giovedì, Maggio 1, 2025
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Dilaga la sfiducia degli americani nei confronti delle organizzazioni pubbliche

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La fiducia degli americani nei confronti delle istituzioni nazionali ed internazionali è oggi più bassa che mai. Se tale mancanza di fiducia si estende alle istituzioni sanitarie, può portare a tragiche conseguenze

Così la giornalista del Washington Examiner, Michelle Minton, ha commentato l’annuncio del piano per la riduzione del consumo di tabacco proposto dall’FDA Food and Drug Administration anche per contrastare il cosiddetto allarme “vaping” tra i minori.

L’uso da parte degli adolescenti di sigarette convenzionali, come sigarette e sigari, è ai minimi storici. Forse Scott Gottlieb (l’ex commissario della FDA) ha semplicemente sbagliato, confondendo accidentalmente le percentuali di svapo con quelle del fumo” – ha scritto Minton.

La capacità delle agenzie come la FDA e le altre organizzazioni di proteggere la cittadinanza da pericoli imminenti dipende soprattutto dalla fiducia che essi ripongono nella stessa istituzione.

Se provassimo, ad esempio, ad analizzare l’aumento del numero di malattie infettive dell’infanzia, si capirebbe che esso è determinato dallo scetticismo dilagante sui vaccini“.

Sebbene, dunque, le organizzazioni mondiali abbiano ormai riconosciuto il principio della riduzione del danno secondo il quale i prodotti senza combustione possono ridurre o addirittura prevenire l’aggravarsi di alcune patologie fumo correlate, è anche vero che la continua disamina negativa su questi prodotti, spesso non basata sulle evidenze scientifiche già note al pubblico, porterà l’opinione pubblica mondiale a diffidare sempre di più dalle più autorevoli agenzie.

Il calo di fumatori cambia anche l’economia mondiale

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Il calo del numero di fumatori sta cambiando anche la geografia economica mondiale. Secondo un articolo pubblicato di recente su Il Sole 24 Ore, le Big Tobacco avrebbero per la prima volta iniziato la loro discesa in borsa.

Da un anno a questa parte, infatti, per via della crescente perdita di fumatori in tutto il mondo, anche le grandi multinazionali starebbero affrontando i primi periodi di crisi.

La diffusione degli strumenti a rischio ridotto sta creando un esercito di consumatori consapevoli che pian piano si sta allontanando dal consumo di sigarette convenzionali verso soluzioni meno dannose. Ed il mercato delle e-cig è così frammentato da non assicurare le “gloriose” entrate del tabacco combustile, specie in alcuni paesi.

In questo grafico, il più noto quotidiano economico italiano, mostra come la percentuale di fumatori dal 2007 al 2016 si è drasticamente ridotta in tutto il mondo, tranne in Cina dove, ricordiamo, l’elevato tasso di tabagismo sta contribuendo anche alla riduzione della natalità.

Il cambiamento più radicale è quello però registrato in Russia. Con quasi il 10% di fumatori in meno, infatti, questo è il Paese dove, grazie ad una nuova e più incisiva legge antifumo, sono stati introdotti i divieti di fumo nei luoghi pubblici e multe salatissime per i trasgressori delle norme.

Ma il 2016 non è stato l’anno della svolta epocale. Come noto, il mercato delle elettroniche sta avendo in questi mesi una fortissima ascesa.

Sulla scia di questo successo è facile prevedere che i dati del 2019 mostreranno un calo del numero di fumatori ancora più alto in tutto il mondo.

L’opportunità data ai fumatori (specie a quelli affetti da particolari patologie che non riescono a smettere da soli) di scegliere consapevolmente un prodotto meno dannoso, seppur non redditizia per le casse delle multinazionali, è di certo rivoluzionario per la salute globale.

Salute del cavo orale: con le elettroniche miglioramenti sorprendenti

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Il fumo di sigaretta è certamente un elemento che impatta molto sulla fisiopatologia del cavo orale e soprattutto sulle gengive” – così Marco Tatullo, direttore Scientifico del Tecnologica Research Institute di Crotone, ha commentato uno dei suoi ultimi studi pubblicato sulla rivista Medicine sull’utilizzo di sigarette elettroniche per tutelare la salute parodontale.

  1. Quanto possiamo difendere i nostri denti utilizzando metodi alternativi? 

Il cavo orale è un sistema biologico tanto delicato quanto complesso, inoltre, è estremamente sensibile alle variabili chimico-fisiche indotte da quello che mangiamo e che respiriamo. Il fumo di sigaretta, per la sua composizione chimica e per la sua attività a livello cellulare, è certamente un elemento che impatta molto sulla fisiopatologia del cavo orale: in particolar modo, i cosiddetti “tessuti molli”, come le gengive, sono i primi a subire l’azione di quei fattori che stressano la risposta biologica locale. 

Lo studio pubblicato su Medicine era finalizzato a valutare le variazioni dello stato di salute orale in relazione allo stato di salute generale, in una popolazione di fumatori che hanno deciso di passare dalla sigaretta classica, a combustione, alla sigaretta elettronica.

I risultati ottenuti nel nostro studio hanno effettivamente verificato un miglioramento di quasi tutti gli indici osservati, e soprattutto, si è verificato un miglioramento della salute orale relativa agli indici clinicamente più rilevanti ed oggettivamente rilevabili. 

2. Le elettroniche aiutano davvero a smettere di fumare? 

Molti dei soggetti da noi analizzati hanno mostrato una netta riduzione della necessità di fumare,

anche se questo è stato solo uno studio-pilota, con un campione molto limitato che deve essere ampliato e confermato da altri più numerosi studi clinici di coorte. Va precisato che, sebbene la sigaretta elettronica rappresenti una valida e credibile alternativa alle sigarette tradizionali, tuttavia, vi sono molti studi estremamente rilevanti che hanno lanciato degli alert sui principali componenti liquidi contenuti in alcune tipologie di sigarette elettroniche: in effetti, l’epidemiologia ancora molto acerba rispetto a tali sostanze, obbliga ad una alta attenzione anche verso questa pur valida alternativa al fumo di sigaretta. 

3. Negli ultimi anni è aumentato l’utilizzo di prodotti senza combustione per ridurre i danni da fumo. Secondo lei qual è la percezione dei fumatori su questi prodotti? 

Negli ultimi 10 anni i pazienti hanno acquisito una nuova consapevolezza sulla propria salute in generale. Le campagne anti-fumo, insieme alle meritevoli iniziative divulgative-associative della L.I.A.F. hanno fornito importanti “strumenti di conoscenza” ai pazienti.

Anche nel nostro studio, abbiamo fornito ai pazienti arruolati un questionario di autovalutazione, al fine di valutare la consapevolezza di questi pazienti circa il loro stato di salute generale, e se essi sentissero variazioni sul loro stato psico-fisico a seguito del passaggio dalle sigarette a combustione, verso la sigaretta elettronica.

Questa “self-awareness” è il punto di svolta tra una scelta indotta ed una scelta consapevole: non è pensabile che un fumatore smetta di fumare se non è consapevole dei danni che possono derivare da tale pratica voluttuaria. 

4. A cosa state lavorando in questo momento? 

Il gruppo di ricerca da me diretto si trova ubicato presso il Marrelli Health, a Crotone: il mio team si occupa da anni di medicina rigenerativa e di cellule staminali applicate alla rigenerazione dei tessuti; lo studio sulle sigarette elettroniche è stato una interessante variazione rispetto alle nostre tematiche, anche per via della stretta collaborazione con il polo odontoiatrico Calabrodental di Crotone, dove la prevenzione delle patologie da fumo è una bella realtà, corroborata da manifestazioni di divulgazione della prevenzione delle patologie orali, come l’appuntamento denominato “Happy Smile” che ogni anno attrae centinaia di famiglie che, divertendosi, apprendono i potenziali rischi delle principali patologie del cavo orale. 

5. Ci saranno aggiornamenti sullo studio della salute orale?

Sono stato contattato da una rivista internazionale che mi ha chiesto un update sullo studio effettuato nel 2016 su “Medicine”: con molto piacere ho effettuato, insieme al mio team, una revisione critica della letteratura scientifica degli ultimi anni, che mostra profili di grande vitalità e serietà su questo specifico campo di interesse.

Ho potuto verificare come ci sia un trend di responsabile attenzione verso le patologie fumo-correlate:

la nota di grande interesse è che le stesse big-companies che gestiscono il market del tabacco stanno assumendo posizioni molto responsabili in merito alla prevenzione delle patologie da fumo, addirittura, promuovendo delle linee proprie di e-cigarettes, alternative alla sigaretta classica, pur ancora in commercio.

Se questo è il primo vagito di una nuova “consapevolezza”, occorre salutarla con grande entusiasmo e speranza, senza dimenticare che il primo passo lo dobbiamo volere noi

Nella foto: Il dott. Massimo Marrelli – fondatore del Gruppo Marrelli e del polo biomedico Marrelli Hospital – ed il dott. Marco Tatullo – Direttore Scientifico presso Tecnologica Research Institute – Marrelli Health – Crotone.

Vende bionde ai minori e becca una multa di 3 mila euro

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Multe ai tabaccai che vendono sigarette ai minori e sospensione della licenza. E’ questa la novità di questi giorni che arriva direttamente da Macerata dove una tabaccheria è stata multata con una sanzione di 3 mila euro e la sospensione della licenza per 15 giorni per aver venduto sigarette a ragazzini di 13 anni.

Il provvedimento è scattato grazie alla segnalazione di alcuni genitori che hanno trovato i pacchetti di sigarette nello zaino dei propri figli. Grazie alle dovute indagini il Questore di Macerata, Antonio Pignataro, ha disposto i controlli sull’esercizio commerciale accertando che l’abitudine della vendita ai minori era più che consolidata.

Secondo la legge italiana, la vendita di bionde ai minori non prevede l’immediata revoca della licenza ma la sanzione può essere applicata in caso di recidiva.

Un primo passo importante che tuona anche come un avvertimento nei confronti di quelle migliaia di tabaccherie che, ancora oggi, usano spesso fornire sigarette convenzionali anche ai più piccoli.

I mozziconi che non fanno germogliare le piante

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I mozziconi di sigarette costituiscono uno dei fattori d’inquinamento ambientale maggiormente diffusi anche per le piante.

I ricercatori dell’Università Anglia Ruskin (ARU), Inghilterra, hanno recentemente pubblicato uno studio che mostra come i mozziconi delle sigarette nel terreno possono ridurre il livello di successo della germinazione.

Effettuando lo studio su piante come il trifoglio si è evidenziato una riduzione del 27% sulla germinazione e del 28% nella lunghezza del germoglio.

Il mozzicone colpisce anche le radici della pianta riducendone il peso di oltre la metà. Bas Boots, docente di biologia all’Aru ha pubblicato il primo studio che analizza l’impatto dei mozziconi di sigarette sulle piante, evidenziando come solo intorno alla città di Cambridge i ricercatori hanno trovato aree con 128 mozziconi di sigarette per ogni metro quadrato e affermando che: «Sebbene sia necessario lavorarci ulteriormente, riteniamo che sia la composizione chimica del filtro a causare danni alle piante. La maggior parte sono costituiti da fibre di acetato di cellulosa e dalle sostanze chimiche aggiunte che rendono la plastica più flessibile, chiamate plastificanti, che possono anche essere trasportate per lisciviazione e influire negativamente sulle prime fasi dello sviluppo delle piante».

I primi 15 partecipanti alla summer school sul Project Management

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Il Comitato scientifico ha selezionato i nomi dei 15 partecipanti alla prima ISPM International Summer School on Project Management organizzata dal CoEHAR, il Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania diretto dal prof. Riccardo Polosa. 

Il comitato ha selezionato i curricula tra più di 70 domande pervenute da più di 20 paesi diversi. Il gruppo di lavoro che parteciperà alla prima edizione di ISPM riflette lo spirito di eccellenza, l’internazionalizzazione e la multidisciplinarità che il CoEHAR perseguirà negli anni successivi.

I partecipanti selezionati sono:

1-        Robert Gboluma (Liberia) 

2-        Jeremy Coats (USA) 

3-        Rachel Sadok (Spain) 

4-        Francie Patel (India) 

5-        Heshman Nasr (Netherlands)

6-        Charles Chawezi Ndlovu  (Malawi)

7-        Christopher Ugwuibe Onyemaechi  (Nigeria)

8-        Ashok Pandey (Nepal) 

9-        Lia Roque Assumpcao  (Brasile)

10-      Amr Saad (Egitto)

11-      Rawal Arif  (Pakistan)

12-      Muhammad Zubair Malik  (Pakistan) 

13-      Eliana Golberstein (New Zealand) 

14-      Marta Regolo (Italia)

15-      Carmen Escrig (Spain)

Secondo i criteri pubblicati sul sito ufficiale della ISPM, i primi 15 nomi in graduatoria parteciperanno gratuitamente alla Summer School che si terrà dall’1 al 6 Ottobre nella splendida location dell’Una Hotel Naxos beach di Giardini Naxos, a Taormina.

A New York nuovo limite per l’acceso a elettroniche e bionde

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A New York si potrà svapare a 21 anni. Il Governatore Andrew Cuomo ha firmato un provvedimento che innalza l’età minima per acquistare sigarette convenzionali, elettroniche e prodotti legati al tabacco da 18 a 21 anni.

La misura entrerà in vigore tra quattro mesi e corrisponde alle misure restrittive in vigore per l’acquisto di alcol e superalcolici.

New York sta intraprendendo azioni aggressive per eliminare il fumo tra adolescenti e bambini ma l’uso di prodotti da tabacco persiste grazie a irresponsabili campagne di marketing rivolte ai giovani – ha affermato Cuomo – Innalzando l’età per fumare dai 18 ai 21 anni, possiamo impedire che le sigarette convenzionali ed elettroniche finiscano nelle mani di un’intera generazione“.

Puntualmente stamattina è arrivato anche il commento del prof. Riccardo Polosa che, ancora una volta, ha evidenziato come l’America si stia allontanando dal punto centrale della questione: “svapare una sigaretta elettronica e fumare una sigaretta convenzionale sono due abitudini completamente diverse e con conseguenza nettamente opposte. La prima è quasi a zero rischi, la secondo può essere mortale” – ha detto il noto luminare.

Un giovane che si avvicina al vaping lo fa, solitamente, per smettere di fumare o per cambiare una terribile abitudine in una enormemente meno dannosa. Dunque, sebbene la notizia dell’innalzamento dell’età necessaria per acquistare sigarette convenzionali sia accolta positivamente da tutta la comunità scientifica internazionale: “paragonare le elettroniche alle bionde è errato. Si tratta di due abitudini che non hanno le stesse conseguenze – ha aggiunto Polosa – speriamo che un equilibrio tra gli adulti che ne hanno bisogno di smettere e i minori che non dovrebbero mai iniziare si possa trovare con un approccio più ragionevole“.

La vita d’estate ti aiuta a smettere

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Se da un po’ di tempo pensiamo che sia arrivato il momento giusto per smettere di fumare ma troviamo sempre una scusa per rimandare, sappiate che l’estate offre buone opportunità.

Per il prof. Pasquale Caponnetto, dell’Università degli Studi di Catania: Avere più tempo da dedicare a se stessi consente di stabilire delle connessioni sane pro-salute fisica e mentale. Ritmi temporali umani e non nevrotici, slow food, e perchè no, relazioni romantiche e potenzialmente piccanti possono prendere il posto del fumo di sigaretta che annebbia la mente, il cuore  ed il vero “sapore” della vita facendoci legare ad un oggetto che isola, imbruttisce, disgusta e fa perdere tempo prezioso che si può spendere per fare ed “assaporare” altro.

L’estate favorisce il buon umore, la psicologia positiva ed il senso di efficacia alla base di qualsiasi cambiamento strutturale significativo positivo in noi e di riflesso in chi ci ama” – ha aggiunto la dott.ssa Marilena Maglia del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

Essendo le giornate più lunghe si ha la possibilità di passeggiare, di nuotare e fare attività gratificanti, ottimi alleati per dire stop al fumo.

Inoltre, il vedersi abbronzati e l’alimentazione, decisamente più leggera, non fanno altro che aumentare la volontà di mantenersi in perfetta forma fisica e dedicarsi alle tanto sospirate vacanze relax, dopo lo stress lavorativo invernale, che dispone al meglio per dire addio alle sigarette.

Tieni a portata di mano le ragioni per te più importanti per le quali hai deciso di smettere: il miglioramento del respiro e delle prestazioni fisiche, la luminosità della pelle e il risparmio economico, per citarne alcune.

Un consiglio: Scrivi le motivazioni più importanti e tieni il foglietto nel pacco di sigarette. E prendilo ogni volta che la voglia di fumare si fa sentire!

Donne e fumo, prevenire si può

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Donne e fumo. In Italia, fumare la sigaretta convenzionale è un abitudine di sesso più femminile che maschile.

Il carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, è in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.

La prevenzione è possibile. E si deve. E spesso scegliere di passare a prodotti meno dannosi e senza combustione può davvero aiutare a salvare la propria vita.

Ai microfoni di LIAF, il prof. Ernesto Rapisarda, ordinario di Malattie odontostomatologiche dell’Università degli Studi di Catania.

Inghilterra, si alla vendita di ecig in ospedale

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Leggi la versione in inglese

Il Regno Unito si conferma ancora una volta un modello sulla scena internazionale raggiungendo un ulteriore traguardo lungo il percorso di lotta al tabagismo.

Via libera alla vendita di e-cig all’interno degli ospedali. Il Servizio Sanitario Nazionale ha approvato l’apertura di due negozi di sigarette elettroniche all’interno delle due più grandi strutture sanitarie pubbliche dell’area di Birmingham, il General Hospital di Sandwell e il City Hospital.

L’obiettivo inglese è quello di diventare il primo paese “smoke-free” entro il 2030. Questa misura di “necessità di salute pubblica”, come dichiarato dalla Direzione delle due strutture, rientra nell’ambito di un programma più ampio orientato a ridurre il numero di fumatori che ogni giorno frequentano gli ambienti ospedalieri del territorio britannico. 

Contestualmente al via libera alla vendita sono stati rimossi tutti i portacenere siti in prossimità delle due strutture  e sono stati implementati i controlli di videosorveglianza, con multe per i trasgressori fino a 50 sterline. Inoltre, tutte le aree interne per fumatori sono state convertite e destinate ai consumatori di sigarette elettroniche, ai quali viene consentito l’uso anche all’esterno, purchè a distanza dalle porte di ingresso. A promuovere l’iniziativa, già nel febbraio 2018, era stata la stessa Public Health of England (l’agenzia del Ministero della Salute d’oltremanica) dopo aver riconosciuto i vantaggi significativi offerti dalle sigarette elettroniche come alternativa (fino al 95% meno nociva) per abbandonare le sigarette tradizionali.

É indubbio che ospedali e farmacie rappresentano centri strategici per la lotta al fumo. Tuttavia le risorse sono sempre piú limitate e gli operatori sanitari sempre piú oberati di lavoro. Difficile fronteggiare in queste condizioni l’emergenza tabagismo. Una nuova visione strategica é necessaria per avere impatto su larga scala. Abbiamo giá dimostrato che implementare il ruolo dei vape shop come luoghi di promozione della salute aiuterebbe molti fumatori a trovare supporto e consulenza antifumo anche al di fuori dalle strutture sanitarie. L’obiettivo inglese di diventare smoke free entro il 2030 è tanto ambizioso quanto rivoluzionario, ma raggiungibile. Vedrete, anche questa volta l’Inghilterra saprà stupire il mondo” – ha commentato Riccardo Polosa