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La confusione globale dell’impatto della nicotina sulla salute rende vani gli sforzi per smettere di fumare

New York, 22 luglio 2020 – Un nuovo studio pubblicato su Drugs and Alcohol Today ha evidenziato quali siano le lotte pubbliche per analizzare gli impatti della nicotina e del tabacco sulla salute. La confusione globale dell’impatto della nicotina sulla salute rende vani gli sforzi per smettere di fumare.

“Perceptions of Nicotine in Current and Former Users of Tobacco and Tobacco Harm Reduction Products from Seven Countries ha analizzato le percezioni di oltre 55.000 consumatori di nicotina in sette paesi diversi.

La pubblicazione “Perceptions of Nicotine” afferma che esistono notevoli divari tra la scienza e la percezione pubblica riguardo al ruolo che la nicotina può svolgere nell’influenzare il comportamento e la salute delle persone. Questo avviene anche se la maggior parte dei ricercatori e dei medici pensano che la nicotina non sia cancerogena e che il danno delle sigarette proviene principalmente da altri componenti trovati nel tabacco, come il catrame.

“Il fatto che la maggior parte dei fumatori non conosca la differenza tra la nicotina e le sigarette è preoccupante per chiunque si impegni nella lotta contro il tabacco”, ha dichiarato la Dott.ssa Sarah Rajkumar, direttrice della Foundation For a Smoke-Free World. “Vorremmo lavorare con gli esperti dei media e della comunicazione per aiutarli a fornire informazioni più chiare sullo stato dell’impatto della nicotina sulla salute. L’obiettivo è quello di educare i responsabili politici sull’importanza dell’affrontare i prodotti di riduzione del danno in modo diverso rispetto al tabacco combustibile”.

Confusione sui rischi per la salute

Un’indagine del 2017 ha rilevato che in molti paesi la maggior parte dei fumatori usa i termini “nicotina” e “sigarette” come se fossero la stessa cosa: ciò suggerisce una mancanza di consapevolezza che il consumo di nicotina che segue l’approccio della riduzione del danno da tabacco (THR) non comporta gli stessi rischi per la salute.

Lo studio esamina anche il Global State of Smoking Poll 2019 di oltre 50.000 consumatori di tabacco attuali ed ex negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in India, Grecia, Norvegia, Giappone e Sud Africa. L’indagine ha rivelato che il 65,7% dei partecipanti adulti ritiene che la nicotina provochi il cancro. Questa percezione errata persiste anche tra le persone che avevano smesso di fumare con successo. La maggior parte ritiene che la nicotina fosse dannosa, mentre la percentuale di chi ha smesso perché che credeva che la nicotina fosse la causa primaria del cancro era leggermente superiore a quella degli attuali utilizzatori.

I media contribuiscono alla disinformazione

Per comprendere meglio la fonte dell’affermazione errata la pubblicazione “Perceptions of Nicotine ha anche esaminato il rapporto tra i media e le relazioni pubbliche riguardanti la nicotina nei punti vendita negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in India e in Sud Africa tra gennaio 2019 e marzo 2020.

I risultati hanno indicato un punto di vista coerente di copertura mediatica negativa che menziona la nicotina, con quasi un terzo delle storie che fanno riferimento alla natura di dipendenza della nicotina e ai pericoli della dipendenza. Gran parte della pubblicazione includeva un’argomentazione molto limitata sull’efficacia delle sigarette elettroniche come strumento valido per smettere di fumare, mentre mancava qualsiasi accenno invece sui potenziali usi terapeutici della nicotina. La pubblicazione non menziona, ad esempio, l’uso della nicotina contro il morbo di Parkinson o l’Alzheimer.

Invito alla trasparenza nel dialogo pubblico

Lo studio della Dott.ssa. Rajkumar si conclude con un invito all’azione per migliorare le informazioni sulla nicotina sui prodotti THR (Tobacco Harm Reduction) per garantire che la popolazione globale dei fumatori abbia accesso alle risorse di cui ha bisogno per smettere.

“I dati sul fatto che le percezioni pubbliche della nicotina spesso sia in conflitto con le ricerche scientifiche sono molto chiari “, ha dichiarato il Dr. Derek Yach, presidente della Foundation For a Smoke-Free World. “La disinformazione ostacola l’adozione di strategie valide per smettere di fumare”.

L’articolo “Perceptions of Nicotine” è stato pubblicato come parte di una più ampia edizione speciale di Drugs and Alcohol Today. Le parti aggiuntive coprono una serie di questioni relative al controllo del tabacco e alle strategie di riduzione del danno.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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