Multe ai tabaccai che vendono sigarette ai minori e sospensione della licenza. E’ questa la novità di questi giorni che arriva direttamente da Macerata dove una tabaccheria è stata multata con una sanzione di 3 mila euro e la sospensione della licenza per 15 giorni per aver venduto sigarette a ragazzini di 13 anni.
Il provvedimento è scattato grazie alla segnalazione di alcuni genitori che hanno trovato i pacchetti di sigarette nello zaino dei propri figli. Grazie alle dovute indagini il Questore di Macerata, Antonio Pignataro, ha disposto i controlli sull’esercizio commerciale accertando che l’abitudine della vendita ai minori era più che consolidata.
Secondo la legge italiana, la vendita di bionde ai minori non prevede l’immediata revoca della licenza ma la sanzione può essere applicata in caso di recidiva.
Un primo passo importante che tuona anche come un avvertimento nei confronti di quelle migliaia di tabaccherie che, ancora oggi, usano spesso fornire sigarette convenzionali anche ai più piccoli.
I mozziconi di sigarette costituiscono uno dei fattori d’inquinamento ambientale maggiormente diffusi anche per le piante.
I ricercatori dell’Università Anglia Ruskin (ARU), Inghilterra, hanno recentemente pubblicato uno studio che mostra come i mozziconi delle sigarette nel terreno possono ridurre il livello di successo della germinazione.
Effettuando lo studio su piante come il trifoglio si è evidenziato una riduzione del 27% sulla germinazione e del 28% nella lunghezza del germoglio.
Il mozzicone colpisce anche le radici della pianta riducendone il peso di oltre la metà. Bas Boots, docente di biologia all’Aru ha pubblicato il primo studio che analizza l’impatto dei mozziconi di sigarette sulle piante, evidenziando come solo intorno alla città di Cambridge i ricercatori hanno trovato aree con 128 mozziconi di sigarette per ogni metro quadrato e affermando che: «Sebbene sia necessario lavorarci ulteriormente, riteniamo che sia la composizione chimica del filtro a causare danni alle piante. La maggior parte sono costituiti da fibre di acetato di cellulosa e dalle sostanze chimiche aggiunte che rendono la plastica più flessibile, chiamate plastificanti, che possono anche essere trasportate per lisciviazione e influire negativamente sulle prime fasi dello sviluppo delle piante».
Il Comitato scientifico ha selezionato i nomi dei 15 partecipanti alla prima ISPM International Summer School on Project Management organizzata dal CoEHAR, il Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania diretto dal prof. Riccardo Polosa.
Il comitato ha selezionato i curricula tra più di 70 domande pervenute da più di 20 paesi diversi. Il gruppo di lavoro che parteciperà alla prima edizione di ISPM riflette lo spirito di eccellenza, l’internazionalizzazione e la multidisciplinarità che il CoEHAR perseguirà negli anni successivi.
I partecipanti selezionati sono:
1- Robert Gboluma (Liberia)
2- Jeremy Coats (USA)
3- Rachel Sadok (Spain)
4- Francie Patel (India)
5- Heshman Nasr (Netherlands)
6- Charles Chawezi Ndlovu (Malawi)
7- Christopher Ugwuibe Onyemaechi (Nigeria)
8- Ashok Pandey (Nepal)
9- Lia Roque Assumpcao (Brasile)
10- Amr Saad (Egitto)
11- Rawal Arif (Pakistan)
12- Muhammad Zubair Malik (Pakistan)
13- Eliana Golberstein (New Zealand)
14- Marta Regolo (Italia)
15- Carmen Escrig (Spain)
Secondo i criteri pubblicati sul sito ufficiale della ISPM, i primi 15 nomi in graduatoria parteciperanno gratuitamente alla Summer School che si terrà dall’1 al 6 Ottobre nella splendida location dell’Una Hotel Naxos beach di Giardini Naxos, a Taormina.
A New York si potrà svapare a 21 anni. Il Governatore Andrew Cuomo ha firmato un provvedimento che innalza l’età minima per acquistare sigarette convenzionali, elettroniche e prodotti legati al tabacco da 18 a 21 anni.
La misura entrerà in vigore tra quattro mesi e corrisponde alle misure restrittive in vigore per l’acquisto di alcol e superalcolici.
“New York sta intraprendendo azioni aggressive per eliminare il fumo tra adolescenti e bambini ma l’uso di prodotti da tabacco persiste grazie a irresponsabili campagne di marketing rivolte ai giovani – ha affermato Cuomo – Innalzando l’età per fumare dai 18 ai 21 anni, possiamo impedire che le sigarette convenzionali ed elettroniche finiscano nelle mani di un’intera generazione“.
Puntualmente stamattina è arrivato anche il commento del prof. Riccardo Polosa che, ancora una volta, ha evidenziato come l’America si stia allontanando dal punto centrale della questione: “svapare una sigaretta elettronica e fumare una sigaretta convenzionale sono due abitudini completamente diverse e con conseguenza nettamente opposte. La prima è quasi a zero rischi, la secondo può essere mortale” – ha detto il noto luminare.
Un giovane che si avvicina al vaping lo fa, solitamente, per smettere di fumare o per cambiare una terribile abitudine in una enormemente meno dannosa. Dunque, sebbene la notizia dell’innalzamento dell’età necessaria per acquistare sigarette convenzionali sia accolta positivamente da tutta la comunità scientifica internazionale: “paragonare le elettroniche alle bionde è errato. Si tratta di due abitudini che non hanno le stesse conseguenze – ha aggiunto Polosa – speriamo che un equilibrio tra gli adulti che ne hanno bisogno di smettere e i minori che non dovrebbero mai iniziare si possa trovare con un approccio più ragionevole“.
Se da un po’ di tempo pensiamo che sia arrivato il momento giusto per smettere di fumare ma troviamo sempre una scusa per rimandare, sappiate che l’estate offre buone opportunità.
Per il prof. Pasquale Caponnetto, dell’Università degli Studi di Catania: Avere più tempo da dedicare a se stessi consente di stabilire delle connessioni sane pro-salute fisica e mentale. Ritmi temporali umani e non nevrotici, slow food, e perchè no, relazioni romantiche e potenzialmente piccanti possono prendere il posto del fumo di sigaretta che annebbia la mente, il cuore ed il vero “sapore” della vita facendoci legare ad un oggetto che isola, imbruttisce, disgusta e fa perdere tempo prezioso che si può spendere per fare ed “assaporare” altro.
“L’estate favorisce il buon umore, la psicologia positiva ed il senso di efficacia alla base di qualsiasi cambiamento strutturale significativo positivo in noi e di riflesso in chi ci ama” – ha aggiunto la dott.ssa Marilena Maglia del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.
Essendo le giornate più lunghe si ha la possibilità di passeggiare, di nuotare e fare attività gratificanti, ottimi alleati per dire stop al fumo.
Inoltre, il vedersi abbronzati e l’alimentazione, decisamente più leggera, non fanno altro che aumentare la volontà di mantenersi in perfetta forma fisica e dedicarsi alle tanto sospirate vacanze relax, dopo lo stress lavorativo invernale, che dispone al meglio per dire addio alle sigarette.
Tieni a portata di mano le ragioni per te più importanti per le quali hai deciso di smettere: il miglioramento del respiro e delle prestazioni fisiche, la luminosità della pelle e il risparmio economico, per citarne alcune.
Un consiglio: Scrivi le motivazioni più importanti e tieni il foglietto nel pacco di sigarette. E prendilo ogni volta che la voglia di fumare si fa sentire!
Donne e fumo. In Italia, fumare la sigaretta convenzionale è un abitudine di sesso più femminile che maschile.
Il carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, è in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
La prevenzione è possibile. E si deve. E spesso scegliere di passare a prodotti meno dannosi e senza combustione può davvero aiutare a salvare la propria vita.
Ai microfoni di LIAF, il prof. Ernesto Rapisarda, ordinario di Malattie odontostomatologiche dell’Università degli Studi di Catania.
Il Regno Unito si conferma ancora una volta un modello sulla scena internazionale raggiungendo un ulteriore traguardo lungo il percorso di lotta al tabagismo.
Via libera alla vendita di e-cig all’interno degli ospedali. Il Servizio Sanitario Nazionale ha approvato l’apertura di due negozi di sigarette elettroniche all’interno delle due più grandi strutture sanitarie pubblichedell’area di Birmingham, il General Hospital di Sandwell e il City Hospital.
L’obiettivo inglese è quello di diventare il primo paese “smoke-free” entro il 2030. Questa misura di “necessità di salute pubblica”, come dichiarato dalla Direzione delle due strutture, rientra nell’ambito di un programma più ampio orientato a ridurre il numero di fumatori che ogni giorno frequentano gli ambienti ospedalieri del territorio britannico.
Contestualmente al via libera alla vendita sono stati rimossi tutti i portacenere siti in prossimità delle due strutture e sono stati implementati i controlli di videosorveglianza, con multe per i trasgressori fino a 50 sterline. Inoltre, tutte le aree interne per fumatori sono state convertite e destinate ai consumatori di sigarette elettroniche, ai quali viene consentito l’uso anche all’esterno, purchè a distanza dalle porte di ingresso. A promuovere l’iniziativa, già nel febbraio 2018, era stata la stessa Public Health of England (l’agenzia del Ministero della Salute d’oltremanica) dopo aver riconosciuto i vantaggi significativi offerti dalle sigarette elettroniche come alternativa (fino al 95% meno nociva) per abbandonare le sigarette tradizionali.
“É indubbio che ospedali e farmacie rappresentano centri strategici per la lotta al fumo. Tuttavia le risorse sono sempre piú limitate e gli operatori sanitari sempre piú oberati di lavoro. Difficile fronteggiare in queste condizioni l’emergenza tabagismo. Una nuova visione strategica é necessaria per avere impatto su larga scala. Abbiamo giá dimostrato che implementare il ruolo dei vape shop come luoghi di promozione della salute aiuterebbe molti fumatori a trovare supporto e consulenza antifumo anche al di fuori dalle strutture sanitarie. L’obiettivo inglese di diventare smoke free entro il 2030 è tanto ambizioso quanto rivoluzionario, ma raggiungibile. Vedrete, anche questa volta l’Inghilterra saprà stupire il mondo” – ha commentato Riccardo Polosa
Riceviamo e pubblichiamo l’articolo scritto dal presidente della Foundation for a Smoke Free World, Derek Yach, che racconta e commentare la sua esperienza sicilianadurante la Traversata dello Stretto di Messina a sostegno della ricerca.
“Lo stretto di Messina, tra la Sicilia e la Calabria, ha visto il susseguirsi di antiche civiltà che si sono alternate nel corso dei secoli. È stato un luogo di conquistatori e, a sua volta, una terra conquistata. Ulisse descrive come Scilla, un mostro a sei teste, che aspetta i marinai su una riva mentre Cariddi, un mostro marino, è pronto a ingoiare l’intera imbarcazione.
Davanti a questi pericoli, cosa si può fare?
I ricercatori e gli scienziati impegnati a trovare soluzioni migliori per smettere di fumare affrontano pericoli simili e collaborano con la Foundation for a Smoke Free World per cessare il tabagismo e ridurne i danni. Nonostante la nostra indipendenza, taluni avvertono che l’impegno della Fondazione sarà accolto da una risposta simile a quella di Scilla da parte dell’intera comunità sanitaria e, in caso di fallimento, essi saranno evitati, ignorati e risucchiati in un oblio scientifico simile a quello che si prospetta dopo l’incontro con Cariddi.
Davanti a queste minacce, come ci si deve comportare?
Nuoto tutti i giorni e so che questa abitudine mi aiuta a essere pronto alle sfide importanti, in mare e sulla terraferma. Amo la mitologia greca riguardante lo stretto di Messina e so che descrive le difficoltà che tutti ci troviamo a superare, spesso a un costo personale e professionale elevato. Questo è quello che i fumatori fanno ogni giorno. Molti cercano di superare la propria dipendenza o per lo meno ridurre i rischi. Cercano di vivere appieno la propria vita coi loro mezzi e sono influenzati solo marginalmente dalle politiche dei governi.
Il prof. Riccardo Polosa, un ricercatore di fama mondiale nell’ambito della riduzione del danno, e i suoi colleghi dell’Università degli Studi di Catania comprendono queste difficoltà. Per molti anni hanno gettato le basi per approfondire la nostra comprensione scientifica su come smettere di fumare velocemente.
Negli ultimi anni, la tecnologia ha realizzato enormi e necessari progressi, che possiamo sfruttare per raggiungere tale obiettivo, anche mentre continuiamo a cercare di fare scoperte su come smettere di fumare. L’emergere di prodotti per la riduzione dei danni provocati dal tabacco e la loro rapida adozione da parte di milioni di persone in Asia, Europa e Stati Uniti dimostra quanto sia forte la richiesta di soluzioni per combattere il fumo tra coloro che più contano: i fumatori.
Durante un recente evento del CoEHAR, il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo (Center of Excellence for the Acceleration of Harm Reduction, CoEHAR) che si è tenuto presso l’Università catanese, i ricercatori hanno delineato nove progetti che saranno portati avanti dal Centro. Le domande di ricerca specifiche sono fondamentali affinché la conoscenza progredisca. Il coinvolgimento di team multidisciplinari che riuniscono accademici e studenti nell’intera università è la caratteristica distintiva e necessaria del loro approccio, per sostenere la prossima generazione di leader innovativi in grado di rivoluzionare i modelli tradizionali di controllo del tabagismo.
Per decenni abbiamo cercato di introdurre nuove idee, nuove persone e, da non tralasciare, nuovi capitali. Senza questi elementi, non saremmo in gradi di affrontare le numerose preoccupazioni espresse recentemente in una relazione di ricerca del British Medical Journal (BMJ) circa il lento progresso verso la cessazione del fumo.
Dopo l’evento di CoEHAR, il team si è unito a me in una nuotata celebrativa e simbolica attraverso lo stretto. Perché simbolica?Siamo scappati dall’isola e abbiamo raggiunto il continente. E non abbiamo trovato né mostri né vortici d’acqua.
Sono sicuro che, grazie alla condivisione dei risultati di CoEHAR, all’impatto globale dei suoi studenti e alla risposta dei fumatori, potremo riscrivere insieme scienza e mitologia.
Derek Yach, Presidente della Foundation for a Smoke Free World
I più meritevoli (secondo i criteri definiti dalle procedure amministrative standard e pubblicati sul sito ufficiale) potranno partecipare gratuitamente alla Summer School che si terrà nel mese di Ottobre nella splendida location dell’UnaHotel Naxos Beach di Giardini Naxos, Taormina.
“Siamo orgogliosi di questo grande interesse – ha dichiarato il leader di progetto, la dr.ssa Daniela Saitta – vogliamo formare i project manager del futuro, saranno in grado di sviluppare, pianificare e coordinare progetti di ricerca soprattutto nel settore medico scientifico della Riduzione del Danno da Fumo, un ambito ancora poco esplorato che rappresenta una grande opportunità per decine di talenti”.
La gestione dei progetti sta diventando sempre più importante per eseguire attività in modo controllato, ottenendo tutti i risultati attesi. Capacità di pianificazione del lavoro, budgeting, gestione delle scadenze, collaborazione con team multidisciplinari, consapevolezza dei punti di forza e di debolezza, sono tutte sfide che un project manager deve affrontare.
“La International Summer School on Project Management rappresenta solo il primo dei 9 progetti in corso all’interno del CoEHAR – spiega il direttore Riccardo Polosa – ed è stata accolta come una grande novità nel panorama formativo. La mission del nostro CoEHAR di Catania, infatti, è quella di dare spazio ai giovani talenti implementando la loro esperienza e aiutandoli a confrontarsi con esperti di tutto il mondo”.
L’internazionalizzazione delle attività scientifiche è il terreno su cui il CoEHAR sviluppa lo scambio di cultura e conoscenza. Grazie ad un network di collaborazioni internazionali gli esperti riescono a creare una nuova scienza globale, condivisa e controllata, che potrà rispondere alle esigenze di salute pubblica di monti paesi del mondo.
Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano. Nei suoi interventi ha sempre ribadito che la nicotina non è cancerogena e che la sigaretta elettronica, utilizzata come sostituto della sigaretta convenzionale ma con la stessa gestualità che la fa nettamente preferire per esempio alla nicotina per bocca o ai farmaci, può ridurre in modo sostanziale il rischio di cancro proprio perché non contiene le sostanze cancerogene derivanti dalla combustione del tabacco e può salvare milioni di persone che possono evitare così la morte prematura per cancro.