giovedì, Aprile 25, 2024
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Los Angeles: voto unanime per vietare la vendita di tabacco aromatizzato

La preoccupazione principale in terra statunitense è quella di proteggere i più giovani dal rischio di cadere nella dipendenza da nicotina. La strenua opposizione dell’assunzione di tabacco in tutte le forme ha portato molti stati americani a vietare o diminuire fortemente il mercato dei prodotti aromatizzati a base di tabacco, incluse tutte le alternative meno dannose, come le sigarette elettroniche.

La città di Los Angeles ha deciso di intraprendere una serie di azioni per “proteggere i più giovani dalla dipendenza da tabacco, favorire l’uguaglianza sanitaria e salvare delle vite, soprattutto tra la popolazione di colore”.

Il consiglio comunale di una delle più grosse città americane ha deciso dunque di votare all’unanimità (14 voti a zero) a favore di un’ordinanza indirizzata al procuratore affinché si vieti la vendita di prodotti al tabacco aromatizzati, incluse sigarette elettroniche, sigarette al mentolo e sigari aromatizzati.

Lotta portata avanti da diverse associazioni anti-tabacco nel corso dell’ultimo anno: secondo diversi esperti, la targettizzazione delle fasce più sensibili e più volubili della popolazione avverrebbe attraverso la sponsorizzazione di gusti e aromi alternativi, in grado di esercitare un forte appeal sui ragazzi. Si stima che circa l’83% dei giovani americani che svapa utilizzi liquidi aromatizzati.

A tali motivazioni, si aggiungono anche i timori per una sorta di “apartheid” causato dall’industria del tabacco. In accordo con alcuni filoni di pensiero americani, le sigarette al mentolo rappresenterebbero un modo per attirare la popolazione di colore verso il fumo, attuando un vero e proprio razzismo istituzionale e aumentando le disparità sanitarie nel paese.

Un’altra stoccata al mercato del fumo elettronico, parte di una vera e propria crociata che mira a vietare la vendita in toto dei derivati del tabacco. Una scelta che, alla luce di quanto emerge dagli studi internazionali, potrebbe seriamente compromettere le finalità delle strategie e delle politiche di cessazione.

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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