La review si è concentrata sull’analizzare le terapie comportamentali più importanti per i percorsi di cessazione, ovvero il metodo delle 5A, la terapia cognitivo-comportamentale, il colloquio motivazionale, la gestione della contingenza, l’health coaching e il counselling. Su un totale di 1615 studi analizzati sia nella struttura che nei risultati, è emerso che solo 8 rientravano perfettamente nel campo di indagine (3 per il metodo delle 5A, 4 per quello dell’intervista motivazionale e 1 per il counselling). Un gap che dimostra come un certo numero di
I risultati vengono sintetizzati in oltre 50 raccomandazioni, che indagano i trend sull’uso del tabacco combusto e dei prodotti per lo svapo, i diversi effetti sulla salute delle persone che fumano, svapano o non fanno nessun uso di tabacco, i dilemmi di etica legati all’uso delle ecig, il danno ambientale e il ruolo dell’industria nella diffusione e regolamentazione delle sigarette elettroniche.
A meno che non riescano a eliminare queste possibili spiegazioni, e al momento non possono, gli autori non dovrebbero nemmeno cominciare a parlare di nesso di causalità. Questi atteggiamenti poco seri minano la credibilità’ della comunità’ scientifica e spaventano inutilmente la popolazione.
"Sebbene l'intenzione di contrastare la crescente epidemia di fumo tra la popolazione sia lodevole, il divieto sui prodotti privi di combustione sta sollevando preoccupazioni. È dimostrato che questi prodotti sono molto meno dannosi delle sigarette: insieme alle sigarette elettroniche, ai vari aromi e ad altri prodotti contenenti nicotina, come le bustine, sono stati cruciali nell'aiutare milioni di fumatori a smettere. Il disegno di legge sta creando un pericoloso precedente di disparità nella legislazione nei diversi gruppi sociali e rischia di essere applicato ad altri prodotti meno dannosi che sono stati cruciali nel combattere il fumo", ha dichiarato Michael Landl, direttore della World Vapers Alliance.
La norma riguarda indiscriminatamente tutti i prodotti del tabacco, dalle classiche sigarette, alle pipe, ai sigari, ai prodotti a tabacco riscaldato e include anche le sigarette elettroniche, prevedendo una sanzione di 100 euro per chi non la rispetta, salvo che la decisione di fumare non avvenga con il consenso dei vicini.
In Australia, la stretta sui prodotti per il vaping non lascia dubbi sulla direzione che il governo ha deciso di perseguire: dopo le strette di gennaio e marzo 2024, arriva un ulteriore emendamento alla Therapeutic Goods and Other Legislation Amendment Bill 2024, la cosiddetta Riforma sul vaping che andrebbe a inasprire la commercializzazione, la produzione e l'importazione dei prodotti per lo svapo non terapeutici e monouso.
Jeffrey Zamora, Presidente di Asovape Costa Rica, Presidente di ARDT Iberoamerica e leader del progetto Veritas, spiega la fase di reclutamento: "Stiamo utilizzando una piattaforma innovativa con un processo di verifica a 2 fasi attraverso cui le persone si iscriveranno allo studio. Dopo essersi registrati sul sito web, ai partecipanti verrà chiesto di fornire informazioni in merito a dispositivi utilizzati, frequenza di utilizzo, età di inizio, preferenze in merito agli aromi, motivazioni e qualsiasi consumo o sperimentazione pregressa di sigarette. I partecipanti andranno poi a completare la Respiratory Symptom Experience Scale, una scala convalidata che chiede ai soggetti di valutare la frequenza con cui sperimentano o meno qualsiasi sintomo respiratorio".
Il fumo di sigaretta è una delle cause principali di parodontiti, alito cattivo e denti gialli. Sebbene gli effetti nocivi del fumo di sigaretta sul cavo orale siano ben noti, molti fumatori non riescono a smettere di fumare. In tale contesto, la scelta di dispositivi privi di combustione potrebbe aiutare i fumatori a ridurre il danno da fumo.