Il CoEHAR in Senato per una conferenza stampa dedicata al punto di vista dei giovani sul contrasto al fumo
Catania, 26 giugno 2024 – “Guardiamo agli...
La revisione targata CoEHAR fornisce le prime chiare informazioni necessarie per guidare i medici diabetologi a comprendere che il percorso di disassuefazione dal fumo può anche richiedere una rimodulazione della dose dei farmaci usati per il diabete.
Se hai intenzione di abbandonare il vizio del fumo, una valida alternativa ai metodi convenzionali potrebbe essere lo yoga, che ti permetterà di fare non solo esercizio fisico ma di allenare e irrobustire la mente, aiutandola ad allontanarsi dagli effetti dell’astinenza.
“Un incontro con dibattito e tavola rotonda, che vuole essere propositivo in questo ambito - spiega la Cannarozzo - considerato che il fumo è causa di numerose patologie, talune a prognosi infausta, se non diagnosticate tempestivamente. Diventa necessario un approccio multidisciplinare e personalizzato al paziente, agendo prioritariamente sulla prevenzione dell’instaurarsi di scorretti stili di vita”.
“Quando sentiamo parlare di noi, a volte proviamo la sensazione di non essere rappresentati per ciò che siamo davvero. Ci vengono imposte etichette che non sempre raccontano i nostri stili di vita. Rare volte siamo stati chiamati da istituzioni ed esponenti della comunità scientifica ad esporre il nostro pensiero sulla dipendenza da fumo o sull’utilizzo di strumenti senza combustione. È importante, invece, riconoscere che questa lotta non è individuale ma collettiva e richiede supporto ed educazione in ogni ambito. La nostra non è una proposta di intenti ma una promessa di impegno per creare insieme un futuro senza fumo” - ha aperto così i lavori del seminario di CoEHAR lo studente di Medicina e Chirurgia, Andrea Comisi, che ha letto una lettera a nome di tutta la comunità studentesca.
Interessanti i dati in merito al consumo e utilizzo dei prodotti privi di combustione: “il 62,7% degli utilizzatori di tali prodotti ritiene che lo Stato dovrebbe considerare l’utilizzo della sigaretta elettronica tra i fumatori che altrimenti continuerebbero a fumare in ogni caso. Secondo il 91,9% degli utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato, lo Stato, nel caso in cui fosse scientificamente provata l’esistenza di prodotti senza combustione meno dannosi rispetto a quelli tradizionali, avrebbe il dovere di promuovere campagne di informazione ed è altrettanto alta la percentuale di quanti vorrebbero una riduzione della tassazione su tali prodotti (90,1%)”.
La Foundation for a Smoke-Free World cambia volto, presentandosi per la prima volta durante un evento di lancio a Washington lunedì 13 maggio: la nuova Global Action to End Smoking snellisce il proprio programma, implementando le linee guida con nuovi programmi a sostegno di ricerca ed educazione.