domenica, Luglio 27, 2025
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Tavolo tecnico del Ministero della Salute per le sigarette elettroniche: insufficiente il confronto scientifico

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Il tavolo tecnico sulla sigaretta elettronica promosso dal Ministero della Salute è in assoluto la prima iniziativa di questo tipo in Europa.
Purtroppo l’agenda politica sulla regolamentazione – piuttosto che quella scientifica sugli esiti prodotti dalle evidenze – ha dominato il dibattito tenutosi tra esperti, autorità sanitarie, e legislatori.
E’ questo in sostanza l’epilogo del recente incontro romano al quale hanno partecipato diversi esponenti del mondo scientifico ed istituzionale, tra cui anche il presidente di LIAF, Lidia Proietti, che oggi spiega: “I lavori dell’incontro sono partiti con la premessa che la direttiva europea sulla regolamentazione delle e-cig non può essere modificata, premessa – ha precisato – che ha lasciato poco spazio ad atteggiamenti propositivi e che ci ha decisamente spiazzati. Il razionale per l’ attività di monitoraggio proposta dagli organizzatori del tavolo tecnico è semplicemente quello di andare a riscontrare eventuali rischi per la salute per poi giustificare norme ancor piú restrittive. E non quello di stabilire la reale portata di questi prodotti in termini di migliorata salute pubblica.
Un risvolto positivo per la Proietti è stato che: “Il lavoro svolto da LIAF in questi ultimi mesi e le evidenze scientifiche che si sono man mano accumulate sembrano aver mitigato le iniziali posizioni di intransigenza nei confronti delle e-cig tra molti participanti”.
La proposta di LIAF era quella di procedere con un grande studio osservazionale di tipo epidemiologico sulle dinamiche del vapagismo e del tabagismo (e relative patologie fumo-correlate) nella popolazione italiana. Uno studio calibrato non tanto per documentare potenziali rischi, ma soprattutto per stabilire la portata dei benefici.
“Il nostro ruolo non era certo quello di discutere la direttiva europea al Ministero, per questo é prevista altra sede -ha commentato il responsabile scientifico della LIAF, Prof. Riccardo Polosa – tuttavia la direttiva sarà adottata dagli stati membri solo tra due anni e credo che si rischi di perdere una opportunità straordinaria di ampliamento delle nostre conoscenze, dato che un arco temporale di due anni è abbastanza per studiare in modo serio il fenomeno del vapagismo. Il ruolo della scienza è stato svilito!” – ha concluso Polosa.

 

UNICEF e LIAF insieme per la tutela della salute dei bambini

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Nell’ambito del 4° Corso Multidisciplinare UNICEF, che avrà inizio il 6 marzo prossimo, una speciale sessione sarà dedicata alla salvaguardia della salute dei bambini e dell’ambiente, e vedrà la partecipazione del Responsabile Scientifico della LIAF, il Prof. Riccardo Polosa e del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo clinico e ricercatore dell’Università di Catania.
L’intervento, incentrato sulla sensibilizzazione antifumo, sarà dedicato alla tutela del bambino dai danni del tabagismo, sul come educarlo ad una cultura libera dal fumo e su come aiutare i genitori a smettere di fumare.
Grazie alla collaborazione tra il Comitato Provinciale di Catania UNICEF e LIAF, Lega Italiana Antifumo, coloro che parteciperanno al corso potranno recarsi gratuitamente da marzo a maggio presso i centri antifumo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, per una prima visita antifumo.
<<Abbiamo accolto con piacere l’invito UNICEF a partecipare a questo importante appuntamento dal valore informativo e formativo – afferma il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – e siamo lieti di poter fornire strumenti utili per favorire la tutela della salute dei bambini sensibilizzando sui danni del tabagismo>>.
<<Attraverso questa collaborazione con la LIAF e grazie al supporto del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania – afferma il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Catania, Vincenzo Lorefice – i nostri corsisti potranno ricevere corrette indicazioni e un aiuto concreto per smettere di fumare e potranno, a loro volta collaborare sensibilizzando amici e familiari>>.
Per prenotare una visita antifumo puoi rivolgerti presso:
Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo, Osp. Vittorio Emanuele, Via Plebiscito 628, Catania, Palazzina 13.

 Ambulatorio Antifumo, Policlinico G. Rodolico, Via S. Sofia 78, Edificio 4, piano zero, Ambulatorio 2.
Tel. 0957435440;

UNICEF e LIAF insieme per la tutela della salute dei bambini

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Nell’ambito del 4° Corso Multidisciplinare UNICEF, che avrà inizio il 6 marzo prossimo, una speciale sessione sarà dedicata alla salvaguardia della salute dei bambini e dell’ambiente, e vedrà la partecipazione del Responsabile Scientifico della LIAF, il Prof. Riccardo Polosa e del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo clinico e ricercatore dell’Università di Catania.

L’intervento, incentrato sulla sensibilizzazione antifumo, sarà dedicato alla tutela del bambino dai danni del tabagismo, sul come educarlo ad una cultura libera dal fumo e su come aiutare i genitori a smettere di fumare.
Grazie alla collaborazione tra il Comitato Provinciale di Catania UNICEF e LIAF, Lega Italiana Antifumo, coloro che parteciperanno al corso potranno recarsi gratuitamente da marzo a maggio presso i centri antifumo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, per una prima visita antifumo.
<<Abbiamo accolto con piacere l’invito UNICEF a partecipare a questo importante appuntamento dal valore informativo e formativo – afferma il Presidente LIAF, Sebastiano Antonio Pacino – e siamo lieti di poter fornire strumenti utili per favorire la tutela della salute dei bambini sensibilizzando sui danni del tabagismo>>.
<<Attraverso questa collaborazione con la LIAF e grazie al supporto del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania – afferma il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Catania, Vincenzo Lorefice – i nostri corsisti potranno ricevere corrette indicazioni e un aiuto concreto per smettere di fumare e potranno, a loro volta collaborare sensibilizzando amici e familiari>>.
Per prenotare una visita antifumo puoi rivolgerti presso:
Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo, Osp. Vittorio Emanuele, Via Plebiscito 628, Catania, Palazzina 13.
Ambulatorio Antifumo, Policlinico G. Rodolico, Via S. Sofia 78, Edificio 4, piano zero, Ambulatorio 2.
Tel. 0957435440;

Campioni Uniti Per Vincere

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Si terrà giorno 20 Febbraio, la conferenza stampa indetta da CATEGORIA, sigaretta elettronica, presso il Four Season Hotel di Milano, dove sarà presente il campione motociclistico Jorge Lorenzo. Interverrano inoltre il Presidente LIAF, Dott. S. A. Pacino e il Responsabile Scientifico Prof. R. Polosa

UBIOPRED: Testimonianza Broncoscopia

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Breda, come persona asmatica, ha effettuato diverse broncoscopie in passato. Ha così deciso di spiegare la procedura e di condividere la sua esperienza.
La broncoscopia è una procedura in cui un medico osserva le vie aeree, utilizzando uno strumento chiamato broncoscopio, che è un tubo lungo e stretto collegato ad una telecamera.
Ho già fatto quattro broncoscopie, due delle quali nell’estate del 2012.Sono arrivata al reparto di day hospital, in ambulatorio, ed ero a digiuno dalla mezzanotte. Dopo il solito processo di registrazione, mi è stato assegnato un letto. Un medico mi ha poi spiegato la procedura e cosa mi sarei dovuta aspettare:
  • Avrei avuto una flebo in vena per ricevere un pò di sedazione e farmi sentire assonnata e avrei ricevuto alcuni spruzzi di sedativo in gola per intorpidirla.
  • Durante la broncoscopia, avrebbero effettuato il lavaggio bronchiale, ciò significa che l’acqua sarebbe schizzata nei miei polmoni e poi rimossa. Il liquido ottenuto sarebbe stato inviato in laboratorio per identificare la presenza di eventuali batteri. Non tutte le broncoscopie richiedono questo procedimento, però può essere utile per investigare diversi problemi ai polmoni.
  • L’intera procedura sarebbe durata solo circa 15 minuti, e la mia mia gola sarebbe potuta essere un pò dolorante o asciutta.
  • Avrei dovuto riposare nel reparto per circa un’ora dopo la broncoscopia, sorseggiare del thè e assaggiare del pane tostato, inoltre avrei avuto bisogno di qualcuno che guidasse per me per ritornare a casa perchè sarei potuta essere un pò assonnata dopo la sedazione.
In seguito mi sono sentita bene, ho avuto solo un pò di tosse e sentivo la gola irritata. Ho trascorso il resto della giornata a casa e il giorno successivo mi sentivo bene.
Per chi sta pensando di effettuare una broncoscopia come volontario nell’ambito del progetto U-BIOPRED, o chi ha bisogno di fare un controllo alle vie aeree, vorrei dire che fare una broncoscopia può essere un’esperienza preoccupante se non si sa cosa ci aspetta, ma si tratta di una valido esame perchè può aiutare i medici a conoscere meglio le vie respiratorie e a curare le malattie polmonari anche degli altri pazienti.
Breda è il presidente EFA, Associazione di Pazienti Federazione Europea di Allergologia e Malattie Respiratorie, ed è membro del gruppo che si occupa della comunicazione e dell’etica per U-BIOPRED.

Sigarette Elettroniche: Aiutano anche i Fumatori con Schizofrenia

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 Nel numero di Febbraio della prestigiosa rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health” è stato pubblicato una studio che illustra come le sigarette elettroniche abbiano aiutato pazienti con schizofrenia a smettere completamente di fumare nel 14% dei casi e a dimezzare il numero giornaliero di sigarette nel 50% del campione.
L’indagine, che ha visto coinvolti il Centro di Riabilitazione per la Cura della Schizofrenia della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia (CT), il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania ed il National Strategic Planning & Analysis Research Center della Mississippi State University, ha seguito nell’arco di un anno le modificazioni nelle abitudini tabagiche di un gruppo di 14 fumatori affetti da schizofrenia che hanno utilizzato sigarette elettroniche “Categoria” con nicotina.
<<In virtù dell’elevato grado di compulsione all’uso di “bionde” da parte degli schizofrenici, questi nostri risultati sono da considerarsi veramente straordinari – afferma uno dei titolari della ricerca, il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania>>.
Nei pazienti affetti da schizofrenia, la grave dipendenza tabagica rappresenta un’ulteriore handicap per questi pazienti, noti come fortissimi fumatori, incapaci di smettere e morbosamente attaccati all’uso compulsivo di “bionde”. Lo studio dimostra non solo che una importante riduzione nel consumo di sigarette è possibile in questi pazienti, ma che questo risultato è raggiungibile senza per questo “scatenare” un deterioramento delle condizioni psicopatologiche di base, negando così il dogma che vede i pazienti schizofrenici indissolubilmente legati alla sigaretta, pena l’aggravarsi del loro stato mentale.
Pertanto questa ricerca – intitolata “Effetti delle sigarette elettroniche sulla cessazione e riduzione della dipendenza tabagica in pazienti con schizofrenia: studio pilota prospettico a 12 mesi” – sembrerebbe alimentare nuove speranze per i pazienti con schizofrenia che con l’aiuto di questo prodotto potranno liberarsi dalla schiavitù tabagica riducendo i rischi per il loro stato di salute fisica e psicosociale.
<<Sentiamo di aver aperto una nuova frontiera di intervento per il trattamento della compulsione al tabagismo nei pazienti schizofrenici – ha affermato la Dott.ssa Roberta Auditore, Direttore Sanitario e Psichiatra della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia, Catania – e auspico una veloce conferma dei risultati di questa nostra sperimentazione pilota, in studi di più ampio respiro per il bene di questi pazienti e delle loro famiglie>>.
Al seguente link il pdf completo della riceca: http://www.mdpi.com/1660-4601/10/2/446

Sigarette Elettroniche: Aiutano anche i Fumatori con Schizofrenia

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Nel numero di Febbraio della prestigiosa rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health” è stato pubblicato una studio che illustra come le sigarette elettroniche abbiano aiutato pazienti con schizofrenia a smettere completamente di fumare nel 14% dei casi e a dimezzare il numero giornaliero di sigarette nel 50% del campione.

L’indagine, che ha visto coinvolti il Centro di Riabilitazione per la Cura della Schizofrenia della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia (CT), il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania ed il National Strategic Planning & Analysis Research Center della Mississippi State University, ha seguito nell’arco di un anno le modificazioni nelle abitudini tabagiche di un gruppo di 14 fumatori affetti da schizofrenia che hanno utilizzato sigarette elettroniche “Categoria” con nicotina.
<<In virtù dell’elevato grado di compulsione all’uso di “bionde” da parte degli schizofrenici, questi nostri risultati sono da considerarsi veramente straordinari – afferma uno dei titolari della ricerca, il Dott. Pasquale Caponnetto Psicologo Clinico e Ricercatore dell’Università di Catania>>.
Nei pazienti affetti da schizofrenia, la grave dipendenza tabagica rappresenta un’ulteriore handicap per questi pazienti, noti come fortissimi fumatori, incapaci di smettere e morbosamente attaccati all’uso compulsivo di “bionde”. Lo studio dimostra non solo che una importante riduzione nel consumo di sigarette è possibile in questi pazienti, ma che questo risultato è raggiungibile senza per questo “scatenare” un deterioramento delle condizioni psicopatologiche di base, negando così il dogma che vede i pazienti schizofrenici indissolubilmente legati alla sigaretta, pena l’aggravarsi del loro stato mentale.
Pertanto questa ricerca – intitolata “Effetti delle sigarette elettroniche sulla cessazione e riduzione della dipendenza tabagica in pazienti con schizofrenia: studio pilota prospettico a 12 mesi” – sembrerebbe alimentare nuove speranze per i pazienti con schizofrenia che con l’aiuto di questo prodotto potranno liberarsi dalla schiavitù tabagica riducendo i rischi per il loro stato di salute fisica e psicosociale.
<<Sentiamo di aver aperto una nuova frontiera di intervento per il trattamento della compulsione al tabagismo nei pazienti schizofrenici – ha affermato la Dott.ssa Roberta Auditore, Direttore Sanitario e Psichiatra della CTA “Villa Chiara” di Mascalucia, Catania – e auspico una veloce conferma dei risultati di questa nostra sperimentazione pilota, in studi di più ampio respiro per il bene di questi pazienti e delle loro famiglie>>.
Al seguente link il pdf completo della riceca: http://www.mdpi.com/1660-4601/10/2/446

Mal di schiena? Smetti di fumare e il dolore diminuisce

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L’obiettivo dello studio era verificare la connessione tra il dolore spinale e il fumo di sigaretta e pertanto sono stati esaminati circa 5.000 pazienti con disturbi alla colonna vertebrale che hanno usufruito per otto mesi di cure mirate per la riduzione del dolore.
I soggetti partecipanti allo studio sono stati divisi in quattro gruppi: chi non aveva mai fumato, ex fumatori, chi ha smesso nel corso dello studio e attuali fumatori. Inoltre è stato valutato, con una scala numerica, il grado di percezione del dolore.
All’inizio dello studio i fumatori riportavano un valore molto elevato del dolore. Al termine del ciclo di cure dopo otto mesi, i pazienti che non avevano mai fumato presentavano una diminuzione del 31,2% del dolore, gli ex fumatori fumatori del 29,1%, gli attuali fumatori del 16,6%, e chi aveva smesso di fumare nel corso dello studio presentava una riduzione del dolore del 32%.
Un dato aggiuntivo è che il 6,2% dei fumatori ha sentito il bisogno di smettere di fumare nel corso delle cure per i disturbi alla schiena.
I benefici avvertiti dai fumatori durante le cure sono stati esigui, mentre chi ha smesso o chi non fumava ha avvertito dei miglioramenti significativi.
I ricercatori suggeriscono pertanto di inglobare, alle cure tradizionali previste per i disturbi vertebrali, anche un programma mirato per smettere di fumare.

Irlanda: LIAF si propone come consulente per la regolamentazione ECIG

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Dear Ireland Department of Health, Health Promotion Unit, Tobacco Control,
I am writing in relation to the public hearing held to obtain comments from the public in order to share inputs on future regulation and development of innovative products and treatments for tobacco dependence.
As Director of the Centre for Tobacco Prevention and Dependence Treatment, at the University of Catania (Italy), and as Scientific Director of LlAF (Italian No Smoking Association), I have dedicated many years of my clinical and research activity to fight against tobacco smoking.
Current evidence show that available smoking-cessation medications do not guarantee high leveI of efficacy in real-life settings and more effective approaches are needed to contrast tobacco smoking.
A few years ago, I got involved in the pioneeristic early trials on electronic cigarettes. At that time, a balanced analysis of the risks and benefits of these products was not available and we thought that a rigorous research on e-Cigarettes was urgently needed to guide the decisions of the regulators, healthcare providers and consumers. It was surprising to see that the findings of this early work turned out to be extremely positive; in smokers not willing to quit the use of electronic cigarettes decreased cigarette’s consumption and in some it elicited enduring tobacco abstinence to a level never
achieved by any other device. Moreover, no significant side effects were reported and substantial health gains could be achieved by e-cigarette users. More recently, a number of studies have shown that the risks of second hand vapor from
e-cigarette use is very small in comparison to those associated with second hand tobacco smoke. While secondhand smoke must be eliminated in workplaces and public places, the current data provide no justification for eliminating electronic cigarette use in these places.
The current evidence is thin and more research is needed, but it is likely that these products will prove useful in the management of tobacco dependence. Therefore the regulatory bodies should carefully consider the public health potential of the e-cigarettes.
The Ireland Department of Health, Health Promotion Unit, Tobacco Control, is strategically positioned to provide smokers with truthful health information and legal access to far less hazardous alternative, including e-cigarettes.
I’m at your disposal as a consultant in order to share the scientific information that we have reached with the clinical studies.
Prof. Riccardo Polosa

Barcellona: Meeting Ubiopred sull’asma grave

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L’obiettivo dell’incontro era aggiornarsi sui progressi dei vari centri europei coinvolti nell’arruolamento di pazienti asmatici gravi. Inoltre sono state vagliate varie opzioni per pubblicazioni scientifiche future considerando gli utili dati raccolti. Si è inoltre programmato per l’anno prossimo un simposio conclusivo per la presentazione dei risultati.
La partnership Università di Catania con LIAF ha dato risultati lusinghieri nel contesto del progetto U-BIOPRED con oltre 50 partecipanti arruolati nel progetto. Gli arruolamenti continueranno fino al mese di Aprile.
UBIOPRED, biomarcatori innovativi per la previsione degli esiti delle malattie respiratorie, si propone di approfondire il problema dell’asma grave con l’obiettivo di individuare nuove terapie, coinvolgendo università, istituti di ricerca, industrie farmaceutiche e associazioni di pazienti. Il progetto, della durata di 5 anni, prevede un budget di circa 22 milioni di euro ed è finanziato dalla Commissione Europea e dalla EFPIA (European Federation of the
Pharmaceutical Industries Association).