lunedì, Aprile 29, 2024
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VERITAS: lo studio sugli effetti dell’uso esclusivo del vaping

È stato appena pubblicato il protocollo di ricerca del progetto VERITAS: uno studio unico nel suo genere che mira a valutare gli effetti dell’uso dei dispositivi per il vaping da parte di utilizzatori esclusivi

PROTOCOLO: https://www.researchprotocols.org/2024/1/e54236

Quali sono gli effetti del vaping? Una domanda a cui sembra facile poter rispondere attraverso studi mirati che comparano i dati sulla salute degli utilizzatori rispetto a quelli di fumatori di sigarette. Purtroppo esistono diversi fattori che impediscono o che rendono difficile un’esatta quantificazione del danno esclusivo derivante dai dispositivi elettronici. In primis, un passato da fumatori.

Un gruppo di ricerca internazionale ha avviato un progetto innovativo nel campo della riduzione del danno, lo studio VERITAS. 

I ricercatori del CoEHAR di Catania, insieme ai colleghi di sei diverse aree del mondo (Africa e Medio Oriente, Nord America, America Latina e Sud America, area Asia-Pacifico, Europa Occidentale ed Europa Orientale), hanno reclutato una coorte di 500 persone che svapano e che non presentano una pregressa storia di fumo di sigaretta, i cui dati verranno comparati con quelli di altri 260 partecipanti circa, il gruppo di controllo, per monitorare e valutare gli effetti respiratori del vaping.

Il Prof. Riccardo Polosa, Fondatore del CoEHAR, spiega: “In uno studio condotto su un piccolo gruppo di utilizzatori giornalieri di sigarette elettroniche che non avevano mai fumato, non sono stati riportati cambiamenti significativi in nessun parametro di salute considerato (pressione sanguigna, funzione polmonare o effetti respiratori negativi). Tuttavia, sono necessari studi strutturati condotti su un campione più ampio di svapori esclusivi per confermare o confutare questi risultati. Ecco perché il progetto VERITAS è un progetto ambizioso e unico, sia per quanto riguarda il suo design sia per il campione di studio incluso al suo interno. In questo modo, potremmo davvero aprire un dialogo costruttivo con le autorità sanitarie pubbliche basato sui dati provenienti da un uso reale“.

Jeffrey Zamora, Presidente di Asovape Costa Rica, Presidente di ARDT Iberoamerica e Project Leader di Veritas, spiega la fase di reclutamento: “Stiamo utilizzando una piattaforma innovativa con un processo di verifica a 2 fasi attraverso cui le persone si iscriveranno allo studio. Dopo essersi registrati sul sito web, ai partecipanti verrà chiesto di fornire informazioni in merito a dispositivi utilizzati, frequenza di utilizzo, età di inizio, preferenze in merito agli aromi, motivazioni e qualsiasi consumo o sperimentazione pregressa di sigarette. I partecipanti andranno poi a completare la Respiratory Symptom Experience Scale, una scala convalidata che chiede ai soggetti di valutare la frequenza con cui sperimentano o meno qualsiasi sintomo respiratorio“.

La forza innovativa del progetto VERITAS risiede nella creazione di una figura specifica, l’AMBASSADOR, che si occuperà del reclutamento dei partecipanti attraverso i social media, i gruppi WhatsApp, i gruppi di posta elettronica, poster nei negozi di sigarette elettroniche e nelle università, raccomandazioni da parte di altri partecipanti e collaborazione con i proprietari di negozi di sigarette elettroniche locali in ciascuna delle sei aree. Gli Ambassador raccoglieranno i dati e le informazioni e saranno il punto di contatto principale con il Project Leader, facilitando il coordinamento su larga scala.

VERITAS è un progetto in corso e i risultati saranno pubblicati questa estate. Lo studio può rappresentare un valido esempio per studi futuri e i risultati forniranno alcune delle risposte necessarie per implementare le politiche sanitarie pubbliche che ancora pongono domande sul potenziale danno dei prodotti per il vaping. Inoltre, il coinvolgimento di partecipanti da tutto il mondo fornirà dati preziosi per valutare i modelli di consumo in diverse aree geografiche. Questo studio aprirà una nuova frontiera nella ricerca applicata alla riduzione del danno grazie alle sue metodologie di reclutamento, raccolta e monitoraggio dei dati.

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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