In Turchia un uomo ha architettato un modo curioso per smettere di fumare ed ha costruito una gabbia che indossa sul capo quando non è in casa per evitare, così, di portare le sigarette alla bocca. Questo avviene ogni giorno, prima di andare al lavoro e dopo aver lasciato la chiave del suo aggeggio a sua moglie e ai suoi figli.
La notizia viene ripresa da Ladbible.com che sottolinea come la decisione sia arrivata dopo che l’uomo, di nazionalità turca, si è reso conto di aver fumato due pacchetti di sigarette ogni giorno da quando aveva 16 anni. Da quando suo padre è morto di cancro ai polmoni, Ibrahim ha quindi deciso che fosse ora di smetterla per la sua salute e per guardare la sua famiglia crescere.
Secondo l’International Business Times, i suoi precedenti tentativi di liberarsi dall’abitudine sono sempre falliti, motivo per cui sua moglie lo sostiene, nonostante fosse inizialmente imbarazzata dalla prospettiva.
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La cattiva abitudine del fumo può portare, pur di riuscire nell’intento di eliminarla definitivamente, a metodi troppo estremi come questo concepito in Turchia.
Noi di LIAF vi invitiamo a non prendere in considerazione né tantomeno come esempio da seguire un gesto così aggressivo e vi consigliamo di entrare nel mondo della smoking cessation adottando soluzioni diverse. Negli ultimi anni, l’avvento dei dispositivi a rischio ridotto ha riscontrato un enorme successo e ha dimostrato grande efficacia di risultati, aiutando migliaia di persone a smettere di fumare definitivamente.
Affidarsi ad un consulente antifumo è il primo step. La consulenza specifica di un esperto di smoking cessation consente di uscire dal tabagismo scegliendo la soluzione più adatta alle singole esigenze di ciascuno e assicura un più veloce raggiungimento dell’obiettivo.
Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.