martedì, Aprile 23, 2024
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Settembre come gennaio per smettere di fumare

Il mese di settembre viene da sempre associato alla fine dell’estate, ma in realtà è l’inizio di una nuova fase dell’anno e rappresenta per tutti la possibilità di “un nuovo inizio”. Ricominciano le scuole, in molti rientrano al lavoro più carichi di prima, c’è chi decide di iscriversi in palestra, chi progetta nuove avventure e chi fantastica sul futuro. Settembre è un po’ come gennaio, ma forse è anche meglio! Settembre è il Capodanno (forse il vero) che dà la spinta a migliorare e ad avere nuovi e buoni propositi, come quello di abbandonare le cattive abitudini. Settembre è il mese ideale per mettere in pratica il cambiamento.

Se tra le tue cattive abitudini c’è quella del vizio del fumo, è arrivato il momento di segnare in agenda il buon proposito di smettere.

Ma in Italia com’è possibile smettere di fumare?

In Italia ci sono centinaia di Centri Antifumo attivi. La consulenza specifica di un esperto di smoking cessation consente di uscire dal tabagismo scegliendo la soluzione più adatta alle singole esigenze di ciascuno e assicura un più veloce raggiungimento dell’obiettivo.

Il CoEHAR è il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo che al suo interno ingloba anche il CPCT – Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico di Catania, uno dei centri antifumo più attivi in Italia e con maggior numero di casi di successo.

I ricercatori del CoEHAR studiano i fattori che favoriscono la dipendenza da fumo e individuano gli strumenti più adatti alla disassuefazione. Per sensibilizzare i fumatori a smettere definitivamente di fumare i medici del CPCT, insieme ai ricercatori della Lega Italiana Anti Fumo, hanno creato una lista di suggerimenti utili per iniziare un percorso di uscita dal tabagismo.

Parlare, per esempio, con le persone che ami comunicando e condividendo con loro la data che hai scelto per spezzare definitivamente la sigaretta, potrebbe sicuramente aiutare. Oppure pianificare le attività smettendo poco alla volta e fissando obiettivi via via più importanti. I dati del Centro Antifumo dimostrano che smettere gradualmente di fumare ha una maggiore efficacia ma smettere di colpo ha comunque i suoi effetti positivi. Pianificare e scegliere per avere un obiettivo, è di fondamentale importanza.

I ricercatori del CoEHAR credono fermamente che la lotta al fumo si può effettuare su più fronti, da quello prettamente clinico, passando per quello psicologico senza tralasciare gli aspetti informatici e formativi.

Diversi, infatti, i progetti portati avanti dagli esperti del Centro e che in questi anni hanno aiutato molti fumatori a smettere definitivamente di fumare.

Chi può partecipare ai progetti e come?

Veritas Cohort è uno studio osservazionale della durata di 6 anni condotto a livello internazionale, che coinvolge più di 800 partecipanti equamente divisi tra svapatori abituali e non fumatori che non hanno mai fatto uso di sigarette elettroniche, provenienti da più di venti paesi in tutto il mondo, al fine di determinare quali siano, nel lungo periodo, gli effetti e i cambiamenti che intercorrono in specifici indicatori della salute degli svapatori.

Diasmoke è il progetto che aiuta i fumatori diabetici a smettere di fumare. Lo studio mira a dimostrare l’ipotesi che evitare l’esposizione a sostanze tossiche del fumo di sigaretta, passando a prodotti senza combustione, può tradursi in un miglioramento misurabile dei fattori di rischio cardiovascolare e dei parametri funzionali in pazienti diabetici.

Smile Study è il primo studio sugli effetti dei prodotti a rischio ridotto su denti e cavo orale. I soggetti che partecipano sono suddivisi in tre gruppi: 1) fumatori di tabacco, 2) fumatori che sostituiscono il tabacco con la sigaretta senza combustione, 3) non fumatori. Il principale obiettivo dello studio è confrontare l’impatto sulla salute dentale tra i fumatori che passano a prodotti a rischio ridotto rispetto a quelli che continuano a fumare. La possibilità di passare a prodotti senza combustione migliorando cambiando il sorriso, potrà incentivare e motivare i fumatori a smettere definitivamente.

FOOD Rec è il progetto di ricerca che ha sviluppato un sistema digitale di riconoscimento e analisi delle abitudini alimentari di soggetti fumatori, analizzando eventuali correlazioni con i processi di smoking cessation. Le tecniche di computer vision aiutano nel riconoscimento delle tipologie di cibo e delle quantità assunte, correlando questi dati con l’analisi del numero e della frequenza dei pasti, le quantità di tempo che si trascorre a mangiare e, nel complesso, tutti i comportamenti ritualistici connessi a fumo e cibo.

L’epidemia globale non ha reso meno gravi le conseguenze legate all’abitudine al tabagismo. Sebbene il Covid abbia cambiato le nostre vite, non ha reso meno dannose le cattivi abitudini.

Approfittare dell’1° settembre e vederlo come la strada dei buoni propositi potrebbe essere la ripartenza che hai sempre immaginato ma che non hai mai avuto il coraggio di intraprendere.

Se vuoi smettere di fumare, non perdere altro tempo e rivolgiti ad un centro antifumo!

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Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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