giovedì, Aprile 25, 2024
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Australia: perché svapare dovrebbe essere più semplice?

Secondo un interessante articolo pubblicato di recente sul quotidiano australiano The Sydney Morning Herald, il Ministro della Salute Greg Hunt avrebbe annunciato delle nuove restrizioni per tutti i vapers che in Australia utilizzano il liquido alla nicotina. Restrizioni più multe fino a 220.000 dollari per tutti coloro che cercheranno di introdurre e importare prodotti non autorizzati contenenti nicotina.

Che i consumatori di nicotina potessero acquistare solo dall’estero i prodotti per un uso personale dato che la vendita fosse stata vietata in Australia lo sapevamo già, ma quello che dobbiamo sapere è che da oggi non sarà più possibile e che l’unico modo per continuare a vaporizzare nicotina sia farsela prescrivere da un medico.

Ma anche questa possibile procedura, proprio per evitarne la vendita al pubblico, sembra difficile da attuare sia per i medici che per i pazienti.

Per quanto, secondo gli esperti, i liquidi contenenti nicotina siano considerati validi prodotti alternativi per smettere di fumare, molto più efficaci dei cerotti contenenti nicotina, il Ministro della Salute Greg Hunt resta un oppositore accanito.

Anche se il tasso legato al fumo è diminuito in questi anni, sono veramente tanti gli australiani che continuano a morire ogni anno per malattie fumo correlate, nonostante le severe politiche adottate e le tasse applicate sui prezzi.

L’attuale dibattito sullo svapo, secondo Alex Wodak, medico in pensione, consulente emerito presso il St Vincent’s Hospital di Sydney e direttore dell’Australian Tobacco Harm Reduction Association, ricorda un po’ le dinamiche dei dibattiti legati alla riduzione del danno riguardo l’uso generale di droghe sin dagli anni Ottanta: cosa danneggia maggiormente? Qual è la soluzione migliore da adottare?

Ma oggi, l’importante è non perdere di vista quello che è lo scopo della sigaretta elettronica, ovvero uno strumento alternativo che serve per smettere di fumare o per ridurre i danni causati da anni di combustione.

Lo svapo è, infatti, un’innovazione che ha notevolmente compromesso l’industria delle sigarette. Negli ultimi anni, da quando lo svapo e altre opzioni di riduzione del danno hanno cominciato a penetrare nel redditizio mercato delle sigarette, la capitalizzazione di mercato delle aziende del tabacco è diminuita drasticamente. Nell’aprile 2016 sono stati introdotti sul mercato giapponese prodotti a tabacco riscaldato, un’altra forma di riduzione del danno da tabacco. Tre anni dopo, le vendite di sigarette sono diminuite del 31 per cento.

Greg Hunt e l’Istituto Sanitario australiano sono profondamente radicati nelle loro posizioni ma l’Australia dovrebbe rendere il più facile possibile per i 2,7 milioni di fumatori passare dalle certamente dannose sigarette convenzionali alle meno dannose sigarette elettroniche.

Anche perché è risaputo che quando la richiesta di uno specifico prodotto è molto elevata ma non è legalizzata, altre fonti illegali inevitabilmente emergono.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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