Come già avrete letto, Lunedì 24 Giugnoalle ore 10.30, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania, il prof. Riccardo Polosa presenterà i 9 progetti di ricerca scientifici appena avviati dal CoEHAR.
Si tratta di strumenti innovativi in grado di monitorare e controllare lo stile di vita e l’abitudine tabagica. Una rivoluzione scientifica che partirà dalla Sicilia per espandersi in tutto il mondo.
In occasione dell’evento,LIAF – Lega Italiana Anti Fumo, come sempre partner dell’evento, rilascerà ai negozianti di sigarette elettroniche che parteciperanno all’evento un attestato di partecipazione utile ai fini conoscitivi delle attività scientifiche.
Per informazioni e iscrizione, contattare il numero: 3491843563 oppure inviare email a [email protected]
MARTEDÌ 25 GIUGNO ALLE ORE 8.30, per suggellare il nuovo legame scientifico tra la Sicilia ed il resto del mondo, alcuni docenti del COEHAR ed il presidente della Fondazione SMOKE FREE WORLD parteciperanno ad una simbolica
Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – via Vittorio Emanuele, 49 – Catania
Centinaia di ricercatori al lavoro per le attività del CoEHAR
Il Programma della conferenza
Saluti
Giuseppe Vecchio – Direttore del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania
Francesco Purrello – Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania e presidente SID Società Italiana Diabetologia
Intervengono
Ruggero Razza – Assessore alla Sanità della Regione Siciliana
Riccardo Polosa – Direttore CoEHAR Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo (Progetto Smoke Free Sicily)
Derek Yach – Presidente FSFW Fondazione Smoke Free World
Modera: il giornalista Stefano Caliciuri, direttore di SigMagazine
Project Leader dell’Università degli Studi di Catania
Progetto: Food Recognition Tech
Sebastiano Battiato – Docente di Informatica del Dipartimento di Matematica e Informatica
Progetto: Smile Study
Ernesto Rapisarda – Docente di Malattie Odontostomatologiche e Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale
Progetto: EU-PATH
Venera Tomaselli – Docente di Statistica Sociale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Progetto: International Summer School on Project Management
Daniela Saitta – Project Manager del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Progetto: Replication Studies
Giovanni Li Volti – Docente di Biochimica del Dipartimento Scienze Biomediche e Biotecnologiche
Progetto: Long-Term Health Effect Study
Pasquale Caponnetto – Coordinatore del CPCT Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo del Policlinico “Vittorio – Emanuele” di Catania
Progetto: Diasmoke 2.0
Davide Campagna – Dirigente Medico del Policlinico “Vittorio – Emanuele” di Catania ed esperto di Fumo e Diabete.
Progetto: In Silico Science
Renée O’Leary – Ricercatrice del Canadian Institute for Substance Use Research dell’Università di Victoria, Canada
L’avvento delle e-cig ha sicuramente rivoluzionato l’universo delle classiche “bionde”, permettendo a molti fumatori di svapare in luoghi dove prima era assolutamente vietato.
In diversi video del programma “Grande Fratello 2019” in onda sulle reti Mediaset, arrivato ormai alla sua sedicesima edizione, si evidenzia come, anche quest’anno nella casa più spiata d’Italia i dispositivi a rischio ridotto hanno fatto la loro comparsa.
Sia che gli abitanti della casa siano personaggi dello spettacolo o completi sconosciuti hanno quotidianamente utilizzato dei dispositivi al posto delle sigarette tradizionali.
Svapare ha segnato le loro giornate all’interno della casa con un messaggio in più “se proprio devi fumare, allora passa alla sigaretta elettronica, è di moda e non fa male“.
A Varsavia torna puntuale l’atteso appuntamento con il Forum Globale della Nicotina. Come ogni anno, il GFN aprirà le porte a più di cinquecento tra specialisti, scienziati, medici e operatori del settore.
La kermesse si terrà dal 13 al 15 Giugno e valuterà l’impatto della nicotina sull’utilizzo di strumenti alternativi al fumo di sigaretta convenzionale. Lo scopo è quello di promuovere una regolamentazione efficace e proporzionata dei prodotti di nicotina più sicuri e del loro uso. La conferenza esamina, infatti, la scienza in rapido sviluppo in relazione alla nicotina e al suo utilizzo, comprese le risposte politiche e normative.
Ancora una volta, il GFN vedrà la presenza conclamata del direttore del CoEHAR, prof. Riccardo Polosa. Tra i primi al mondo a sostenere, già anni fa, che l’allarmismo sulla nicotina è altamente ingiustificato: “Chi sovrastima i rischi legati all’assunzione di nicotina fa uno spregio alle evidenze scientifiche che dimostrano come questo psicostimolante di largo consumo non è cancerogeno, non provoca danni ai polmoni e non è un veleno. Sebbene la nicotina può provocare una accelerazione del battito cardiaco e un aumento della pressione, non è un fattore di rischio significativo per eventi cardiovascolari“.
Novità di quest’anno per il palcoscenico del GFN sarà la presenza di due illustri esponenti del CoEHAR, il prof. Massimo Caruso e il prof. Pasquale Caponnetto dell’Università degli Studi di Catania.
Pasquale Caponnetto
Coordinatore del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e autore di importanti studi sull’efficacia delle elettroniche come terapia sostitutiva nei casi di schizofrenia, il prof. Caponnetto presenterà a Varsavia una relazione sulla dipendenza tabagica e sulla possibilità di ridurre il danno da fumo per i pazienti affetti da particolari patologie.
Massimo Caruso
Dopo le notizie dei giorni scorsi su “improbabili” effetti nocivi dei liquidi per sigarette elettroniche, il prof. Caruso, esperto di malattie respiratorie, patologia e immunopatologia del CoEHAR, presenterà invece una relazione sui liquidi che inibiscono la crescita di batteri patogeni in vitro. Non a caso, proprio di recente, Caruso si è espresso commentando i risultati di diversi studi condotti in tutto il mondo che spesso sono lontanissimi dalle reali modalità di utilizzo dei prodotti. “In generale – ha detto Caruso – i liquidi non vengono assunti per via endovenosa e pertanto i risultati di studi condotti seguendo queste metodiche sono davvero lontani dalla realtà”.
Lo abbiamo sostenuto centinaia di volte. Le e-cig vanno bene anche per i malati di tumore se aiutano a smettere di fumare.
A sostenerlo oggi sono anche gli oncologi. Con un editoriale pubblicato sull’organo ufficiale del congresso Asco (American Society Clinical Oncology) di Chicago, Anthony J. Alberg, direttore del dipartimento di Epidemiologia e biostatistica dell’University of South Carolina ha affermato: “Il rischio per i malati di cancro di continuare a fumare è così pericoloso che ogni strategia per aiutarli a staccarsi dalle sigarette deve essere presa in considerazione , le e-cig rientrano in questa possibilità” .
Come vi abbiamo raccontato di recente anche il prof. Mauro Scungio del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Cassino ha asserito che “la sigaretta elettronica rispetto alle tradizionali non è cancerogena e il rischio di cancro ai polmoni è 50 mila volte inferiore”.
Per il prof. Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR dell’Università di Catania, si tratta di una teoria per niente nuova: “Ma sono lieto di leggere nuovi studi che confermano la nostra tesi. Vi ricordo che si muore per il catrame non per la nicotina ed è per questo che le sigarette elettroniche non fanno venire il cancro” .
Catania, 30 Maggio 2019 – Grazie alla collaborazione tra il CoEHAR (il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania), LIAF (Lega Italiana Anti Fumo) e AMT (Azienda Metropolitana Trasporti), dal 27 Maggio al 9 Giugno i mezzi pubblici del trasporto pubblico della città etnea ospitano la campagna di comunicazione “Io (sono) Astuto”. Con un gioco di parole in dialetto siciliano, si invitano i fumatori a spegnere la sigaretta e a prendere la scelta più giusta per la propria salute.
Questi i contenuto del progetto:
I fumatori, possessori di abbonamento, possono prenotare una consulenza gratuita per smettere di fumare contattando direttamente gli specialisti del CoEHAR al numero dedicato: 347 8663658.
I soggetti affetti da particolari patologie (quali ad esempio ipertensione arteriosa o diabete) possono invece partecipare ai programmi di ricerca efficaci per uscire definitivamente dal tabagismo.
“Catania è oggi la capitale mondiale della lotta al fumo delle bionde grazie alla presenza del CoEHAR – ha spiegato il direttore, prof.Riccardo Polosa –. Abbiamo creato una rete di collaborazioni scientifiche che ci consentono di portare avanti progetti innovativi e rivoluzionari per ridurre i danni da fumo. Il nostro obiettivo è consentire a tutti i fumatori la possibilità di partecipare a percorsi di consulenza che aiutano a smettere anche chi non riesce da solo”.
“La presenza del CoEHAR è motivo di orgoglio per la città – ha aggiunto a margine il sindaco del Comune di Catania,Salvo Pogliese – e dimostra ancora una volta la grandiosa capacità dei nostri giovani talenti di portare avanti risultati importanti in tutto il mondo”.
Accendere una sigaretta mentre si aspetta l’arrivo dell’autobus è un’abitudine consolidata che può causare danni anche a chi non fuma ed è per questo che il presidente di AMT, Giacomo Bellavia, ha accettato con entusiasmo la sfida: “Ci auguriamo che l’iniziativa possa aiutare i fumatori a scegliere il percorso più giusto – ha detto – e che il nostro sostegno possa essere da esempio per le altre aziende di trasporto siciliano”.
Il CoEHAR e LIAF accoglieranno nei prossimi mesi centinaia di ricercatori provenienti da tutto il mondo. Il 24 Giugno, infatti, saranno presentati i progetti già in corso con numerose istituzioni straniere. Oggi, però, cogliendo occasione dell’incontro, il presidente LIAF Ezio Campagna ha lanciato un appello alle istituzioni: “Abbiamo bisogno di spazi per ospitare questi giovani talenti e consentire loro di collaborare alla nostra ricerca. Ci impegnano a sostenere anche eventuali costi per una ristrutturazione di immobili non utilizzati dalla pubblica amministrazione ma in cambio abbiamo adesso bisogno di sostegno“.
Le sigarette elettroniche sono meno dannose rispetto alle bionde e il rischio di cancro ai polmoni è 50 mila volte inferiore. I dati arrivano dallo studio coordinato dal dott. Mauro Scungio del Dipartimento di di Ingegneria dell’Università di Cassino.
Il tema del World No Tobacco Day di quest’anno è proprio la tutela della salute dei polmoni.
“Non si può a rigore dire che la sigaretta elettronica non è cancerogena ma queste sostanze sono presenti in quantità talmente piccole che sono davvero trascurabili” – ha detto il dott. Scungio.
Non si tratta di riduzione del danno ma di salvarsi la vita.
Mauro Scungio
“Il rischio di insorgenza di tumore per la sigaretta elettronica – ha continuato il coordinatore del gruppo di ricerca – così come calcolato dal modello matematico, è dovuto alla presenza di composti quali in cadmio, nickel e nitrosammine (NNN e NNK), sostanze classificate come cancerogene certe (appartenenti alle sostanze del Gruppo 1 definito dalla IARC). La presenza di tali sostanze nei vapori prodotti dalla sigaretta elettronica è stata riscontrata in diversi studi ed è riportata in diverse pubblicazioni scientifiche. In particolare, pare che la presenza di nickel e cadmio sia imputabile all’elettronica di tali dispositivi (in particolar modo all’interazione tra il liquido e l’elemento scaldante, per la presenza delle saldature tra i componenti). La presenza delle nitrosammine, invece, è stata riscontrata solo nei liquidi contenenti nicotina”.
Quali possono essere i possibili miglioramenti da apportare a questi strumenti in campo scientifico e tecnologico secondo lei?
“Non posso dare indicazioni in merito dal momento che l’obiettivo dei nostri lavori non riguarda le possibili evoluzioni dei dispositivi ma piuttosto la caratterizzazione delle loro emissioni in termini di sostanze emesse e loro impatto sull’ambiente e sulla salute”.
“Seppur si tratta di una stima da modello matematico – ha commentato il prof. Riccardo Polosa – si stabilisce un rischio per cancro al polmone circa 50.000 volte più basso rispetto all’uso di sigarette convenzionali!”.
Catania, 24 Maggio 2019 – Si avvicina l’appuntamento annuale della Giornata Mondiale Antifumo, promossa dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità. Per l’occasione il CoEHAR – Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo dell’Università degli Studi di Catania presenta il nuovo progetto di sensibilizzazione che aiuterà tutti gli abbonati dell’AMT – Azienda Metropolitana Trasporti di Catania a smettere definitivamente di fumare.
Grazie alla collaborazione tra CoEHAR, AMT e LIAF – Lega Italiana Anti Fumo, nei prossimi giorni i mezzi pubblici di Catania saranno allestiti con una nuova veste grafica che invita tutti i fumatori a spegnere la bionda prendendo la scelta più sana e scendendo alla fermata giusta.
Gli abbonati di AMT, inoltre, potranno entrare a far parte di programmi di ricerca gratuiti, volti ad accompagnare i fumatori lungo percorsi di disassuefazione.
I dettagli della campagna “Io (sono) Astuto” saranno presentati in conferenza stampa Giovedì 30 Maggio alle ore 10.30 presso la fermata BRT (Parcheggio) Due Obelischi in via Lo Jacono Francesco a Catania.
Saranno presenti: il sindaco del Comune di Catania, Salvo Pogliese; il direttore del CoEHAR, Riccardo Polosa; il presidente di AMT, Giacomo Bellavia ed il presidente LIAF, Ezio Campagna.