domenica, Luglio 27, 2025
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Supertassa sulle sigarette elettroniche: il punto di vista della Liaf

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Siamo alle solite, nonostante i ripetuti slogan e messaggi propagandistici, alla fine il governo per sistemare le sue coperture finanziarie fa quello che tutti i governi precedenti, a memoria d’uomo, hanno sempre fatto: aumentare le tasse.
Il sorprendente fenomeno economico e sociale della sigaretta elettronica va di certo inquadrato in un momento storico di enorme difficoltà per l’economia italiana. Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’ampia adozione di questa alternativa a basso rischio espositivo è in grado di determinare ricadute vantaggiose anche da un punto di vista economico sia per effetto della riduzione dei costi per la sanità pubblica che della creazione di nuovi posti di lavoro (circa 5000 in meno di due anni).
Gli attacchi alle sigarette elettroniche si sono ripetuti e moltiplicati. In questi ultimi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Dalla overdose nicotinica ai metalli killer, dalla contaminazione da benzene alla tossicità del glicole propilenico. Il glicole propilenico contenuto nella sigaretta elettronica che a taluni fa storcere il naso è usato da oltre mezzo secolo nell’industria cosmetica, alimentare oltre ad essere utilizzata routinariamente nei preparati utilizzati per gli aerosol medicinali. Ma evidentemente il Ministro della Pubblica Istruzione non lo sa dato che ha proibito l’uso della sigaretta elettronica all’interno delle scuole, adducendo come causa la possibile nocività del glicole propilenico.
Si rimane, a dire poco, basiti nell’apprendere che il Governo ha deciso di introdurre giorni fa un decreto legge (http://www.lagazzettadeglientilocali.it/quotidiano/2013/010713/gu1.pdf) che legittima l’introduzione di una tassa per la sigaretta elettronica (al punto 22 del DL). E che tassa! Dal 1 gennaio 2014, questi prodotti sono assoggettati ad una imposta di consumo del 58.5% del prezzo di vendita al pubblico e per una sigaretta elettronica da 33 Euro se ne dovranno sborsare 52. Si tratta della stessa accisa applicata alle “bionde”. Fiscalmente quindi, secondo lo Stato Italiano, le sigarette elettroniche sono un prodotto del tabacco. Ancora una volta, come già avvenuto con i recenti divieti, non si fa che parificare sistematicamente la sigaretta elettronica a quella di tabacco. Le aziende operanti nel settore avranno tempo fino ad ottobre per sistemare la loro posizione fiscale e mettersi in regola con le relative tassazioni. Certo è che la supertassa avrà effetti negativi sul comparto; si stima la chiusura di almeno il 60/70% delle attività collegate alla commercializzazione della sigaretta elettronica con una perdita netta di 2000/2200 posti di lavoro.
Questa politica fiscale miope rischia di innescare effetti sfavorevoli nel lungo periodo.
Per primo, il prodotto digitale risulterà così poco competitivo rispetto alla tradizionale sigaretta di tabacco da scoraggiare molti fumatori che pensavano di affrancarsi dal fumo di tabacco e di migliorare il loro stato di salute in questa maniera. Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata. Il Presidente della Repubblica che ha promulgato questo DL si è preoccupato di considerare gli articoli 77 e 87 della Costituzione Italiana, ma non l’articolo 32 che recita «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Ma siamo sicuri che la Repubblica ha a cuore la tutela della nostra salute? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 va nella direzione opposta ed è moralmente inaccettabile.
Per secondo punto, nessuno sembra aver considerato che la pressione fiscale esercitata sul prodotto produrrà una delocalizzazione dei business all’estero con effetti svantaggiosi non solo per la occupazione ma anche per il fisco. Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è economicamente inutile.
Per terzo punto, come non criticare la scelta del DL per forzare questa tassa. Il DL è un provvedimento provvisorio avente forza di legge che viene adottato dal Governo in casi straordinari di necessità e urgenza. Non si ravvede ne la necessità ne tantomeno l’urgenza. I dati sulla gravità e pericolosità del fumo passivo da tabacco erano già noti alla fine degli anni 80. Eppure si sono dovuti attendere 25 anni per la entrata in vigore della Legge Sirchia. Il Presidente di allora non poteva promulgare un DL ad hoc in osservanza dell’articolo 32 della Costituzione? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è tecnicamente discutibile.
In opposizione a questa normativa il 9 luglio in Piazza Montecitorio a Roma si terrà una manifestazione a sostegno delle sigarette elettroniche e per l’abolizione della tassazione.
La LIAF chiede ai parlamentari italiani interessati al problema di valutare con attenzione la sussistenza dei presupposti della urgenza e di lavorare insieme per proporre emendamenti mirati prima del completamento del procedimento di conversione.

Sigarette elettroniche: presentato a Boston ECLAT, il primo studio clinico al mondo su efficacia e sicurezza

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ECLAT (EffiCiency and safety of an eLectronic cigAreTte) è il primo studio prospettico randomizzato con gruppo di controllo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica su un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere, con monitoraggio prolungato fino a 12 mesi.
L’Omni Parker House Hotel di Boston è stata sede della conferenza stampa internazionale organizzata per la presentazione dello studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE.
Lo studio, che può essere scaricato al link http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0066317, è stato condotto dal team del prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania, in collaborazione con LIAF e CATEGORIA sigarette elettroniche.
«I dati di ECLAT parlano chiaro. Le sigarette elettroniche possono aiutare a ridurre il consumo di sigarette tradizionali e a smettere di fumare senza effetti collaterali» afferma Riccardo Polosa. Lo studio mostra che, alla 52a settimana, l’8,7% dei fumatori che utilizzavano la sigaretta elettronica smetteva di fumare, laddove il 10.3% riduceva il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%. Inoltre, il 73,1% di chi ha smesso, non risultava utilizzare nemmeno la sigaretta elettronica a fine studio.
«Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso annuale di cessazione dal fumo di sigaretta pari al 0.02% , rappresentano un successo straordinario, soprattutto se si pensa che la ricerca si è conclusa nei primi mesi del 2012 e che dall’inizio dello studio il prodotto e-cig ha subito modifiche e miglioramenti tali che se la ricerca fosse replicata oggi otterremmo risultati ancor più performanti». Questa la dichiarazione del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, e primo autore dello studio ECLAT.
I 300 fumatori reclutati (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® (Arbi Group srl) e cartucce con differenti dosaggi di nicotina (7.2 mg, 5.4 mg) e zero nicotina, a seconda del gruppo di appartenenza.
Esami tossicologici dettagliati sul contenuto delle cartucce sono stati effettuati da laboratori certificati e i risultati sono disponibili su:  ECCO LA PETIZIONE INTERNAZIONALE 
Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato (eCO), le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12a settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato anche alla visita della 24a settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52.
E’ stata osservata una sostanziale diminuzione degli eventi avversi dalla visita di base fino alla fine dello studio: tosse (18%), bocca secca (17%), irritazione della gola (20%) e mal di testa (10%), si riducevano già a partire dalla seconda settimana. Nessun effetto collaterale grave è stato riportato.
Disturbi da astinenza da fumo di tabacco, quali ansia, fame e insonnia, sono stati riferiti raramente.
Non sono stati registrati cambiamenti di peso sostanziali, variazioni del battito cardiaco o della pressione sanguigna, anzi è stato monitorato un miglioramento delle condizioni di salute generali grazie alla riduzione del fumo di tabacco.
«E’ importante che le autorità considerino con attenzione i risultati scientifici – ribadisce il Prof. Polosa – al fine di redigere una normativa mirata che regoli l’iter produttivo delle sigarette elettroniche, fissando elevati standard qualitativi a tutela del consumatore e che rassicuri quei milioni di fumatori che si stanno indirizzando verso questi prodotti così importanti per la salute pubblica».
«ECLAT permette di aprire un ventaglio nuovo di potenzialità per la sigaretta elettronica, fornendo basi scientifiche a chi voglia realmente assumere questo nuovo strumento come mezzo sicuro ed efficace per smettere o ridurre il consumo dannoso di sigarette di tabacco» – dichiara il dott. Sebastiano Pacino, Presidente LIAF, che prosegue «Ecco perché qualche giorno fa, proprio da LIAF, è partita l’iniziativa di una petizione in favore della sigaretta elettronica affinché le autorità valutino con attenzione la sua utilità prima di vietarla indiscriminatamente».

Sigarette elettroniche: l’Università di Catania pubblica il primo studio al mondo su sicurezza ed efficacia

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<<Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare e a ridurre la dipendenza da tabacco senza effetti collaterali. Va però migliorata la qualità dei prodotti>>.
E’ quanto affermato dal Prof. Riccardo Polosa, Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, A.O.U “Policlinico Vittorio Emanuele”, che ha condotto in collaborazione con LIAF Lega Italiana Antifumo, il primo studio al mondo su sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche.
Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE, mostra come dei 300 fumatori partecipanti, (che non avevano intenzione di smettere, ma solo di provare la sigaretta elettronica), l’8,7% ha smesso di fumare e il 10% ha ridotto l’uso delle sigarette tradizionali di oltre il 50%. Inoltre il 73,1% di chi ha smesso non ha più utilizzato neanche la sigaretta elettronica.
<<Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso di cessazione dal fumo di sigaretta inferiore all’1% , rappresentano un successo straordinario, reso ancora più straordinario dal fatto che la ricerca si è conclusa nel 2011 e che da allora il prodotto ha subìto modifiche e miglioramenti tali che se, la ricerca fosse replicata oggi otteremmo risultati ancora più performanti – ha affermato il Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore, Responsabile dello studio ECLAT che prosegue – Inoltre, grazie a questi studi possiamo dare risposte concrete ai milioni di fumatori che si stanno approcciando sempre più numerosi alla sigaretta elettronica con l’intento di ridurre i danni del tabacco.>>
I 300 fumatori, (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® e cartucce con differenti dosaggi di nicotina: 7.2 mg; 5.4 mg; e zero; in base al gruppo di appartenenza. Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato (eCO), le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12esima settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato fino alla visita della 24esima settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52. Non sono stati riportati effetti collaterali ed è stato monitorato un generale miglioramento delle condizioni di salute grazie alla riduzione del fumo di tabacco.
<<E’ importante che le autorità prendano in considerazione i risultati scientifici – afferma il Prof. Polosa – per regolamentare le sigarette elettroniche e creare degli standard qualitativi elevati di produzione, che soddisfino i milioni di fumatori che stanno utilizzando la sigaretta elettronica>>.

Progetti di ricerca IMI: una riunione di pazienti per nuove prospettive

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Il 12 giugno, la “Innovative Medicines Initiative” (IMI) ha organizzato un evento per pazienti e altri operatori coinvolti in progetti di ricerca finanziati dalla stessa IMI. Lo scopo della riunione era quello di saperne di più sui contributi dei pazienti ai progetti IMI, e sulle loro impressioni sui risultati di tali progetti. IMI spera inoltre di fornire a questi pazienti informazioni su ciò che viene fatto nelle loro rispettive aree di malattia. I pazienti provenienti dai vari comitati consultivi U-BIOPRED hanno partecipato e hanno presentato la loro esperienza di coinvolgimento nel progetto.
Di seguito è riportato un rapporto sull’evento. Se avete domande si prega di scrivere a: [email protected].
Nell’ambito della strategia “Europa 2020”, la Commissione europea sta elaborando le nuove politiche per il prossimo periodo che avrà inizio nel gennaio 2014 e che si focalizzerà sulla necessità di collaborazione e di una migliore protezione dei cittadini. Il programma di ricerca “Orizzonte 2020” è parte di questa strategia e verterà soprattutto su questioni sociali, sull’importanza della collaborazione e di avere il contributo di tutti i partner. Probabilmente nel prossimo periodo ci sarà una nuova iniziativa congiunta IMI e di conseguenza il futuro di IMI è stato discusso nell’ambito di “Orizzonte 2020”. Uno dei principali problemi riguarda il coinvolgimento del paziente, come indicato nel primo documento politico di IMI. Di conseguenza, IMI ha invitato pazienti e loro rappresentanti, esponenti del mondo accademico e dell’industria a discutere del “coinvolgimento del paziente” nei progetti in corso, le migliori pratiche esistenti e di come tutto ciò possa essere migliorato. Diversi pazienti, malati di Alzheimer, schizofrenia, autismo, cancro, malattie respiratorie e artrite reumatoide, hanno condiviso le proprie esperienze e le aspettative per la ricerca (bisogni e desideri). IMI ha presentato il background scientifico dei relativi progetti. Per le malattie respiratorie (asma e BPCO), U-BIOPRED e PROactive sono stati presentati da tre persone con asma (tutti coinvolte in U-BIOPRED), una persona con BPCO e tre partner nei progetti. Val Hudson (membro del comitato etico di U-BIOPRED) ha fornito una prospettiva del suo coinvolgimento in qualità di paziente in U-BIOPRED. Pim de Boer (Lung Foundation Olanda) ha esposto gli aspetti generali del coinvolgimento del paziente e il punto di vista scientifico. Messaggio principale di entrambe le presentazioni è stato che tutti abbiamo imparato che cosa significa il coinvolgimento del paziente e come promuoverlo. Esistono ancora cose da migliorare, come metodi di comunicazione più efficaci e idonei a definire i ruoli e gli obiettivi della partecipazione del paziente fin dall’inizio. Si è inoltre imparato che la ricerca che è più adatta alle esigenze e ai desideri dei pazienti, migliora la collaborazione e la fiducia tra i partner riportando la passione nella ricerca.
Risultati generali della riunione, come suggerimenti ad IMI, sono:
  • creazione della fiducia, collaborazione,
  • maggiore attenzione per la ricerca verso patogenesi delle malattie, la diagnosi precoce, ma anche per trovare nuove terapie,
  • ottenere la “medicina giusta” per il “paziente giusto” nella “fase giusta” al “giusto dosaggio e momento”,
  • la necessità di concentrarsi sulle multimorbidità e sull’età e gli aspetti di genere, e quindi di concentrarsi sulla ricerca che studia diverse malattie allo stesso tempo;
  • tenere in cosiderazione interventi non farmacologici, ad esempio interventi sullo stile di vita,
  • la necessità di coinvolgere di più e in maniera più attiva i pazienti nella ricerca ma anche nella pianificazione della stessa,
  • la necessità di coinvolgere gruppi specifici nella ricerca come i bambini,
  • il coinvolgimento di altre parti interessate, come i medici di base, le autorità di regolamentazione (come EMA), le compagnie di assicurazione sanitaria e le commissioni di valutazione delle tecnologie sanitarie (in vista degli aspetti economico-finanziario delle terapie),
  • elencare ed enfatizzare le migliori pratiche di coinvolgimento del paziente (come abbiamo fatto per i progetti IMI U-BIOPRED e PROactive, come si sta facendo in EUPATI e sarà fatto per esempio in UE-AIMS).
Questo è stato il primo incontro IMI dedicato ai pazienti. L’incontro e i suoi risultati saranno valutati e discussi dall’Advisory Board di IMI. Noi tutti speriamo che altri incontri come questo seguano, che più progetti includano pazienti come partner e non come semplice concessione simbolica. Non è un metodo “taglia unica che non va bene per tutti”, ma un processo vivo. Anche per IMI questa è una nuova esperienza poiché l’incontro è stato molto orientato alle singole patologie, mentre avrebbe potuto essere organizzato meglio attraverso i collegamenti tra le diversemalattie.
Come un consiglio a IMI ci permettiamo di suggerire che i pazienti contribuiscano di più a redigere i bandi, che sono attualmente proposti da EFPIA al momento. Dovremmo sostenere insieme a EFPIA queste idee per coinvolgere ulteriori parti interessate in questo processo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito UBIOPRED

Sigaretta Elettronica: Festival a Genova

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Il Genova Vape fest è la prima fiera italiana dedicata al mondo dello svapo. All’evento sarà presente uno spazio mercato con produttori e rivenditori provenienti da tutta Italia e uno spazio conferenze con protagoniste numerose personalità del mondo dello svapo: modder, blogger e medici-ricercatori di rilievo nazionale ed internazionale.
Apertura Ore 10.00
Mattino
10.00: apertura della Fiera-Mercato e discorso di benvenuto
10.15-11.00: “Introduzione alla sigaretta elettronica”, relatore Michele Costanzo (Mikkos45)
11.00-12.30: “Un punto di vista scientifico”, relatore Prof. Riccardo Polosa, Università degli Studi di Catania
Pausa
Pomeriggio
14.30-15.30: “Circuiti regolatori”, relatore Mauro Celli (Maurotb elettromodder)
15.30-16.00: “Resa del sistema e parametri di regolazione”, relatore Ing. Marco Agnelli
16.00-17.00: “Atomizzatori rigenerabili e resistenze”, workshop
17.30: Estrazione dei premi della lotteria il cui ricavato sarà devoluto interamente all’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma ONLUS per sostenere la ricerca scientifica sul neuroblastoma e sui tumori cerebrali pediatrici. I premi gentilmente offerti da modder, negozianti e produttori saranno comunicati nella sezione NEWS del sito.
20.00: Chiusura fiera

Sigarette Elettroniche: Tavola Rotonda al Convegno Nazionale sul Tabagismo

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Alla 15ma edizione del Convegno Nazionale su Tabagismo e Servizio Sanitario, che si terrà il 31 maggio presso l’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità, si svolgerà una tavola rotonda

dedicata alla sigaretta elettronica.
Al Convegno, organizzato dall’Osservatorio Fumo Alcol e Droga (OSSFAD) e patrocinato dall’Istituto Mario Negri, dalla Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) e dal Ministero della Salute, sarà presente il Prof. Riccardo Polosa, Responsabile Scientifico LIAF e Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, chiamato in qualità di esperto sulle sigarette elettroniche.
Alla tavola rotonda dedicata alle sigarette elettroniche saranno inoltre presenti la Dott.ssa Fonda del Ministero della Salute, il Dott. Tinghino della della Società Italiana di Tabaccologia e il Dott. Mangiaracina dell’Università “La Sapienza”, Unità di Tabaccologia, e il Dott. Rienzi in rappresentanza del Codacons. A moderare la discussione sarà la Dott.ssa Daniela Galeone Direttore del Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione del Ministero della Salute e la Dott.ssa Roberta Pacifici Direttore OSSFAD dell’Istituto Superiore di Sanità.
<<<Penso sia un fatto positivo aver messo insieme esperti con competenze così diverse e complementari sulla sigaretta elettronica – afferma il Prof. Riccardo Polosa – Auspico ad un confronto sereno e costruttivo riguardo le sfide che ha prodotto la rapida diffusione in Italia e nel mondo di uno strumento così importante per la salute pubblica>>

Smettere di fumare: pubblicato il primo E-Book su cure innovative

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Trentasei esperti internazionali in cure antitabagiche hanno contribuito al primo libro elettronico dedicato a metodi innovativi per smettere di fumare.
L’e-book dal titolo “Advanced in Smoking Cessation “ cioè “Innovazioni per smettere di fumare” è pubblicato on line dalla prestigiosa casa editrice britannica Future Medicine, in collaborazione con l’Università di Catania e LIAF Lega Italiana Antifumo, in occasione del 31 maggio, No Tobacco Day, istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Gli editori, Riccardo Polosa Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania AOU Vittorio Emanuele- Policlinico G. Rodolico e Responsabile Scientifico LIAF, e Pasquale Caponnetto, Ricercatore e Psicologo Clinico presso l’Università di Catania, sono esperti internazionali in prevenzione e cura della dipendenza tabagica.
Il libro elettronico “Advances in Smoking Cessation” comprende 20 capitoli che spaziano dagli aspetti bio-psico-sociali più innovativi sino alla prevenzione e alla gestione della dipendenza da sigarette.
“Advances in Smoking Cessation” illustra nuove terapie che possono rivoluzionare il campo attualmente stagnante della prevenzione e cura del tabagismo.
Grande enfasi è stata posta sulla natura cronica e recidivante della dipendenza da tabacco, sulle emergenti strategie alternative a basso rischio come le sigarette elettroniche e sul ruolo centrale del fumatore con precise esigenze, paure e patologie.
<< Siamo in debito con tutti coloro che hanno contribuito a questo ambizioso progetto editoriale, il primo del suo genere – ha dichiarato il Prof. Polosa – e siamo sicuri di offrire al lettore una stimolante e innovativa esperienza di apprendimento>>.
<< Questo e-book considera aspetti pioneristici della dipendenza da tabacco – ha affermato il Dott. Caponnetto – con l’obiettivo di illustrare innovazioni terapeutiche auspicabili per il futuro >>.
Questo e-book può essere utile per medici e psicologici che vogliono approcciarsi in modo efficace o approfondire il trattamento e la prevenzione del tabagismo.

Smoking Cessation: the First E-book Published

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Illustrating novel approaches to smoking cessation management
Thirty-six international experts on cigarette addiction and smoking cessation have contributed to the first electronic book on smoking cessation.
The e-book titled “Advances in Smoking Cessation” will be launched by its prestigious publisher <<Future Medicine>> and the University of Catania, on the occasion of the World No Tobacco Day, organized by the World Health Organization.
The Editors, Riccardo Polosa, Professor of Medicine at the University of Catania, Director of the Center for Prevention and Cure of Tabagism and Scientific Advisor of LIAF; and Pasquale Caponnetto, Behavioral Researcher and Clinical Psychologist at the University of Catania, are world experts of smoking behavior and tobacco control.
“Advances in Smoking Cessation” includes 20 chapters dedicated to a variety of innovative aspects ranging from bio-psychosocial elements of cigarette addiction to prevention and management.
<< We are indebted to all those who have contributed to this ambitious editorial project, the first of its kind – said Prof. Polosa – and we are sure to offer to the reader a truly stimulating and innovative learning experience>>.
The ambition of “Advances in Smoking Cessation” is to meet these specific challenges and to provide a new unconventional foundation that may inspire and advance the stagnant field of smoking cessation. The structure of “Advances in Smoking Cessation” was carefully designed to reflect this philosophy.
<< This e-book considers ground-breaking yet practical aspects of smoking behavior and its cessation – said Dr Caponnetto – with the aim of illustrating new futuristic approaches to smoking cessation management >>.
Great emphasis has been placed on the dynamics underlying the chronic relapsing nature of tobacco dependence, on the emerging alternative strategies including reduced-risk noncombustible products, and on the central role of the smoker as a person with their needs, fears and comorbidities.
This e-book is likely to be useful for the busy clinician who wants to gain a realistic approach to the topic of smoking cessation, for those involved in smoking cessation and tobacco control research, and finally it can be recommended as a reference handbook for training courses for the new generation of smoking cessation therapists.

No tobacco day: cure antifumo gratis per i pazienti diabetici

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In occasione della Giornata Mondiale Antifumo, indetta dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) il 31 maggio, il Centro Antifumo dell’Università di Catania-Azienda Policlinico Vittorio Emanuele in collaborazione con LIAF Lega Italiana Antifumo e 292 farmacie di Catania, recluteranno da lunedì 27 a venerdì 31 maggio pazienti diabetici intenzionati a smettere di fumare, per offrirgli cure antifumo gratuite.
L’iniziativa, nata da un accordo tra LIAF, il Centro Antifumo dell’Università di Catania-Azienda Policlinico Vittorio Emanuele e Federfarma Catania, appartiene al progetto di ricerca internazionale DIASMOKE che prevede un percorso di dissasuefazione dal fumo di sigaretta per pazienti diabetici, fornendo loro supporto psicologico e farmacologico.
DIASMOKE è uno studio clinico unico al mondo, vincitore del GRAND, il premio internazionale per la ricerca antitabagica, che ha l’obiettivo di indagare gli effetti della vareneclina, sostanza farmacologica che inibisce i recettori celebrali del desiderio di nicotina, sui pazienti diabetici. Già oltre 150 fumatori diabetici sono stati arruolati e stanno ottenendo ottimi risultati in termini di riduzione della dipendenza tabagica e gestione della patologia diabetica.
I pazienti con diabete di tipo 2, che fumano almeno 10 sigarette al giorno e intenzionati a smettere possono recarsi presso una delle 292 farmacie distribuite sul territorio etneo, aperte 24 ore su 24, per affiancare e sostenere chi intende smettere di fumare, prenotando una visita gratuita. Per ricevere informazioni basta entrare nella farmacia più vicina o consultare il sito internet www.federfarmacatania.it. E’ inoltre possibile inviare una email a [email protected]; [email protected] oppure chiamare lo 0957436413; 0953781537; 3477058569.
I Centri Antifumo, dove verranno effettuate le visite gratuite per i diabetici, si trovano presso l’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, palazzina 13 oppure presso il Policlinico G. Rodolico, padiglione 4, piano terra.
Inoltre, in occasione del No Tobacco Day, il Centro Antifumo del Policlinico G. Rodolico offrirà per una settimana dal 27 al 31 maggio dalle ore 9 alle ore 13, visite gratuite per tutti i fumatori.
<<Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari e per l’aggravarsi dei disturbi correlati – afferma il Prof. Riccardo Polosa direttore del Centro Antifumo dell’Università di Catania – la collaborazione con Federfarma permette di offrire un servizio unico ai fumatori diabetici>>.
<<Sono eccellenti i risultati che stiamo ottenendo con i pazienti diabetici nell’aiutarli a smettere di fumare – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania esperto internazionale in counseling antifumo- il mix tra sostegno psicologico e cure farmacologiche ci permette di raggiungere alti tassi di cessazione della dipendenza e un miglioramento generale delle condizioni di salute del paziente>>.
<< Collaborare con Federfarma è una opportunità per aiutare concretamente i fumatori diabetici – afferma il Dott. Sebastiano Antonio Pacino, Presidente LIAF Lega Italiana Antifumo – ci permetterà infatti di informare quanti più pazienti sul territorio catanese>>.
<<Questa sinergia – ha detto il presidente di Federfarma Catania e vice presidente Nazionale Gioacchino Nicolosi – conferma il ruolo delle farmacie quale ponte tra il cittadino e il mondo della sanità e delle associazioni. Il rapporto di fiducia che, secondo uno studio di Confcommercio nazionale, vede il farmacista in testa alle classifiche di gradimento, ci consente di
“agganciare” il popolo dei fumatori e invitarli a stili di vita più virtuosi, indirizzandoli al centro antifumo del Policlinico G. Rodolico e del Osp. Vittorio Emanuele di Catania che collaborano con LIAF Lega Italiana Antifumo>>.

No tobacco day: cure antifumo gratis per i pazienti diabetici

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In occasione della Giornata Mondiale Antifumo, indetta dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) il 31 maggio, il Centro Antifumo dell’Università di Catania-Azienda Policlinico Vittorio Emanuele in collaborazione con LIAF Lega Italiana Antifumo e 292 farmacie di Catania, recluteranno da lunedì 27 a venerdì 31 maggio pazienti diabetici intenzionati a smettere di fumare, per offrirgli cure antifumo gratuite.

L’iniziativa, nata da un accordo tra LIAF, il Centro Antifumo dell’Università di Catania-Azienda Policlinico Vittorio Emanuele e Federfarma Catania, appartiene al progetto di ricerca internazionale DIASMOKE che prevede un percorso di dissasuefazione dal fumo di sigaretta per pazienti diabetici, fornendo loro supporto psicologico e farmacologico.
DIASMOKE è uno studio clinico unico al mondo, vincitore del GRAND, il premio internazionale per la ricerca antitabagica, che ha l’obiettivo di indagare gli effetti della vareneclina, sostanza farmacologica che inibisce i recettori celebrali del desiderio di nicotina, sui pazienti diabetici. Già oltre 150 fumatori diabetici sono stati arruolati e stanno ottenendo ottimi risultati in termini di riduzione della dipendenza tabagica e gestione della patologia diabetica.
I pazienti con diabete di tipo 2, che fumano almeno 10 sigarette al giorno e intenzionati a smettere possono recarsi presso una delle 292 farmacie distribuite sul territorio etneo, aperte 24 ore su 24, per affiancare e sostenere chi intende smettere di fumare, prenotando una visita gratuita. Per ricevere informazioni basta entrare nella farmacia più vicina o consultare il sito internet www.federfarmacatania.it. E’ inoltre possibile inviare una email a [email protected]; [email protected] oppure chiamare lo 0957436413; 0953781537; 3477058569.
I Centri Antifumo, dove verranno effettuate le visite gratuite per i diabetici, si trovano presso l’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, palazzina 13 oppure presso il Policlinico G. Rodolico, padiglione 4, piano terra.
Inoltre, in occasione del No Tobacco Day, il Centro Antifumo del Policlinico G. Rodolico offrirà per una settimana dal 27 al 31 maggio dalle ore 9 alle ore 13, visite gratuite per tutti i fumatori.
<<Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari e per l’aggravarsi dei disturbi correlati – afferma il Prof. Riccardo Polosa direttore del Centro Antifumo dell’Università di Catania – la collaborazione con Federfarma permette di offrire un servizio unico ai fumatori diabetici>>.
<<Sono eccellenti i risultati che stiamo ottenendo con i pazienti diabetici nell’aiutarli a smettere di fumare – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania esperto internazionale in counseling antifumo- il mix tra sostegno psicologico e cure farmacologiche ci permette di raggiungere alti tassi di cessazione della dipendenza e un miglioramento generale delle condizioni di salute del paziente>>.
<< Collaborare con Federfarma è una opportunità per aiutare concretamente i fumatori diabetici – afferma il Dott. Sebastiano Antonio Pacino, Presidente LIAF Lega Italiana Antifumo – ci permetterà infatti di informare quanti più pazienti sul territorio catanese>>.
<<Questa sinergia – ha detto il presidente di Federfarma Catania e vice presidente Nazionale Gioacchino Nicolosi – conferma il ruolo delle farmacie quale ponte tra il cittadino e il mondo della sanità e delle associazioni. Il rapporto di fiducia che, secondo uno studio di Confcommercio nazionale, vede il farmacista in testa alle classifiche di gradimento, ci consente di “agganciare” il popolo dei fumatori e invitarli a stili di vita più virtuosi, indirizzandoli al centro antifumo del Policlinico G. Rodolico e del Osp. Vittorio Emanuele di Catania che collaborano con LIAF Lega Italiana Antifumo>>.