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Smettere di fumare? Niente di più facile, almeno secondo il dottor Max Pemberton, che sul Daily Mail suggerisce alcuni semplici ma, a detta sua, efficaci, metodi per smettere di fumare. E lo fa raccontando prima la sua personale esperienza di fumatore e poi individuando 4 punti fondamentali.
Le cose che ami del fumo – “Scrivi una lista di cose che ami del fumo e perché. Ti serve per capire cosa effettivamente le sigarette possono darti. Fumare ti rende più sicuro di te? Più rilassato? Cosa pensi che ti dia il fumo? Dopo tutto, deve pur darti qualcosa, altrimenti perché lo fai?” scrive Pemberton a mo’ di avvertimento e di provocazione.
Cosa ti impedisce di smettere? – “Scrivi una lista di cosa che ti impediscono di smettere di fumare. Potrebbe essere più difficile di quanto sembri. Fumare è, infatti, qualcosa che si fa senza rendersene conto ed è facile creare falsi miti sul perché lo si fa. Quali sono i veri ostacoli alla tua possibilità di smettere? Cosa ti fa paura? Fai una lista che puoi modificare, aggiungendo i tuoi motivi di volta in volta”. Poi parte “l’accusa”.
Una vita da non fumatore – “Voglio che tu faccia una lista con ciò che ti darebbe il non fumare. Ci sono dei benefici? Perché non devi fumare? Perché cercare di smettere? Anche se non te ne rendi conto, ciò che hai scritto nella lista numero 1 è un’illusione. Quelli che dovrebbero essere i motivi per cui fumi, in realtà non sono reali motivi. È solo un modo per giustificare una cosa che in verità non ha tanto senso. Tutti sappiamo che il fumo fa male; che fumare per di più è costoso e che provoca morte e tumori. Noi lo sappiamo e sappiamo che dovremmo immediatamente smettere. Ma non lo facciamo. In psicologia questo fenomeno si chiama dissonanza cognitiva: ognuno dei motivi razionali che diamo per giustificare il nostro vizio non ha una base logica. Ad esempio, non è vero che la nicotina allevia lo stress. Al contrario, aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Non ci rilassa affatto; al massimo, ci rende meno annoiati” procede Pemberton, sbugiardando le futili motivazioni che ci spingono ad accenderci l’ennesima sigaretta. Infine, l’affondo finale.
Avvocato del diavolo – “Adesso immagina di essere un avvocato che difende la causa del fumo e di chi vuole continuare a fumare. Hai a disposizione le liste numero 1 e 2 e devi con queste convincere i giudici, usando frasi efficaci e convincenti, giocando sulla loro sensibilità. Adesso immagina di essere l’avvocato dell’accusa. E di dover convincere i giudici tendendo conto della lista fatta per l’esercizio n.3, sottolineando come continuare a fumare sia nonsense. Chi ha ragione? Questo ultimo esercizio serve per farti capire cosa accade dentro la testa di un fumatore. E serve soprattutto per osservare la situazione con occhi obiettivi. Questa distanza è ciò che ti serve per procedere” perchè anche tu possa dire “fumare mi piaceva. O almeno, pensavo mi piacesse”.
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- Come evidenziato nello studio Eclat, sia coloro che avevano smesso di fumare grazie all’e-cig sia coloro che avevano ridotto il consumo tabagico di almeno il 50%, dopo un anno riportavano un notevole abbassamento della pressione sanguigna verso livelli normali. Lo stesso risultato è stato ottenuto in uno studio condotto su più di 19.000 svapatori, in cui il 49% dei pazienti ha riportato un miglioramento nel controllo della pressione e del battito cardiaco.
- La gestione del peso dopo la cessazione è più semplice con l’ausilio della e-cig. Gli attacchi di fame, dovuti all’astinenza da sigaretta, vengono meglio controllati e i piccoli sbalzi di peso rientrano nella normalità dopo meno di un anno (studio Eclat).
- Passare alla sigaretta elettronica porta quasi a una normalizzazione dei livelli tossici di monossido di carbonio nel respiro esalato del fumatore. Come sostenuto anche nella più recente pubblicazione dell’esperto su BMC Medicine, i dati confermano l’efficacia e la sicurezza delle e-cig anche in popolazioni a rischio come quella dei fumatori asmatici, e dimostrano che molti dei danni infiammatori delle vie aree risultano reversibili, con notevole miglioramento della funzionalità respiratoria e della sintomatologia asmatica.
- Evitare il principio di precauzione quando le evidenze scientifiche sono già numerose
- Pensare alle conseguenze inattese che potrebbero derivare da atti normativi poco fondati
- Fare attenzione all’eccesso di scienza che potrebbe scaturire senza dare alcuna risposta concreta
- Puntare su standard di qualità e sicurezza
- Monitorare la prevalenza di fumatori costantemente
- Tenere conto dell’analisi di costo-efficacia dell’e-cig per calcolare l’impatto sul sistema sanitario nazionale