sabato, Ottobre 5, 2024
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Sistema cardiovascolare: ecig non comporta alcun rischio aggiunto

Secondo un’analisi condotta dal team di ricercatori di In Silico Science e compiuta sulla letteratura scientifica di settore in merito agli effetti sul sistema cardiovascolare, usare sigarette elettroniche non sarebbe più dannoso del fumare sigarette. Numerose, però, le problematiche metodologiche riscontrate negli studi

Ormai il fumo elettronico è sdoganato a livello sociale, ma ancora permangono teorie per cui lo svapo in realtà comporterebbe danni alla salute rilevanti tanto quanto il fumo combusto. Sempre più studi cercano dunque di valutare gli effetti nel breve e nel lungo termine dell’uso di ecig, generando una mole di dati non indifferente in merito agli effetti sul sistema polmonare e cardiovascolare.

Quali sono quindi i risultati a livello internazionale quando si valuta l’effetto del fumo elettronico su parametri relativi al sistema cardiovascolare, come pressione sanguigna o battito cardiaco?

Una domanda a cui ha dato risposta il team di ricerca di In Silico Science, un progetto del CoEHAR di Catania, che si occupa di revisionare la letteratura di settore per valutare la robustezza delle prove in merito alle ecig.

Un processo di revisione che non riguarda semplicemente il dato numerico sugli studi valutati, ma soprattutto la qualità della ricerca stessa, moto spesso condotta attraverso studi dal design o dalla metodologia carente.

Il team guidato dall’esperta di riduzione del danno e revisioni sistematiche dott.ssa Renée O’Leary ha analizzato 25 studi  per un totale di 1,810 fumatori: ricerche scelte e selezionate nei diversi database internazionali e che dovevano necessariamente riportare test cardiovascolari e analisi condotte su soggetti che avevano sostituito il fumo combusto con quello elettronico e che garantivano una comparazione con le normali sigarette.

Gli autori hanno scoperto che quasi i due terzi dei test analizzati hanno dimostrato che le sigarette elettroniche non recano alcun danno aggiuntivo alla salute di un fumatore, nello specifico per quanto riguarda frequenza cardiaca, pressione sanguigna e test cardiovascolari. 

Seocndo due studi clinici, inoltre, l’uso di ecig potrebbe al contrario comportare potenziali benefici. Ad esempio, i partecipanti con ipertensione hanno sperimentato una riduzione clinicamente significativa della pressione arteriosa sistolica dopo un anno di utilizzo di sistemi elettronici di somministrazione della nicotina.

La nostra review fornisce dati dettagliati e aggiornati sulle possibili implicazioni in termini di salute cardiovascolare derivanti dall’uso di sigarette elettroniche” ha affermato la dott.ssa O’Leary, autrice dello studio “I risultati infatti supportano l’idea che l’uso di ecig non aggiunga alcun rischio cardiovascolare e rileva che i fumatori che decidono di passare al fumo elettronico potrebbero trarre benefici. Però, come emerso da altre review, abbiam osservato lacune metodologiche negli studi analizzati, in larga parte dovute al design e alla struttura delle ricerche, che non rispecchiano le normali condizioni di svapo, e limitazioni come campioni di studio troppo ridotti o una mancanza nell’accertamento di una pregressa abitudine tabagica”.

Per quanto riguarda i possibili effetti dello svapo sulla frequenza cardiaca, 8 studi in acuto non hanno trovato alcun incremento significativo con le ecig. 

Tre studi in acuto hanno rilevato un incremento della frequenza con le ecig contenenti nicotina, ma in uno studio l’aumento non era significativamente diverso da quello rilevato per il fumo combusto e nell’altro, invece, l’aumento era significativamente inferiore rispetto alla sigaretta tradizionale. 

Otto studi su nove di follow up non hanno riscontrato aumenti significativi. Diciannove studi hanno valutato i risultati di test condotti sulla pressione sanguigna, otto studi in acuto e 11 di follow up. 

Quindici studi non hanno rilevato cambiamenti significativi. Due studi hanno dimostrato che il fumo combusto innalza significativamente la pressione sanguigna mentre le ecig no. 

Solamente uno studio di quelli compresi nella review ha comparato i dati sulla pressione sanguigna degli utilizzatori duali e di quelli esclusivi, riscontrando che gli utilizzatori esclusivi incorrono in miglioramenti significativi sulla frequenza cardiaca e sula pressione sanguina rispetto agli utilizzatori duali.

Da un puntosi vista di progettazione e di ricerca, molti studi presentano problemi relativi ai soggetti studiati: campioni di un singolo genere o appena entrati nell’età adulta o che dichiarano schemi di consumo del tabacco troppo leggeri o troppo pesanti. La temporalità dell’abitudine al fumo o allo svapo e la pregressa abitudine tabagica sono fattori di cui tenere conto nella valutazione degli effetti sulla salute umana.

Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato differenze nella tipologia di device per il vaping studiati, sottolineando come i dati provenienti dalle prime tipologie di ecig potrebbero non trovare riscontro con i modelli attualmente in circolazione. In aggiunta, diversi studi non considerano la pregressa abitudine tabagica dei soggetti e altri invece utilizzano protocolli di svapo che non riproducono la reale esperienza dei consumatori. 

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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