Il logo LIAF nel liquido Tstar continua ad avere successo. Parte del ricavato della vendita del liquido è già stato destinato alla ricerca contro il fumo. L'obiettivo è creare una giusta collaborazione tra prodotti a rischio ridotto e azioni concrete per la di riduzione del danno da fumo.
Se è stato denunciato al responsabile che qualcuno fuma in ufficio e questi non ha fatto nulla, questo potrebbe essere denunciato a sua volta per omissione o rifiuto di atti d’ufficio.
Solo in Italia ci sono ancora più di 12 milioni di fumatori. I costi diretti e indiretti del fumo ammontano a quasi 26 miliardi di euro. Pertanto, il nuovo governo deve attuare un nuovo approccio: invece di stigmatizzare e proibire, l'Italia deve abbracciare l'innovazione come il vaping.
Le strategie di riduzione del danno da fumo saranno oggetto di un intervento dedicato durante il Congresso nazionale della SIMI, la Società Italiana di Medicina Interna: focus dell'edizione di quest'anno, la gestione del paziente complesso e la possibilità di intraprendere nuove strategie per constatare anche i fattori di rischio modificabili, come il fumo. Il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, in occasione del congresso nazionale SIMI, che si svolgerà a Roma dal 21 al 23 ottobre, condurrà il panel “Il concetto di Harm Reduction e le strategie per ridurre il fumo di tabacco”.
Smettere di fumare con la sola forza di volontà è prima di tutto un atto di fede verso se stessi e le proprie possibilità: il metodo cosiddetto “cold turkey” però presenta degli innegabili svantaggi. Quali sono?
La guerra della disinformazione contro la riduzione del danno da tabacco si basa su una serie di termini imprecisi e del tutto fuorvianti che lasciano il pubblico a chiedersi: “Make it make sense” ovvero “Dai un senso compiuto”.
La World Vapers’ Alliance lancia la campagna Back Vaping.Beat Smoking con un incontro con i membri del Parlamento Europeo a Strasburgo e un'installazione artistica di protesta
Una review indipendente condotta dai ricercatori inglesi del King’s College di Londra su oltre 400 studi internazionali conferma che i prodotti privi di combustione, come le ecig, sono meno dannose rispetto alle sigarette convenzionali