martedì, Giugno 17, 2025
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Gran Bretagna: una relazione rivela che l’uso dei farmaci per smettere di fumare non aumenta le possibilità di successo

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La notizia eclatante però è che non vi è differenza in termini di astinenza dal fumo di sigaretta tra chi smetteva con l’aiuto dei farmaci antifumo (es. cerotti, buproprione, e vareneclina) e quelli che non ne facevano uso. Valutando il grado di successo dopo 4 settimane di astinenza dal fumo, risulta che il 49.6% ha smesso grazie alla somministrazione di terapia farmacologica antifumo e il 50,4% ha smesso di fumare solo con il supporto consultivo di medici esperti in cure antitabagiche. Sulla base di questi dati quindi, l’utilizzo di farmaci per ridurre i sintomi astinenziali, non ha apportato benefici significativi. Questi dati sono in netto contrasto con quanto emerge dagli studi clinici controllati.
Negli ultimi dieci anni si è registrato comunque un aumento della prescrizione dei farmaci per smettere di fumare, la percentuale è infatti aumentata dall’84% del 2001 al 93% del 2011. Nonostante ciò, però la percentuale di fumatori che ha smesso è diminuita dal 53% del 2001 al 49% del 2011.
Tuttavia questi dati non devono scoraggiare l’utilizzo dei farmaci antifumo in quanto nella pratica clinica il loro impiego può trovare utile applicazione a seconda della storia clinica e della predisposizione del tabagista. La personalizzazione delle cure è la via giusta da seguire.
Ulteriori commenti sono disponibili sul blog http://tobaccoanalysis.blogspot.it/

Studio clinico su sigaretta elettronica Categoria: la CBS dedica un servizio

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Justin King si concede un tiro durante la pausa pranzo. Ma non fuma più sigarette normali. Adesso usa sigarette elettroniche che gli hanno permesso di smettere dopo una dipendenza lunga 18 anni.
“Non mi sentivo bene, ero sovrappeso, fumavo due pacchi di sigarette al giorno”, racconta King.
Le sigarette elettroniche funzionano a batterie; alcune di queste trasformano la nicotina in vapore da inalare invece che da fumare.
Un recente studio italiano ha evidenziato che le sigarette elettroniche hanno aiutato i fumatori a ridurre della metà il numero di sigarette. E molti hanno smesso definitivamente.
“Io credo che possa rappresentare uno strumento rivoluzionario dal punto di vista della salute pubblica”, sostiene il Dr. Riccardo Polosa, responsabile del progetto di ricerca condotto in Italia.
Ma non tutti ne sono convinti. Alcuni gruppi sostengono che ci sia bisogno di ulteriori studi sui rischi potenziali delle sigarette elettroniche, visto che contengono sostanze chimiche tossiche che possono causare il cancro.
“Non si dovrebbe inalare qualcosa nei propri polmoni finché non è stato dimostrato che è sicuro”, dichiara Erika Sward dell’Associazione Americana del Polmone.
Mentre centinaia di siti web vendono sigarette elettroniche fornite di cartucce ai più svariati sapori, gruppi come l’Associazione Americana del Polmone temono che esse possano creare dipendenza o spingere verso l’utilizzo di altri prodotti a base di tabacco. Questi gruppi richiedono una regolamentazione da parte della Food and Drug Administration.
“Dobbiamo prima di tutto capire cosa stanno inalando i consumatori quando usano questi prodotti, qual è l’impatto sulla loro salute”, sostiene la Sward.
I produttori insistono: le sigarette elettroniche sono una valida alternativa per fumare senza rischi per la salute.
Per King, è stata una scelta facile. “Io credo che mi abbia salvato la vita”, afferma.
Questo ex-fumatore dichiara che le sigarette elettroniche l’hanno aiutato a respirare più facilmente.

Calcio Catania: progetto di sensibilizzazione antifumo

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 Il progetto “Primi calci al fumo” vincitore del premio nazionale Uliveto e SIMI, Società Italiana di Medicina Interna dedicato allo sport, ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tabagismo dei bambini tra 5 e 10 anni della Scuola Calcio Catania, con l’intento di influenzare i genitori a smettere di fumare.
Il progetto di ricerca ha previsto diversi incontri con oltre 100 bambini accompagnati dai genitori presso il Calcio Catania, sono state distribuite brochure informative dell’OSSFAD, l’Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità; ai genitori verrà dataquindi la possibilità di seguire un percorso antifumo presso il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, Az. Osp. Policlinico- V. Emanuele.
<<Poter sviluppare il progetto “Primi calci al fumo” grazie all’importante iniziativa della SIMI e Uliveto è una valida occasione per fare prevenzione antifumo ai giovanissimi – afferma il Prof. Riccardo Polosa direttore del Centro Antifumo dell’Università di Catania e responsabile scientifico LIAF – e indurre i genitori a smettere>>.
<<Attuare una campagna di sensibilizzazione sui danni del fumo di sigaretta sia passivo che attivo, associandola ad uno sport nazional popolare e divertente come il calcio è un’opportunità unica – afferma il Dott. Davide Campagna che ha ritirato il premio al Congresso SIMI>>.
LIAF Lega Italiana Antifumo
Ufficio Comunicazione Dott.ssa Gabriella Papale

Progetto Ospedali Liberi dal Fumo

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 Campagna Antifumo: il Policlinico G. Rodolico di Catania crea un programma per aiutare i dipendenti a smettere di fumare
In occasione della Giornata Internazionale Antifumo, indetta dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per il 31 maggio, il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele di Catania, in collaborazione con LIAF, Lega Italiana Antifumo, lancia il progetto “Policlinico Smoke Free” nel presidio Gaspare Rodolico.
Il progetto verrà presentato dal Prof. Riccardo Polosa, mercoledì 30 maggio nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina, via S. Sofia 78, dalle ore 8.30, dove medici specialisti spiegheranno le strategie migliori per smettere di fumare, ridurre i danni e valutare le patologie fumo correlate.
L’obiettivo del progetto è dare un aiuto concreto per smettere di fumare ai dipendenti, medici, infermieri, personale amministrativo oltre che ai pazienti che potranno cosi’ effettuare gratuitamente visite antifumo.
Il Policlinico G. Rodolico, attraverso questa campagna di sensibilizzazione, si fa promotore e punto di riferimento per l’intera comunità di uno stile di vita più sano.
A presentare l’evento la giornalista RAI Antonella Gurrieri e il Direttore Telejonica Rete8 Valeria Maglia.
Approfondimenti:
La dipendenza tabagica è una malattia cronica recidivante e come tale va affrontata da medici esperti con cure mirate. I benefici che si ottengono dallo smettere di fumare sono immediati e apportano miglioramenti all’intero corpo umano come l’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, riproduttivo, muscolare oltre ad un benessere psicologico. La disassuefazione da fumo di sigaretta è una pratica sanitaria non ancora svolta pienamente dai medici italiani e poco conosciuta dalla società.
Il Progetto “Policlinico Smoke Free” nasce infatti dall’esigenza di formare medici specialisti per una cooperazione sanitaria che miri al benessere olistico del paziente e a fornire un servizio di smoking cessation per l’intera comunità.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità ad oggi in Italia il numero di fumatori supera i 12 milioni, e nonostante le leggi restrittive il numero tende ad aumentare. Secondo l’Indagine EQUIPP i fumatori intenzionati a smettere non trovano il giusto supporto medico.
Inoltre la visita medica o il ricovero, sono momenti in cui il paziente ha una reale paura sul suo stato di salute e pertanto possono essere un’ottima occasione per invogliarlo a smettere di fumare.
A questo link è possibile trovare una lista dei centri antifumo.

Progetto Ospedali Senza Fumo

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In occasione della Giornata Internazionale antifumo che si svolgerà il 31 maggio, promossa in tutto il mondo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo (Cpct) dell’Università di Catania e dell’Azienda ospedaliera universitaria “Policlinico Vittorio Emanuele” di Catania (Ove), lancia il progetto “Policlinico Smoke Free” nel presidio Gaspare Rodolico.
L’iniziativa – realizzata in collaborazione con l’Ufficio Urp e Comunicazione del Policlinico universitario e con il contributo della Lega italiana Antifumo (Liaf) – è stata presentata dal prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico del progetto insieme al dott. Pasquale Caponnetto, mercoledì 30 maggio nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina dell’Università di Catania.
Nel corso dell’incontro diversi medici specialisti hanno spiegato le strategie migliori per smettere di fumare, ridurre i danni e valutare le patologie fumo correlate.
«L’obiettivo del progetto – ha spiegato il prof. Polosa – è dare un aiuto concreto per smettere di fumare ai dipendenti, medici, infermieri, personale amministrativo, oltre che ai pazienti del Policlinico supportandoli attraverso visite gratuite con medici e psicologici esperti che sapranno consigliare il percorso terapeutico migliore. Ogni medico potrà inoltre avvalersi della consulenza antitabagica del Cpct per inquadrare in modo olistico i pazienti, riducendo e prevenendo i danni fumo correlati che interagiscono con altre patologie. Il Policlinico Gaspare Rodolico, attraverso questa campagna di sensibilizzazione, si fa quindi promotore e punto di riferimento per l’intera comunità di uno stile di vita più sano».
Secondo l’Istituto superiore di Sanità, infatti, il numero di fumatori in Italia supera i 12 milioni. La dipendenza tabagica è una malattia cronica recidivante e come tale va affrontata da medici esperti con cure mirate. I benefici che si ottengono dallo smettere di fumare sono immediati e apportano miglioramenti all’intero corpo umano come l’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, riproduttivo, muscolare oltre ad un benessere psicologico. La disassuefazione da fumo di sigaretta è una pratica sanitaria non ancora svolta pienamente dai medici italiani e poco conosciuta dalla società.
Il progetto “Policlinico Smoke Free” nasce dall’esigenza di formare medici specialisti per una cooperazione sanitaria che miri al benessere olistico del paziente e a fornire un servizio di smoking cessation per l’intera comunità. Inoltre la visita medica o il ricovero, sono momenti in cui il paziente ha una reale paura sul suo stato di salute e pertanto possono essere un’ottima occasione per invogliarlo a smettere di fumare

 

Calcio Catania: progetto di sensibilizzazione antifumo

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Il progetto “Primi calci al fumo” vincitore del premio nazionale Uliveto e SIMI, Società Italiana di Medicina Interna dedicato allo sport,  ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tabagismo dei bambini tra 5 e 10 anni della Scuola Calcio Catania, con l’intento di influenzare i genitori a smettere di fumare.
Il progetto di ricerca ha previsto un incontro con oltre 100 bambini accompagnati dai genitori presso il Calcio Catania,  sono state distribuite brochure informative dell’OSSFAD, l’Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità; ai genitori verrà dataquindi  la possibilità di seguire un percorso antifumo presso il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, Az. Osp. Policlinico- V. Emanuele.
<<Poter sviluppare il progetto “Primi calci al fumo” grazie all’importante iniziativa della SIMI e Uliveto è una valida occasione per fare prevenzione antifumo ai giovanissimi – afferma il Prof. Riccardo Polosa direttore del Centro Antifumo dell’Università di Catania e responsabile scientifico LIAF – e indurre i genitori a smettere>>.
<<Attuare una campagna di sensibilizzazione sui danni del fumo di sigaretta sia passivo che attivo, associandola ad uno sport nazional popolare e divertente come il calcio è un’opportunità unica – afferma il Dott. Davide Campagna che ha ritirato il premio al Congresso SIMI>>.

U-BIOPRED: Pazienti con asma severa screening per cure migliori

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L’asma è uno dei principali problemi sanitari in tutto il mondo. Non tutti i tipi di asma sono gli stessi,
mentre le cure spesso adottano un approccio uniforme, che non sempre funziona in modo ottimale.
«Nella maggior parte dei casi, i sintomi dell’asma severa possono essere gestiti, ma per circa 1,2 milioni
di persone in Europa gli approcci terapeutici attuali non sono adeguati – afferma il prof. Riccardo Polosa, responsabile dello studio “Ubiopred” – il progetto ha infatti l’obiettivo di migliorare le attuali opzioni di trattamento e per far ciò abbiamo bisogno di volontari che soffrono di asma severa e che possono dare un contributo alla ricerca scientifica». I pazienti potranno così partecipare allo studio clinico europeo U-biopred che indaga vari aspetti della patologia asmatica. I volontari potranno sottoporsi a tre differenti visite in un periodo di
tre-sei mesi, durante le quali verrà valutato il loro stato di salute l’eventuale presenza di allergie, la funzione polmonare, il livello di infiammazione e il patrimonio genetico.
Chi volesse prenotare una visita può telefonare allo 0953781583 o inviare una mail [email protected].
L’immagine è di Marije Kootstra, vincitrice dell’art contest U-BIOPRED.

Vota il Progetto LIAF con l’Università di Oxford

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INTRODUCTION
With approximately 5 million tobacco-related deaths annually, tobacco smoking is the leading cause of preventable premature mortality in the world (1). According to a recent survey (2), one of the basic problems of anti-smoking centers in Italy and also in Europe, is the low number of entrances, despite the high number of smokers present. As evidenced by recent international studies (3,4), the use of media campaigns, could be useful to increase the knowledge on medical and scientific activities in the antitabagic field. However, while we know the positive effects of these campaigns in promoting healthy behaviour and the raised awareness on smoking damages, nothing is known about the effects of media campaigns aimed to prompt smokers to start smoking cessation program with physicians. Indeed, if the smoking damages and the need to stop, are socially recognized concepts, the physician’s antismoking activities to help people to cure tobacco addiction, aren’t known (5).
OBJECTIVE
A communication plan, dedicated to Tobacco Prevention and Treatment Center of Catania University, has been realized. In the course of 2011, the most interesting activities of CPCT, were selected to create an information profile for the public and for the media through the launch of press releases, locally, nationally and internationally, with publication and dissemination of related news on TV, newspapers and Internet also on social networks and forums. Media campaigns have been built to increase the number of accesses to the antismoking center, increase the number of people wanting to stop smoking and raising the level of knowledge of the CPCT, up to now in decline as evidenced by a survey (1).
METHOD
To test the impact of communication campaigns, we compared the number of accesses to the center within 15 days after the press release launch, compared to periods in which no dissemination activities were done and no media published related news. During 2011, six campaigns about center’s activities were launched.
MEDIA CAMPAIGN
20/January/11
A press release on the ECLAT project, about the first clinical study in Europe on efficacy and safety of electronic cigarettes, was made. The campaign caused an increase of 57 new members to the antismoking center, in comparison to 7 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=24-electronic-cigarettes-hel…
Press review: https://www.liafmagazine.it/rassegna_stampa.php?s=rassegna&page=9
http://www.youtube.com/watch?v=15I6-HSizOM&feature=youtube_gdata_player
20/March/11
A press release concerning the awarding of the GRAND on nicotine dependence research for smokers with diabetes (Diasmoke), was launched bringing 16 new members in comparison to 7 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=2-progetto-diasmoke-l-italia…
Press review: http://www.ilfarmacistaonline.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo…
06/April/11
A press release about the clinical study conducted in collaboration with local pharmacies about smoking and osteoporosis, was spread bringing 14 new members in comparison to 6 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=17-osteoporosi-fumo-e-depres…
Press review: http://www.agendabda.unict.it/open_page.php?sez=articolo&id=5632
30/May/11
A press release regarding local and regional initiatives for Antismoking World Day 2011, was sent bringing 47 new members, in comparison to 7 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=14-no-tobacco-day-31-maggio-…
Press review: http://www.italia-news.it/salute-c13/giornata-mondiale-senza-tabacco–i-…
10/September/11
A press release, concerning the preliminary results of ECLAT study published on international journals, was launched bringing 19 new members to CPCT, in comparison to 11 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=19-le-sigarette-elettroniche…
Press review: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_i…
20/October/11
A press release, about two anti-smoking projects, one aimed at employees of a factory in Catania and another for the parents of children from soccer schools, who are smokers, was made bringing 46 new members in comparison to 8 in the neutral period.
Press release: https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=8-medicina-dello-sport-liaf-…
https://www.liafmagazine.it/comunicato.php?id=26-progetto-pfizer-azienda-s…
Press review: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1NGL_4EcYaY#!
http://www.controcampus.it/2011/10/unict-medicina-dello-sport/
The media campaign was realized in collaboration with LIAF, Italian No smoking association. https://www.liafmagazine.it/index.php
CONCLUSION
These communication campaigns have created greater awareness of the CPCT of Catania University and its services and has allowed an increase in the number of smoker to the center in 2011, compared to the average of the smoker arrived in the center since 2002 (year of creation of the center) to 2010. In 2011, 286 smokers have been treated compared to the average of 187.66 persons per year refering to the years 2002-2010.
These data suggest that the planning and the use of a targeted communication campaign, may be useful to increase the knowledge of the anti-smoking center, fostering successful activities and initiatives undertaken and enticing a greater number of smokers motivated to undertake a process of smoking cessation. This process is it also easily transferable and applicable to other centers, because every University or Hospital have a communication and press office that can do it.

Fumatori incalliti: sigarette elettroniche efficaci per smettere

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L’Italia pubblica sul Journal of Medicine Case report (Bmj) i primi risultati al mondo ottenuti con le sigarette elettroniche su fumatori ostinati
I ricercatori del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, diretti dal Prof. Riccardo Polosa e dal dott. Pasquale Caponnetto hanno pubblicato per primi al mondo un “report” sul Journal of Medicine Case Report (gruppo BMJ), riguardante il successo ottenuto con le sigarette elettroniche nel far smettere di fumare fumatori incalliti.
I forti fumatori erano segnati da una elevata dipendenza da nicotina, con oltre 30 sigarette fumate al giorno, ed erano stati ripetutamente trattati per anni in centri di eccellenza per la cura del tabagismo con farmaci, cerotti alla nicotina e tecniche psicologiche, ma con scarso successo, alternando cosi’ periodi di astinenza e ricadute. Questi fumatori, mediante l’uso di comuni sigarette elettroniche (Categoria™, Arbi Group) con cartucce contenenti nicotina, sono riusciti a ridurre l’uso delle “bionde” e a smettere completamente anche fino a 6 mesi.
I ricercatori sostengono che il successo ottenuto in questi fumatori, che hanno ridotto da 30 a zero il numero di sigarette fumate al giorno, è conseguenza di una delle caratteristiche intrinseche delle sigarette elettroniche che è quella di essere capaci di riprodurre la gestualità tipica del fumatore.
I risultati di questo report intitolato dal titolo “Successful smoking cessation with electronic cigarettes in smokers with a documented history of recurring relapses: a case series” (http://www.jmedicalcasereports.com/content/5/1/585/abstract) necessitano di studi approfonditi e si aggiungono all’importante sperimentazione clinica pubblicata dallo stesso team dell’Universita’ di Catania, su BMC Public Health (http://www.biomedcentral.com/1471-2458/11/786) dove si dimostra che nel 55% dei casi i partecipanti hanno ridotto o eliminato la dipendenza di tabacco grazie all’utilizzo delle sigarette elettroniche.

Fumatori incalliti: sigarette elettroniche efficaci per smettere

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I ricercatori del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, diretti dal Prof. Riccardo Polosa e dal dott. Pasquale Caponnetto hanno pubblicato per primi al mondo un “report” sul Journal of Medicine Case Report (gruppo BMJ), riguardante il successo ottenuto con le sigarette elettroniche nel far smettere di fumare fumatori incalliti.
I forti fumatori erano segnati da una elevata dipendenza da nicotina, con oltre 30 sigarette fumate al giorno, ed erano stati ripetutamente trattati per anni in centri di eccellenza per la cura del tabagismo con farmaci, cerotti alla nicotina e tecniche psicologiche, ma con scarso successo, alternando cosi’ periodi di astinenza e ricadute. Questi fumatori, mediante l’uso di comuni sigarette elettroniche (Categoria™, Arbi Group) con cartucce contenenti nicotina, sono riusciti a ridurre l’uso delle “bionde” e a smettere completamente anche fino a 6 mesi.
I ricercatori sostengono che il successo ottenuto in questi fumatori, che hanno ridotto da 30 a zero il numero di sigarette fumate al giorno, è conseguenza di una delle caratteristiche intrinseche delle sigarette elettroniche che è quella di essere capaci di riprodurre la gestualità tipica del fumatore.
I risultati di questo report intitolato dal titolo “Successful smoking cessation with electronic cigarettes in smokers with a documented history of recurring relapses: a case series” necessitano di studi approfonditi e si aggiungono all’importante sperimentazione clinica pubblicata dallo stesso team dell’Universita’ di Catania, su BMC Public Health3, dove si dimostra che nel 55% dei casi i partecipanti hanno ridotto o eliminato la dipendenza di tabacco grazie all’utilizzo delle sigarette elettroniche.