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Varsavia: apre le porte il primo Forum Mondiale sulla Nicotina

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Apre le porte oggi a Varsavia il primo Forum Mondiale sulla Nicotina, di cui LIAF è orgogliosamente partner. Il 27 e il 28 giugno 2014 dalle ore 9 e fino al pomeriggio inoltrato – presso il Warsaw Hotel Marriott – si terrà il Global Forum on Nicotine.
Esperti, studiosi, consumatori e operatori del settore accorsi da tutto il mondo si incontreranno per discutere dello stato dell’arte relativamente ai prodotti contenenti nicotina. Una interessante occasione per rilanciare il dibattito scientifico, politico e sociale circa l’uso di prodotti nicotinizzati a basso rischio espositivo.
Verranno esaminate criticamente le evidenze scientifiche sulla sicurezza e l’uso della nicotina favorendo anche l’istituzione di una tavola rotonda tra politici, scienziati, produttori, distributori e consumatori, e lo sviluppo di reti tra i diversi settori.
Tra i nomi illustri anche quello del responsabile scientifico di LIAF, il Prof. Riccardo Polosa che, con una relazione dal titolo: “Harmful and potentially harmful constituents in E-cigarettes and nicotine liquids”, illustrerà il possibile rischio per la salute dei consumatori che fanno uso di liquidi per vaporizzatori personali.
Un appuntamento fondamentale per il dibattito pubblico internazionale sulle nuove frontiere della nicotina.
Quali sono i metodi giusti per combattere il fumo e quali le politiche pubbliche che i singoli stati dovrebbero adottare per affrontare in maniera concreta e lungimirante la lotta al tabagismo? Questi i temi cardine del forum.
Per LIAF, il Forum rappresenta l’occasione ideale per presentare i risultati della vivace attività di ricerca scientifica sostenuta in questi ultimi 3 anni, ma anche un’opportunità di dialogo con gli operatori del settore per chiarire le esigenze e le priorità da assegnare alla ricerca su questi prodotti.
Impegnata da anni nella lotta al tabagismo, la Lega Italiana Anti Fumo è ormai punto di riferimento per milioni di fumatori e di svapatori, e per migliaia di ricercatori che cercano di comprendere come questi nuovi strumenti possano rappresentare una soluzione per liberare milioni di tabagisti nel mondo dalla schiavitù della sigaretta.
Di seguito i nomi dei circa 30 relatori confermati:
• Prof Riccardo Polosa , University of Catania, Italy
• Dr Konstantinos Farsalinos , Onassis Cardiac Surgery Center, Athens, Greece
• Dr Maciej Goniewicz , Roswell Park Cancer Institute, Buffalo, USA
• Prof Andrzej Sobczak , Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Poland
• Dr Lynne Dawkins , School of Psychology, University of East London, United Kingdom
• Prof Gerry Stimson , London School of Hygiene and Tropical Medicine, and Imperial College London, United Kingdom
• Prof Peter Hajek , Queen Mary University, London, United Kingdom
• Prof Karl Lund , Norwegian Institute for Alcohol and Drug Research (SIRUS), Norway
• Hazel Mabe , Interessengemeinschaft E-Dampfen and European United Vapers Network, Germany
• Robert Mrówczyński , SUEP (Polish Vapers Association), Poland
• Cynthia Cabrera , SFATA (Smokefree Alternatives Trade Association), USA
• Dr Mirosław Dworniczak , Scientific Journalist and Consultant, Poland
• Dr Delon Human , Health Diplomats, Switzerland
• Leon Kośmider , Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Poland
• Lou Ritter , American E-Liquid Manufacturing Standards Association, USA
• Dr Jacques le Houezec , France
• Dr Karl Fagerström , Smokers Information Center, Sweden
• Clive Bates , Counterfactual Consulting, United Kingdom
• Charles Hamshaw-Thomas , E-Lites, United Kingdom
• Rebecca Taylor MEP, United Kingdom
• Lars Ramström, Institute for Tobacco Studies, Sweden
• Prof Linda Bauld, University of Stirling and UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies, UK
• Deborah Arnott, ASH UK (representing the Framework Convention Alliance)
• Atakan B. Tekin, THR Activist, Turkey
• Tim Phillips, ECigIntelligence, United Kingdom
• Peter Beckett, Public Policy Consultant; Head of Public Policy at ECITA, UK
• Joe Gitchell, Pinney Associates, USA
• Arnaud Dumas de Rauly, French Vapor Trade Association, France
Per maggiori informazioni visita il sito GFN Warsaw 2014

Esperti internazionali di vapagismo si confrontano a Milano

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Si è svolto ieri a Milano il convegno dal titolo “La Sigaretta Elettronica tra Economia, Salute e Cultura” realizzato grazie alla collaborazione tra FIESEL Confesercenti Milano e LIAF – Lega Italiana Anti Fumo.

Una sala gremita ha ascoltato con attenzione l’intervento degli esperti intervenuti da più parti del mondo per discutere dei vantaggi che la sigaretta elettronica può portare alla lotta al tabagismo ed alla prevenzione delle malattie fumo-correlate.

Intervenuto in rappresentanza della Lega Italiana Anti Fumo, Riccardo Polosa nel suo discorso ha sottolineato come le campagne mediatiche avviate in questi anni abbiano diffuso nell’immaginario collettivo una “biografia fuorviante” della sigaretta elettronica. Le cosiddette “bufale del web” hanno mal rappresentato uno strumento che fin da subito ha dimostrato delle ottime potenzialità per far smettere di fumare milioni di fumatori: “E’ irresponsabile da parte dei media e delle autorità insistere su messaggi allarmistici sulle e-cig quando le evidenze scientifiche puntano verso tutt’altra direzione – ha dichiarato Polosa – le società medico scientifiche dovrebbero applaudire in blocco a questo straordinario prodotto invece di osteggiarne la diffusione con la scusa del principio di precauzione”.

Jacques Le Houezec, consulente di sanità pubblica a Rennes in Francia, ha portato all’attenzione degli astanti dati che dimostrano chiaramente come la sigaretta elettronica stia facendo diminuire il numero di fumatori in quei paesi come la Gran Bretagna e Francia dove la sua diffusione non è stata osteggiata. “La sigaretta elettronica è un prodotto straordinario che ha il potenziale di salvare milioni di vite – ha dichiarato – E’ il simbolo di una rivoluzione in difesa della salute che è nata spontaneamente dai consumatori, senza alcun costo aggiuntivo per lo stato e i suoi contribuenti. Molti affermano che in un futuro prossimo le elettroniche potrebbero sostituire del tutto le ‘bionde’ realizzando così un traguardo impossibile da raggiungere con le tradizionali misure di controllo sul tabagismo finora adottate”.

Secondo Umberto Tirelli,  oncologo di fama internazionale, che ha affrontato l’annoso problema del fumo valutando il rischio tumori, le donne sarebbero le nuove vittime del fumo: “Ogni anno 6 mila donne sviluppano un tumore del polmone, il doppio delle loro madri. Tra qualche anno – ha affermato – sarà la prima causa di morte per loro”. Ed ha continuato: “Con l’introduzione della sigaretta elettronica e l’eliminazione delle sostanze cancerogene presenti nelle sigarette convenzionali si evidenzia una sostanziale riduzione dell’esposizione alle sostanze cancerogene. In Francia ed Inghilterra, dove si registra anche un incremento del numero di svapatori, ad esempio, ci sarà una riduzione certa  delle malattie associate al tabacco ed in particolare di tumori. Spero che anche in Italia – conclude Tirelli – con l’abbandono della demonizzazione della sigaretta elettronica si possano raggiungere gli stessi risultati”.

Infine, Konstantinos Farsalinos, noto esperto di vapagismo, si è espresso sul tema della sicurezza dei liquidi: “Gli studi tossicologici hanno confermato che il rischio legato all’inalazione di vapore elettronico è di gran lunga inferiore rispetto al fumo. In particolare, è noto che la stragrande maggioranza delle sostanze tossiche prodotte dalle sigarette convenzionali non sono presenti nelle e-cig. Certo ampi margini di miglioramento sono ancora possibili e pertanto studi mirati sono necessari per aumentare la sicurezza di alcuni prodotti” – ha aggiunto Farsalinos. Secondo lo studioso greco i fumatori vanno attivamente incoraggiati a svapare: “Le istituzioni dovrebbero promuovere l’accessibilità e la competitività di questi prodotti rispetto alle sigarette convenzionali”.

Presente anche Sabrina Capozzolo, deputato nazionale del Partito Democratico, che ha dichiarato come la scelta della parificazione fiscale del prodotto elettronico a quello del tabacco lavorato sia stato un errore grossolano frutto di una politica miope e poco cosciente delle complesse dinamiche del settore “Lavoreremo per una fiscalità più equa – ha infatti affermato – che possa rilanciare l’intero settore produttivo in Italia”. Certamente una regolamentazione del prodotto è sacrosanta, ma deve essere soprattutto in linea con i benefici per la salute pubblica e tutelare il Made in Italy. “Ci stiamo impegnando affinché i produttori non debbano subire una tassazione iniqua. Una profonda revisione della regolamentazione di questi prodotti è in itinere e speriamo di vararla entro luglio” ha aggiunto l’onorevole Capozzolo.
A concludere i lavori del convegno è stato il presidente di FIESEL, Massimiliano Federici, che si è detto molto compiaciuto del messaggio positivo e colmo di speranza lanciato dal convegno. “Le positive evidenze scientifiche che gli esperti stanno accumulando e che sono state così chiaramente illustrate oggi sono di auspicio per una ampia ripresa del settore in Italia. Certamente una maggiore attenzione e rigorosità va implementata nei sistemi di produzione a tutela dei consumatori. L’impegno di Fiesel Confesercenti è quello di operare affinché tali suggerimenti vengano tradotti in fatti”. Presente per Confesercenti anche Angelo Sbarra che ha fornito una panoramica sulla diffusione delle sigarette elettroniche in Italia e all’estero.

I dati scientifici e gli interventi dei relatori

Riccardo Polosa: “Le bufale del web sulle e-cig”
Il video dell’intervento: www.youtube.com/watch
Jacques Le Houezec “L’impatto delle sigarette elettroniche sulla salute pubblica”
Il video dell’intervento: www.youtube.com/watch
Umberto Tirelli: “Oncologia e sigaretta elettronica”
Il video dell’intervento: www.youtube.com/watch
Konstantinos Farsalinos: “I rischi della sigaretta elettronica”
Il video dell’intervento: www.youtube.com/watch

53 esperti scrivono all’Oms: «Le e-cig aiutano a ridurre i danni». Tra loro gli italiani Polosa, Tirelli e Veronesi

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Un gruppo internazionale di 53 scienziati di cui fa parte anche il prof. Riccardo Polosa, direttore scientifico di LIAF ha scritto ai vertici dell’Organizzazione mondiale della sanità per sventare il possibile inserimento delle sigarette elettroniche classificandole come sigarette di tabacco nella Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco (FCTC) dell’Oms che si riunirà a ottobre a Mosca.
Secondo gli esperti, tra cui si segnala la presenza illustre degli italiani Umberto Veronesi, Umberto Tirelli, classificare le e-cigarettes al pari delle sigarette convenzionali è sbagliato non solo perché le “e-cig non sono prodotti del tabacco”, ma anche perché affermare che “sono rischiose quanto altri prodotti del tabacco – continua la lettera – invierebbe un messaggio erroneo e desolante ai milioni di svapatori che hanno usate le e-cig per smettere di fumare, e scoraggerebbe il resto dei fumatori dal provarle”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non dovrebbe trattare le sigarette elettroniche come quelle normali, perché sono “parte della soluzione” ai danni causati dal fumo, e non “parte del problema”.
La lettera, pubblicata sul blog “Nicotine and Science Policy”, è una risposta ad alcune indiscrezioni secondo cui l’Oms potrebbe indicare le e-cig come “pericolose per la salute”.
“Questi prodotti potrebbero essere tra le più significative innovazioni nel campo della salute del ventunesimo secolo – scrivono gli autori della missiva – e potrebbero salvare milioni di vite. L’urgenza di trattarli come le sigarette dovrebbe lasciare il posto a una serie di norme che possano realizzare questo potenziale”.
I dati diffusi proprio in occasione della Giornata mondiale contro il fumo sono terrificanti: nel mondo muore di tabacco una persona ogni 6 secondi. Entro il 2030, le vittime saranno 8 milioni all’anno: 80mila sono in Italia, con il cancro al polmone a farla da padrona. L’Oms calcola che 600 mila non fumatori muoiano ogni anno per colpa del fumo passivo. Contro queste cifre drammatiche l’Oms propone di aumentare la tassazione: secondo la direttrice generale dell’Oms Margaret Chan “aumentare le tasse sul tabacco è il modo più efficace per ridurne il consumo e salvare vite umane”.
“Per quanto assurdo, l’OMS sta tentando di parificare le sigarette elettroniche a quelle convenzionali – risponde il prof. Polosa – con effetti assolutamente controproducenti per la salute pubblica. Le e-cig non contengono tabacco e non prevedono la combustione per funzionare. Fatta questa premessa è intuitivo che siano più sicure delle ‘bionde’ e che siano in grado di migliorare lo stato di salute dei fumatori che decidono di utilizzarla al posto delle sigarette convenzionali”. Gli scienziati pro-ecig sono convinti ad andare avanti, contestando una delle principali preoccupazioni legate alle “elettroniche” che riguarda i più giovani.
“L’OMS non può ignorare il parere scientifico di 53 esperti internazionali di tabagismo e salute pubblica – conclude il professore -. Il rischio è quello di perdere un’occasione epocale per favorire quell’accelerazione verso la fine del tabagismo che da decenni si auspica”.
Il comunicato stampa
Il testo completo della lettera

Mercoledì 11 giugno – Convegno: “La sigaretta elettronica tra Economia, Salute e Cultura”

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Milano, 6 giugno 2014 – Si terrà mercoledì 11 giugno 2014 alle ore 9,00 a Milano il Convegno dal titolo “La Sigaretta Elettronica tra Economia, Salute e Cultura”. L’Evento è stato organizzato da Fiesel Confesercenti Milano e dalla Lega Italiana Antifumo (LIAFONLUS) e si svolgerà presso la “Casa della Cultura” in Via Borgogna 3 a Milano.
Il convegno affronterà le principali tematiche legate alle sigarette elettroniche ponendo l’accento sulla “mistificazione dei dati scientifici sulle eCig”, affrontando la sicurezza del prodotto, valutandone l’impatto
sulla salute pubblica con particolare attenzione all’aspetto oncologico, analizzando la legge 99/2013 che ha regolamentato il settore delle eCig e valutando quali potranno essere i risvolti della nuova Direttiva Europea sui tabacchi (TPD).
Il Convegno si propone di essere il primo evento di carattere nazionale volto ad informare l’opinione pubblica circa gli innumerevoli vantaggi che la sigaretta elettronica può portare alla lotta al tabagismo e sull’enorme riduzione delle malattie fumo-correlate derivanti dall’utilizzo di massa delle eCig al posto del tabacco (principale causa di morte nel mondo).
Sarà anche l’occasione per affrontare il fenomeno globale della “sigaretta elettronica”, attraverso le voci di importanti scienziati come Riccardo Polosa (Responsabile scientifico LIAF, Prof. Ordinario Medicina Interna Università di Catania, Direttore Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo Università di Catania), del Prof. Umberto Tirelli (chirurgia oncologica della cavità orale e dell’orofaringe e lo studio delle metastasi laterocervicali), del Dott. Konstantinos Farsalinos (specialista cardiovascolare) e del Dott. Dr Jacques Le Houezec (Consulente in sanità pubblica e la Dipendenza dal Tabacco a Rennes in Francia).
All’incontro presenzieranno l’On. Sabrina Capozzolo, l’On. Alessia Mosca, l’On. Aris Prodani e l’On Fabio Lavagno, nonché le associazioni di categoria FIESEL e Confesercenti Milano, ASSIFEL main sponsor (Associazione Italiana Fumo Elettronico) e i principali produttori italiani di liquidi per sigarette elettroniche, i principali franchising, diversi importatori e numerosi esercenti di sigarette elettroniche.
Saranno presenti anche numerosi “svapatori” di lunga esperienza che si renderanno disponibili a raccontare le proprie esperienze personali con le sigarette elettroniche.
Per la partecipazione al convegno è consigliato accreditarsi scrivendo una email ad uno dei seguenti indirizzi: [email protected][email protected]
Il programma completo
Per scaricare il modulo di partecipazione, clicca qui

No Tobacco Day 2014: Siate ambasciatori di salute

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Si è appena concluso il convegno organizzato da LIAF Lega Italiana Anti Fumo, Università degli Studi di Catania e Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele della stessa città, tenutosi in occasione della Giornata mondiale Anti Fumo.
Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del panorama scientifico nazionale, e tanti temi affrontati volti a sottolineare la patologicità della dipendenza da fumo di tabacco. Il tabagismo dunque non è solo un vizio ma una vera e propria malattia che causa danni nel corpo di chi fuma e di chi vi sta intorno.
Un’analisi attenta del tabagismo e dei danni correlati è stata svolta da più di venti specialisti che, ognuno dal proprio punto di vista scientifico, ne hanno esaminato la rilevanza in ambito epidemiologico, cardiologico, respiratorio, odontoiatrico, diabetologico, oculistico, chirurgico, dermatologico, oncologico e psichiatrico. Ed ancora anche nella sessualità, nella fertilità ed in gravidanza. I danni da fumo iniziano infatti già in età pediatrica. I più piccoli, quelli indifesi – come ha evidenziato uno degli specialisti intervenuti – sono i soggetti più a rischio perché non in grado di scegliere per il proprio bene, sono loro le prime vittime di un sistema che si ostina a non voler tutelare le persone indifese.
Non sono mancati gli interventi rivolti al settore della comunicazione e della formazione, elementi indispensabili per promuovere e sensibilizzare azioni concrete nell’ambito della prevenzione e della disassuefazione da fumo di tabacco.
“Siate ambasciatori di salute – questa l’esortazione rivolta ai più di duecento astanti intervenuti dal prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico del convegno insieme al dott. Pasquale Caponnetto – siate promotori di benessere e diffondete la cultura del non fumo. La lunga battaglia a fianco di tutti gli enti impegnati nella lotta contro il fumo deve essere sostenuta dal maggior numero di persone possibili perché il numero di fumatori in Italia è ancora in crescita nonostante gli sforzi. Esistono delle alternative valide in grado di aiutare i pazienti a smettere di fumare. Tra queste, le sigarette elettroniche continuano ad essere le più efficaci e gli studi lo dimostrano.”
Ad introdurre il convegno la prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF, che così commenta: “Questa giornata è stata un’occasione speciale perché ci ha dato modo di presentare al pubblico il progetto ‘Policlinico-Vittorio Emanuele Smoke Free’, importantissima iniziativa fortemente voluta anche dalla Regione Sicilia affinché le aziende sanitarie si dotino di efficaci metodi e strumenti per la sensibilizzazione del personale e dell’utente in vista di un ‘Ospedale libero dal fumo’.

Conferenza Annuale della TMA: presente e futuro dei nuovi prodotti a base di nicotina

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La 99ma Conferenza Annuale del TMA ha visto la eterogenea partecipazione degli enti regolatori statunitensi (in rappresentanza della Federal Drug Administration, Mitch Zeller, il direttore del Center for Tobacco Products della FDA), dirigenti dell’industria del tabacco, imprenditori del settore del vapore elettronico e di prodotti nicotinici non combustibili, associazioni dei consumatori, analisti delle banche di affari di Wall Street, ricercatori, ed esperti di salute pubblica.
Nel corso del primo giorno della Conferenza si è a lungo dibattuto sulla nuova normativa del prodotti del tabacco (FDA, TPD) e sulla importanza di introdurre sostanziali correttivi, soprattutto nel settore del vapore elettronico, dove il rischio palese è da una parte quello della parificazione di questi prodotti a quelli convenzionali derivati dal tabacco, e dall’altra quello di esigere costose e complesse procedure registrative simili a quelle dei prodotti medicinali.
Anche se le autorità regolatorie di tutto il mondo sembrano finalmente riconoscerne la loro scarsa pericolosità a livello individuale, l’FDA esige ora verifiche sugli effetti a livello di popolazione. In particolare, si chiede ai produttori di dimostrare che questi prodotti non siano un rischio per la iniziazione al tabagismo o che non interferiscano negativamente con gli attuali tassi di dissasuefazione.
Molti dei partecipanti hanno concordato sul fatto che le norme emanate in questa loro forma attuale costringeranno alla chiusura diverse imprese indipendenti e arresteranno la spinta innovativa tecnologica che ha caratterizzato questo settore in anni recenti. La regolamentazione – ostentata (o sarebbe meglio dire, camuffata) come una garanzia per la salute del consumatore – di fatto avrà un impatto negativo sulla ricerca, sull’innovazione tecnologica, e sull’ampia e libera scelta dei consumatori per questi prodotti; di fatto, un embargo al rallentatore.
Paradossalmente, restrizioni sproporzionate e ingiustificate sul dosaggio di nicotina, sull’assortimento degli aromi e dell’hardware, sugli eventuali benefici per la salute e sulle modalità di commercializzazione, limiteranno la penetrazione commerciale del prodotto e di conseguenza il suo potenziale in termini di migliorata salute pubblica, favorendo di riflesso i prodotti di tabacco convenzionali.
tma-polosa
I potenziali benefici delle e-cig per l’individuo e la collettività hanno costituto l’anima del dibattito del secondo giorno della Conferenza. Le prove scientifiche sulla sicurezza e l’efficacia delle e-cig stanno aumentando, e suggeriscono il grande potenziale di questi dispositivi come aiuto per ridurre o smettere di fumare, così come per ridurre il danno fumo-correlato già nel breve-medio termine. Su questo tema innovativo si è speso il Prof. Riccardo Polosa che ha presentato i dati di una serie di ricerche innovative condotte presso l’Università di Catania e supportate dalla LIAF. La tesi illustrata da Polosa (nella foto, nel corso della sua lettura al Congresso TMA, mentre viene moderato da Scott Leischow della Mayo Clinic) è che la sostituzione completa della sigaretta convenzionale con il vapore elettronico può determinare reversibilità del danno fumo-correlato sia a livello cardiaco che respiratorio anche solo dopo pochi mesi.
Molti dei partecipanti hanno molto apprezzato questo approccio innovativo che tende a semplificare la rigidità e i costi dei trial clinici tradizionali. Tra i problemi di difficile soluzione sono emerse la necessità di definire le modalità per un finanziamento indipendente della ricerca scientifica e la difficoltà da parte degli investitori di comprendere in pieno il valore di questo tipo di investimento, se non limitatamente alla ricaduta commerciale per il loro specifico brand.
La terza giornata ha sancito che la maggiore crescita del settore dei prodotti contenenti nicotina è rappresentata dalla categoria “personal vaporizers”. Questa categoria offre hardware molto performanti con ampia scelta di liquidi aromatizzati e di dosaggi nicotinici regolabili a prezzi molto concorrenziali, e risulta molto più appagante per gli utilizzatori; pertanto sono destinati a predominare il mercato del vapore elettronico surclassando le sigarette elettroniche tipo “cigalike”, i cui volumi di vendita sono in stallo già da diversi mesi.
L’impatto delle politiche di controllo sui prodotti contenenti nicotina è stato un altro tema di grande interesse. I dati epidemiologici dimostrano che la riduzione della prevalenza di fumatori nel mondo sta rallentando: in 187 paesi nel periodo 1996-2006 il declino si è attestato mediamente sull’1,7 % annuale, per poi rallentare allo 0,9% nel periodo 2006-2012. Questo a dimostrazione che le recenti severe politiche di controllo sul tabacco non hanno sortito l’effetto preventivato. E non solo. Nello scandaloso caso del tabacco masticabile tipo “snus” queste politiche possono addirittura aver contribuito a rallentare il declino del tabagismo in europa:
Nel corso dell’ultima giornata dei lavori, si è cercato di coniugare sviluppo di prodotti nicotinici ad elevata fruibilità e politiche di controllo sul tabacco. A tale proposito è stata segnalata la preoccupazione che tanto più un prodotto risulti attraente per i fumatori tanto più potrebbe creare dipendenza. Anche in questo caso si è evidenziata la necessità di compiere studi approfonditi, poiché la ricerca sui personal vaporizers risulta ancora molto limitata, e i risultati ottenuti con le vecchie tipologie di prodotto possono essere molto diversi da quelli ottenibili con i nuovi personal vaporizers.
Dipendenza a parte, l’accordo generale è stato che il rischio rappresentato da tutta la categoria del vapore elettronico è solo una frazione di quello del fumo convenzionale, a dimostrazione del fatto che non tutti i prodotti contenenti nicotina sono ugualmente pericolosi. Questo concetto è stato ulteriormente rimarcato nella lettura tenuta dal Prof. Jonathan Foulds, uno dei 13 coautori, insieme a Polosa, dello studio internazionale sovvenzionato da LIAF, che ha stimato un indice di rischio pari a 4 per la e-cig fatto 100 quello della “bionda”:
Tutti hanno concordato sulla necessità di ulteriori studi clinici per determinare gli effetti a lungo termine del passaggio dalla sigaretta convenzionale alla sigaretta elettronica, insieme alla ricerca mirata su aromi e ingredienti oltre ad approfondimenti sulle capacità dei componenti elettronici e meccanici delle e-cig di interferire con la sicurezza e l’ “appeal” degli e-liquid.
Il prof. Riccardo Polosa, tra i relatori della Conferenza TMA 2014, ha così commentato: “Sono orgoglioso che il lavoro svolto dall’Università di Catania e dalla LIAF sulla e-cig abbia ispirato e guidato così tanti gruppi di ricerca statunitensi” e ha anche aggiunto “È una grande soddisfazione vedere sempre più esperti sposare il principio che la regolamentazione di questi prodotti deve necessariamente basarsi sulle evidenze scientifiche”.

Sigaretta elettronica: miglior metodo fai da te per smettere

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Secondo uno studio condotto presso l’University College di Londra e pubblicato sulla prestigiosa rivista medico-scientifica ADDICTION, le sigarette elettroniche sono in assoluto il metodo più efficace per smettere di fumare.
L’indagine anglosassone ha coinvolto 5.863 adulti fumatori con storia di tabagismo intenzionati a smettere nel corso dell’anno precedente alla conclusione del sondaggio. I confronti in termini di successo sono stati fatti tra coloro che hanno effettuato il tentativo utilizzando o solo e-cigs, o solo cerotti/gomme con nicotina (aquistati come prodotto da banco senza prescrizione medica), o con la semplice forza di volontà.
In base alle risposte dei questionari, lo studio ha stabilito che tra i fumatori che hanno effettuato il tentativo, quelli che utilizzavano le e-cig hanno avuto maggiore probabilità (circa il doppio) di smettere rispetto a coloro che hanno utilizzato sostitutivi nicotinici (cerotti, gomme) o la sola forza di volontà.
Il coinvolgimento di un elevato numero di partecipanti, rappresentativo della popolazione inglese, ha contribuito a creare il punto di forza di questo studio, e la possibilità di monitorare l’utilizzo delle e-cig come valida soluzione al difficile problema dello smettere di fumare.
“Questo studio si aggiunge alla marea montante delle evidenze che dimostrano come l’uso delle e-cig contribuisca in maniera efficace alla disassuefazione dal fumo di sigaretta” – commenta il Presidente della LIAF, prof.ssa Lidia Proietti.
Nonostante ciò, continuano a essere sollevati dubbi circa l’efficacia delle e-cigs quali strumenti per smettere, e a essere diffuse notizie allarmanti e a tratti fuorvianti all’opinione pubblica, tanto che il pubblico e il potenziale utilizzatore rimangono tutt’ora dubbiosi e preoccupati circa l’uso di questi prodotti.
La campagna di disinformazione e di mistificazione sta sollevando preoccupazioni sproporzionate per la salute pubblica. E questo nonostante le positive evidenze scientifiche che si vanno accumulando.
“Stiamo perdendo un’occasione epocale per favorire quell’accelerazione verso la fine del tabagismo che da decenni si auspica. Voler vedere le e-cigs come un problema e non come la soluzione del problema è un atto irresponsabile e ancor più oggi alla luce di questi risultati” – ha commentato il responsabile scientifico della LIAF, prof. Riccardo Polosa.
È chiaro che per molti fumatori intenzionati a smettere l’utilizzo delle e-cig rappresenta un metodo efficace, pratico ed economico per smettere di fumare. Tutto questo senza dover fare necessariamente ricorso a personale sanitario specializzato e soprattutto senza gravare sui costi del servizio sanitario nazionale.

 

LIAF partecipa al No Tobacco Day 2014 con il Convegno “Policlinico-V. Emanuele smoke free”

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In linea con le indicazioni dell’Assessorato della Regione Siciliana, anche l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico – Vittorio Emanuele di Catania partecipa al Piano Operativo Aziendale contro il Fumo (POAF) con il progetto “Policlinico-Vittorio EmanueleSmoke Free”.
Le fasi del piano saranno illustrate durante il convegno “No TobaccoDay 2014” che si terrà martedì 3 giugno alle ore 8.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Catania.
Nato dalla collaborazione tra Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele”, Università degli Studi di Catania e LIAF Lega Italiana Anti Fumo, per celebrare la Giornata Mondiale Anti Fumo, il convegno sarà dunque occasione per spiegare i contenuti del progetto “Policlinico – Vittorio Emanuele Smoke Free”, che ha l’obiettivo di favorire percorsi di disassuefazione dal tabagismo per tutti i fumatori dipendenti delle strutture sanitarie e per i pazienti fumatori ricoverati, ed intende inoltre promuovere il ruolo degli ospedali come soggetti promotori di salute pubblica.
Docenti e specialisti di patologie fumo correlate s’incontreranno al tavolo dei relatori per discutere delle nuove frontiere scientifiche nell’ambito della ricerca sul tabagismo, prima causa di morte evitabile a livello mondiale e attualmente responsabile del 10% dei decessi di adulti in tutto il mondo.
“L’iniziativa rientra nell’ambito delle azioni di sensibilizzazione dei fumatori sui rischi e i danni causati dal fumo di tabacco – ha affermato il prof. Riccardo Polosa, Direttore del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo del Policlinico di Catania– Da mesi lavoriamo per rendere questo progetto realtà ed oggi siamo finalmente in grado di presentarlo come strategia dell’intera struttura ospedaliera per un ‘Policlinico libero dal fumo’, affinché possa diventare esempio virtuoso anche per le altre aziende sanitarie. Gli ospedali – continua Polosa – oltre ad essere ambienti di lavoro, sono prima di tutto promotori di salute e benessere. Dovrebbero quindi tutelare tutti i loro utenti anche dal fumo passivo e questo per noi è l’obiettivo primario: difendere la salute di tutti”.
Per iscriversi al Convegno e richiedere il rilascio dei credici ECM, basta compilare la scheda che troverete a questo link notobacco2014-iscr
ed inviarla via email a: [email protected]
Per informazioni contattare i n. 095 3781581 oppure 095 3781583
Si ricorda che la partecipazione al convegno è gratuita
PROGRAMMA
Convegno “PROGETTO POLICLINICO-V.EMANUELE SMOKE FREE”
 
3 Giugno 2014 – 8.30/13.30
Aula Magna dell’AOU Policlinico -Vittorio Emanuele
Via S. Sofia, 78 – Catania
8.00 – 8.20 Registrazione
8.20 – 8.30 Saluti delle autorità
8.30 – 8.40 Illustrazione progetto “Policlinico Smoke free” – Prof.ssa Proietti – Dott. Danzì
8.40 – 8.50 Epidemiologia e prevenzione del rischio da fumo di tabacco – Prof.ssa Ferrante
8.50 – 9.00 Smettere di fumare: istruzioni per l’uso – Dott. Caponnetto
9.00 – 9.10 Riduzione e gestione del rischio fumo correlato in ambito cardiologico – Prof. Tamburino
9.10 – 9.20 Smettere di fumare: strategia per il miglioramento di patologie respiratorie – Prof. Polosa
9.20 – 9.30 Patologie odontoiatriche e fumo di sigaretta – Prof. Rapisarda
9.30 – 9.40 Sessualità e fertilità: il fumo riduce potenzialità – Prof. Calogero
9.40 – 9.50 Fumo in gravidanza – Prof. Panella
9.50 – 10.00 Fumo e diabete – Prof. Mondati
10.00 – 10.10 I danni da fumo in ambito oculistico – Prof. Avitabile
10.10 – 10.20 Miglioramento disturbi angiologici in seguito alla riduzione della dipendenza tabagica– Prof. Di Pino
10.20– 11.00 Coffee Break
11.00 – 11.10 Il paziente fumatore e l’intervento chirurgico – Prof. Migliore
11.10 – 11.20 Vapagismo: tutto quello che dovreste sapere sulla sigaretta elettronica – Prof. Polosa
11.20 – 11.30 Dermatologia, come il fumo danneggia la pelle – Prof. Micali
11.30 – 11.40 Fumo e danni cerebrovascolari – Prof.ssa Nicoletti
11.40 – 11.50 Il problema del fumo passivo in età pediatrica – Prof.ssa Spicuzza
11.50 – 12.00 Fumo e malattia psichiatrica, come gestire la dipendenza da tabacco – Prof. Aguglia
12.10 – 12.20 Danni da fumo in ambito oncologico – Prof. Soto Parra
12.30 – 12.40 La formazione del personale sanitario nella politica aziendale di controllo del
tabagismo – Dott.ssa Vernaci
12.40 – 12.50 La comunicazione aziendale nelle politiche antifumo – Dott.ssa Reitano
13.00 – 13.30 Questionari ECM e conclusione dei lavori
Modera: Giornalista Simona Scandura (Direttore SUD Press)
Per l’organizzazione del convegno si ringrazia anche:
LIFE – Lega Italiana Fumo Elettronico
FIESEL – Federazione Italiana Esercenti Svapo Elettronico 

E-cig e asma: ecco le prime prove sulle migliorate condizioni respiratorie negli asmatici fumatori

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L’asma è una delle principali cause di disabilità al mondo e la malattia cronica più comune nei bambini e giovani adulti, soprattutto a causa della sua insorgenza precoce. Si stima che 300 milioni di persone in tutto il mondo soffrano di asma, e si prevede che questo numero aumenterà sino a 400 milioni entro il 2025.
La situazione è peggiorata dal fatto che molti asmatici sono anche fumatori, con una prevalenza del tutto sovrapponibile a quella della popolazione generale. Fumo e asma rappresentano un connubio malsano: da un lato, il fumo di sigaretta incide negativamente sull’asma, aggravando i sintomi e aumentandone la frequenza, e inoltre le terapie farmacologiche antiasmatiche di fondo risultano molto meno efficaci in coloro che fumano; dall’altro lato, il soggetto allergico che fuma ha una più alta probabilità di evolvere verso forme di malattie allergiche più gravi.
Diventa dunque prioritario anche per i soggetti asmatici smettere di fumare, o ridurre il numero di sigarette, per migliorare le proprie condizioni di salute generale, ridurre la frequenza dei sintomi respiratori diurni e notturni e permettere una migliore risposta alle cure farmacologiche.
E’ in questo contesto che un team di ricercatori dell’Università di Catania e dell’Università di Hull (UK) ha condotto una valutazione retrospettiva su pazienti asmatici fumatori che usavano regolarmente la sigaretta elettronica da almeno 10 mesi. Lo studio, supportato da LIAF e da SET Srl, è stato pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista internazionale “International Journal of Environmental Research and Public Health”.
Analizzando retrospettivamente le cartelle cliniche, si è confermato che gli asmatici fumatori non sono in grado di gestire i sintomi dell’asma, con elevato numero di esacerbazioni e frequente uso di farmaci. Tuttavia, quelli che avevano cominciato a utilizzare la sigaretta elettronica, non solo avevano smesso completamente di fumare o ridotto abbondantemente il numero di sigarette fumate, ma riportavano anche un miglioramento sostanziale nei dati delle spirometrie, nella frequenza e nella durata delle esacerbazioni di malattia, e nel controllo dei sintomi respiratori. Inoltre, i pazienti non riportavano alcun aggravamento della sintomatologia respiratoria o evento avverso derivante dall’uso dell’e-cig, nemmeno in coloro che di norma riferivano bocca asciutta e gola irritata tra i principali sintomi.
“Questi risultati sono di grande interesse in primo luogo perchè è noto che molti asmatici fumatori paradossalmente non vogliono smettere o non ci riescono e secondariamente perchè è sorprendente osservare che il vapore elettronico risulta sicuro anche quando inalato nelle vie aeree ipersensibili e infiammate di un asmatico” commenta il prof. Polosa, primo autore dello studio. “I dati confermano l’efficacia e la sicurezza di questi prodotti anche in popolazioni a rischio, e dimostrano che molti dei danni infiammatori delle vie aree risultano reversibili, con notevole miglioramento della funzionalità respiratoria e della sintomatologia asmatica. Dunque migliore qualità di vita per gli svapatori asmatici!”
“Il successo dell’e-cig nei soggetti asmatici si può spiegare con il grande effetto compensatorio a livello fisico e comportamentale che l’e-cig offre – spiega il Dott. Pasquale Caponnetto, responsabile del CPCT e co-autore dello studio – Nelle visite di follow-up, questi pazienti sembravano essere rinati. Riuscire a controllare la dipendenza dalla sigaretta era la più grande conquista perché aveva permesso loro un controllo dei sintomi dell’asma su cui avevano ormai perso le speranze”.
“Siamo felici di aver sostenuto una ricerca così importante perché questo piccolo studio apre le porte a ulteriori indagini che potranno espandere questi risultati preliminari e dare risposte a medici, esperti di tabagismo e pazienti, e orientare le scelte degli enti regolatori verso un riconoscimento dell’e-cig come mezzo per ridurre il danno provocato dal fumo di tabacco anche nei soggetti asmatici” chiosa la prof.ssa Lidia Proietti, presidente della LIAF.
Lo studio è gratuitamente consultabile sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, a questo link:
Per citare lo studio:
Polosa R, Morjaria J, Caponnetto P, Caruso M, Strano S, Battaglia E, Russo C. Effect of Smoking Abstinence and Reduction in Asthmatic Smokers Switching to Electronic Cigarettes: Evidence for Harm Reversal. International Journal of Environmental Research and Public Health. 2014; 11(5):4965-4977.

Global Forum on Nicotine 2014

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L’arrivo di nuovi sistemi di somministrazione della nicotina, insieme ad altre alternative a basso rischio, ha da tempo avviato rapidi cambiamenti nell’approccio scientifico, nella percezione del pubblico, e nel panorama normativo internazionale relativamente all’utilizzo della nicotina.
Questo nuovo paradigma sta avendo un grande impatto su tutte le parti interessate, tra cui:
i consumatori – che ora hanno a disposizione una più ampia gamma di fonti di nicotina;
i ricercatori – che stanno adottando un nuovo programma di ricerca e nuovi metodi per studiare l’uso di prodotti contenenti nicotina;
gli esperti di salute pubblica e politiche di controllo del tabagismo – che intravedono il ruolo di questi prodotti nel panorama della riduzione del danno da fumo di tabacco;
le istituzioni politiche e le organizzazioni nazionali e internazionali di controllo del tabagismo – che si ritrovano a dover elaborare nuovi quadri normativi per prodotti altamente innovativi;
i produttori e distributori – che sviluppano nuovi dirompenti prodotti o si trovano a fronteggiare la concorrenza di nuovi modelli di business.
E’ in questo contesto che nasce l’idea di organizzare il primo Forum Mondiale sulla Nicotina (Global Forum on Nicotine – GFN), che si terrà a Varsavia il 27 e 28 giugno 2014, presso il Warsaw Hotel Marriott. Idea ampiamente voluta e sostenuta dalla LIAF Lega Italiana AntiFumo, e da molte associazioni di categoria.
Il ritmo dei cambiamenti e degli sviluppi della tecnologia e dei prodotti disponibili ha prodotto infatti una serie di diverse e spesso contraddittorie risposte. Si è dunque ritenuto necessario e imprescindibile far riunire al più presto tutti gli attori coinvolti.
Questi gli obiettivi del GFN:
1. esaminare lo stato attuale del dibattito circa l’utilizzo della nicotina nel mondo;
2. esaminare criticamente gli studi scientifici sulla sicurezza e l’uso della nicotina;
3. favorire una tavola rotonda tra politici, scienziati, produttori, distributori e consumatori;
4. facilitare lo sviluppo di reti tra i diversi settori.
I temi della conferenza saranno:
Valutazione scientifica della dipendenza da nicotina
Normativa nazionale e internazionale sui prodotti contenenti nicotina
Nuova agenda scientifica sulla nicotina
L’esperienza dello “snus” scandinavo
Opinioni e preferenze dei consumatori sui prodotti contenenti nicotina
Standard di sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche
Regolamentazione in Europa – Direttiva sui Prodotti del Tabacco
Il futuro della nicotina e del tabacco
Organizzazione Mondiale della Sanità, Convenzione quadro sul controllo del tabacco, e FDA
Tossicità acuta e a lungo termine della nicotina
Evoluzione futura dei metodi di somministrazione della nicotina
Farmacologia e farmacocinetica della nicotina
Impatto sul tabagismo
Economia dei nuovi prodotti contenenti nicotina
Opinioni degli esperti delle politiche di sanità pubblica
I relatori confermati del GFN sono i seguenti:
Prof. Riccardo Polosa, Università degli Studi di Catania, Italia
Dr. Konstantinos Farsalinos , Onassis Cardiac Surgery Center, Atene, Grecia
Dr. Maciej Goniewicz, Roswell Park Cancer Institute, Buffalo, USA
Prof. Andrzej Sobczak, Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Polonia
Dr. Lynne Dawkins, School of Psychology, University of East London, Gran Bretagna
Prof. Gerry Stimson, London School of Hygiene and Tropical Medicine, and Imperial College London, Gran Bretagna
Prof. Peter Haje, Queen Mary University, London, Gran Bretagna
Prof. Karl Lund, Norwegian Institute for Alcohol and Drug Research (SIRUS), Norvegia
Hazel Mabe, Interessengemeinschaft E-Dampfen and European United Vapers Network, Germania
Robert Mrówczyński, SUEP (Polish Vapers Association), Polonia
Cynthia Cabrera, SFATA (Smokefree Alternatives Trade Association), USA
Dr. Mirosław Dworniczak, Scientific Journalist and Consultant, Polonia
Dr. Delon Human, Health Diplomats, Svizzera
Leon Kośmider, Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Polonia
Lou Ritter, American E-Liquid Manufacturing Standards Association, USA
Dr. Jacques le Houezec, Francia
Dr. Karl Fagerström, Smokers Information Center, Svezia
Clive Bates, Counterfactual Consulting, Gran Bretagna
Charles Hamshaw-Thomas, Zandera Ltd, Gran Bretagna
Rebecca Taylor, MEP, Gran Bretagna
Lars Ramström, Institute for Tobacco Studies, Svezia
Prof. Linda Bauld, University of Stirling and UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies, Gran Bretagna
Deborah Arnott, ASH UK (Framework Convention Alliance), Gran Bretagna
Per informazioni, iscrizioni e programma dettagliato, consultare il sito ufficiale del Global Forum on Nicotine: