Chi ha smesso di fumare da anni è esposto a un rischio inferiore di sviluppare artrite reumatoide rispetto a chi ha abbandonato le sigarette solo da poco tempo.
È quanto emerge da uno studio USA pubblicato da Arthritis: Care and Research.
Da tempo il fumo è associato a un rischio aumentato di artrite reumatoide e smettere di fumare può ridurre tale rischio. Tuttavia, questo nuovo studio offre nuove evidenze in merito all’efficacia legata al tempo.
Il fumo è il fattore scatenante in più della metà dei casi in cui la patologia si presenta in persone che hanno una qualche suscettibilità genetica.
Secondo i ricercatori, è innegabile che esistano altri fattori ambientali che danno il via allo sviluppo della patologia, per esempio l’inquinamento atmosferico o fattori ormonali. Ma questi risultati – sostengono – sono più che sufficienti per invitare le persone con familiarità per artrite reumatoide a spegnere immediatamente la sigaretta.
Oggi con questo ultimo studio si apprende che gli adulti che hanno smesso di fumare da decenni presentano un rischio inferiore di artrite reumatoide rispetto a quelli che hanno abbandonato le sigarette in periodi più recenti.

<< Studi di popolazione come questo sono importanti nella formulazione di ipotesi relative agli eventi che si verificano nella fase preclinica dell’artrite reumatoide >> dice il Dr Salvatore Bellinvia, specialista reumatologo che da anni collabora con il team diretto dal Prof. Riccardo Polosa.
<< In particolare – prosegue – le evidenze che associano il fumo di sigaretta con il rischio generale, nonche’ con la transizione tra la fase pre-clinica e clinica di questa patologia, suggeriscono come l’apparato respiratorio possa rappresentare un potenziale sito iniziatore nella patogenesi dell’artrite reumatoide. Questi dati confermano che anche il tempo gioca un ruolo fondamentale >>
Sparks e colleghi hanno esaminato 38 anni di dati relativi a oltre 230.000 donne partecipanti al Nurses Health Study, di cui 1.528 con artrite reumatoide.
Rispetto alle donne che non avevano mai fumato, le fumatrici presentavano il 47% in più delle probabilità di sviluppare artrite reumatoide.
Le fumatrici presentavano anche il 67% in più delle probabilità di sviluppare la forma sieropositiva, che tende ad avere un decorso più grave con maggiori deformità articolari, disabilità e infiammazione.
Rispetto alle donne che avevano smesso di fumare nei precedenti cinque anni, quelle che avevano abbandonato le sigarette da almeno 30 anni avevano il 37% in meno delle probabilità di sviluppare artrite reumatoide sieropositiva.
“Non si conosce invece – spiega Riccardo Polosa – il risultato su chi ha utilizzato strumenti come sigarette elettroniche per smettere di fumare. Servirebbero – aggiunge – studi longitudinali con gruppo di controllo costituito da vapers non ex-smokers per verificare l’effetto dell’esposizione alle sigarette elettroniche e la loro influenza sul profilo di espressione genetica ed epigenetica tra cui ad esempio anche il rischio di sviluppare artrite reumatoide”