vietano di fumare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. I ricercatori Californiani hanno sviluppato confronti statistici tra le percentuali di accessi ospedalieri e/o decessi per disturbi cardiaci, respiratori e cerebro-vascolari prima e dopo l’entrata in vigore della legge antifumo in un arco temporale medio di 24 mesi.
I risultati dimostrano come l’applicazione di leggi antifumo sia in grado di ridurre i ricoveri (o i decessi) per angina e infarto del 40%, per broncopatia cronica ostruttiva (BPCO), asma, e infezioni bronco-polmonari del 25%, e per ictus del 15% con sostanziale risparmio in termini di spesa sanitaria. Inoltre, più le norme antifumo sono severe, maggiore è la riduzione del rischio di patologia fumo-correlata.
A buon merito delle istituzioni che hanno avviato una legislazione smoke-free con effetti positivi oltre che per i fumatori anche per chi subisce il fumo passivo.

Antifumo: campagna di sensibilizzazione per i bambini della Scuola Calcio Catania Presentati al Congresso SIMI di Roma i dati del progetto “Primi calci al fumo”

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LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo, in collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, ha recentemente presentato a Roma al Congresso Nazionale della Società di Medicina Interna, i risultati del progetto “Primi calci al fumo”, vincitore del Premio Uliveto per la Medicina dello Sport.
Il progetto aveva come obiettivo la sensibilizzazione sul problema del tabagismo ed era destinato ai bambini tra i 5 e i 10 anni delle Scuola Calcio Catania, con l’intento di spingere i genitori fumatori, a smettere.
Lo studio ha previsto il reclutamento di 132 bambini a cui, durante gli incontri di gruppo con i medici e psicologi esperti in cure antitabagiche, sono state date brochure informative dell’OSSFAD, (l’Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità).
I bambini sono stati così informati su danni del fumo ed è stato chiesto loro di dare ai genitori gli opuscoli invogliandoli a smettere di fumare e facendo presente la possibilità di recarsi gratuitamente presso il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, AOU “Policlinico-Vittorio Emanuele”.
Sono stati 78 gli adulti che hanno effettuato le visite antifumo, 41 donne e 37 uomini.
A tre mesi il 61.5% aveva smesso di fumare e dopo sei mesi il 53.8%.
I dati dimostrano quindi che i bambini hanno avuto un ottima influenza nel suggerire ai genitori di smettere di fumare.
<< Ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – afferma il Dott. Davide Campagna responsabile del progetto per il CPCT dell’Università di Catania – contiamo infatti di ripetere questa esperienza in futuro>>.
<< Poter trasmettere ai giovanissimi valori sani, quali l’importanza di non fumare, è uno dei principali obiettivi della nostra campagna antifumo – ha affermato il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania e LIAF>>.
<<I dati di cessazione ottenuti sono molto positivi – ha affermato il Prof. Riccardo Polosa Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania>>.
<<LIAF Lega Italiana Antifumo è molto soddisfatta di aver collaborato ad una iniziativa così utile per la comunità – afferma il Dott. Sebastiano Antonio Pacino Presidente LIAF – ringrazio sentitamente il Calcio Catania per la loro disponibilità>>.

Antifumo: campagna di sensibilizzazione per i bambini della Scuola Calcio Catania

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LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo, in collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, ha recentemente presentato a Roma al Congresso Nazionale della Società di Medicina Interna, i risultati del progetto “Primi calci al fumo”, vincitore del Premio Uliveto per la Medicina dello Sport.
Il progetto aveva come obiettivo la sensibilizzazione sul problema del tabagismo ed era destinato ai bambini tra i 5 e i 10 anni delle Scuola Calcio Catania, con l’intento di spingere i genitori fumatori, a smettere.
Lo studio ha previsto il reclutamento di 132 bambini a cui, durante gli incontri di gruppo con i medici e psicologi esperti in cure antitabagiche, sono state date brochure informative dell’OSSFAD, (l’Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità).
I bambini sono stati così informati su danni del fumo ed è stato chiesto loro di dare ai genitori gli opuscoli invogliandoli a smettere di fumare e facendo presente la possibilità di recarsi gratuitamente presso il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, AOU “Policlinico-Vittorio Emanuele”.
Sono stati 78 gli adulti che hanno effettuato le visite antifumo, 41 donne e 37 uomini.
A tre mesi il 61.5% aveva smesso di fumare e dopo sei mesi il 53.8%.
I dati dimostrano quindi che i bambini hanno avuto un ottima influenza nel suggerire ai genitori di smettere di fumare.
<< Ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – afferma il Dott. Davide Campagna responsabile del progetto per il CPCT dell’Università di Catania – contiamo infatti di ripetere questa esperienza in futuro>>.
<< Poter trasmettere ai giovanissimi valori sani, quali l’importanza di non fumare, è uno dei principali obiettivi della nostra campagna antifumo – ha affermato il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania e LIAF>>.
<<I dati di cessazione ottenuti sono molto positivi – ha affermato il Prof. Riccardo Polosa Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania>>.
<<LIAF Lega Italiana Antifumo è molto soddisfatta di aver collaborato ad una iniziativa così utile per la comunità – afferma il Dott. Sebastiano Antonio Pacino Presidente LIAF – ringrazio sentitamente il Calcio Catania per la loro disponibilità>>.

Antifumo: 500 le visite effettuate ad Expobimbo a mamme e papa

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L’equipe di medici e psicologici del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Universita’ di Catania e dell’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, in collaborazione con LIAF Lega Italiana Antifumo, ha effettuato 500 visite a mamme e papa’ ad Expobimbo, la fiera dedicata all’infanzia, che si e’ tenuta dal 12 al 14 ottobre presso il Centro Fieristico di Etnapolis.
I 500 soggetti che hanno effettuato lo screening antifumo, erano equamente divisi tra uomini e donne, l’età media e’ stata di 36 anni, e generalmente hanno iniziato a fumare a 15; consumano circa 16 sigarette al giorno. Il campione esaminato presenta un tasso di monossido di carbonio nei polmoni medio alto e una dipendenza da nicotina media.
Numerose donne in gravidanza hanno chiesto consigli per smettere di fumare e hanno prenotato una visita gratuita presso il centro antifumo, infatti tutti i visitatori di Expobimbo che si prenoteranno nel mese di ottobre potranno effettuare una visita antifumo gratuita.
I fumatori interessati possono rivolgersi al “Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo” dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania, via Plebiscito 626, palazzina 13 telefonando allo 0957435440 oppure 0957436413 o inviando una mail a [email protected].
Da quest’anno LIAF raddoppia e sarà presente anche presso il Policlinico G. Rodolico, via Santa Sofia 78, edificio 4 piano 3, maggiori informazioni telefonando allo 0953781583 o inviando una mail a [email protected].
<<Siamo molto soddisfatti dell’elevata affluenza di genitori presso lo stand che Expobimbo mette ogni anno a disposizione di LIAF e del Centro Antifumo – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto, psicologo clinico e ricercatore del CPCT dell’Università di Catania.
<<Diffondere la cultura antifumo e aiutare le persone a smettere di fumare e’ il nostro principale obiettivo – ha affermato il Presidente LIAF Sebastiano Antonio Pacino.>>

Fumo passivo: il vapore emanato dalle sigarette elettroniche non è un pericolo

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Un nuovo studio clinico commissionato dal National Vapers Club USA e pubblicato sulla rivista Inhalation Toxicology, dimostra che il vapore emanato dalle sigarette elettroniche non è nocivo per le persone e non modifica la qualità dell’aria degli ambienti chiusi. Pertanto vengono meno le condizioni per il rischio di “fumo passivo” con le sigarette elettroniche.
Lo studio IVAQS (indoor vapor air quality study), ha confrontato il fumo prodotto dalla combustione di alcune note marche di sigarette tradizionali con l’emissioni di vapore delle sigarette elettroniche ad oggi più diffuse, rivelando che quest’ultime sono molto più salutari.
I componenti tossici nel vapore delle sigarette elettroniche sono risultati ben entro i livelli stabiliti per legge o addirittura non misurabili, mentre i ben noti costituenti cancerogeni del fumo di
sigaretta tradizionale erano dosabili ad alte concentrazioni.
I ricercatori del “Consulting for Health, Air, Nature, & A Greener Environment”, del “Center for Air Resources Science & Engineering”, e della “Clarkson University” hanno affermato che la sigaretta elettronica può così essere una valida alternativa a quelle tradizionali, e non vi è ragione di bandirla dai mercati internazionali, dato che può risolvere il problema del fumo passivo.
Bill Godshall Direttore della associazione Smokefree Pennsylvania, alla luce di questo studio, ha ribadito l’importanza di garantire una legislazione favorevole per le sigarette elettroniche.
Il Prof. Riccardo Polosa, attualmente impegnato in studi clinici sulle sigarette elettroniche Categoria, si dice soddisfatto per il risultato ottenuto dai colleghi, a dimostrazione che le ecig sono una alternativa salutare per coloro che non vogliono smettere di fumare, ma decidono di vaporizzare. <<Alla luce di questi importanti risultati – afferma il Prof. Polosa – auspico una intelligente e razionale regolamentazione per l’uso di questi prodotti anche nei luoghi pubblici in Italia e nel mondo>>.

 

Proteggi i tuoi figli: smetti di fumare

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ExpoBimbo e LIAF, Lega Italiana Antifumo, anche quest’anno insieme per sostenere la lotta al fumo di sigaretta e aiutare concretamente mamme e papà a smettere.
L’equipe di medici e psicologi esperti in cure antitabagiche, dell’Azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, saranno presenti dal 12 al 14 ottobre presso il Centro Fieristico di Etnapolis.
Recandosi allo stand LIAF sarà possibile rivolgere domande ai medici e psicologi, effettuare test per verificare il grado di inquinamento polmonare e il livello di dipendenza da nicotina.
Inoltre tutti i visitatori di Expobimbo che si prenoteranno nel mese di ottobre potranno effettuare una visita antifumo gratuita.
I fumatori interessati possono rivolgersi al “Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo” dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania, via Plebiscito 626, palazzina 13 telefonando allo 0957435440 oppure 0957436413 o inviando una mail a [email protected].
Da quest’anno LIAF raddoppia e sarà presente anche presso il Policlinico G. Rodolico, via Santa Sofia 78, edificio 4 piano 3, maggiori informazioni telefonando allo 0953781583 o inviando una mail a [email protected].
Inoltre sarà possibile rivolgersi ai centri antifumo LIAF, del territorio regionale.
<<Il fumo causa numerosi disturbi di fertilità – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto, psicologo clinico e ricercatore del CPCT dell’Università di Catania e LIAF. – Si sottovaluta spesso l’importanza di smettere di fumare per aiutare un concepimento.>>

 

Ambulatorio Antifumo
Clinica del Mediterraneo
Via Ettore Fieramosca 100 – 97100 Ragusa (RG)
Referente
Dr Antonio di Gregorio
Tel 09326410001

 

Ambulatorio Antifumo
P.O Umberto I, Siracusa
C.so Gelone 17 – 96100 Siracusa
Referente
Dr Giovanni De Velli
Tel 0931724190
Cell 3393001614

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Ambulatorio Antifumo
M. Paternò Arezzo, Ragusa
via G. Di Vittorio 51,. CAP, 97100, Ragusa
Referente
Dr Giuseppe Campione
Cell 3487648001

 

Ambulatorio Antifumo
Amici del Cuore, Istituto Aretusa
Viale Scala Greca, 157 – 96100 Siracusa
Referente
Dr Salvatore Tummineri
Tel0931759422

 

Ambulatorio Antifumo
Area Zeno
Viale Regione, 54- 93100 Caltanissetta
Referente
Dr Luigi Scarnato
Tel0934 596240

 

Grande successo dell’evento “Saperne di più sull’asma grave”

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Numerosi pazienti con asma grave hanno aderito ai check-up gratuiti dello studio U-Biopred al Policlinico di Catania.
Sono stati oltre cento, i pazienti, medici di base, cultori della materia, ricercatori universitari e rappresentanze delle associazioni dei pazienti, provenienti da Sicilia e Calabria, che hanno partecipato alla tavola rotonda dedicata all’asma grave. L’evento è stato organizzato dal reparto di Medicina Interna e D’Urgenza dell’Azienda Policlinico di Catania, diretto dal Prof. Riccardo Polosa, in collaborazione con LIAF Lega Italiana AntiFumo
Come risultato dell’evento si è dato il via alla prima aggregazione di pazienti con asma grave tra Sicilia e Calabria e sedici pazienti con asma grave hanno scelto di partecipare come volontari allo studio clinico U-Biopred avendo così la possibilità di essere seguiti da una equipe di medici esperti per un anno, effettuando check-up gratuiti e contribuendo alla ricerca scientifica.
<<Sono molto soddisfatto! – afferma il Prof. Riccardo Polosa, responsabile dello studio U-Biopred per l’Italia – L’evento ha dato vita a un network permanente di medici esperti e pazienti con asma grave, oltre ad aver reclutato numerosi volontari per lo studio clinico>>.
<<I pazienti con asma grave sono piuttosto rari – afferma il Dott. Sebastiano Antonio Pacino, Presidente LIAF – e l’aver fornito informazioni per una assistenza diagnostica-terapeutica gratuita a così tanti pazienti è un successo che contiamo di ripetere ancora il prossimo anno>>.
Per maggiori informazioni è possibile chiamare il 393.0290777; 393.9112439
Ulteriori informazioni sono disponibili su:
http://www.ubiopred.european-lung-foundation.org/
oppure su https://www.liafmagazine.it.

Asma grave: L’Università di Catania cerca pazienti per screening gratuito

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Nell'ambito del progetto Europeo Ubiopred, che coinvolge 40 partner europei (università, parchi tecnologici, industria farmaceutica, associazioni dei pazienti) volto a migliorare la conoscenza sull’asma grave, al fine di elaborare cure personalizzate e di sviluppare terapie più efficaci e sicure; l'Università di Catania cerca pazienti da inserire nello studio e da sottoporre a screening gratuiti.
Clicca qui per maggiori informazioni