domenica, Giugno 15, 2025
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Report OMS sul Tabagismo in Italia e nel Mondo

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L’Organizzazione Mondiale per la Salute, pubblica l’indagine annuale sull’abitudine al fumo in Italia e nel Mondo.

A Bruxelles una conferenza stampa per salvare le sigarette elettroniche

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A Bruxelles una conferenza stampa per salvare le sigarette elettroniche
Si terrà giorno 3 settembre, presso il centro internazionale per la stampa a Bruxelles, la conferenza stampa in favore delle sigarette elettroniche
La conferenza stampa è una delle iniziative intraprese da SAVEECIG che si oppone alla regolamentazione delle sigarette elettroniche come farmaco.
In particolare SAVEECIG, rende nota una petizione che fa appello alla commissione EU che il 10 settembre dovrà valutare le ecig e definire una normativa in merito.
Sarà proiettato un video “Smoke without fire” cioè fumare senza fuoco.
Alla conferenza saranno presenti:
– Clive Bates
Ex Direttore di “Action on Smoking and Health UK” (1997-2003)
– Dr Konstantinos Farsalinos, M.D.
Ricercatore dell’Onassis Cardiac Surgery Center, di Atene e dell’University Hospital Gathuisberg, Leuven, Belgio.
– Jacques Le Houezec, PhD
Consulente in salute pubblica Rennes, France
Lettore Onorario del “Centre for Tobacco Control Studies” University of Nottingham, UK
– Gerry Stimson
Professore presso l’Imperial College London
Professore presso “London School of Hygiene and Tropical Medicine”
– David Dorn (Chairman)
Utilizzatore di sigarette elettroniche
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito
È possibile contattare Richard Hyslop Direttore di “Endeavour Public Affairs Ltd”

Salvare le sigarette elettroniche: ecco la petizione internazionale

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Gentili Membri del Parlamento Europeo,
 Siamo le persone dimenticate nel dibattito sulla revisione della Direttiva sui prodotti legati al Tabacco. Siamo gli amici e le famiglie degli utilizzatori di sigarette elettroniche.
Per sette milioni di persone nell’Unione Europea, le sigarette elettroniche hanno e continuano a fornire una reale alternativa alle sigarette di tabacco. Hanno permesso ai nostri amici e familiari di lasciarsi il fumo alle spalle, sia completamente o quasi. I nostri cari adesso fumano di meno o per niente.
Tuttavia, siamo sinceramente preoccupati e confusi riguardo la proposta di emendare la Direttiva sui prodotti relati al Tabacco che potrebbe prevedere l’utilizzo di sigarette elettroniche sul mercato se autorizzati dalla Direttiva 2001/83/EC (Direttiva sui Prodotti Medicinali).
Ora per voi, questi sette milioni di persone possono semplicemente sembrare utilizzatori di sigarette elettroniche, ma per noi sono amici e familiari. Abbiamo visto queste persone uccidersi lentamente quando fumavano tabacco. Abbiamo vissuto con le consequenze dello stretto contatto giornaliero con loro quando fumavano. Per alcuni di noi, li abbiamo assistiti e ci siamo presi cura di loro quando sono morti prematuramente come diretto risultato del fumo di sigarette di tabacco.
Le sigarette elettroniche sono state una rivelazione per noi. Da quando i nostri amici e familiari sono passati alle sigarette elettroniche, è un piacere stare attorno a loro. Sono persone più sane, più felici; non odorano più di tabacco e noi non soffriamo più indirettamente come risultato del loro fumare.
E’ indispensabile che i Membri del Parlamento Europeo capiscano che le sigarette elettroniche non sono prodotti medicinali, gli utilizzatori non si vedono come malati o in cura. Sono adulti che hanno preso una decisione consapevole.
Molti di noi hanno visto i nostri amici e familiari provare a smettere usando le terapie convenzionali di sostituzione della nicotina. Abbiamo constatato quanto fosse doloroso per loro e quanto deprimente fosse per tutti noi, tutte le volte che hanno fallito e hanno ripreso a fumare. Con le sigarette elettroniche, hanno ridotto il consumo di sigarette o smesso completamente. Questo è qualcosa che andrebbe riconosciuto e incoraggiato, non considerato come una preoccupazione.
Le sigarette elettorniche non sono un metodo più efficace di terapia convenzionale di sostituzione della nicotina ma qualcosa di completamente differente. Le sigarette elettroniche sono una alternativa al fumo. Gli utilizzatori devono poter avere la libertà di trovare il giusto dispositivo e livello di nicotina che incontra le loro necessità, non vi è un’unica soluzione uguale per tutte le sigarette elettroniche, non vi è un’unica varietà uguale per tutti, deve esserci flessibilità, deve esserci innovazione. Queste sono le principali ragioni per cui le sigarette elettroniche si stanno dimostrando così popolari. Per la sua intrinseca natura, la regolamentazione come prodotti medicinali cancellerebbe quanto ottenuto. La regolamentazione come prodotti medicinali controllerà e quantificherà il dosaggio, la somministrazione, il dispositivo. Le medicine devono essere monitorate da dei medici, non vi può esser spazio per l’individualità, per trovare la giusta varietà, intensità, il giusto dispositivo, in più regolamentazioni come prodotti medici gettano un ombra di vergogna e malessere su persone che non sono malate. Questa riversa maggior vergogna su persone punite per una loro abitudine. Vi sollecitiamo a ricercare la differenza tra cosa sono i medicinali, e cosa è un dispositivo ricreativo – guardate oltre la mera convinzione che solo perchè allontana le persone dal fumo allora deve essere una terapia.
Le sigarette elettroniche sono semplicemente un’alternativa al fumo, rilasciano nicotina pulita – senza catrame, monossido di carbonio, e gas volatili caldi di sigaretta – e come processo di assunzione della nicotina è praticamente innocuo per la salute. In breve, per i nostri amici e familiari che sono passati dalle sigarette di tabacco alle sigarette elettroniche, hanno ridotto enormemente il rischio, soddisfacendo allo stesso tempo il loro bisogno di nicotina e qualche aspetto comportamentale legato al fumo.
Le sigarette elettroniche sono sicure. Al contrario, le sigarette di tabacco uccidono 700,000 persone ogni anno e i Membri del Parlamento Europeo non stanno proponendo di metterle al bando. I Membri del Parlamento Europeo vogliono veramente proteggere un’industria che uccide 700,000 persone all’anno alle spese del mercato, sradicando una rivoluzione della salute pubblica che ha la possibilità di salvare milioni di vite?
Come famiglie e amici degli utilizzatori di sigarette elettroniche, incoraggiamo voi, Membri del Parlamento Europeo, a votare a favore di una proporzionata e robusta regolamentazione sui consumi delle sigarette elettroniche e a respingere il percorso medicinale in tutte le sue forme.
Conosciamo i nostri amici e familiari meglio di voi. Sappiamo quanto possano essere dipendenti dalla nicotina. Sappiamo quante volte hanno provato e fallito nel tentativo di smettere di fumare usando le terapie convenzionali di sostituzione della nicotina. Le sigarette elettroniche sono l’unica cosa che ha funzionato, perchè hanno permesso ai nostri familiari e amici di assumere la nicotina in quantità appropriate per loro. Non tutti gli utilizzatori di sigarette elettroniche sono uguali, alcuni fumatori fumano 20 sigarette al giorno mentre altri ne fumano 60.
La legge delle conseguenze involontarie in questa situazione, se i Membri del Parlamento Europeo voteranno per la regolamentazione come prodotti medicinali, porterà a vedere i nostri amici e familiari tornare a fumare sigarette di tabacco e conseguentemente a morire prematuramente come diretto risultato. Come Membro del Parlamento Europeo può non piacerle leggere questo, ma è la verità, e i Membri del Parlamento Europeo devono esserne informati. Se i Membri del Parlamento Europeo voteranno in favore della regolamentazione come prodotti medicinali, più persone fumeranno e verremo trascinati nell’incubo che pensavamo di esserci lasciati alle spalle.
Non solo per la salute di sette milioni di utilizzatori di sigarette elettroniche, ma anche per la salute dei loro amici e familiari, vi incoraggiamo a fare la cosa giusta. Non vogliamo perdere prematuramente i nostri amici e familiari, o tornare ad essere fumatori passivi e a tutti gli altri aspetti negativi prodotti dalle sigarette di tabacco.
VOTA LA PETIZIONE!

Donazioni: LIAF Ringrazia i Sostenitori

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LIAF Ringrazia tutti coloro che hanno effettuato donazioni, in particolare a sostegno delle sigarette elettroniche.
LIAF precisa che da alcune settimane sul web è stato diffuso un invito a donare sostenendo una eventuale causa legale per le ecig.
Questa iniziativa è stata intrapresa da sostenitori esterni a LIAF, che ringraziamo per il loro supporto incondizionato.
Precisiamo inoltre che LIAF ha ad oggi raccolto la somma di circa 600 euro. Tale importo sarà utilizzato per iniziative a supporto delle ecig, di cui i nostri sostenitori saranno tempestivamente informati tramite il sito LIAF.
Inoltre, in riferimento all’invito alla donazione per una causa legale contro la tassazione ecig diffuso da fonti esterne a nome LIAF, i consulenti legali LIAF spiegano che al momento non è possibile intraprendere una azione legale.
Tutti coloro che hanno effettuato o effettueranno una donazione a LIAF possono inviare la ricevuta del bonifico via email a [email protected] e riceveranno una email di ringraziamento da poter stampare!
Il Presidente LIAF S.A. Pacino e tutto lo staff LIAF ringraziano per il sostegno e invitano a donare al seguente link:
Sostienici

Sigarette elettroniche: gli esperti commentano i risultati dello studio ECLAT

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ECLAT è il primo studio al mondo sulle sigarette elettroniche che ha dimostrato efficacia e sicurezza del prodotto CATEGORIA. È stato analizzato un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere per 12 mesi. A fine studio l’8,7% degli utilizzatori ha smesso di fumare, e il 10.3% ha ridotto il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%.
Il Dott. Pasquale Caponnetto (PC) e il Prof. Riccardo Polosa (RP), dell’Università di Catania, commentano i dati ottenuti dallo studio clinico ECLAT , pubblicato sulla rivista PLOS ONE, e rispondono alle domande della LIAF.
L’importanza di voler smettere di fumare
LIAF: Considerando che tutti e 300 i partecipanti allo studio non avevano alcuna intenzione di smettere di fumare quando hanno iniziato ad usare le sigarette elettroniche, cosa li ha spinti ad utilizzarle riducendo le “bionde”?
PC: Per molti fumatori l’intenzione di smettere non è il motivo principale per passare ad una sigaretta elettronica. È risaputo che la maggior parte dei fumatori prova piacere nel semplice atto di fumare. Infatti la ragione principale che li spingerebbe a usare le sigarette elettroniche è quella di perpetuare l’abitudine del fumo, non subendone i danni. Inoltre la curiosità di provare un prodotto che nel 2010 (anno di lancio dello studio) era poco diffuso sembra aver svolto un ruolo importante nell’utilizzo della sigaretta elettronica.
Perché molti fumatori hanno smesso di fumare?
LIAF: Dai risultati ECLAT si evince che l’assunzione o meno di nicotina non è determinante nell’abitudine del fumo, e che si può smettere pur non avendo una dichiarata intenzione utilizzando la sigarette elettronica. Perché quindi i partecipanti allo studio hanno smesso di fumare?
RP: In ECLAT, l’utilizzo della sigaretta elettronica ha portato alla completa astinenza da fumo in circa il 10% dei partecipanti che non avevano intenzione di smettere, e di questi solo il 26,9% utilizzava ancora la sigaretta elettronica dopo un anno di osservazione. Quindi, il restante 73,1% di coloro che avevano smesso di fumare, non utilizzava più neanche la sigaretta elettronica. Con l’uso regolare della sigaretta elettronica molti partecipanti hanno capito di essere diventati abbastanza forti da liberarsi anche dal prodotto in studio. Pertanto, l’uso della sigaretta elettronica non ha creato nuova dipendenza ed è stato determinante per ridurre la dipendenza tabagica in fumatori che avevano dichiarato di non aver alcuna intenzione di smettere. Sembrerebbe che la sigaretta elettronica abbia facilitato un cambiamento nel comportamento e stimolato inconsciamente la progressione a smettere.
Il ruolo della nicotina 
LIAF: Nello studio ECLAT, i diversi dosaggi di nicotina non sembrano aver influito diversamente sui tassi di riduzione del numero di sigarette, mentre i tassi di completa astinenza dal fumo risultano più elevati in coloro che utilizzavano i prodotti con nicotina. Quale è la chiave di lettura di questi dati?
RP: Per ciò che riguarda la riduzione del numero di sigarette, la quantità di nicotina introdotta con le sigarette elettroniche non è risultata determinante in quanto il fumatore ha compensato ampiamente il suo bisogno giornaliero di nicotina facendo anche uso delle sigarette convenzionali.
Per ciò che riguarda la completa astinenza da fumo, una possibile spiegazione del perché una percentuale maggiore di utilizzatori di sigarette elettroniche con nicotina abbia smesso di fumare sta nel fatto che il prodotto senza nicotina risultava avere un gusto sgradevole. E’ intuibile che se l’esperienza con la sigaretta elettronica non risulta soddisfacente la ricaduta a fumare sigarette convenzionali è inevitabile.
Il grado di soddisfazione della sigaretta elettronica
LIAF: Quanto incide il grado di soddisfazione del prodotto nel fumatore che si avvicina per la prima volta alle sigarette elettroniche?
RP: Esistono diverse tipologie di fumatori che spaziano tra chi è affetto da una dipendenza farmacologica dalla nicotina e chi fuma per il piacere di fumare (vale a dire per gli aspetti socio-comportamentali e sensoriali associati all’atto del fumare). Pertanto, a secondo della sua tipologia, il fumatore che si avvicina per la prima volta alle sigarette elettroniche avrà bisogno o di sigarette elettroniche ad elevate prestazioni in grado di erogare adeguate quantità di nicotina oppure di prodotti in grado di soddisfare tatto e gusto con particolari aromi. Di fatto i fumatori che sperimentano per la prima volta questi prodotti esplorano marche e aromi fino a trovare quella che piace di più, anche se talvolta alcuni abbandonano l’idea a causa di una prima esperienza negativa con un prodotto che non ha soddisfatto appieno le loro aspettative (ad esempio, per via del gusto non soddisfacente, della scarsa capacità di vaporizzare nicotina, di guasti tecnici). E’ verosimile che il rapido perfezionamento delle qualità tecniche delle sigarette elettroniche e un più ampio assortimento di gusti determinerà una maggiore soddisfazione e fidelizzazione al prodotto, con conseguente riduzione dei rischi fumo-correlati per la salute.
LIAF: È interessante notare che nonostante il grado di soddisfazione circa la qualità del prodotto utilizzato nello studio ECLAT sia stato appena sufficiente, molti partecipanti lo hanno comunque consigliato a parenti, amici e conoscenti per smettere di fumare. Ciò sembra suggerire che anche il solo far provare la sigaretta elettronica a una persona potrebbe spingere a far smettere qualcun altro.
PC: Sì, è stato alquanto sorprendente apprendere che anche coloro che non si sono “affezionati” al prodotto in uso allo studio, l’hanno comunque raccomandato ad altri fumatori. Penso che persino a coloro che non erano rimasti soddisfatti piacesse comunque l’idea di base e ne abbiano riconosciuto il potenziale per altri tipi di fumatori nella loro cerchia di amicizie. Smettere di fumare è contagioso, nel senso che se un fumatore smette con un metodo, qualunque esso sia, cerca quasi sempre di coinvolgere altri fumatori ad usare la stessa strategia. Tuttavia, è anche vero il contrario: se fallisco con quel metodo io comunque lo consiglio, per dimostrare che anche gli altri ugualmente falliranno.
Il successo sociale delle sigarette elettroniche
LIAF: Lo studio ECLAT definisce la sigaretta elettronica come un dispositivo utile per smettere di fumare o per ridurre la dipendenza tabagica, dimunuendo così i rischi per la salute fumo-correlati. Inoltre il successo sociale delle sigarette elettroniche sembra risiedere nel fatto che non appare come un metodo per smettere!
RP: Precisamente! Le sigarette elettroniche dello studio ECLAT hanno incoraggiato i fumatori a fare spontaneamente qualcosa di buono per la loro salute, scavalcando il senso di colpa che deriva dalla consapevolezza che il fumo e la combustione sono un danno per la salute. Un prodotto molto più sicuro in grado di riprodurre l’esperienza di “fumare senza fumo” è un’opportunità rivoluzionaria per i fumatori che possono finalmente liberarsi delle sostanze tossiche liberate dalla combustione del tabacco senza per questo rinunciare al piacere che deriva dal loro comportamento di fumare. Ecco perché sono convinto che lo sviluppo di nuovi prodotti più interessanti che possano replicare un’esperienza personalizzata del fumare, sarà un passo importante per il successo nella lotta contro il tabacco.
Sigaretta Elettronica: un aiuto importante nella lotta contro il fumo
LIAF: Anche se gran parte dei partecipanti dello studio ECLAT ha continuato ancora a fumare, molti hanno fumato meno o addirittura smesso. Non è una soluzione ideale, ma certamente la sigaretta elettronica aiuta.
RP: I risultati ottenuti sono di tutto rispetto considerato che:
– l’e-cig in esame era un articolo rudimentale di prima generazione (certamente meno soddisfacente rispetto ai modelli attualmente in commercio),
– i fumatori arruolati non erano interessati a smettere, e che non si è fatto alcun ricorso ad attività di consulenza psicologica di supporto antifumo.
Sono specialista nella gestione e cura del tabagismo da oltre 15 anni e mi duole ammettere che non abbiamo molte alternative a disposizione per coloro che intendono smettere. I risultati di ECLAT ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto, e indicano chiaramente come la sigaretta elettronica sia un alleato prezioso nella lotta contro il fumo.

Malesia: LIAF invia lettera alla Commissione Scientifica per le E-cig

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Il Ministero della Salute della Malesia ha deciso di istituire una commissione scientifica ad hoc per valutare i dati scientifici sulla sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche.
LIAF, Lega Italiana Antifumo, ha inviato una lettera al responsabile della commissione il Dr Abdul Razak Muttalif, Direttore del Centro di Medicina Respiratoria.
La lettera oltre a citare evidenze scientifiche a supporto delle sigarette elettroniche, fornisce utili suggerimenti legislativi.
Alcuni estratti della lettera LIAF:
“…in considerazione del potenziale delle sigarette elettroniche nel ridurre i danni da fumo di tabacco, il Governo Malese è tenuto a tener conto dei risvolti positivi in termini di salute salute pubblica…”
“….una regolamentazione eccessivamente restrittiva e costosa, farà lievitare i costi delle sigarette elettroniche rendendole molto meno competitive rispetto alle tradizionali “bionde”. Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata.”
“…. in primo luogo si dovrebbe regolamentare la qualità dei liquidi delle sigarette elettroniche, garantendo la conformità alle buone pratiche di produzione, certificando la filiera industriale del prodotto, e obbligando ad una etichettatura chiara ed esaustiva. Una normativa di riferimento in questo senso esiste già, ed è quella in vigore per gli integratori alimentari…”.
Entro la fine del mese il Governo Malese dovrebbe dare le prime indicazioni ufficiali relativamente alla commercializzazione e alla regolamentazione delle sigarette elettroniche. Attualmente in Malesia vige la libera vendita.

È possibile leggere la versione integrale della lettera in inglese cliccando qui.

 

Ulteriori informazioni sono disponibili cliccando qui,
sul sito di Clive Bates, ex Direttore di ASH UK, (Action on Smoking and Health), che riporta la lettera inviata alle istituzioni Malesiane a supporto delle sigarette elettroniche.

Filippine: LIAF si propone come consulente per le ecig

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La Repubblica delle FIlippine ha annunciato la sospensione della vendita di sigarette elettroniche in attesa di dati scientifici. Il Responsabile Scientifico LIAF, Prof. Riccardo Polosa, ha quindi indirizzato una lettera al Governo delle Filippine fornendo evidenze cliniche a favore delle sigarette elettroniche.
Gli enti governativi Filippini preposti a redigere una normativa sulle sigarette elettroniche si sono riuniti pochi giorni fa per una audizione pubblica per raccogliere dati e pareri sulle ecig, tra un mese circa sarà resa nota la decisione.
Alcuni estratti della lettera indicano che:
– Non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino come l’uso delle ecig, esponga gli utilizzatori a sostanze pericolose.
1 Laugesen M: Safety Report on the Ruyan E-cigarette Cartridge and Inhaled Aerosol. Health New Zealand Ltd. Christchurch, New Zealand, 2008. Available at http://www.healthnz.co.nz
2. Cahn Z, Siegel M: Electronic cigarettes as a harm reduction strategy for tobacco control: a step forward or a repeat of past mistakes? J Public Health Policy 2011, 32:16-31.
3. Etter J-F, Zäther E, Svensson S: Analysis of refill liquids for electronic cigarettes. Addiction 2013: online first – doi: 10.1111/add.12235.
4. Goniewicz ML, Knysak J, Gawron M, Kosmider L, Sobczak A, Kurek J, Prokopowicz A, Jablonska-Czapla M, Rosik-Dulewska C, Havel C, Jacob III P, Benowitz N: Levels of selected carcinogens and toxicants in vapour from electronic cigarettes. Tobacco Control 2013, doi:10.1136/tobaccocontrol-2012-050859.
5. Williams M, Villarreal A, Bozhilov K, Lin S, Talbot P: Metal and silicate particles including nanoparticles are present in electronic cigarettes cartomizer fluid and aerosol. PLoS ONE 2013,8:e57087. Doi:10.1371/journal.pone.0057987.
6. Romagna G, Allifranchini E, Bocchietto E, Todeschi S, Esposito M, Farsalinos K. Cytotoxicity evaluation of electronic cigarette vapor extract on cultured mammalian fibroblasts (ClearStream-LIFE): comparison with tobacco cigarette smoke extract. Inhalation Toxicology 2013, 25:354-361.
– Vi sono studi clinici e sondaggi che dimostrano come le sigarette elettroniche aiutino le i fumatori a smettere e a gestire l’astienenza da tabacco, senza causare effetti collaterali.
7. Caponnetto P, Polosa R, Auditore R, Russo C, Campagna D: Smoking Cessation with E-Cigarettes in Smokers with a Documented History of Depression and Recurring Relapses. International Journal of Clinical Medicine 2011, 2:281-284.
8. Caponnetto P, Polosa R, Russo C, Leotta C, Campagna D: Successful smoking cessation with electronic cigarettes in smokers with a documented history of recurring relapses: a case series. Journal of Medical Case Reports 2011, 5:1-6.
9. Etter J-F, Bullen C: Electronic cigarette: users profile, utilization, satisfaction and perceived efficacy. Addiction 2011, 106:2017-2028.
10. Siegel M, Tanwar K, Wood K: Electronic cigarettes as a smoking-cessation tool: results from an online survey. American Journal of Preventive Medicine 2011, 40:472-475.
11. Polosa R, Morjaria JB, Caponnetto P, Campagna D, Russo C, Alamo A, Amaradio M, Fisichella A. Effectiveness and tolerability of electronic cigarette in real-life: a 24-month prospective observational study. Intern Emerg Med. 2013 Jul 20. [Epub ahead of print]
12. Caponnetto P, Campagna D, Cibella F, Morjaria JB, Caruso M, Russo C, Polosa R. EffiCiency and Safety of an eLectronic cigAreTte (ECLAT) as Tobacco Cigarettes Substitute: A Prospective 12-Month Randomized Control Design Study. PLoS One. 2013 Jun 24;8(6):e66317.
13. Polosa R, Caponnetto P, Morjaria JB, Papale G, Campagna D, Russo C. Effect of an electronic nicotine delivery device (e-Cigarette) on smoking reduction and cessation: a prospective 6-month pilot study. BMC Public Health. 2011 Oct 11;11:786.
– Inoltre alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che non vi sono rischi significativi in seguito all’esposizione al vapore di sigarette elettroniche.
14. Schripp T, Markewitz D, Uhde E, Salthammer T: Does e-cigarette consumption cause passive vaping ? Indoor Air 2013, 23:25-31.
15. McAuley T, Hopke P, Zhao J, Babaian S: Comparison of the effects of e-cigarette vapor and cigarette smoke on indoor air quality. Inhal Toxicol 2012, 24:850-857.
16. Flouris A, Chorti M, Poulianiti K, Jamurtas A, Kostikas K, Tzatzarakis M, Wallave Hayes A, Tsatsakis A, Koutedakis Y: Acute impact of active and passive electronic cigarette smoking on serum cotinine and lung function. Inhal Toxicol. 2013, 25:91-101.
Ulteriori informazioni in lingua inglese sono disponibili ai seguenti link:

Tanto Vapore per Nulla: il report su ECIG di I-Think

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 I-Think, associazione italiana che sostiene la scienza, pubblica un report sulle sigarette elettroniche, dal titolo “Tanto vapore per nulla: il punto sulla sigaretta elettroniche”, proponendo una legislazione a sostegno della salute dei “vapers”.
Il report I-Think cita gli studi clinici condotti da LIAF Lega Italiana Antifumo in collaborazione con l’Università di Catania.
Clicca sui seguenti link per leggere l’articolo di I-Think e il pdf con il testo integrale del report sulle sigarette elettroniche:

Supertassa sulle sigarette elettroniche: il punto di vista della Liaf

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Siamo alle solite, nonostante i ripetuti slogan e messaggi propagandistici, alla fine il governo per sistemare le sue coperture finanziarie fa quello che tutti i governi precedenti, a memoria d’uomo, hanno sempre fatto: aumentare le tasse.
Il sorprendente fenomeno economico e sociale della sigaretta elettronica va di certo inquadrato in un momento storico di enorme difficoltà per l’economia italiana. Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’ampia adozione di questa alternativa a basso rischio espositivo è in grado di determinare ricadute vantaggiose anche da un punto di vista economico sia per effetto della riduzione dei costi per la sanità pubblica che della creazione di nuovi posti di lavoro (circa 5000 in meno di due anni).
Gli attacchi alle sigarette elettroniche si sono ripetuti e moltiplicati. In questi ultimi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Dalla overdose nicotinica ai metalli killer, dalla contaminazione da benzene alla tossicità del glicole propilenico. Il glicole propilenico contenuto nella sigaretta elettronica che a taluni fa storcere il naso è usato da oltre mezzo secolo nell’industria cosmetica, alimentare oltre ad essere utilizzata routinariamente nei preparati utilizzati per gli aerosol medicinali. Ma evidentemente il Ministro della Pubblica Istruzione non lo sa dato che ha proibito l’uso della sigaretta elettronica all’interno delle scuole, adducendo come causa la possibile nocività del glicole propilenico.
Si rimane, a dire poco, basiti nell’apprendere che il Governo ha deciso di introdurre giorni fa un decreto legge (http://www.lagazzettadeglientilocali.it/quotidiano/2013/010713/gu1.pdf) che legittima l’introduzione di una tassa per la sigaretta elettronica (al punto 22 del DL). E che tassa! Dal 1 gennaio 2014, questi prodotti sono assoggettati ad una imposta di consumo del 58.5% del prezzo di vendita al pubblico e per una sigaretta elettronica da 33 Euro se ne dovranno sborsare 52. Si tratta della stessa accisa applicata alle “bionde”. Fiscalmente quindi, secondo lo Stato Italiano, le sigarette elettroniche sono un prodotto del tabacco. Ancora una volta, come già avvenuto con i recenti divieti, non si fa che parificare sistematicamente la sigaretta elettronica a quella di tabacco. Le aziende operanti nel settore avranno tempo fino ad ottobre per sistemare la loro posizione fiscale e mettersi in regola con le relative tassazioni. Certo è che la supertassa avrà effetti negativi sul comparto; si stima la chiusura di almeno il 60/70% delle attività collegate alla commercializzazione della sigaretta elettronica con una perdita netta di 2000/2200 posti di lavoro.
Questa politica fiscale miope rischia di innescare effetti sfavorevoli nel lungo periodo.
Per primo, il prodotto digitale risulterà così poco competitivo rispetto alla tradizionale sigaretta di tabacco da scoraggiare molti fumatori che pensavano di affrancarsi dal fumo di tabacco e di migliorare il loro stato di salute in questa maniera. Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata. Il Presidente della Repubblica che ha promulgato questo DL si è preoccupato di considerare gli articoli 77 e 87 della Costituzione Italiana, ma non l’articolo 32 che recita «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Ma siamo sicuri che la Repubblica ha a cuore la tutela della nostra salute? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 va nella direzione opposta ed è moralmente inaccettabile.
Per secondo punto, nessuno sembra aver considerato che la pressione fiscale esercitata sul prodotto produrrà una delocalizzazione dei business all’estero con effetti svantaggiosi non solo per la occupazione ma anche per il fisco. Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è economicamente inutile.
Per terzo punto, come non criticare la scelta del DL per forzare questa tassa. Il DL è un provvedimento provvisorio avente forza di legge che viene adottato dal Governo in casi straordinari di necessità e urgenza. Non si ravvede ne la necessità ne tantomeno l’urgenza. I dati sulla gravità e pericolosità del fumo passivo da tabacco erano già noti alla fine degli anni 80. Eppure si sono dovuti attendere 25 anni per la entrata in vigore della Legge Sirchia. Il Presidente di allora non poteva promulgare un DL ad hoc in osservanza dell’articolo 32 della Costituzione? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è tecnicamente discutibile.
In opposizione a questa normativa il 9 luglio in Piazza Montecitorio a Roma si terrà una manifestazione a sostegno delle sigarette elettroniche e per l’abolizione della tassazione.
La LIAF chiede ai parlamentari italiani interessati al problema di valutare con attenzione la sussistenza dei presupposti della urgenza e di lavorare insieme per proporre emendamenti mirati prima del completamento del procedimento di conversione.

Sigarette elettroniche: presentato a Boston ECLAT, il primo studio clinico al mondo su efficacia e sicurezza

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ECLAT (EffiCiency and safety of an eLectronic cigAreTte) è il primo studio prospettico randomizzato con gruppo di controllo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica su un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere, con monitoraggio prolungato fino a 12 mesi.
L’Omni Parker House Hotel di Boston è stata sede della conferenza stampa internazionale organizzata per la presentazione dello studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE.
Lo studio, che può essere scaricato al link http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0066317, è stato condotto dal team del prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania, in collaborazione con LIAF e CATEGORIA sigarette elettroniche.
«I dati di ECLAT parlano chiaro. Le sigarette elettroniche possono aiutare a ridurre il consumo di sigarette tradizionali e a smettere di fumare senza effetti collaterali» afferma Riccardo Polosa. Lo studio mostra che, alla 52a settimana, l’8,7% dei fumatori che utilizzavano la sigaretta elettronica smetteva di fumare, laddove il 10.3% riduceva il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%. Inoltre, il 73,1% di chi ha smesso, non risultava utilizzare nemmeno la sigaretta elettronica a fine studio.
«Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso annuale di cessazione dal fumo di sigaretta pari al 0.02% , rappresentano un successo straordinario, soprattutto se si pensa che la ricerca si è conclusa nei primi mesi del 2012 e che dall’inizio dello studio il prodotto e-cig ha subito modifiche e miglioramenti tali che se la ricerca fosse replicata oggi otterremmo risultati ancor più performanti». Questa la dichiarazione del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, e primo autore dello studio ECLAT.
I 300 fumatori reclutati (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® (Arbi Group srl) e cartucce con differenti dosaggi di nicotina (7.2 mg, 5.4 mg) e zero nicotina, a seconda del gruppo di appartenenza.
Esami tossicologici dettagliati sul contenuto delle cartucce sono stati effettuati da laboratori certificati e i risultati sono disponibili su:  ECCO LA PETIZIONE INTERNAZIONALE 
Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato (eCO), le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12a settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato anche alla visita della 24a settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52.
E’ stata osservata una sostanziale diminuzione degli eventi avversi dalla visita di base fino alla fine dello studio: tosse (18%), bocca secca (17%), irritazione della gola (20%) e mal di testa (10%), si riducevano già a partire dalla seconda settimana. Nessun effetto collaterale grave è stato riportato.
Disturbi da astinenza da fumo di tabacco, quali ansia, fame e insonnia, sono stati riferiti raramente.
Non sono stati registrati cambiamenti di peso sostanziali, variazioni del battito cardiaco o della pressione sanguigna, anzi è stato monitorato un miglioramento delle condizioni di salute generali grazie alla riduzione del fumo di tabacco.
«E’ importante che le autorità considerino con attenzione i risultati scientifici – ribadisce il Prof. Polosa – al fine di redigere una normativa mirata che regoli l’iter produttivo delle sigarette elettroniche, fissando elevati standard qualitativi a tutela del consumatore e che rassicuri quei milioni di fumatori che si stanno indirizzando verso questi prodotti così importanti per la salute pubblica».
«ECLAT permette di aprire un ventaglio nuovo di potenzialità per la sigaretta elettronica, fornendo basi scientifiche a chi voglia realmente assumere questo nuovo strumento come mezzo sicuro ed efficace per smettere o ridurre il consumo dannoso di sigarette di tabacco» – dichiara il dott. Sebastiano Pacino, Presidente LIAF, che prosegue «Ecco perché qualche giorno fa, proprio da LIAF, è partita l’iniziativa di una petizione in favore della sigaretta elettronica affinché le autorità valutino con attenzione la sua utilità prima di vietarla indiscriminatamente».