“SMETTERE DI FUMARE E’ CONTAGIOSO” è lo slogan adottato quest’anno in occasione della settimana antifumo. L’obiettivo, ancora una volta è quello di sensibilizzare la popolazione perché si comprenda l’importanza della prevenzione dei tumori e delle malattie fumo-correlate e affinché si sostengano modelli comportamentali positivi per una società migliore liberata dal fumo di sigaretta.
31 maggio 2009: Giornata mondiale senza tabacco. Assistenza antifumo gratuita per una settimana
Paternita’ a Rischio – Sigarette Tossiche per gli Spermatozoi
Il gruppo di ricercatori dell’Università di Catania, in base ad una serie di dati ottenuti in laboratorio, ha dimostrato che il fumo di sigaretta può bloccare la motilità degli spermatozoi e non solo; il fumo è anche capace di alterare il DNA dello spermatozoo. Per arrivare a questa preoccupante conclusione i ricercatori hanno esposto spermatozoi contenuti in campioni di liquido seminale ottenuto da soggetti sani, non fumatori, a dosi crescenti di condensato di fumo per 3 e 24 ore. Il Prof. Aldo Calogero, coordinatore di questa ricerca, spiega che dalla combustione delle sigarette si sprigiona un fumo contenente una miscela di sostanze gassose e polveri particolarmente dannose per l’organismo, che una volta inalate passano in circolo per raggiungere tessuti e organi insieme con l’ossigeno che respiriamo. Lo scopo di questa ricerca era proprio quello di valutare gli effetti del fumo di sigaretta sulla funzione degli spermatozoi presenti negli organi genitali maschili. Dopo 24 ore di esposizione al condensato di fumo di sigaretta, gli spermatozoi risultavano del tutto immobili e con danni irreversibili al loro DNA.
Lo studio dell’universita’ di Siena ha invece dimostrato che in presenza di varicocele (una patologia varicosa che interessa il sistema vascolare del testicolo) il rischio di infertilita’ aumenta se si fumano piu’ di dieci sigarette al giorno. La ricerca ha esaminato due gruppi di pazienti con varicocele, suddivisi in fumatori e non. I risultati hanno mostrato che, nei pazienti che fumano dalle dieci sigarette in su, la combinazione dei due fattori, fumo e varicocele, peggiora la qualita’ del liquido seminale e riduce la motilita’ degli spermatozoi.
Questi studi dimostrano che il fumo di sigaretta può avere pesanti conseguenze sulla capacità dei fumatori di procreare. Un motivo in più per smettere.
31 maggio 2008: Giornata mondiale senza tabacco a Catania
Con questa finalità, è stato organizzato uno screening gratuito per i fumatori al fine di valutare il loro grado di dipendenza dalla nicotina e il livello di monossido di carbonio nell’aria espirata.
Il gazebo LIAF sarà allestito presso il centro commerciale Le Zagare (S.G. La Punta CT) dalle ore 9:30 alle 19:00 del giorno 31 Maggio 2008.
Un team composto dai medici del Centro per la Prevenzione e la Cura del Tabagismo e da volontari della LIAF offrirà assistenza a tutti i fumatori che ne faranno richiesta.
Questa importante iniziativa gode del patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Università di Catania, e delle principali aziende ospedaliere della città.
Italia: Paese modello nella lotta contro il fumo in Europa
In base alle statistiche europee infatti le malattie cardiovascolari sono state nel 2005 la causa del 42% dei decessi avvenuti nei paesi dell’Unione europea. In Italia, ogni anno, circa 240 mila persone muoiono per malattie cardiovascolari, con una incidenza di quattro decessi su 10.
Mentre in Italia, con la nuova legge, il numero dei fumatori si è ridotto del 18-14%, in Francia e Germania il numero di fumatori è stabile o in leggero aumento. Bisogna dire che per questo va anche lodata la serietà e il senso civico degli italiani, che fin da subito si sono adeguati alla legge in maniera rigorosa.
Ma la guerra alle ‘bionde’ non è tutto. “Per cercare di ridurre questi numeri – sottolinea Ferrari – oltre alla lotta al fumo è fondamentale intervenire sugli altri fattori di rischio, ma anche sviluppare e attuare strategie di promozione e prevenzione della salute del nostro cuore. E’ fondamentale ad esempio identificare precocemente i gruppi ad alto rischio e promuovere fin dalla più giovane età campagne educazionali che convincano ad abbracciare un corretto stile di vita”.
Soddisfatto della risoluzione adottata dall’Unione Europea il papà della legge italiana anti-fumo, l’ex ministro Girolamo Sirchia, che però accusa le istituzioni di aver diminuito i controlli sulla corretta applicazione della normativa. “Abbiamo fatto una legge che ha dato buoni frutti – spiega Sirchia – La normativa prevede sistematici controlli sulla sua corretta applicazione in tutti i luoghi interessati, e per questo quando ero ministro venivano stilati rapporti periodici. Ora invece, questi controlli non esistono più o sono assolutamente insufficienti”. E aggiunge: “spero veramente che il messaggio lanciato dall’Unione Europea aiuti a sensibilizzare anche le nostre istituzioni”.
31 maggio 2007: Giornata mondiale senza tabacco con LIAF
Con questa finalità, è stato organizzato uno screening gratuito per i fumatori al fine di valutare il loro grado di dipendenza alla nicotina e il livello di monossido di carbonio nell’aria espirata. Il camper della LIAF stazionerà per l’intera giornata del 31 Maggio nella centralissima Piazza Stesicoro di Catania ed un team composto da medici del Centro Antifumo Universitario dell’Ospedale Ascoli-Tomaselli e da volontari della LIAF offrirà assistenza a tutti i fumatori che ne faranno richiesta.
Questa importante iniziativa stata patrocinata dall’Istituto Superiore di Sanità (OssFAD), dal Comune e dalla Provincia di Catania, dall’Università di Catania, e dall’Azienda Ospedaliera Garibaldi – S.Luigi/S.Currò – Ascoli/Tomaselli.
Sponsor ufficiali dell’evento: Paipo, SensorMedics, Banco di Sicilia – Gruppo Capitalia, Rotary International, Assemblea Regionale Siciliana.
La Crociata Antifumo a Catania: analisi dei primi cinque anni
Tra percentuali che segnalano il preoccupante incremento della diffusione del fumo tra le donne, la drammatica evidenza che gli adolescenti usano sempre più di frequente il tabacco quale strumento di aggregazione sociale tra i pari grado (viene sottolineato in particolare il rischio registrato nella fascia di età tra i 10 e i 15 anni), ed i tristemente noti danni derivati da nicotina e derivati, si illustrano le iniziative della LIAF che già da diversi anni lotta per una società migliore liberata dal fumo di sigaretta. In particolare, il Prof. Polosa ha descritto un recente progetto di prevenzione socio-sanitaria incentrato sul ruolo attivo della famiglia come “struttura” capace di tutelare il diritto del minore a crescere in un ambiente domestico sano e non inquinato dal fumo di sigaretta.
Il pubblico in sala ha colto al volo il chiaro messaggio lanciato dal Prof. Polosa: quello che serve in una società soggiogata dalle apparenze è un modello. Purtroppo, chiarisce il Presidente LIAF, è penoso constatare che questi modelli comportamentali ideali risultano latitanti. Perché un fumatore dovrebbe accettare il consiglio di smettere da un medico a sua volta fumatore? Le cifre denunciano che in Italia la percentuale di medici che fuma risulta pari al 40%, percentuale che risulta di molto più elevata se confrontata con la percentuale di fumatori nel loro complesso. Questa denuncia è stata puntualmente suffragata dai risultati di una ricerca pubblicata lo scorso anno in collaborazione con la Prof.ssa Lidia Proietti dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Catania che ha valutato l’atteggiamento nei confronti del fumo di sigaretta in 2000 operatori sanitari di due importanti aziende sanitarie cittadine.
Ma accanto a medici che sottostimano i rischi del fumo ce ne sono altri che si impegnano quotidianamente a proteggere le generazioni future. Il Prof. Polosa e la sua equipe si avvalgono di collaborazioni con enti nazionali ed internazionali per aiutare coloro che (purtroppo) la nostra società non ha ancora imparato a riconoscere come malati ed hanno approntato strategie diversificate per affrontare con successo questi problemi. Queste sono illustrate nel dettaglio nel sito ufficiale della LIAF: www.liafmagazine.it
La LIAF vuole continuare a perseguire finalità dirette alla prevenzione e alla identificazione precoce di patologie correlate al fumo di sigaretta attraverso programmi che promuovono la ricerca scientifica e l’educazione del pubblico. Ma per essere più efficaci servono leggi, accordi di cooperazione, e finanziamenti. A conclusione della sua conferenza il Presidente LIAF ha invitato i soci del Rotary Etna Sud-Est ed il loro Presidente Maurizio Passanisi a sottoscrivere e co-finanziare la prossima grande iniziativa antifumo cittadina prevista in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco prevista per il 31 Maggio 2007.
Il pubblico ha manifestato il suo interesse con un dibattito conclusivo che è durato a lungo e che ha sancito la promessa di una stretta e duratura collaborazione tra LIAF e Rotary Club.
Sigarette light e tumore del polmone: qual è la verità
Pertanto la riduzione del contenuto di catrame al di sotto dei 15 mg (tipica della sigaretta “light”), che negli anni ’80 era stata massicciamente pubblicizzata quale soluzione ai danni derivanti dal fumo di sigaretta, non determina alcuna riduzione del rischio di tumore al polmone. Piuttosto, la riduzione dei livelli di catrame (e di nicotina) nelle sigarette “light” ha provocato una modifica nelle modalità di inalazione del fumo e di presentazione dei tumori polmonari. Con le sigarette “light” i fumatori per sedare la propria dipendenza da nicotina sono stati spinti ad aspirare più profondamente il fumo di sigaretta e le localizzazioni tumorali si sono spostate dai grossi bronchi alle diramazioni più periferiche. Si è ipotizzato che con aspirazioni più profonde del fumo fino alla periferia dei polmoni sia aumentato il numero delle localizzazioni periferiche del tumore. In ogni caso, questa differente localizzazione dei tumori non ha ricadute a livello di prognosi, che rimane comunque infausta.
Possiamo pertanto concludere una cosa già comunque nota, fumare è un danno irreversibile per la salute. Si può decidere se ammalarsi con sigarette light o normali tanto non esiste una sigaretta poco dannosa rispetto ad un’altra. Già da tempo d’altra parte non viene più riportata la dicitura di sigaretta “light” o super “light” perché che il rischio potesse essere uguale, anche sulla scorta dei recenti studi pubblicati, da sospetto è diventata certezza. Molti preferiscono magari credere che sia ancora un dato non confermato, speriamo che queste poche cifre riportate insinuino qualche dubbio in più e che le sigarette forti o leggere vengano considerate per quello che realmente sono: un rischio.
Legge Sirchia: il parere del Ministro Livia Turco
Tuttavia, la finalità ultima di una legge contro il fumo è quello di portare ad un miglioramento della qualità di vita non solo di coloro che sono vittime passive del fumo di sigaretta ma anche degli stessi fumatori inducendoli a smettere per salvaguardare la loro salute. Purtroppo sottolineare che il fumo è causa di morte non basta, i dati sulla mortalità legata al fumo di sigaretta non convincono, le scritte intimidatorie sul pacchetto non sono sufficienti.
Gli adolescenti risultano particolarmente insensibili a questi messaggi. A tale proposito, il ministro Turco ha chiesto la collaborazione del ministro della Pubblica Istruzione Fioroni per avviare una campagna di educazione alla salute nella scuola. L’obiettivo è rendere i giovani ed i giovanissimi consapevoli dei rischi del fumo di sigaretta e far vedere loro che ci sono modi diversi dalla sigaretta per divertirsi. Inoltre, sulla scia delle recenti direttive dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), si vuole introdurre in Italia (come già sta avvenendo in Gran Bretagna) il divieto di vendita di sigarette ai minori di 18 anni.
Il nuovo corso alla lotta contro il fumo, promette il ministro Turco, non sarà costellato da ulteriori divieti ma da alleanze strategiche come quelle con il mondo del lavoro. Si profila un programma governativo di incentivi ad aziende (sull’esempio di quanto accade nel gruppo Luxottica che mette a disposizione dei propri dipendenti programmi aziendali antifumo) che sostengono con programmi dedicati i dipendenti che vogliono smettere di fumare.
Il ministro Turco promette maggiore attenzione delle Istituzioni per una puntuale e uniforme applicazione della legge antifumo, per la promozione di centri specializzati nella diagnosi e cura del tabagismo. In particolare, gli interventi sul sistema sanitario devono essere integrati con il coinvolgimento attivo e responsabile dei medici di famiglia e con l’attivazione di incentivi sanitari per il fumatore che voglia smettere (es. rimborsabilità dei farmaci antifumo e prestazioni gratuite o con un ticket ridotto).
Dato che la rinuncia alla sigaretta è ardua per la gran parte dei fumatori, la promozione ed il potenziamento dell’attività dei centri antifumo presenti sul territorio nazionale risulta necessaria in questi casi al fine di fornire interventi più specifici e prestazioni sempre più qualificate. Siamo pertanto grati al Sig. ministro della Salute, dichiara il Presidente della LIAF – Prof. Riccardo Polosa, per la sua manifesta volontà di prendere misure serie per una efficace lotta contro il fumo.
31 maggio 2006: giornata mondiale senza tabacco
Con questa finalità, è stato organizzato uno screening gratuito per i fumatori al fine di valutare il loro grado di dipendenza alla nicotina e il livello di monossido di carbonio nell’aria espirata. Il camper della LIAF ha stazionato per l’intera giornata del 31 Maggio nella centralissima Piazza Stesicoro di Catania ed un team composto da medici del Centro Antifumo Universitario dell’Ospedale Ascoli-Tomaselli e da volontari della LIAF ha offerto assistenza a quasi 400 fumatori che ne hanno fatto richiesta.
Questa importante iniziativa stata patrocinata dall’Istituto Superiore di Sanità (OssFAD), dal Comune e dalla Provincia di Catania, dall’Università di Catania, e dall’Azienda Ospedaliera Garibaldi – S.Luigi/S.Currò – Ascoli/Tomaselli. Sponsor ufficiali dell’evento: Paipo e SensorMedics.
Fumo e impotenza
La seconda indagine e’ stata effettuata in Australia su oltre 8000 uomini di eta’ compresa tra i 16 ed i 59 anni. Anche in questo caso, risulta che i fumatori riferiscono problemi di erezione piu’ frequentemente rispetto ai non fumatori. E questi problemi risultano essere tanto più frequenti quanto maggiore è il numero di sigarette fumate al giorno. Gli esperti hanno stimato che gli uomini che fumano fino a 20 sigarette al giorno hanno il 24% di probabilità in più rispetto ai non fumatori di incontrare difficoltà a mantenere un’erezione. Coloro che invece fumano oltre un pacchetto di sigarette nelle 24 ore hanno un rischio di impotenza del 39% più elevato rispetto ai non fumatori.
Questi studi, segnalano una forte associazione tra fumo e impotenza, associazione che diventa più forte al crescere del numero di sigarette fumate. Tuttavia non sono in grado di spiegarne il nesso causale. Probabilmente il fumo di sigaretta esercita un effetto dannoso a livello vascolare nell’organo di riproduzione maschile riducendone il flusso sanguigno. E’stato dimostrato che smettere di fumare migliora la perfusione di diversi organi e tessuti. Inoltre, il fumo di tabacco sembra avere anche effetti dannosi diretti nei confronti del tessuto erettile del pene. L’elasticità del tessuto erettile e quindi la sua capacità di dilatarsi sembra diminuire sensibilmente nei forti fumatori, che spesso hanno una erezione molto meno duratura.
Pertanto, per tutti i fumatori con disfunzione erettile, smettere di fumare rappresenta la prima forma di terapia. La prospettiva di migliorare le proprie prestazioni sessuali costituisce una fortissima motivazione a smettere e va illustrata sistematicamente a tutti i fumatori uomini.