domenica, Aprile 28, 2024
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Smettere? Settembre è arrivato, i 5 consigli per farcela

Settembre è il mese del rientro, del riannodare i fili delle incombenze che avevamo accantonato e che segna la possibilità di un rinnovo: smettere in questo mese può essere più facile con il giusto mindset

Giuro, a settembre si cambia!”: che sia una dieta, un corso di yoga, la lettura, il punto croce o il corso di calistenics, la fine dell’estate attende placida che tornino a galla tutte quelle promesse che, di fronte a un bicchiere di vino e un buon tramonto, ci sembravano a portata di mano.

Ma spesso il rientro è anche sinonimo di stress, con le scadenze che tornano ad accumularsi e la frenesia quotidiana che lascia poco spazio a una pianificazione attenta.

Per smettere di fumare, soprattutto a settembre, però, sono necessari alcuni requisiti imprescindibili che possano aiutare a compensare stress ed ansia e la tendenza inevitabile alla procrastinazione, che vede in natale un limite temporale abbastanza prossimo per rimandare il fioretto.

Ma quale sono gli step necessari per abbandonare la sigaretta? Ecco i 5 consigli che vi faciliteranno la vita

  1. IMPOSTARE PICCOLI TRAGUARDI E RICOMPENSE

Smettere di fumare non è una maratona: sfruttare l’energia a la positività del periodo post-ferie è certamente utile, ma per evitare un carico emotivo elevato di un percorso indubbiamente difficile serve fissare piccoli step da raggiungere gradualmente, in modo da non pregiudicare un esito positivo. Dopo le prime 24 ore, e per poco meno di una settimana, i sintomi dell’astinenza saranno più intensi e difficili da gestire. Via libera quindi alle attività che possono aiutare a distrarsi, evitando quei momenti di stallo o quei rituali che innescano il meccanismo automatico ed abitudinario di fumare.

2) NON PROCRASTINARE

Non cedere alla pigrizia, costruisciti una struttura mentale forte che non conceda spazio ai ripensamenti: ricordati che smettere è importante per la tua salute. Già dopo la prima settimana, il nostro corpo incomincia ad “autoripararsi” e avvertire i primi benefici dell’aver detto addio al fumo. Il momento migliore per smettere? Ora

3) CHIEDERE AIUTO

Non esiste una formula universalmente valida e utile per smettere di fumare. Il primo step sta nel chiedere una mano ad esperti e professionisti che possano creare un percorso su misura. Chiedere aiuto non significa essere deboli. È vero che alcune persone riescono a smettere del tutto, in solitaria e subitaneamente, ma è anche vero che le percentuali ricaduta sono alte e che potrebbero portare al fallimento del percorso. Un sostegno psicologico, abbinato a farmaci antifumo, aumenta le vostre possibilità. Si anche alle sigarette elettroniche, il cui minor danno apportato può giovare ai fumatori che non riescono o non vogliono smettere.

4) DISINNESCA I CONDIZIONAMENTI MENTALI

La nostra mente è molto più forte di quello che pensiamo. Eppure, può essere facilmente ingannata da quelle piccole percezioni e stimoli che nemmeno notiamo, che ma che fanno scattare  l’intensa voglia di fumare. Rimuovi le abitudini e sostituiscile con alcune nuove: la pausa caffè al lavoro? Meglio una passeggiata di cinque minuti. Il dopo pranzo? Concentrati su un’attività alternativa mentre intorno a te fumano. Rimuovi i posacenere da casa. Inverti, insomma, tutti quegli stimoli ambientali dannosi e crea un sistema che ti favorisca e non ti si opponga. 

5) SI ALLA TECNOLOGIA E ALLE RELAZIONI INTERPERSONALI 

La socialità può rappresentare un’arma a nostro vantaggio. Smettere non è un percorso in solitaria. Amici, parenti, colleghi possono aiutare. Magari perché lo hanno già fatto. Oppure, potrebbe essere  stimolante smettere in gruppo, per trovare una sostegno nei momenti di difficoltà. Anche il mondo digitale rappresenta un porto sicuro e ci permette di accedere a servizi di assistenza a distanza o a gruppi di persone che sanno per esperienza cosa significa dire addio al fumo 

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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