venerdì, Ottobre 11, 2024
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Le ripercussioni del fumo sul sistema scheletrico

Le ripercussioni del fumo come le patologie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche non sono le uniche: il fumo danneggia anche le ossa e causa ripercussioni sul sistema scheletrico. A confermarlo è una ricerca dell’Istituto Ixè, condotta per la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot). Secondo la ricerca, infatti, l’89% degli specialisti ortopedici sostiene che il fumo di sigaretta provochi gravi danni anche al sistema muscolo-scheletrico.

La popolazione italiana è ancora poco informata sui rischi del fumo sulle ossa. Secondo la ricerca Ixè, condotta contemporaneamente su un campione di oltre 800 cittadini fumatori e non fumatori, su circa 350 medici ortopedici e su un campione di circa 100 pazienti ortopedici, solo il 61% degli italiani conosce gli effetti negativi delle bionde a livello scheletrico. Questi dati, poco incoraggianti, forse trovano una spiegazione nel fatto che solo il 33% degli specialisti presenta ai propri pazienti i danni correlati al fumo.

Francesco Falez, past president Siot, ha così commentato:

“Quando si parla di fumo, quello della salute delle ossa è un tema spesso troppo sottovalutato e ignorato dall’opinione pubblica. Ecco perché abbiamo voluto promuovere un’azione di sensibilizzazione per migliorare la consapevolezza tra i pazienti e individuare strategie diverse, mirate a ridurre gli effetti negativi del fumo sulla salute del sistema muscolo scheletrico”.

Fumo: ma quali sono i danni che provoca alle ossa?

Tra i danni più comuni c’è quello del fumo che agisce sulla capacità delle cellule ossee, gli osteoblasti, di poter riprodursi in maniera adeguata. Questo influisce negativamente sulla densità e sulla qualità dell’osso e si traduce con un’aumentata percentuale di osteoporosi, sia negli uomini sia nelle donne.

Il fumo che causa una ridotta capacità cellulare, porta a un aumento di casi di pseudoartrosi, cioè fratture che non si consolidano se non previo atto chirurgico, e rallenta i processi di guarigione delle ferite chirurgiche per gli effetti antiangiogenetici della nicotina.

Secondo la Siot, che ha stilato un decalogo, ecco le possibili strategie di contenimento dei danni fumo correlati:

  • Impostare azioni di sensibilizzazione e informazione utili a ridurre i rischi del fumo sul sistema muscolo-scheletrico
  • Analizzare l’abitudine al fumo del paziente e nel caso in cui non riuscisse a smettere, suggerire il supporto di come un centro antifumo che può informare e fornire strumenti alternativi e a rischio ridotto (come prodotti a tabacco riscaldato o le e-cig)
  • Il ruolo degli ortopedici dovrebbe essere anche quello di informare i pazienti dei rischi e di invitarli subito a smettere, soprattutto in vista di un intervento chirurgico
  • Nella chirurgia protesica lo specialista dovrebbe consigliare al paziente di smettere di fumare entro 6 settimane dall’intervento per ridurre le complicanze e migliorare i tempi di recupero
  • In chirurgia traumatologica, il paziente dovrebbe smettere di fumare almeno 24 ore prima per una migliore ossigenazione del sangue e non riprendere almeno per 6 settimane per evitare le complicanze.

La campagna Siot lancia un messaggio di sensibilizzazione proprio perché si potrebbe fare di più per sensibilizzare maggiormente sia la categoria di specialisti sia i pazienti. Smettere di fumare, ridurre l’abitudine o trovare delle strategie alternative al consumo quotidiano di tabacco e sigarette è fondamentale per salvaguardare la salute di muscoli e ossa e, più in generale, del sistema muscolo-scheletrico.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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