giovedì, Novembre 7, 2024
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Danni del fumo sulla pelle? Risponde la dermatologa delle vip

Al via la nuova rubrica dedicata ai consigli degli esperti per smettere di fumare.  “Stare bene senza fumo” vi accompagnerà per cinque settimane con delle interviste speciali ad esperti di varie branche della medicina che affronteranno il problema dei danni causati dal fumo sotto diversi punti di vista medici e scientifici.

Per la prima puntata abbiamo chiesto aiuto alla dermatologa delle Vip italiane, la dottoressa Chantal Sciuto, specialista in Dermatologia Plastica ed Anti-Aging Medicine presso RAI e altri Network nazionali ed internazionali.

Ospite da anni di numerose trasmissioni televisive, nel suo “pacchetto clienti” ci sono nomi famosi del panorama culturale ma anche del giornalismo e dello spettacolo italiano. In questa foto, ad esempio, posa con Serena Rossi, Roberta Giarrusso, Tiziana Rocca, Giorgia Surina, Fabiola Sciabbarrasi e Cristina Parodi.

 

1- Negli ultimi anni, i dati sulla diffusione del fumo di tabacco hanno dimostrato un’incidenza maggiore di fumatori rispetto al passato, sia tra gli uomini che tra le donne. Si tratta comunque di   un lieve aumento ma che non fa ben sperare. Ha notato anche Lei un incremento tra i suoi pazienti?

“Nell’anamnesi dei miei pazienti è una delle valutazioni che faccio sempre e in effetti io non ho mai notato una diminuzione del numero di fumatori come invece si poteva pensare e ben sperare. Indubbiamente ho un numero maggiore di pazienti donne e posso testimoniare che sono davvero tante quelle che fumano e che lo fanno peraltro da molto tempo

 

2 – Dal punto di vista dermatologico, quali sono i danni causati dal fumo di sigarette convenzionali?

“I danni da fumo sulla pelle sono considerevoli e spesso molto visibili. Nessuna delle mie pazienti verrebbe da me per chiedere di essere curata specificatamente dai danni da fumo proprio perché questo significherebbe ammettere un vizio, una caduta, ma spesso i danni sono così evidenti da non poter essere nascosti” – ci spiega subito la dottoressa.

E aggiunge:

  • “La prima cosa più evidente è una cute di colorito spento e una pelle asfittica (grigiastra e non luminosa). Chi fuma peraltro ha spesso problemi di vascolarizzazione e tende ad avere i capillari aperti.
  • Molto diffuso tra le fumatrici è il problema delle rughette intorno alle labbra. Il movimento del fumo porta a creare quello che noi chiamiamo “codice a barre”.
  • Le unghie delle fumatrici sono tendenzialmente ingiallite e i capelli molto più deboli.
  • Si riscontra spesso un’accelerazione dell’invecchiamento della pelle”.

 

3 – Dopo quanto tempo appaiono i primi segni dei danni causati dal fumo sulla pelle?

“Dopo 5/10 anni da quando si inizia a fumare i danni cominciano già ad essere evidenti e purtroppo anche in una donna giovane. Nelle donne sotto i 30 anni, che magari hanno iniziato a fumare a 18/20, la pelle inizia subito a cambiare. E’ noto che dopo i 25 anni la produzione di collagene peggiora e se ci mettiamo un danno causato dal fumo non possiamo far altro che peggiorare la situazione”.

 

4 – Tra le sue pazienti ci sono anche nomi di personaggi famosi dello spettacolo. Secondo lei esiste ancora il pericolo dell’emulazione da parte degli adolescenti?

“Eliminare le scene di fumo al cinema ed in televisione ha già reso difficile vedere dei personaggi famosi intenti a fumare sigarette e credo sia stato proprio un grande passo. A tal proposito, sono convinta che l’immagine dei cosiddetti belli e maledetti che fumano è una cosa talmente passata che ormai non ha più senso nemmeno parlarne come se fosse un problema. Non c’è l’emulazione dell’idolo nel suo vizio del fumo, piuttosto c’è e persiste ancora, come spesso noto, emulazione nell’aspetto fisico”.

 

4 – Molti consigliano la sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare e in Inghilterra viene addirittura consigliata dai Centri Antifumo. Lei cosa ne pensa? Quali sono, secondo la sua esperienza, gli strumenti solitamente più utili per smettere di  fumare?

“Ho poca conoscenza di questo strumento e non entro nella scelta del tipo di antidoto al fumo che scelgono i miei pazienti ma ho riscontrato una buona percentuale di pazienti che sono passati alla sigaretta elettronica”.

 

E conclude … 

“Ritengo che sia ancora troppo alto il numero di fumatori in Italia e per questo mi trovate assolutamente d’accordo con la vostra battaglia e vi ringrazio per avermi dato la possibilità di partecipare a questa rubrica”.

 

 

Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.

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