giovedì, Aprile 25, 2024
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Covid-19 ed ecig: studio USA prova la non correlazione

La comunità scientifica che, durante quest’anno, ha dibattuto molto sulla correlazione tra fumo e Covid-19, si è esposta con diversi studi anche sulla possibile correlazione tra l’uso di sigarette elettroniche e infezione SARS-CoV-2.

A fare ulteriore chiarezza ci pensa uno studio americano pubblicato su SAGE Journal: “Electronic Cigarette Use Is Not Associated with COVID-19 Diagnosis”. Da questo studio, durato quasi un anno, si evince che i fumatori di sigarette elettroniche non sono più esposti al virus Covid-19.

Lo scopo di questo studio è stato testare l’ipotesi se l’uso di sigarette elettroniche fosse associato a un rischio maggiore di contrarre il COVID-19. A sottoporsi allo studio i pazienti che durante l’anno 2019/2020 hanno cercato cure mediche presso la Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti.

Soggetti di studio

A partire dal 15 settembre 2019, i pazienti che si sono sottoposti allo screening di routine dello studio, appartenevano alla categoria dei fumatori e degli svapatori. Durante ogni visita medica di routine, il paziente è stato interrogato sull’uso presente o passato di sigarette elettroniche durante gli ultimi 30 giorni.

Dal 15 settembre 2019 al 30 novembre 2020, i pazienti che si sono sottoposti allo studio hanno rappresentato un totale di quasi 70 mila di età superiore ai 12 anni, tra di loro fumatori e svapatori. Lo studio si è basato sul periodo di osservazione, mentre i medici registravano il possibile uso attuale o passato delle ecig. L’età media dei soggetti di studio era di 51,5 anni e per più della metà, il 62,1%, era composto da donne. L’11,1% era un fumatore o uno svapatore e il 5,1% è risultato positivo al Sars-cov-2.


Conclusioni dello studio

Considerato lo scarso numero di prove sull’associazione ecig e COVID-19, si evince dallo studio americano che i fumatori che utilizzano solo la sigaretta elettronica non hanno una maggiore possibilità di contrarre il virus e che dunque non rischiano maggiormente. Questo dato viene sicuramente confermato anche dagli studi che sono stati condotti durante l’anno 2020, quando in piena pandemia, i fumatori duali (sigarette convenzionali ed elettroniche) rischiavano a metà tra i due gruppi.

In conclusione, lo studio ha messo in evidenza come l’uso di ecig non sembri aumentare la predisposizione all’infezione da SARS-CoV-2. Questo risultato suggerisce l’ipotesi che qualsiasi effetto di fumo di sigaretta convenzionale sulla suscettibilità e predisposizione al virus non sia mediato dalla nicotina. Il futuro lavoro dei ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, dovrebbe continuare a fare chiarezza sul vaping e, nello specifico, di come l’uso della sigaretta elettronica potrebbe moderare i risultati del COVID-19.

Negli scorsi mesi anche il CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania, ha valutato se le particelle emesse durante lo svapo possano aumentare il rischio di contagio da coronavirus.

Studiare e comprendere quali sia il ruolo delle diverse attività respiratorie nella trasmissione del virus, è di fondamentale importanza per migliorare le strategie dirette al contrasto della diffusione dell’infezione e per informare correttamente la popolazione”, ha spiegato il prof. Riccardo Polosa, autore dello studio.

Leggi anche: Che ruolo ha la nicotina nella possibilità di contrarre il Covid-19?

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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