lunedì, Giugno 16, 2025
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UNICEF e LIAF insieme per la tutela della salute dei bambini

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Nell’ambito del 4° Corso Multidisciplinare UNICEF, che avrà inizio il 6 marzo prossimo, una speciale sessione sarà dedicata alla salvaguardia della salute dei bambini e dell’ambiente, e vedrà la partecipazione del Responsabile Scientifico della LIAF, il Prof. Riccardo Polosa e del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo clinico e ricercatore dell’Università di Catania.
L’intervento, incentrato sulla sensibilizzazione antifumo, sarà dedicato alla tutela del bambino dai danni del tabagismo, sul come educarlo ad una cultura libera dal fumo e su come aiutare i genitori a smettere di fumare.
Grazie alla collaborazione tra il Comitato Provinciale di Catania UNICEF e LIAF, Lega Italiana Antifumo, coloro che parteciperanno al corso potranno recarsi gratuitamente da marzo a maggio presso i centri antifumo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, per una prima visita antifumo.
<<Abbiamo accolto con piacere l’invito UNICEF a partecipare a questo importante appuntamento dal valore informativo e formativo – afferma il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – e siamo lieti di poter fornire strumenti utili per favorire la tutela della salute dei bambini sensibilizzando sui danni del tabagismo>>.
<<Attraverso questa collaborazione con la LIAF e grazie al supporto del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania – afferma il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Catania, Vincenzo Lorefice – i nostri corsisti potranno ricevere corrette indicazioni e un aiuto concreto per smettere di fumare e potranno, a loro volta collaborare sensibilizzando amici e familiari>>.
Per prenotare una visita antifumo puoi rivolgerti presso:
Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo, Osp. Vittorio Emanuele, Via Plebiscito 628, Catania, Palazzina 13.

 Ambulatorio Antifumo, Policlinico G. Rodolico, Via S. Sofia 78, Edificio 4, piano zero, Ambulatorio 2.
Tel. 0957435440;

UNICEF e LIAF insieme per la tutela della salute dei bambini

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Nell’ambito del 4° Corso Multidisciplinare UNICEF, che avrà inizio il 6 marzo prossimo, una speciale sessione sarà dedicata alla salvaguardia della salute dei bambini e dell’ambiente, e vedrà la partecipazione del Responsabile Scientifico della LIAF, il Prof. Riccardo Polosa e del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo clinico e ricercatore dell’Università di Catania.

L’intervento, incentrato sulla sensibilizzazione antifumo, sarà dedicato alla tutela del bambino dai danni del tabagismo, sul come educarlo ad una cultura libera dal fumo e su come aiutare i genitori a smettere di fumare.
Grazie alla collaborazione tra il Comitato Provinciale di Catania UNICEF e LIAF, Lega Italiana Antifumo, coloro che parteciperanno al corso potranno recarsi gratuitamente da marzo a maggio presso i centri antifumo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, per una prima visita antifumo.
<<Abbiamo accolto con piacere l’invito UNICEF a partecipare a questo importante appuntamento dal valore informativo e formativo – afferma il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – e siamo lieti di poter fornire strumenti utili per favorire la tutela della salute dei bambini sensibilizzando sui danni del tabagismo>>.
<<Attraverso questa collaborazione con la LIAF e grazie al supporto del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania – afferma il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Catania, Vincenzo Lorefice – i nostri corsisti potranno ricevere corrette indicazioni e un aiuto concreto per smettere di fumare e potranno, a loro volta collaborare sensibilizzando amici e familiari>>.
Per prenotare una visita antifumo puoi rivolgerti presso:
Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo, Osp. Vittorio Emanuele, Via Plebiscito 628, Catania, Palazzina 13.
Ambulatorio Antifumo, Policlinico G. Rodolico, Via S. Sofia 78, Edificio 4, piano zero, Ambulatorio 2.
Tel. 0957435440;

Campioni Uniti Per Vincere

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Si terrà giorno 20 Febbraio, la conferenza stampa indetta da CATEGORIA, sigaretta elettronica, presso il Four Season Hotel di Milano, dove sarà presente il campione motociclistico Jorge Lorenzo. Interverrano inoltre il Presidente LIAF, Dott. S. A. Pacino e il Responsabile Scientifico Prof. R. Polosa

UBIOPRED: Testimonianza Broncoscopia

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Breda, come persona asmatica, ha effettuato diverse broncoscopie in passato. Ha così deciso di spiegare la procedura e di condividere la sua esperienza.
La broncoscopia è una procedura in cui un medico osserva le vie aeree, utilizzando uno strumento chiamato broncoscopio, che è un tubo lungo e stretto collegato ad una telecamera.
Ho già fatto quattro broncoscopie, due delle quali nell’estate del 2012.Sono arrivata al reparto di day hospital, in ambulatorio, ed ero a digiuno dalla mezzanotte. Dopo il solito processo di registrazione, mi è stato assegnato un letto. Un medico mi ha poi spiegato la procedura e cosa mi sarei dovuta aspettare:
  • Avrei avuto una flebo in vena per ricevere un pò di sedazione e farmi sentire assonnata e avrei ricevuto alcuni spruzzi di sedativo in gola per intorpidirla.
  • Durante la broncoscopia, avrebbero effettuato il lavaggio bronchiale, ciò significa che l’acqua sarebbe schizzata nei miei polmoni e poi rimossa. Il liquido ottenuto sarebbe stato inviato in laboratorio per identificare la presenza di eventuali batteri. Non tutte le broncoscopie richiedono questo procedimento, però può essere utile per investigare diversi problemi ai polmoni.
  • L’intera procedura sarebbe durata solo circa 15 minuti, e la mia mia gola sarebbe potuta essere un pò dolorante o asciutta.
  • Avrei dovuto riposare nel reparto per circa un’ora dopo la broncoscopia, sorseggiare del thè e assaggiare del pane tostato, inoltre avrei avuto bisogno di qualcuno che guidasse per me per ritornare a casa perchè sarei potuta essere un pò assonnata dopo la sedazione.
In seguito mi sono sentita bene, ho avuto solo un pò di tosse e sentivo la gola irritata. Ho trascorso il resto della giornata a casa e il giorno successivo mi sentivo bene.
Per chi sta pensando di effettuare una broncoscopia come volontario nell’ambito del progetto U-BIOPRED, o chi ha bisogno di fare un controllo alle vie aeree, vorrei dire che fare una broncoscopia può essere un’esperienza preoccupante se non si sa cosa ci aspetta, ma si tratta di una valido esame perchè può aiutare i medici a conoscere meglio le vie respiratorie e a curare le malattie polmonari anche degli altri pazienti.
Breda è il presidente EFA, Associazione di Pazienti Federazione Europea di Allergologia e Malattie Respiratorie, ed è membro del gruppo che si occupa della comunicazione e dell’etica per U-BIOPRED.

Sigarette Elettroniche: Aiutano anche i Fumatori con Schizofrenia

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 Nel numero di Febbraio della prestigiosa rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health” è stato pubblicato una studio che illustra come le sigarette elettroniche abbiano aiutato pazienti con schizofrenia a smettere completamente di fumare nel 14% dei casi e a dimezzare il numero giornaliero di sigarette nel 50% del campione.
L’indagine, che ha visto coinvolti il Centro di Riabilitazione per la Cura della Schizofrenia della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia (CT), il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania ed il National Strategic Planning & Analysis Research Center della Mississippi State University, ha seguito nell’arco di un anno le modificazioni nelle abitudini tabagiche di un gruppo di 14 fumatori affetti da schizofrenia che hanno utilizzato sigarette elettroniche “Categoria” con nicotina.
<<In virtù dell’elevato grado di compulsione all’uso di “bionde” da parte degli schizofrenici, questi nostri risultati sono da considerarsi veramente straordinari – afferma uno dei titolari della ricerca, il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania>>.
Nei pazienti affetti da schizofrenia, la grave dipendenza tabagica rappresenta un’ulteriore handicap per questi pazienti, noti come fortissimi fumatori, incapaci di smettere e morbosamente attaccati all’uso compulsivo di “bionde”. Lo studio dimostra non solo che una importante riduzione nel consumo di sigarette è possibile in questi pazienti, ma che questo risultato è raggiungibile senza per questo “scatenare” un deterioramento delle condizioni psicopatologiche di base, negando così il dogma che vede i pazienti schizofrenici indissolubilmente legati alla sigaretta, pena l’aggravarsi del loro stato mentale.
Pertanto questa ricerca – intitolata “Effetti delle sigarette elettroniche sulla cessazione e riduzione della dipendenza tabagica in pazienti con schizofrenia: studio pilota prospettico a 12 mesi” – sembrerebbe alimentare nuove speranze per i pazienti con schizofrenia che con l’aiuto di questo prodotto potranno liberarsi dalla schiavitù tabagica riducendo i rischi per il loro stato di salute fisica e psicosociale.
<<Sentiamo di aver aperto una nuova frontiera di intervento per il trattamento della compulsione al tabagismo nei pazienti schizofrenici – ha affermato la Dott.ssa Roberta Auditore, Direttore Sanitario e Psichiatra della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia, Catania – e auspico una veloce conferma dei risultati di questa nostra sperimentazione pilota, in studi di più ampio respiro per il bene di questi pazienti e delle loro famiglie>>.
Al seguente link il pdf completo della riceca: http://www.mdpi.com/1660-4601/10/2/446

Sigarette Elettroniche: Aiutano anche i Fumatori con Schizofrenia

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Nel numero di Febbraio della prestigiosa rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health” è stato pubblicato una studio che illustra come le sigarette elettroniche abbiano aiutato pazienti con schizofrenia a smettere completamente di fumare nel 14% dei casi e a dimezzare il numero giornaliero di sigarette nel 50% del campione.

L’indagine, che ha visto coinvolti il Centro di Riabilitazione per la Cura della Schizofrenia della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia (CT), il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania ed il National Strategic Planning & Analysis Research Center della Mississippi State University, ha seguito nell’arco di un anno le modificazioni nelle abitudini tabagiche di un gruppo di 14 fumatori affetti da schizofrenia che hanno utilizzato sigarette elettroniche “Categoria” con nicotina.
<<In virtù dell’elevato grado di compulsione all’uso di “bionde” da parte degli schizofrenici, questi nostri risultati sono da considerarsi veramente straordinari – afferma uno dei titolari della ricerca, il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania>>.
Nei pazienti affetti da schizofrenia, la grave dipendenza tabagica rappresenta un’ulteriore handicap per questi pazienti, noti come fortissimi fumatori, incapaci di smettere e morbosamente attaccati all’uso compulsivo di “bionde”. Lo studio dimostra non solo che una importante riduzione nel consumo di sigarette è possibile in questi pazienti, ma che questo risultato è raggiungibile senza per questo “scatenare” un deterioramento delle condizioni psicopatologiche di base, negando così il dogma che vede i pazienti schizofrenici indissolubilmente legati alla sigaretta, pena l’aggravarsi del loro stato mentale.
Pertanto questa ricerca – intitolata “Effetti delle sigarette elettroniche sulla cessazione e riduzione della dipendenza tabagica in pazienti con schizofrenia: studio pilota prospettico a 12 mesi” – sembrerebbe alimentare nuove speranze per i pazienti con schizofrenia che con l’aiuto di questo prodotto potranno liberarsi dalla schiavitù tabagica riducendo i rischi per il loro stato di salute fisica e psicosociale.
<<Sentiamo di aver aperto una nuova frontiera di intervento per il trattamento della compulsione al tabagismo nei pazienti schizofrenici – ha affermato la Dott.ssa Roberta Auditore, Direttore Sanitario e Psichiatra della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia, Catania – e auspico una veloce conferma dei risultati di questa nostra sperimentazione pilota, in studi di più ampio respiro per il bene di questi pazienti e delle loro famiglie>>.
Al seguente link il pdf completo della riceca: http://www.mdpi.com/1660-4601/10/2/446

Mal di schiena? Smetti di fumare e il dolore diminuisce

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L’obiettivo dello studio era verificare la connessione tra il dolore spinale e il fumo di sigaretta e pertanto sono stati esaminati circa 5.000 pazienti con disturbi alla colonna vertebrale che hanno usufruito per otto mesi di cure mirate per la riduzione del dolore.
I soggetti partecipanti allo studio sono stati divisi in quattro gruppi: chi non aveva mai fumato, ex fumatori, chi ha smesso nel corso dello studio e attuali fumatori. Inoltre è stato valutato, con una scala numerica, il grado di percezione del dolore.
All’inizio dello studio i fumatori riportavano un valore molto elevato del dolore. Al termine del ciclo di cure dopo otto mesi, i pazienti che non avevano mai fumato presentavano una diminuzione del 31,2% del dolore, gli ex fumatori fumatori del 29,1%, gli attuali fumatori del 16,6%, e chi aveva smesso di fumare nel corso dello studio presentava una riduzione del dolore del 32%.
Un dato aggiuntivo è che il 6,2% dei fumatori ha sentito il bisogno di smettere di fumare nel corso delle cure per i disturbi alla schiena.
I benefici avvertiti dai fumatori durante le cure sono stati esigui, mentre chi ha smesso o chi non fumava ha avvertito dei miglioramenti significativi.
I ricercatori suggeriscono pertanto di inglobare, alle cure tradizionali previste per i disturbi vertebrali, anche un programma mirato per smettere di fumare.

Irlanda: LIAF si propone come consulente per la regolamentazione ECIG

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Dear Ireland Department of Health, Health Promotion Unit, Tobacco Control,
I am writing in relation to the public hearing held to obtain comments from the public in order to share inputs on future regulation and development of innovative products and treatments for tobacco dependence.
As Director of the Centre for Tobacco Prevention and Dependence Treatment, at the University of Catania (Italy), and as Scientific Director of LlAF (Italian No Smoking Association), I have dedicated many years of my clinical and research activity to fight against tobacco smoking.
Current evidence show that available smoking-cessation medications do not guarantee high leveI of efficacy in real-life settings and more effective approaches are needed to contrast tobacco smoking.
A few years ago, I got involved in the pioneeristic early trials on electronic cigarettes. At that time, a balanced analysis of the risks and benefits of these products was not available and we thought that a rigorous research on e-Cigarettes was urgently needed to guide the decisions of the regulators, healthcare providers and consumers. It was surprising to see that the findings of this early work turned out to be extremely positive; in smokers not willing to quit the use of electronic cigarettes decreased cigarette’s consumption and in some it elicited enduring tobacco abstinence to a level never
achieved by any other device. Moreover, no significant side effects were reported and substantial health gains could be achieved by e-cigarette users. More recently, a number of studies have shown that the risks of second hand vapor from
e-cigarette use is very small in comparison to those associated with second hand tobacco smoke. While secondhand smoke must be eliminated in workplaces and public places, the current data provide no justification for eliminating electronic cigarette use in these places.
The current evidence is thin and more research is needed, but it is likely that these products will prove useful in the management of tobacco dependence. Therefore the regulatory bodies should carefully consider the public health potential of the e-cigarettes.
The Ireland Department of Health, Health Promotion Unit, Tobacco Control, is strategically positioned to provide smokers with truthful health information and legal access to far less hazardous alternative, including e-cigarettes.
I’m at your disposal as a consultant in order to share the scientific information that we have reached with the clinical studies.
Prof. Riccardo Polosa

Barcellona: Meeting Ubiopred sull’asma grave

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L’obiettivo dell’incontro era aggiornarsi sui progressi dei vari centri europei coinvolti nell’arruolamento di pazienti asmatici gravi. Inoltre sono state vagliate varie opzioni per pubblicazioni scientifiche future considerando gli utili dati raccolti. Si è inoltre programmato per l’anno prossimo un simposio conclusivo per la presentazione dei risultati.
La partnership Università di Catania con LIAF ha dato risultati lusinghieri nel contesto del progetto U-BIOPRED con oltre 50 partecipanti arruolati nel progetto. Gli arruolamenti continueranno fino al mese di Aprile.
UBIOPRED, biomarcatori innovativi per la previsione degli esiti delle malattie respiratorie, si propone di approfondire il problema dell’asma grave con l’obiettivo di individuare nuove terapie, coinvolgendo università, istituti di ricerca, industrie farmaceutiche e associazioni di pazienti. Il progetto, della durata di 5 anni, prevede un budget di circa 22 milioni di euro ed è finanziato dalla Commissione Europea e dalla EFPIA (European Federation of the
Pharmaceutical Industries Association).

Sigarette elettroniche: al Policlinico di Catania un innovativo progetto antifumo

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“Fumare… per smettere di fumare”. Questo il messaggio lanciato dal Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo (CPCT) del Policlinico Universitario di Catania e dalla LIAF – Lega Italiana AntiFumo, che per 6 mesi esporrà stand espositivi interattivi della nota marca disigarette elettroniche Categoria che permettono di provare gratuitamente questi prodotti. Lo scopo del progetto tuttavia non è semplicemente quello di diffondere la cultura di un modo di fumare nuovo e certamente più salutare rispetto al tradizionale fumo di tabacco, esso mira piuttosto a incuriosire il fumatore e a indurlo a rivolgersi presso il centro antifumo, dove se vorrà, potrà decidere di avviare un percorso di disassuefazione con l’aiuto dei medici e degli psicologi esperti nel trattamento del tabagismo.
Lo stand espositivo Categoria, installato presso il piano terra dell’Edificio 4 del Policlinico G. Rodolico, si compone di 4 tester di e-cig – con e senza nicotina, aroma classico e aroma menta – e di un display che riproduce video-messaggi educational basati sulle recenti ricerche condotte dal gruppo di lavoro diretto dal Prof. Riccardo Polosa – responsabile del CPCT dell’Università di Catania – in collaborazione con LIAF. I risultati di queste ricerche hanno evidenziato che l’e-cig è un valido dispositivo antitabagico, perché aiuta a ridurre drasticamente il numero di sigarette tradizionali fumate, e in molti casi a smettere oltre che a controllare meglio le ricadute. Inoltre, non sono stati riscontrati eventi collaterali gravi, né per chi ne fa uso né per chi gli sta attorno.
«I fumatori che si rivolgono ai centri antifumo, spesso, non hanno una reale intenzione di smettere di fumare. La sigaretta elettronica permette loro di non dover rinunciare al rito e alla gestualità tipica della sigaretta – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto, psicologo clinico e ricercatore dell’Università di Catania – promuovendo così la riduzione o perfino la completa abolizione del fumo di sigaretta tradizionale. Ecco perché abbiamo adottato lo slogan “Fumare… per smettere di fumare”».
«Questo innovativo progetto, volto a misurare l’influenza di stand espositivi per sigarette elettroniche sul numero di accessi al centro antifumo, è il primo al mondo nel suo genere e rientra nella più ampia politica di prevenzione e cura del tabagismo che da anni vede impegnata la LIAF e tutti i suoi sostenitori – dichiara il Presidente LIAF Sebastiano Antonio Pacino».
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una email a [email protected] o a [email protected], o chiamare ai numeri 095 3781537 / 095 7436413.