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Un nuova iniziativa a sostegno dello svapo dalla Commissione Europea

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Novità importanti dalla Commissione Europea. La Commissione ha appena registrato l’iniziativa di partecipazione pubblica intitolata: “Facciamo richiesta di una regolamentazione dello svapo più intelligente!

Il progetto andrà online dal 20 Febbraio 2019 sul sito dei “Diritti del diritto di iniziativa dei cittadini europei

L’obiettivo è quello di creare una legislazione su misura che distingua chiaramente i prodotti da svapo dai prodotti da tabacco e farmaceutici.

Gli organizzatori chiedono alla Commissione di: “garantire una nuova legislazione per i prodotti di vaping basata sul rispetto obbligatorio di norme di qualità, sicurezza e standard di produzione, insieme a pratiche di marketing responsabili che garantiscano la protezione dei giovani”.

Se l’iniziativa riceverà un milione di dichiarazioni a sostegno entro un anno dalla pubblicazione, da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà verificare entro tre mesi l’applicabilità della proposta.

La Commissione comunque può decidere se seguire o meno la richiesta e in entrambi i casi sarebbe necessario spiegarne il ragionamento.

Ricordiamo che a Marzo 2018, LIAF – Lega Italiana Anti Fumo insieme alla Commissione Europea ha organizzato a Bruxelles un incontro tematico proprio per sollecitare i parlamentari europei a valutare una proposta normativa più equa sull’uso di strumenti alternativi alla sigaretta convenzionale.

Per l’occasione il prof. Riccardo Polosa aveva dichiarato: “L’Unione Europea deve collaborare con la comunità scientifica per assicurare un approccio basato sulle evidenze scientifiche che promuova una strategia di riduzione del danno utile a raggiungere il bene dei cittadini europei. Si tratta di un’opportunità che l’Europa finora ha mancato e che è importante per combattere uno dei più seri problemi di salute pubblica”.

Sondaggio LIAF: Che ne pensi del divieto di fumo al volante? E del divieto di e-cig?

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Il codice della strada è in discussione in Commissione Trasporti. Dalla Camera potrebbe scaturire un nuovo testo, contenente diverse novità, tra le quali il divieto di fumare al volante.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo? E secondo voi il divieto dovrebbe comprendere anche l’utilizzo di ecig in auto?

Sara 50 anni (non fumatrice) Si ottimo. Sono figlia di padre morto per tumore polmoni che nella sua vita ha sempre fumato. Il fumo alla guida distrae e potrebbe causare danni anche all’abitacolo e alle persone. La distrazione può essere causa di incidenti. Si al divieto, per e-cig e per sigarette. 

Giovanni 42 anni  – (fumatore) Sono un fumatore e ritengo di avere la libertà di fumare quando e dove voglio !!!! 

Martina 22 anni –  (svapatrice) Il fumo alla guida potrebbe essere fonte di distrazione. Ma dipende dal tipo di sigaretta, poiché le sigarette elettroniche sono più semplici nel senso che non vi è la necessità di ciccare, cosa invece necessaria nelle sigarette tradizionali. In ogni caso, rimanendo in tema, non sono d’accordo all’abolizione del fumo alla guida.       

Deborah 45 anni (non fumatrice)Si sono d’accordo??.  Perché? Perché fumando si toglie la mano dal volante, e si possono causare incidenti stradali. 

Francesco 30 anni – (non fumatrice) Può essere pericoloso per la circolazione stradale, oltre al fatto che costituisce un reale rischio per la salute di chi guida e dei passeggeri. Per me, fumare quando si è alla guida può essere pericoloso allo stesso modo, o addiruttura ancora di più, come quando si utilizza il telefono cellulare.         

Alfredo 60 anni – (fumatore)In effetti è pericoloso fumare in macchina , ma è anche un modo per rilassarsi , guidando. Lo stesso si potrebbe dire se accanto hai una bella ragazza … ti distrai !!! Ecco la sigaretta per me è come avere una bella bionda accanto … Per favore lasciateci questa libertà … No non sono d’accordo !!!!

Stop al fumo quando si guida

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Niente più sigaretta mentre si guida. E’ stato presentato in queste ore in Commissione Trasporti a Montecitorio il disegno di legge firmato da Lega e M5S con le nuove regole del Codice della strada che introducono anche il divieto di fumo mentre si guida così da prevenire facili distrazioni ed incidenti.

Interpellata dalla nostra redazione, il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, Angela Foti (M5S) ha così risposto:

Ogni iniziativa volta alla riduzione del fumo é da considerarsi positiva.  Qualche anno fa, se ci avessero detto che non si sarebbe potuto fumare al ristorante non ci avremmo creduto eppure oggi é un divieto apprezzato da fumatori e non. Stessa cosa per le  automobili. Purtroppo le distrazioni alla guida provocano spesso incidenti quindi ben venga la discussione. In Sicilia, il governo ha proposto un testo che recepisce le linee guida nazionali per la protezione dei soggetti a rischio“.

Nel frattempo, l’Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana (rappresentato dall’assessore Ruggero Razza) ha predisposto una serie di iniziative in collaborazione con il CoEHAR – Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università di Catania che incideranno fortemente sulla prevenzione e sul controllo del tabagismo in tutto il territorio regionale.

Eurospin e LIAF: le video testimonianze di chi ha smesso di fumare

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Continua il progetto di collaborazione fra LIAF e l’azienda Eurospin Sicilia. Obiettivo principale: promuovere salute e benessere

Il più grande discount italiano, con oltre 1100 punti vendita in Italia, in questi ultimi due anni ha deciso di avviare un percorso di sensibilizzazione sul fumo di sigaretta convenzionale avvalendosi di professionisti del counselling antifumo specializzati LIAF.

Grazie alla collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania coordinato dal prof. Pasquale Caponnetto, è stato finora possibile avviare una serie di percorsi che hanno coinvolto circa 363 partecipanti, di cui circa 328 fumatori.

Il percorso si pone come obiettivo far smettere o ridurre di fumare i dipendenti dell’azienda e la rete di persone a loro più vicina.

Il gruppo di lavoro di LIAF ha fatto finora comprendere ai fumatori e non i rischi fumo-correlati, con particolare riferimento alle problematiche di salute che possono coinvolgere anche i familiari più stretti e incidere negativamente sulla loro capacità lavorativa e sulla qualità di vita.

Il percorso antifumo di Eurospin-LIAF, voluto dal Presidente Dott. Mion Matteo, è il primo di questo tipo in Italia; articolato in quattro incontri di quattro ore ciascuno, per ogni singolo gruppo coinvolto.

L’intervento integrato, sapientemente coordinato da Daniele Floresta, Responsabile Salute e Sicurezza di Eurospin Sicilia e Calabria, ha una componente medica supervisionata dal Prof. Venerando Rapisarda ed una componente psicologica supervisionata dal Prof. Pasquale Caponnetto.

“Stiamo motivando i fumatori e i non fumatori a volersi bene ed ad investire in maniera intelligente su se stessi, attraverso un cambiamento importante, smettere/ridurre di fumare” – ha affermato il Prof. Caponnetto.

“Organizzare gli incontri direttamente sul posto di lavoro, ci permette di coinvolgere anche fumatori che probabilmente non si sarebbero mai rivolti ad un Centro Antifumo. Inoltre, intervenendo anche su fumatori sani e giovani, miglioriamo l’efficacia della prevenzione, con ricadute positive anche in termini economici e sociali – ha affermato il Prof. Rapisarda”.

Di seguito una serie di video testimonianze di chi ha smesso di fumare grazie al progetto Eurospin e LIAF.

 

Influenti dello svapo – VIDEO INTERVISTA

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LIAF – Lega Italiana Anti Fumo apre uno nuovo spazio dedicato alle interviste nel mondo del vaping condotto dalla giornalista catanese Gabriella Finocchiaro.

Curiosità, approfondimenti, tendenze e novità saranno al centro delle nostre conversazioni con i protagonisti del settore del vaping e non solo.

Medicina e Salute sono sempre il filo conduttore di tutto perché per noi svapare è ridurre i danni e salvare vite umane.

Per il primo appuntamento abbiamo incontrato Nino Pellegrino, titolare di un club dello svapo di Mascalucia, in provincia di Catania.

Con lui abbiamo parlato di eventi, social network, gusti e aromi di tendenza per svapare seguendo la moda ma non solo.


Vaping e BPCO: il nuovo trend delle bufale scientifiche

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Se da un lato il vapagismo sembra rivivere un nuovo rinascimento, dall’altro c’è chi ancora tenta di remare contro senza esclusione di colpi. E’ un po’ quello che sta accadendo in queste ultime settimane in cui abbiamo assistito al trend delle bufale scientifiche con una proliferazione di notizie su nuovi studi riguardo i possibili danni respiratori derivanti dall’uso di sigarette elettroniche. 

Saranno vere? 

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Dependence condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università delle Hawaii si allude al rischio di contrarre malattia cronica ostruttiva del polmone (BPCO) e asma per gli utilizzatori di sigaretta elettronica.

Secondo gli autori, infatti, la comparsa di BPCO sarebbe tre volte più frequente in chi usa la e-cig rispetto a chi non la usa.

Ma la conclusione, probabilmente affrettata, alla quale sono arrivati gli autori non ha trovato accordo tra i più autorevoli scienziati del settore. 

Saranno vere? 

Lo scienziato Michael Siegel, docente della Boston University School of Public Health e membro del Comitato Scientifico Internazionale per la Ricerca sulle e-cig fondato dalla Lega Italiana Anti Fumo, in uno dei suoi recenti articoli su Tobacco Analysis, ha spiegato che la dimensione del campione usato per le analisi dello studio hawaiano è decisamente insoddisfacente: “Il dato shock di questo studio è che viene evidenziata un’associazione significativa di uso di sigaretta elettronica con BPCO tra i non fumatori,i ma non tra i fumatori”. E per Siegel “Questo ridicolo è ridicolo dato che è assodato che il fumo di sigaretta è un fattore di rischio primario per BPCO.” 

“Inoltre la dimensione su cui viene disegnata la conclusione – scrive – è talmente bassa che l’analisi è del tutto inaffidabile”. 

Peraltro, aggiunge oggi il prof. Riccardo Polosa direttore del CoEHAR – Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania: “Anche ammettendo un simile grado di pericolosità tra e-cigarettes e sigarette convenzionali, è fantasioso pensare che si possa sviluppare una BPCO in una arco di tempo così breve. Per un fumatore devono trascorrere mediamente 30-40 anni prima di sviluppare una BPCO. Sono preoccupato per i colleghi epidemiologici dello studio perché sembra che non abbiano chiari i concetti più elementari della fisiopatologia respiratoria”.

Se lo studio capitanato dal dott. Wills fosse realistico, aggiunge Polosa: “Oggi dovremmo avere un piccolo esercito in più di pazienti affetti da BPCO e cosi non è”. 

Come interpretare correttamente questi risultati?

“È noto che i fumatori che passano dalle sigarette convenzionali alle elettroniche possono avvertire alcuni sintomi come irritazione della gola e tosse secca riferibili a irritazioni dell’apparato respiratorio – ha aggiunto Polosa – si tratta di sintomi che spariscono con l’utilizzo regolare di elettroniche proprio a testimoniare che il tratto respiratorio umano crea risposte difensive quando viene esposto a stimoli aspecifici. Quindi lo studio Hawaiano dimostra semplicemente la stranota associazione tra iniziazione allo svapo e tosse secca irritativa, ma non BPCO!

L’aspetto più inquietante della vicenda sta nel fatto che la diffusione di queste bufale serve solo ad allontanare potenziali fumatori dalla possibilità di provare soluzioni più sicure e meno dannose.

Commissione Tecnica per gli Standard di Qualitá e Sicurezza delle E-cig. Prime norme tecniche in arrivo.

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“É una grande soddisfazione rilevare che la nostra prima norma tecnica – pubblicata dalla Commissione Europea lo scorso settembre – sia giá stata adotatta da ben 14 enti di normazioni europei” – è con questa affermazione che il prof. Riccardo Polosa ha introdotto i lavori del meeting annuale del tavolo tecnico CEN/TC 437 “Electronic cigarettes and e-liquids” tenutosi nei giorni scorsi a Milano.

Si tratta di un report tecnico che specifica esattamente cosa misurare nelle emissioni da sigarette elettroniche prima di metterle in commercio.

Polosa – nel suo ruolo di Presidente del gruppo di lavoro europeo CEN/TC437 dedicato alla definizione di requisiti e test per le emissioni provenienti dalle sigarette elettroniche – ha più volte sottolineato l’importanza strategica di dover stabilire in fretta le condizioni e i parametri degli strumenti necessari per una valutazione seria delle emissioni da e-cig.

L’incontro milanese ha sancito, in tal senso, la svolta definitiva e il raggiungimento di un ampio consenso dato che la norma sta venendo progressivamente adottata dai National Standard Bodies (n.d.r. i comitati di normazione a livello nazionale – per es. UNI per l ‘Italia).

La nuova norma tecnica (CEN/TR 17236:2018) elenca i costituenti da misurare nell’aerosol delle sigarette elettroniche e per ognuno di essi (carbonili, nicotina, metalli) dettaglia i metodi da utilizzare per attenersi a standard di qualità e sicurezza.

Una normazione equa e proporzionata con standard chiari e riconoscibili è indispensabile per garantire il consumatore e orientare la regolamentazione.

“I rischi per i consumatori possono essere affrontati solo richiedendo ai produttori di garantire la massima sicurezza e qualità dei prodotti – ha spiegato Polosa – oggi più che mai i consumatori hanno bisogno di verità e di certezze, non di bufale mediatiche”.

World Cancer Day: il monitoraggio del fenomeno non basta più

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Oggi è il World Cancer Day, la Giornata Mondiale contro il Cancro organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il primo passo per prevenire efficacemente lo sviluppo dei tumori è adottare uno stile di vita sano. E smettere di fumare è indispensabile.

Lo slogan del 2019 è: “I am and I will” 

“Chiunque tu sia, hai il potere di ridurre l’impatto del cancro per te stesso, per le persone che ami e per tutto il mondo. È tempo di prendere un impegno”.

Per il prof. Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania:

Adottare stili di vita sani, evitando le cattivi abitudini, è il primo passo per prevenire i tumori. In Italia nel 2018 si sono registrate più di 373.000 nuove diagnosi di tumore e questo dato è allarmante.

Il fumo e l’obesità sono cause modificabili della comparsa di alcuni tumori.

Il monitoraggio del fenomeno non basta più. Abbiamo il dovere di proporre soluzioni concrete soprattutto per coloro i quali importanti cambiamenti degli stili di vita risultano difficili. Smettere è vitale. Ancora più importante è smettere limitando l’incremento di peso come sta emergendo da studi recenti con le sigarette elettroniche. Proporre strumenti tecnologici alternativi è un approccio utile e innovativo per prevenire tumori“.





Ecig: un nuovo importante studio ne dimostra l’efficacia

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La ricerca compie un altro passo avanti importante e l’opportunità di un mondo senza fumo diventa ancora più vicina. Pubblicato, infatti, pochissimi giorni fa sul The New England Journal of Medicine (NEJM) uno studio che dimostra che le sigarette elettroniche sono lo strumento più efficace per smettere di fumare, meglio di altri prodotti come cerotti e gomme alla nicotina.  

Condotta in UK questa ricerca è stata finanziata dal National Institute for Health Research and Cancer Research UK. Ha visto coinvolti ben 886 fumatori che volevano smettere e a ciascuno di loro è stato assegnato, in modo casuale, o all’utilizzo di sigarette elettroniche o all’uso di terapie antifumo tradizionali a base di nicotina (es. cerotto). In ambedue i casi veniva associato un counselling antifumo per consentire una maggiore percentuale di successi.

Ai volontari di entrambi i gruppi è stato richiesto di partecipare ad almeno quattro incontri settimanali per verificare i loro progressi e affrontare le difficoltà, anche dal punto di vista psicologico. Periodicamente, i ricercatori hanno misurato la quantità di monossido di carbonio nell’aria esalata nel respiro dei partecipanti per misurare in modo più oggettivo i progressi nella riduzione del numero di sigarette fumate.

Il risultato è stato che il 18% di chi ha usato le e-cig ha smesso di fumare, mentre solo il 9,9% di chi ha usato le terapie antifumo tradizionali ha definitivamente abbandonato le sigarette convenzionali. 

Peter Hajek, autore principale dello studio e professore di psicologia clinica presso la Queen Mary University di Londra, intervenuto anche tra le pagine del New York Times, ha spiegato: “I professionisti della salute sono stati sempre riluttanti a raccomandare l’uso di sigarette elettroniche vista la mancanza di prove confermate da studi clinici randomizzati e controllati; i risultati di questo nostro studio possono contribuire ad una maggiore apertura dei medici nei confronti dell’uso di sigarette elettroniche”.

“Si tratta – commenta stamane Riccardo Polosa direttore del CoEHAR dell’Università degli Studi di Catania – di un risultato atteso. Già con il nostro studio ECLAT avevamo dimostrato 6 anni fa le potenzialità delle sigarette elettroniche come strumento per far smettere di fumare. La differenza sta nei numeri. Il gruppo del collega Peter Hajek riporta dati molto più lusinghieri dei nostri; questo è dovuto essenzialmente al fatto che gli autori anglosassoni hanno potuto utilizzare prodotti tecnologici più evoluti di quelli ‘primordiali’ impiegati nel nostro studio avviato nel lontano 2010. Nel futuro è quindi logico da aspettarsi un ulteriore miglioramento della validità di questi prodotti nella lotta al tabagismo>>

Grazie a questa nuova ricerca, inoltre, si testimonia nuovamente l’importanza della motivazione e del counselling psicologico. Elementi ampiamente condivisi e provati dagli studi condotti all’interno dei laboratori dell’Università degli Studi di Catania. “La motivazione e l’interesse a smettere sono infatti un elemento fondamentale quando si vogliono abbandonare le sigarette convenzionali” – ha concluso Pasquale Caponnetto, coordinatore del Centro Antifumo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

Salvador D’Alì: il premio per la miglior idea antifumo

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Education for a smoke free world” è il progetto realizzato in occasione della cerimonia inaugurale del CoEHAR (Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da fumo) che si è tenuta lo scorso 20 Dicembre presso l’Università degli Studi di Catania.

L’iniziativa, nata in collaborazione con l’Ateneo catanese e LIAF – Lega Italiana Anti Fumo, ha coinvolto tre istituti scolastici del territorio provinciale etneo per la presentazione delle migliori idee utili a combattere il fumo.

Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, è stato possibile selezionare tre gruppi di alunni che, dopo un intenso lavoro di gruppo, hanno realizzato tre diversi cortometraggi amatoriale di grande impatto comunicativo e sociale.

Protagonisti dei “video antifumo” sono stati gli stessi alunni, le famiglie e gli insegnanti, tutti intenti a presentare l’idea migliore per la sensibilizzazione contro il fumo di sigaretta convenzionale.

Riccardo Polosa insieme ai ragazzi delle scuole

Un progetto lodevole che è solo all’inizio. Coinvolgeremo tutti gli istituti scolastici italiani perché sono convinto che stimolando la creatività dei ragazzi possiamo ottenere dei grandi risultati. La naturalezza e l’entusiasmo che abbiamo riscontrato – ha detto il direttore del CoEHAR Riccardo Polosa – ci ha dimostrato che in realtà un cambiamento è possibile e la prevenzione è il primo passo da compiere“.

I ragazzi delle tre scuole coinvolte sono state premiati, al termine della cerimonia, con dei Bonus Cultura, ossia giornate dedicate alla scoperta di luoghi e tradizioni del territorio siciliano.

  • Mercoledì 30 Gennaio gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Antonio Bruno” di Biancavilla sono stati ospiti del CoEHAR per una giornata culturale nel centro storico di Catania che si è conclusa con la visita guidata alla mostra di Salvador D’Alì in scena al Castello Ursino di Catania. (Guarda il video)
  • Venerdì 8 Febbraio sarà invece la volta dell’Istituto Comprensivo Statale “Campanella/Sturzo” di Catania.
  • Ed infine, nel mese di Marzo gli studenti del Liceo Statale “F. De Sanctis” di Paternò trascorreranno una giornata sull’Etna alla scoperta dei percorsi naturali e paesaggistici del nostro vulcano grazie alla collaborazione con l’associazione Maremonti.
https://youtu.be/a5l7YQrhAaM
Premio CoEHAR – visita guidata alla mostra di Salvador D’Alì