giovedì, Aprile 25, 2024
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FDA statunitense: le ECIG salveranno 400mila vite entro 2052

Un recente studio americano finanziato dalla U.S Food and Drugs Administration (FDA) e dal National Cancer Institute (NCI) ha dimostrato come i prodotti alternativi alle sigarette aiuteranno a salvare circa 400 mila vite entro il 2052.

E’ un dato di fatto, dal 1964 ad oggi l’incidenza del fumo da tabacco negli Stati Uniti è diminuita tra la popolazione statunitense di oltre il 50% grazie alle politiche di controllo del tabacco e – in particolare- grazie all’aumento delle tasse sulle sigarette, le politiche anti-fumo, le campagne mediatiche contro il tabacco e le restrizioni all’accesso da parte dei giovani.

Tuttavia, potrebbe non bastare. Lo studio della FDA mostra come i modelli di simulazione utilizzati- nonostante indichino una diminuzione costante nell’incidenza del fumo attraverso le politiche attuali- sottolineano come questa prevalenza del tabagismo non scenderà al di sotto del 10% per almeno altri due decenni.

Situazione che però potrebbe modificarsi drasticamente, grazie all’impatto benefico dei prodotti alternativi alle sigarette convenzionali.

Lo studio ha infatti comparato, tramite simulazione, differenti scenari in cui si prendevano in considerazione un lasso di tempo in cui non vi era la diffusione di prodotti alternativi con un altro intervallo in cui questi dispositivi si sono diffusi maggiormente.

Incidenza dei prodotti alternativi alle sigarette convenzionali sui fumatori di sesso maschile a partire dal 2012

In particolare è stato preso in esame il periodo 1993–2012, prima che l’uso di prodotti alternativi diventasse comune, per poi compararlo con il periodo 2012-2018 al fine di valutare l’efficacia di tali dispositivi con la prevalenza generale di fumatori nella popolazione generale.

Incidenza dei prodotti alternativi alle sigarette convenzionali sui fumatori di sesso femminile a partire dal 2012

I risultati del modello hanno quindi suggerito che i prodotti alternativi alla sigaretta convenzionale hanno avuto un ruolo importante nel ridurre l’incidenza del fumo, specialmente nelle fasce di età più giovani.

Per il periodo 2012-2018 i ricercatori hanno stimato come che la prevalenza del fumo negli adulti sia diminuita in termini relativi del 9,7% per gli uomini e del 10,7% per le donne con un impatto maggiore localizzato principalmente nel range di età tra i 18-44 anni.

Antonino D'Orto, giornalista, laurea in Comunicazione e Relazioni internazionali è impegnato da anni nella comunicazione istituzionale ed Ufficio Stampa. Per LIAF Magazine si occupa di Esteri, Riduzione del Danno da Fumo, geopolitica sanitaria.

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