mercoledì, Aprile 24, 2024
HomeNewsFumare il mozzicone? In Nuova Zelanda è allarme

Fumare il mozzicone? In Nuova Zelanda è allarme

In Nuova Zelanda, un articolo pubblicato dalla rivista Herald ha denunciato la tendenza di riutilizzare il tabacco di scarto avanzato nei mozziconi di sigaretta.

Una pratica connessa all’innalzamento dei prezzi del fumo, che nella terra dei Kiwi raggiungono il secondo posto nella classifica dei più cari al mondo, secondi solo a quelli australiani.

Abitudine che implica insidie non indifferenti in termini di salute: nel tabacco avanzato, infatti, molto spesso sono presenti le tossine prodotte dalla combustione.

In periodi economici sfavorevoli, questa forma distorta di riciclo è connessa a situazioni sociali svantaggiose, a una scarsa educazione e alla mancanza di un impiego, rappresentando un comportamento tabagico spesso poco conosciuto e studiato.

Nel 2013, il Cancer Institute of New Jersey pubblicava uno studio su un campione di 496 pazienti, il 46% dei quali riportava di riaccendersi le sigarette avanzate o di riutilizzarne il tabacco. Una decisione che, secondo i ricercatori, aumenta le possibilità di sviluppare cancro ai polmoni e bronchiti.

Tra gli intervistati neozelandesi, molti ammettono di ricorrere a questa pratica per impossibilità di sostenere i prezzi elevati dei pacchetti, ammettendo che, di fronte alla scelta se comprare cibo sano o un pacchetto, preferirebbero la sigaretta.

Una situazione che illustra molto bene quanto la scelta di alzare la tassazione sui prodotti del tabacco non crei una soluzione nel lungo periodo, ma agisca a sfavore sopratutto dei substrati sociali più poveri, dando luogo ad atteggiamenti e pratiche malsane.

Prevenzione ed educazione sono le armi che possono creare un cambiamento duraturo nella scelta di accendere o meno una sigaretta: ad oggi, politiche di cessazione efficaci favoriscono l’accesso a soluzioni alternative e meno dannose, veicolando contemporaneamente una corretta informazione sui danni del fumo.

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

Ultimi articoli