venerdì, Marzo 29, 2024
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La primavera del sesso: perchè accendiamo una sigaretta subito dopo?

Con l’equinozio di primavera, caduto il 20 marzo, si è entrati ufficialmente nella primavera, la stagione del risveglio, celebrata nell’antica Roma durante le festività chiamate Floralia, e dedicate alla dea Flora.

Giornate più lunghe, più luce solare e ormoni in risveglio grazie all’aumento della dopamina: ergo, un risveglio del piacere di accompagnarsi al proprio partner.

Secondo uno studio norvegese, sarebbero più le donne a percepire un’intensità diversa nel desiderio sessuale, a differenza degli uomini, la cui produzione di testosterone sarebbe costante per tutto l’anno. Avviene solo nelle fredde lande del nord o è vero anche nel nostro bel Paese?

Ma soprattutto, come mai molti si accendono una sigaretta dopo aver fumato?

Dammi mille baci, poi cento/poi ancora mille, poi di nuovo cento..” declamava Catullo per la sua Clodia. Un atteggiamento controtendenza rispetto a molti uomini italiani che, finito di fare l’amore, sono scarni di affettuosità verso le proprie compagne. Per non parlare di chi decide di accendersi una sigaretta.

Lamentela giunta anche all’orecchio del Prof. Emmanuele Jannini, ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica all’Università di Roma Tor Vergata, con cui abbiamo cercato di capire quanto l’abitudine di accendersi una sigaretta dopo il sesso in realtà non sia proprio così salutare e rilassante.

Professore, il risveglio della primavera: c’è più voglia di fare sesso e anche più voglia di fumare?

Speriamo di no. Soprattutto perchè la primavera è anche il momento dei pollini e dell’asma e se ci aggiungiamo anche il fumo diventa un’idea estremamente stupida. Anzi la primavera, proprio perché c’è il desiderio di fare l’amore e stare assieme, è il momento ideale per smettere. Sappiamo infatti quanto il fumo, in particolare quello di sigaretta, sia estremamente pericoloso per la salute sessuale.

Perchè nell’immaginario collettivo, l’imagine è quella di accendere una sigaretta dopo il sesso?

Intanto è una immagine hollywoodiana, molto “machista”, con questo cowboy della Marlboro che in realtà sappiamo essere un impotente, proprio perché grande fumatore. Inoltre la sigaretta viene vissuta da molti fumatori come un elemento di distensione e rilassamento: ma se un atto già di per sè estremamente rilassante e piacevole ha bisogno di ulteriore rilassamento significa sostanzialmente che non è stato fatto tanto bene.

Quel gentiluomo che si accende la sigaretta subito dopo, a parte che non è educato perché insulta con il fumo passivo la compagna, è estremamente sbagliato come gesto: sostituirei l’accendersi una sigaretta con un abbraccio, considerando che moltissimi sono gli uomini che, nel periodo in cui non sono più eccitabili, si abbandonano ad altre cose e non continuano l’atto sessuale con quelle modalità che sono estremamente essenziali e molto apprezzate in ambito femminile.

Ci sono donne, molte mie pazienti, che lamentano proprio del fatto che i loro compagni siano refrattari nel momento in cui smettono di fare l’amore. La sigaretta rappresenta un vero e proprio distacco.

Il sessuologo Prof. Emmanuele Jannini

Dunque, quello che si guadagna nell’atto e nella piacevolezza, lo perdiamo accendendo una sigaretta?

Ed è la garanzia di non farlo la seconda volta dal momento in cui la sigaretta provoca una vasocostrizione, contraria a quella vasodilatazione che è necessaria per avere una nuova erezione, svolgendo dunque una specifica azione anti-sessuale. Toglie oltretutto ossigeno all’endotelio, che è l’organo sessuale per eccellenza.

Noi non lo sappiamo, ma facciamo l’amore con l’endotelio, perché è quello che permette l’erezione e la lubrificazione nella donna. La sigaretta invece provoca una incapacità a ripetere l’atto.

C’è un esperimento molto carino che faccio con i miei pazienti: chiedo ai fumatori che vengono da me per fare il doppler al pene, di rimanere cinque ore senza fumare. All’esame, si osserva una circolazione di sangue scarsa, ma sufficiente. Subito dopo, si recano in bagno a fumarsi una sigaretta e dopo soli cinque minuti il loro doppler è praticamente azzerato: i pazienti vedono così con i loro occhi l’effetto della sigaretta sul loro pene.

Sotto tutti i punti dei vista accendersi una sigaretta è una scelta stupida: per le conseguenze sull’asma, per l’identificazione con un simbolismo che non ha senso di esistere e perché non si può rifare sesso ancora.

Abbiamo dati sulle differenze in termini di erezione tra vaping e sigarette convenzionali?

Non ancora. Stiamo cercando di stimolare la ricerca in questa direzione. Posso dirle che la Società Italiana di Andrologia e di Medicina della Sessualità ha prodotto un documento pubblicato che dice specificamente che quando il focus è sulla performance sessuale e sulla salute sessuale in generale, la terapia è di eliminare qualsiasi tipo di tabacco in qualsiasi forma.

Quando abbiamo soggetti refrattari che non cessano comunque l’uso il tabacco, nella logica della riduzione del danno, la società italiana si è pronunciata a favore dell’utilizzo di soluzioni a rischio ridotto, ovviamente in quei soggetti in cui è impossibile agire diversamente.

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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