Per Riccardo Polosa: "In Italia, ancora oggi, non abbiamo una politica sanitaria che si prenda carico di queste persone. La riduzione del rischio rappresenta la soluzione, un’opportunità straordinaria di cambiamento e di accelerazione in termini di salute individuale e pubblica"
Il problema dei sistemi usa e getta dovrebbe riguardare attentamente il possibile smaltimento e l’impatto ecologico, oltre che essere oggetto di una regolamentazione più stringente per evitare che diventino una moda tra gli adolescenti.
Secondo un’analisi qualitativa che ha coinvolto il personale sanitario responsabile di accompagnare pazienti affetti da disturbi dello spettro schizofrenico nei percorsi terapeutici, la dipendenza tabagica è altamente dannosa e diffusa tra i pazienti affetti da tali disturbi: medici, psicologi e personale sanitario in generale hanno una visione positiva degli strumenti senza combustione, ritenuti eccellente sostituto al fumo.
Dire addio alla sigaretta prima dei 45 anni farebbe si che il trend del tasso di letalità venga ridotto di circa il 90% rispetto a quello del fumatore duraturo; per quanto concerne la fascia che comprende l’età tra 45-65 anni l’abbassamento sarebbe, invece, di circa il 66% del rischio in questione.
La fase 3 del progetto Replica è nel pieno della sua attività: i ricercatori del CoEHAR replicano con successo uno studio di Rudd del 2020 e i dati ottenuti non solo confermano che gli effetti citotossici, mutageni e genotossici dell’aerosol delle sigarette elettroniche sono lievi se non nulli, ma la ricerca catanese colma anche i gap metodologici presenti nello studio originale.
"La riduzione del rischio come strategia di salute pubblica nell'eliminazione del fumo di sigaretta", se ne discuterà a Roma questo mercoledì 9 Novembre nell'ambito di un convegno promosso da Motore Sanità nella "Sala Cristallo" dell'Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio.
Si svolgerà a Roma sabato 5 novembre, la prima edizione del congresso nazionale Le Strade del Respiro, dedicato ad asma e BPCO. Tra i partecipanti, il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR ed esperto internazionale sulle strategie alternative per ridurre il danno da fumo in pazienti con tali patologie