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Polosa riceve l’oscar per la ricerca contro il tabagismo

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Si è appena conclusa l’edizione 2017 del GFN – Global Forum Nicotine di Varsavia. L’evento ormai atteso in tutto il mondo quest’anno ha visto la premiazione del prof. Riccardo Polosa come vincitore dell’ambito oscar per la ricerca e l’impegno contro il fumo a sostegno degli strumenti di riduzione del danno.

Noi di LIAF vi avevamo già annunciato lo scorso Marzo della candidatura del professore catenese sostenuta anche dalle pagine del quotidiano di informazione SigMagazine ma è stato proprio Sabato 17 Giugno che la notizia tanto attesa è finalmente arrivata.

Lasciando indietro gli altri candidati con un risultato quasi “da plebiscito” – hanno precisato gli organizzatori della premiazione – il prof. Polosa è stato insignito come il vincitore del INNCO Global Award for Ourstanding Advocacy.

Sono davvero felice di aver ricevuto questo premio – ha detto il coordinatore del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulla sigaretta elettronica a margine della cerimonia – portare in tutto il mondo i risultati della ricerca italiana e lo sforzo delle migliaia di eccellenze che lavorano per noi, è per me motivo di orgoglio e di grande gioia. Sono grato a tutto lo staff di ricerca dell’Università degli Studi di Catania che ogni giorno collabora con me per raggiungere questi importanti traguardi. I nostri sacrifici non sono vani, milioni di fumatori stanno smettendo di fumare e la ricerca in questo campo testimonia l’efficacia e la validità di alcuni strumenti alternativi al fumo che possono davvero salvare milioni di vite umane. Siamo promotori di una rivoluzione di stili e di comportamento e dobbiamo condurre insieme fino alla fine. Sconfiggere il fumo deve diventare l’obiettivo primario di tutti

 

Madrid. Polosa invitato al Congresso nazionale SEPAR per illustrare gli effetti positivi delle e-cig sul sistema respiratorio dei fumatori

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Si sta svolgendo in questi giorni a Madrid (Spagna) il 50° Congresso annuale della Sociedad Española de Neumología y Cirugía Torácica (SEPAR), l’associazione nazionale che riunisce più di 4.000 professionisti della salute respiratoria in Spagna, vale a dire praticamente tutti gli pneumologi, i chirurghi toracici, gli infermieri e i professionisti della riabilitazione respiratoria, insieme ad altri specialisti nazionali ed esteri, con interesse comune nell’avanzamento delle conoscenze e delle pratiche mediche che possano ripercuotersi positivamente nell’intera società.

Sebbene l’obiettivo più importante per SEPAR rimanga quello di migliorare la salute respiratoria attraverso la ricerca e la cura dei pazienti affetti da malattie polmonari fumo correlate, la sua posizione nei confronti della sigaretta elettronica è stata sempre basata sullo scetticismo, a tal punto da chiedere al governo spagnolo la regolamentazione del prodotto come medicinale.

Considerata la poca apertura della SEPAR verso l’uso delle sigarette elettroniche, sono rimasto molto sorpreso di ricevere un invito ufficiale per relazionare al loro congresso annuale – ha commentato Polosa. “Forse è il segno di un cambiamento da parte degli pneumologi spagnoli, e questo non può che dare soddisfazione ad anni di ricerca e di advocacy presso vari governi europei, tra cui anche quello spagnolo dove mi sono recato più volte.

Ed è proprio in questo contesto che si è inserito l’attesissimo intervento del prof. Polosa sulla possibilità di utilizzare la sigaretta elettronica non solo come strumento per smettere di fumare, ma anche come mezzo per migliorare diversi parametri respiratori e qualità di vita nei pazienti fumatori affetti da malattie polmonari.

É noto che i pazienti fumatori affetti da asma e/o da BPCO presentano una forma di malattia più aggressiva e che risulta molto meno responsiva agli effetti dei farmaci. Sebbene astenersi dal fumare sia la cosa piú logica da fare per migliorare i sintomi respiratori di questi pazienti, per molti smettere é una missione impossibile.

“I nostri studi dimostrano  che l’uso della sigaretta elettronica in pazienti asmatici non solo aiuta a smettere, ma assicura effetti benefici a livello respiratorio nel lungo termine”. Inoltre, per i fumatori con BPCO – spiega Polosa – passati volontariamente alla sigaretta elettronica, si sono evidenziati miglioramenti nella qualità della vita e una riduzione del numero di esacerbazioni della malattia, senza riportare eventi avversi significativi.”

“Anche nei soggetti fumatori sani che passano alla e-cig – aggiunge Polosa – le evidenze scientifiche mostrano effetti positivi sulle funzionalità respiratorie: i dati della spirometria migliorano, e la sensazione di fiato corto e la tosse da fumo scompaiono nel giro di poche settimane.”

Sempre a Madrid, il prof. Polosa incontrerà oggi il Direttore Generale della Salute Pubblica della Comunità di Madrid, Juan Martinez, e vari rappresentanti istituzionali che si occupano di salute presso la regione della capitale spagnola.

Eurospin e LIAF fanno smettere di fumare

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In occasione della giornata mondiale antifumo 2017, l’azienda Eurospin ha deciso di avviare un progetto di sensibilizzazione per i suoi dipendenti fumatori. Grazie alla collaborazione con LIAF e Università di Catania (Centro Prevenzione e Cura Tabagismo) sarà possibile avviare una serie percorsi che mirano a far smettere di fumare i dipendenti dell’azienda e la rete di persone più vicina a loro.

Il gruppo di lavoro di LIAF farà comprendere ai fumatori i pericolosi rischi legati al fumo, con particolare riferimento alle problematiche correlate ai dipendenti che vivono in un ambiente dove l’atto di fumare incide negativamente sull’andamento del proprio lavoro e su quello dell’azienda. In generale, infatti, come specificato più volte, il tempo per la sigaretta è solitamente considerato il tempo per una pausa da lavoro. Ma se queste pause diventano più numerose del dovuto è semplice capire come il fumo possa togliere tempo prezioso e produttività all’azienda. 

Il percorso di Eurospin, il primo di questo tipo in Italia, si articola in tre incontri di tre ore ciascuno, per ogni singolo gruppo coinvolto. A condurre il percorso formativo sarà il prof. Pasquale Caponnetto insieme ad alcuni dei ricercatori LIAF.

Durante gli incontri i partecipanti saranno sensibilizzati ed informati tecnicamente sui rischi fumo-correlati e sulle possibile conseguente. “Motiveremo i fumatori a comportamenti pro-salute attraverso l’utilizzo di tecniche specialistiche di motivational interviewing. L’obbiettivo finale – ha spiegato Caponnetto – è quello di ridurre il numero di fumatori all’interno dell’azienda e di fornire un modello di lavoro intelligente dove i partecipanti ai percorsi saranno sensibilizzati a promuovere una società libera dal fumo attraverso la diffusione di messaggi antifumo con se stessi, coi i propri cari e con i propri clienti” 

E-cig, danni al DNA. U. Tirelli: “Adesso serve un gruppo di controllo”

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Roma 30/05/2017 – “Quindi in Inghilterra un milione e mezzo di svapatori starebbero avvelenandosi con il beneplacito delle autorità sanitarie?”. Con questo commento sarcastico il prof. Umberto Tirelli, oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano e membro del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulla sigaretta elettronica di LIAF, riferendosi ai dati di un sondaggio appena pubblicato da ASH (Action on Smoking and Health), ha così commentato la ricerca diffusa ieri dall’Alma Mater Studiorum di Bologna.

Il sondaggio di ASH mostra che oltre il 50% dei 2.9 milioni di svapatori inglesi ha smesso di fumare completamente grazie all’utilizzo di uno strumento il cui danno è stato già centinaia di volte certificato come nettamente inferiore a quello delle sigarette convenzionali. “Una rivoluzione in termini di migliorata salute pubblica che, invece, secondo lo studio italiano sarebbe un inversione di marcia” – ha spiegato Tirelli.

I ricercatori bolognesi avrebbero dimostrato in ratti da laboratorio che la esposizione ai vapori di sigaretta elettronica potrebbero causare seri danni al DNA quindi rappresentare un rischio cancerogeno. Gli studi effettuati sui modelli animali, come già rivelato più volte, per le caratteristiche stesse dei campioni esaminati e per le reazioni differenti rispetto a quelle degli umani hanno più volte dimostrato dati falsati rispetto alla realtà.

“In particolare – ha spiegato Tirelli – sarebbe indispensabile nello studio in questione un gruppo di controllo costituito da ratti che venissero esposti alle sostanze chimiche emesse dalle sigarette convenzionali. Inoltre, sarebbe necessario verificare se l’esposizione ai vapori di sigaretta elettronica, sia per durata che per quantità, fosse comparabile a quanto avviene nell’uomo. E’ arrivato il momento – ha aggiunto l’oncologo – di introdurre nel settore di ricerca delle e-cig un gruppo di controllo internazionale che certifichi e verifichi il corretto procedimento delle analisi condotte nei laboratori, e nello specifico sugli animali. Non possiamo continuare a diffondere notizie basate su risultati improvvisati e non validati da chi verifica se avviene una riduzione del danno. Questo è infatti l’obiettivo delle e-cig, non l’assenza assoluta di danno. La diffusione delle elettroniche, come già avvenuto in Inghilterra, potrebbe aiutare a far smettere di fumare milioni di tabagisti in tutto il mondo. E’ ovvio che sarebbe meglio smettere completamente di fumare ma la dipendenza dalla nicotina è tale che molti fumatori non riescono a farlo, mentre l’utilizzo delle sigarette elettroniche (che mantengono la gestualità ed il possibile utilizzo di nicotina) rappresenta una risposta efficace nell’ottica della riduzione del danno che un Paese evoluto come l’Inghilterra ha già adottato da tempo”.

No Tobacco Day 2017 – Il “Policlinico – Vittorio Emanuele” si libera dal fumo

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Catania 30/05/2017 – Saranno presentate il prossimo Venerdì 9 Giugno alle ore 9 nell’Aula “Pero” del “Policlinico – Vittorio Emanuele” tutte le nuove iniziative “smoke free” avviate dal “Policlinico – Vittorio Emanuele” grazie alla collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo – LIAF, l’Università degli Studi di Catania ed il Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo (CPCT) dello stesso Policlinico. 

Più di duecento cartelli informativi stanno per essere posizionati in tutti i reparti della struttura e nelle aree “no smoking” indicate dal Ministero della Salute. I cartelli “Spegnimi”, dedicati alla nota campagna di comunicazione LIAF al quale si ispira il progetto “Policlinico Smoke Free”, indicano per ciascuna patologia il danno causato dal fumo e invitano a rivolgersi al Centro Antifumo etneo diretto dal prof. Riccardo Polosa.

“Liberare il Policlinico dal fumo – ha spiegato il direttore del A.O. Policlinico Vittorio Emanuele, Paolo Cantaro – è comunque un’impresa ardua che passa non solo dall’imposizione dei divieti ma anche da una corretta formazione ed informazione sui danni causati dal tabagismo. La campagna Policlinico libero dal fumo testimonia come la Nostra attenzione sia rivolta non solo verso la diagnosi e la cura ma verso azioni mirate di prevenzione che grazie all’adozione di stili di vita corretti portano al miglioramento della qualità della vita. Il nostro Centro Antifumo – ha aggiunto Cantaro – è un’eccellenza nel campo della ricerca di cure per le malattie fumo correlate e a dimostrarlo è tutta la letteratura scientifica in questo campo e l’enorme numero di pazienti che ogni anno contatta i nostri operatori”.

“Per questo – ha aggiunto la prof.ssa Margherita Ferrante, direttore U.O.C. Igiene Ospedaliera – abbiamo creato pannelli diversi per le aree esterne e per i singoli reparti dell’ospedale così da informare tutte le categorie di pazienti sui reali danni provocati da quella che viene considerata una vera e propria patologia, la dipendenza da fumo, causa di un grande numero di morti e malattie assolutamente evitabili con la prevenzione”.

Venerdì 9 Giugno, si terrà l’evento formativo dedicato a medici ed operatori sanitari sul tema della prevenzione e della disassuefazione da fumo, oltre che sull’uso dei nuovi strumenti alternativi a rischio ridotto che consentono di smettere di fumare. All’evento parteciperanno numerosi esponenti del panorama internazionale della ricerca contro il fumo, oltre che alcuni rappresentanti del Ministero della Salute e della Commissione Europea.

“Abbiamo avviato una serie di progetti di ricerca innovativi in ambito di tabagismo e vapagismo che vedranno la massiccia partecipazione di centinaia di fumatori – ha annunciato il direttore dell’U.O.C. di Medicina Interna e del CPCT, prof. Riccardo Polosa – per i quali è previsto un programma di assistenza e consulenza gratuita in tutto il percorso antifumo. Il fumo – ha concluso – è tra le peggiori piaghe al mondo e causa ogni anno più di settanta mila morti solo in Italia. Contrastarlo è dovere di tutti”.

No Tobacco Day 2017 – Venerdì 9 Giugno il convegno annuale di LIAF (9.2 ECM)

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Venerdì 9 Giugno alle ore 9.00 presso l’aula “Pero” del “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania, torna l’evento formativo della Lega Italiana Anti Fumo in collaborazione con il “Policlinico – Vittorio Emanuele” e l’Università degli Studi di Catania. 

Il convegno è aperto a studenti, operatori sanitari e soggetti interessati. L’ingresso è libero. Per richiedere i 9.2 crediti ECM è necessario iscriversi cliccando qui. 

Ad aprire i lavori, con l’inaugurazione delle nuove aree smoke free, ci saranno il direttore dell’Azienda Paolo Cantaro, il rettore dell’ateneo catanese Francesco Basile ed il presidente dell’Ordine dei Medici Massimo Buscema.

Un programma ricco di ospiti illustri che prevede due sessioni di lavoro.

  • La prima parte della giornata sarà interamente dedicata alla presentazione di un nuovo studio prospettico che analizza l’efficacia dell’utilizzo della sigaretta elettronica per smettere di fumare anche nel lungo periodo.

A coordinare i lavori ci sarà Riccardo Polosa. Modera la giornalista di Sky Francesca De Sanctis. Tra gli ospiti, il capo della segreteria tecnica del Ministero della Salute Nando Minnella, l’europarlamentare Giovanni La Via, gli scienziati Umberto Tirelli, Fabio Beatrice e Lamberto Manzoli ed il presidente dell’Unione Consumatori Sicilia Mario Girolamo Cardella. 

  • La seconda parte, invece, vedrà la presentazione di tutte le nuove iniziative antifumo appena attivate dal Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

Coordinerà i lavori Margherita Ferrante. Interverranno: il presidente LIAF Ezio Campagna, Pasquale Caponnetto, Giusy Vernaci, Maurilio Danzì, Massimo Caruso, Nando Rapisarda, Antonio Mistretta e Nino Rizzo. 

Primo giorno di TPD anche in Italia. Riccardo Polosa a Vapitaly fa il punto con Della Vedova

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21 Maggio 2017. Data importante per lo svapo italiano. È entrata a regime oggi la TPD – la Direttiva europea sui tabacchi – che interessa anche il mondo delle e-cig.

Un tema cui Vapitaly, la fiera internazionale alla quale ogni anno partecipa anche LIAF – Lega Italiana Anti Fumo, ha dedicato il convegno “Il mercato del Vaping tra barriere nazionali e opportunità europee”.

Al focus – condotto dal giornalista Stefano Caliciuri – hanno partecipato il sottosegretario per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova; il coordinatore del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle e-cig e direttore di LIAF (Lega Italiana Antifumo) prof. Riccardo Polosa ed il senatore del Partito democratico Gianpiero Dalla Zuanna.

“La nuova normativa – ha detto il sottosegretario Della Vedova – apre a un mercato europeo, il che pone almeno due questioni: lavorare affinché un settore emergente non venga penalizzato e impegnarsi perché le aziende possano operare in un mercato ampliato. Però, per confrontarsi e per spingere lo Stato a promuovere politiche fiscali non penalizzanti, il settore deve comunicare e fornire un proprio profilo chiaro: fatturati delle aziende e del comparto, numero di occupati, prospettive di crescita e investimenti in ricerca e sviluppo. Con questi dati alla mano, il legislatore può avere un quadro chiaro della realtà e decidere di conseguenza”.

Il senatore Dalla Zuanna ha ribadito l’importanza di coinvolgere e informare sul tema. “Manifestazioni come Vapitaly sono importanti – ha detto Dalla Zuanna – perché permettono di toccare con mano il fenomeno e il coinvolgimento da parte dei giovani. Per quanto riguarda la definizione dei dati del settore, invito il comparto a interloquire direttamente con l’Istat perché possano essere raccolti dati accreditati. Il dibattito in Parlamento sul tema è ancora all’inizio”.

Le novità introdotte dalla TPD, dal punto di vista medico-scientifico, contengono disposizioni positive per i vapers. “Per la sicurezza dei consumatori – ha spiegato Polosa – la TPD rappresenta per il mondo del vaping un’importante possibilità di crescita perché spinge, esattamente come altri settori industriali, ad esempio, quello alimentare o  farmaceutico, ad introdurre precisi controlli di qualità che incrementano gli standard e la sicurezza di chi svapa. Per i consumatori, sapere cosa si inala è un punto di partenza fondamentale”. Da un punto di vista medico-scientifico, il prossimo step sarà quello di analizzare il rischio assoluto determinato dall’uso delle e-cig, rispetto al rischio relativo al fumo da sigaretta. “Fino ad oggi – ha spiegato il prof. Polosa – gli studi si sono concentrati sugli effetti dell’uso delle e-cig su ex fumatori, target che rappresenta il 98% dei vapers. La tendenza dei nuovi consumatori, invece, è quella di svapare senza essere mai stati prima fumatori: su di loro andranno realizzati studi sul rischio assoluto da uso di e-cig. Tuttavia, i dati pubblicati due giorni fa da Ash (Action on Smoking and Health) su The Guardian, indicano come la metà dei 3 milioni di vapers inglesi ha abbandonato completamente la sigaretta, utilizzando le e-cig”.

Domani, ultima giornata di Vapitaly, è interamente dedicata al business con l’ingresso riservato ai soli operatori del settore e un importante incontro di approfondimento e formazione tecnico-normativa. Alle 14.15 è in programma il convegno “TPD ai raggi X: obblighi, scadenze, divieti, sanzioni”.

Giancarlo Antonio Ferro, il nuovo membro del Comitato Scientifico esperto di legislazione antitabacco

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Il prof. Giancarlo Antonio Ferro, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Catania, è il nuovo membro del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle sigarette elettroniche.

Prof. Giancarlo Antonio Ferro

 

Esperto di problematiche costituzionali e di diritto europeo legato alla protezione dei diritti umani e ad aspetti di umanizzazione della medicina intensiva, negli ultimi anni ha preso parte attiva al gruppo di ricerca “La sigaretta elettronica: aspetti clinici e prospettive di regolazione”, coordinato e diretto dal Prof. Riccardo Polosa presso l’Ateneo catanese e che vede il coinvolgimento di profili multidisciplinari da più parti del mondo.

In tale settore, segnaliamo alcune delle pubblicazioni scaturite da studi a cui il prof. Ferro ha preso parte come esperto di legislazione antitabacco e di regolamentazione di sigarette elettroniche e prodotti a basso rischio espositivo.

 

Saitta D, Chowdhury A, Ferro GA, Nalis FG, Polosa R. A Risk Assessment Matrix for Public Health Principles: The Case for E-Cigarettes. Int J Environ Res Public Health. 2017 Mar 31;14(4).

Ferro G.A. (2014). Note minime sulla regolamentazione della sigaretta elettronica in Italia: aspettando la pronuncia della Corte costituzionale. AMBIENTEDIRITTO.IT, p. 1-10.

Saitta D, Ferro GA, Polosa R. Achieving appropriate regulations for electronic cigarettes. Ther Adv Chronic Dis. 2014 Mar;5(2):50-61.

 

 

UK: Oltre il 50% degli svapatori ha messo da parte la sigaretta

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E’ ufficiale: nel Regno Unito, 1.5 milioni di utilizzatori di e-cig hanno smesso definitivamente di fumare.

E’ questo il risultato che emerge da un recente sondaggio che è stato diffuso in questi giorni dal noto quotidiano londinese “The Guardian“. Si tratta di una ricerca online condotta da YouGov su un campione rappresentativo di 12.969 adulti.

Il numero di utilizzatori di sigaretta elettronica si è quadruplicato negli ultimi cinque anni – dice il sondaggio voluto da Action on Smoking and Health (ASH) – e tutti i fumatori che hanno intrapreso questo nuovo percorso lo hanno fatto per diminuire o smettere definitivamente di fumare”.

Proprio in Inghilterra, peraltro, nel 2015 un importante documento del Ministero della Salute ha stimato che lo svapo è per il 95% meno dannoso rispetto al fumo di sigaretta convenzionale.

Oggi in Inghilterra sono 2,9 milioni gli svapatori. Un numero decisamente in aumento ed anche entusiasmante, frutto di azioni politiche volte al raggiungimento degli obiettivi di sanità pubblica ma basato anche sulle numerose evidenze scientifiche che oggi popolano l’intero panorama della ricerca internazionale.

Di questi quasi 1.5 milioni di svapatori – dichiara ASH – almeno la metà ha smesso definitivamente di fumare, mentre la rimanente metà ha ridotto drasticamente il numero di sigarette fumate”. 

Il risultato del sondaggio – ha commentato il prof. Riccardo Polosa – è straordinario per le ricadute di salute pubblica. Purtroppo, molti, troppi fumatori pronti a passare allo svapo in Inghilterra non hanno intrapreso ancora questa strada perché non bene informati sul reale rapporto rischio/beneficio di questi prodotti. Il sondaggio infatti – spiega Polosa – racconta anche di una fetta importante di popolazione di fumatori che crede che la sigaretta elettronica sia tanto dannosa quanto quella convenzionale. Questo, purtroppo, oltre ad essere dovuto ad aspetti psicologici/motivazionali ben noti (in molti infatti si aggrappano a queste false motivazioni perché non abbastanza motivati a smettere) è anche dovuto al fatto che i media anglosassoni hanno dato ampio spazio a bufale diffuse ad arte su fantomatici rischi delle e-cig, senza mai approfondire i risultati positivi raggiunti nel campo della ricerca applicata allo svapo. Se riuscissimo ad ottenere una giusta e corretta comunicazione anche da parte di tutti i media, potremmo riuscire a modificare l’abitudine di migliaia di tabagisti e salvare altrettante vite umane

Caponnetto a New York per parlare di fumo e psicopatologia

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L’attività del Centro Antifumo del A.O. “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania atterra negli Stati Uniti.

Il prof. Pasquale Caponnetto, infatti, è stato ospite della City University e della Cornell University di New York per parlare di smoking cessation e per presentare le novità raggiunte in questo campo grazie alle ricerche condotti nei laboratori dell’Università degli Studi di Catania.

Durante la sua trasferta americana, Caponnetto ha presentato agli studenti delle due prestigiose università della City una importante ricerca sulle relazioni che intercorrono tra fumo e psicopatologia e ha spiegato loro quali sono le opportunità date dall’utilizzo della sigaretta elettronica sopratutto nei soggetti affetti da schizofrenia.